
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha respinto la richiesta della Bolivia, sostenuta dalla Colombia, di riclassificare la foglia di coca e ha deciso di mantenerla nella Lista I delle sostanze più pericolose e sottoposte ai controlli più severi. Lo indica un rapporto del Comitato di esperti in farmacodipendenze diffuso da Forbes Mexico. Gli esperti sottolineano che la maggior parte della produzione di coca nei Paesi andini è destinata alla fabbricazione di cocaina, la cui produzione globale è aumentata del 34% nel 2023, raggiungendo livelli record. La facilità con cui la foglia può essere trasformata in pasta base e poi in cocaina è uno dei fattori che hanno pesato maggiormente sulla decisione. Pur riconoscendo il valore culturale e tradizionale della coca nelle comunità andine, l'Oms rileva che le evidenze scientifiche disponibili non sono sufficienti a giustificare un passaggio a una categoria meno restrittiva. La decisione rappresenta un duro colpo per la campagna lanciata da La Paz nel 2023 per promuovere un uso legale e industriale della pianta.
