Aleksej Anatol'evič Naval'nyj è morto in carcere. Lo hanno annunciato i servizi carcerari (FSIN). Il 47enne, tra i più noti oppositori del presidente Vladimir Putin, sarebbe morto a causa di un malore. L'uomo, ricordiamo, stava scontando una condanna di 19 anni di carcere per "estremismo" e si trovava in una colonia a "regime speciale", una categoria di strutture in cui le condizioni di detenzione sono le più dure e che di solito sono riservate agli ergastolani e ai prigionieri più pericolosi.

"Il 16 febbraio 2024, nel centro penitenziario n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata (...). Le cause del decesso sono in corso di accertamento", hanno dichiarato gli FSIN della regione artica di Yamal in un comunicato. Il 47enne ha perso conoscenza "quasi subito. Il personale medico è arrivato immediatamente ed è stata chiamata l'ambulanza. Sono state eseguite le misure di rianimazione che non hanno dato risultati positivi. I paramedici hanno confermato la morte del condannato", si legge nel comunicato.

L'oppositore russo Alexei Navalny è morto per "un coagulo sanguigno", una trombosi. Lo riporta la televisione finanziata dal Cremlino Russia Today, citando una sua fonte.

Su X Kira Yarmysh, portavoce di Navalny, ha spiegato su X che attualmente "non hanno alcuna conferma del decesso. L'avvocato di Aleksej si sta recando a Kharp (dove si trova in penitenziario ndr). Appena ci saranno aggiornamenti, li riporteremo".

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che il presidente russo Vladimir Putin sia stato informato della morte dell'oppositore russo Alexey Navalny, ma di non conoscere la cause del decesso. Lo riportano le agenzie di stampa russe non governativa Interfax e ufficiale Tass.

Oggi la notizia, ancora non confermata dal suo avvocato, del decesso di Navalny. Solo ieri -come mostrano alcuni video postati su X- l'oppositore appariva sorridente durante un collegamento video con un giudice durante l'ennesimo provvedimento disciplinare.