
Il leader di sinistra, Luiz Inácio Lula da Silva (Pt) ha vinto il ballottaggio, ed è stato eletto presidente del Brasile per la terza volta. Lula ha battuto l'attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro (Pl, destra), il primo presidente che ha fallito nel suo tentativo di rielezione. Il Tribunale superiore elettorale ha ufficializzato la vittoria, col 98, 86% del totale delle sezioni scrutinate, Lula ha ottenuto il 50,83% dei voti (59.596.247), contro il 49,17% di Bolsonaro (57.675.427).
"Ha vinto il popolo brasiliano"
"In una delle elezioni più importanti del Brasile, oggi c'è un unico vincitore: il popolo brasiliano": lo ha detto il presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva, poco dopo aver vinto il ballottaggio. "Non è una vittoria mia o del mio partito, ma di un immenso movimento democratico", ha aggiunto Lula. "La maggioranza del popolo ha lasciato detto chiaro che desidera più democrazia e non meno. Vuole più libertà, più uguaglianza e più fraternità", ha continuato l'ex sindacalista, che ha iniziato il suo discorso "ringraziando Dio per avermi permesso di uscire da dove sono uscito e arrivare dove sono arrivato". "Hanno cercato di seppellirmi vivo", ha aggiunto, ma "ho avuto un processo di resurrezione nella politica brasiliana. Sono qui per governare il Paese in un momento molto difficile, ma riusciremo a trovare le risposte".
L'impegno di porre fine alla fame e di proteggere l'Amazzonia
Nel suo primo discorso dopo la vittoria, il presidente eletto ha affermato che la missione principale del suo governo è combattere la fame in Brasile. "Il nostro impegno più urgente è porre fine alla fame. Se siamo il terzo produttore di cibo al mondo e il primo di carne, abbiamo il dovere di garantire che ogni brasiliano possa fare colazione, pranzo e cena ogni giorno. Non possiamo accettare come una cosa normale che intere famiglie siano costrette a dormire per strada", ha aggiunto. Lula si è inoltre detto pronto a lottare contro la crisi climatica e la deforestazione dell'Amazzonia: "Il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva: un albero in piedi vale più di tonnellate di legname estratto illegalmente", ha aggiunto l'ex sindacalista, annunciando che il suo governo "riprenderà la vigilanza sull'Amazzonia e combatterà tutte le attività illegali". "Si può generare ricchezza senza distruggere l'ambiente", ha continuato Lula, sottolineando di essere aperto alla cooperazione internazionale per l'Amazzonia "ma senza rinunciare alla sovranità".
Nessuna comunicazione da parte di Bolsonaro
Sconfitto al ballottaggio, il presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro, non si è pronunciato sul risultato delle elezioni. Il leader di destra "si è isolato" nel palazzo presidenziale a Brasilia e "non risponde alle telefonate di nessun alleato politico", hanno riferito ai media alcuni suoi collaboratori. Nessuna dichiarazione neanche da parte dei suoi figli, in particolare di Eduardo Bolsonaro, che cura la sua comunicazione sui social, sottolinea la stampa locale.
Una rivincita per Lula, una sconfitta per Bolsonaro
Per Lula si tratta di una rivincita dopo dodici anni di assenza, quando l'inchiesta Lava Jato, la mani pulite brasiliana, lo travolse facendolo finire in carcere per 18 mesi. E un record negativo per Bolsonaro, l'unico presidente a non aver ricevuto la riconferma alla seconda candidatura, in un inedito scontro tra un capo di Stato ed un ex presidente.