Estero
Marmolada, si aggrava il bilancio della tragedia
Immagine Shutterstock
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Federico Marino
3 anni fa
19 dispersi e 8 feriti, di cui due in condizioni gravi. Quattro i corpi identificati

Si fa sempre più grave il bilancio della tragedia della Marmolada, in Italia. Sono diciannove i dispersi e otto i feriti, di cui due in gravi condizioni, mentre quattro dei sei morti per ora accertati sono stati identificati. Si tratta di tre italiani, tra cui due guide alpine. Ricordiamo che ieri, come spiegato dal Corpo nazionale italiano del soccorso alpino e speleologico in un tweet, un seracco di ghiaccio si è distaccato nei pressi di Punta Rocca colpendo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta.

I dispersi
Dei 19 dispersi che risultano al momento si apprende che 11 sono italiani e 8 sono stranieri: tre romeni, un francese, un austriaco e quattro cechi. Il lavoro dei soccorritori è proseguito con l'uso di droni dotati di termocamere, che hanno sorvolato nella notte la Marmolada, dove è in arrivo il premier italiano Mario Draghi. “Le tragedie che stiamo vivendo con il cambiamento climatico ci devono spingere a cercare urgentemente nuove vie rispettose delle persone e della natura”, è il monito di Papa Francesco, che in un tweet assicura la preghiera “per le vittime del crollo sul ghiacciaio della Marmolada, e per le loro famiglie”.

Le vittime
Il conteggio delle vittime sembra destinato a salire considerando il numero dei dispersi. Tra i feriti ci sono anche due cittadini tedeschi, come ha confermato all'ANSA il ministro degli Esteri a Berlino, ricoverati in terapia intensiva a Belluno. Quattro i feriti ricoverati a Trento. Due di questi si trovano in Rianimazione e altri due, meno gravi, sono invece in reparto.

Le operazioni di soccorso
Nei sopralluoghi è stato impegnato personale della Protezione Civile trentina, con il supporto del soccorso alpino e dei Vigili del fuoco. A Canazei (Trento), dove è atteso Draghi, è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca, e dove verrà fatto il punto della situazione sulla tragedia.

A Canazei stanno arrivando da questa mattina parenti e familiari dei dispersi per chiedere notizie dei loro cari. Sarebbero stati identificati i proprietari delle 16 auto che ieri sera erano state ritrovate nei parcheggi attorno a Passo Fedaia, mentre ci sarebbe un’altra decina di veicoli parcheggiati di cui ancora non si conosce il proprietario. Squadre di soccorritori sono state inviate in mattinata nella zona del disastro, per l’avvistamento di alcuni resti sulla colata di ghiaccio e neve, come riferito dall’assessore veneto alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin. Le ricerche, ha precisato, sono state riavviate dopo che l’ispezione con droni sulla zona ha portato ad individuare “alcuni elementi”.

Il fattore climatico, nella tragedia e nelle ricerche
L’intervento diretto dei soccorritori sarà determinato anche dalle condizioni metereologiche: freddo e basse temperature sono fondamentali per garantire una maggiore sicurezza delle operazioni, dato che sulla montagna è rimasta una grande quantità di ghiaccio pericolante. Si deciderà come procedere anche secondo la valutazione dei metereologici di Arabba e Meteo Trentino. Al momento, nella zona, si toccano i 20°.
Sabato, la temperatura in vetta era stata di 10 gradi. Diverse testate giornalistiche hanno parlato di “strage del clima”, la più pesante tragedia dovuta a cause naturali avvenuta nella storia delle Alpi italiane.

Presidente della provincia sul posto, cordoglio delle istituzioni
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha raggionuto Canezei, dove è stato allestito un punto operativo. Nel frattempo, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso il cordoglio delle istituzioni: “il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull’andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, oltre che dal Presidente della regione Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco e dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro”.

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