
Ucciso con la sola colpa di essere italiano e di cercare un lavoro all'estero. È una sconvolgente deriva della guerra tra lavoratori, in un periodo di pressante disoccupazione, quella riferita oggi dal quotidiano Il Giorno. Un 19enne della provincia di Lecco, partito per l’Inghilterra da nemmeno un paio di settimane con l'intento di trovarsi un impiego, è stato brutalmente aggredito e ucciso nella sua stanza da un gruppo di balordi, che lo hanno accusato di rubare il posto di lavoro ai cittadini del posto.
Il 19enne lecchese aveva da poco iniziato a lavorare come cameriere in un ristorante italiano di Maidstone, nel Kent. Ma domenica sera la sua avventura inglese è terminata nel modo più triste, con l'assalto a sorpresa che gli è costato la vita. "Ci rubi il lavoro!" gli avrebbero urlato i suoi assassini, otto ragazzi tra i 21 e i 25 anni, prima di ammazzarlo.
La lite tra il 19enne italiano, un suo connazionale, e gli inglesi sarebbe iniziata già nel ristorante, dove alcuni clienti avevano iniziato a importunare gli italiani, sostenendo che la loro presenza nel Regno Unito non era gradita proprio perché in questo modo finivano per rubare il lavoro ai sudditi della Regina Elisabetta. La disputa sembrava essersi esaurita, ma quando i due ragazzi italiani stavano per andare a letto sono stati sorpresi dagli otto giovani inglesi, intenzionati a mettere a segno la loro "spedizione punitiva". Il 19enne è morto a causa delle lesioni riportate, il suo amico italiano è rimasto ferito, ma sarebbe fuori pericolo. La Polizia inglese ha nel frattempo già provveduto ad arrestare tutti e gli otto partecipanti alla terribile spedizione "a favore del lavoro locale".
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