
È salito a cinque morti il bilancio dell'attacco missilistico lanciato la notte scorsa dall'Iran contro il centro di Israele: lo ha reso noto il servizio di soccorso Magen David Adom, come riporta il Times of Israel.
È salito a cinque morti il bilancio dell'attacco missilistico lanciato la notte scorsa dall'Iran contro il centro di Israele: lo ha reso noto il servizio di soccorso Magen David Adom, come riporta il Times of Israel.
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha esortato oggi la popolazione a mettere da parte le divergenze e ad unirsi contro Israele. "Ogni differenza, questione e problema esistente deve essere messa da parte oggi e dobbiamo opporci con forza a questa aggressione criminale e genocida con unità e coerenza", ha affermato Pezeshkian, in un discorso al Parlamento.
Il petrolio accelera sui mercati asiatici con gli ultimi e violenti attacchi notturni di missili tra Israele e Iran: il Light con consegna luglio segna un balzo dell'1,55%, a 74,11 dollari, mentre il Brent sale dell'1,29% e si attesta a 75,19 dollari.
Gli Stati Uniti continueranno a sostenere Israele a difendersi. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta Cnn. "È il momento per un accordo, vedremo cosa succede", ha aggiunto Trump, sottolineando di sperare in un'intesa fra Israele e Iran ma "a volte bisogna combattere fino alla fine".
Per la quarta notte consecutiva Israele e Iran si sono attaccati reciprocamente.
L’Iran ha attaccato diverse zone nel centro di Israele, uccidendo 3 persone, secondo il servizio di emergenza nazionale israeliano. I soccorritori riferiscono di "gravi distruzioni" nel distretto centrale di Israele, che comprende Tel Aviv, e nel nord del Paese. Decine sono i feriti. L'Iran ha da parte sua affermato di aver colpito "con successo" Israele con una selva di missili lanciati su diverse città. Inoltre ha promesso attacchi "più devastanti" contro obiettivi israeliani vitali. "Una nuova ondata di attacchi da parte delle Guardie Rivoluzionarie ha permesso ai missili di colpire con successo ed efficacia obiettivi" in Israele, ha dichiarato l'esercito iraniano in una nota.
Secondo le Guardie Rivoluzionarie dell'Iran nell'attacco notturno contro Israele è stato utilizzato un nuovo metodo che ha reso inefficaci i sistemi di difesa. Lo riporta il The Guardian, citando l'agenzia Reuters. "Le iniziative e le capacità impiegate in questa operazione, nonostante il completo supporto degli Stati Uniti e delle potenze occidentali e il possesso della tecnologia di difesa più moderna e avanzata, hanno portato al massimo successo dei missili sui bersagli nei territori occupati" hanno detto le Guardie rivoluzionarie iraniane.
La scorsa notte l'Aeronautica militare israeliana ha lanciato attacchi contro siti missilistici terra-terra in Iran, ha annunciato l'esercito israeliano. Sono state segnalate due enormi esplosioni a nord della capitale. Inoltre, secondo fonti non ufficiali, alcuni alti funzionari sarebbero stati assassinati negli attacchi con missili Spike israeliani a Lavizan e Narmak. Anche il sito militare di Bidgoneh, nella città di Malard, vicino a Teheran, sarebbe stato attaccato. Sono state segnalate anche esplosioni di vasta portata a Qom, vicino al sito nucleare di Fordow.
La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, è stata evacuata in un bunker sotterraneo nel nord-est di Teheran poche ore dopo l'inizio dei raid israeliani di venerdì, secondo quanto riportato da Iran International, citando due fonti informate all'interno del Paese, ripreso da Times of Israel. Khamenei si trova insieme a tutta la sua famiglia nel rifugio di Lavizan, affermano le fonti. Israele non avrebbe assassinato Khamenei la prima notte dell'operazione per dargli un'ultima possibilità di abbandonare completamente il suo programma di arricchimento dell'uranio, riporta l'agenzia di stampa citando una fonte diplomatica della regione.
Secondo quanto riferisce il ministero iranano della Salute da venerdì gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 224 persone nel paese. L'agenzia di stampa iraniana Tasnim ha da parte sua confermato che il capo del dipartimento di intelligence delle Guardie Rivoluzionarie, Mohammad Kazemi, e altri due ufficiali sono stati uccisi a Teheran.
Il conto delle vittime da entrambe le parti è continuato a salire, con un bilancio drammatico in Iran che avrebbe superato i 400 morti, ma anche nello Stato ebraico la notte del sabato è stata la più cruenta: almeno sei morti e 180 feriti in un raid condotto contro Bat Yaman, cittadina di mare vicino a Tel Aviv.
Per tutta la domenica poi i caccia con la stella di Davide hanno continuano a bersagliare in tutte le direzioni, rivendicando di aver colpito al "cuore il nucleare iraniano" e di aver azzerato i vertici dei servizi segreti del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. I bombardamenti israeliani si sono intensificati. I missili sono caduti su Teheran, dove l'esercito dello Stato ebraico (Idf) ha spiegato di aver attaccato "il quartiere generale nucleare" degli ayatollah. Ed è stato liquidato un altro pezzo importante dell'élite della Repubblica islamica: il capo dell'intelligence dei Pasdaran, Mohammad Kazemi, e il suo vice, Hassan Mohaqqeq, seppelliti dalle macerie dopo un blitz condotto nella sede dell'organizzazione. Nei giorni scorsi erano caduti molti comandanti dell'esercito e delle Guardie della rivoluzione.
Oltre ai missili, l'offensiva è stata condotta anche con le autobombe: almeno cinque esplose in diverse zone della città. Attacchi mirati in cui hanno perso la vita altri scienziati di punta del programma atomico. In tutto finora sono quattordici. Decine gli obiettivi presi di mira, tra cui due depositi di carburante. Mentre i residenti cercavano rifugio in posti improvvisati, come moschee e metropolitane in un paese che non ha rifugi. L'aeronautica dello Stato ebraico ha poi allargato il raggio d'azione, colpendo la città nordorientale di Mashhad, a 2300 chilometri di distanza da Israele: "L'attacco più in profondità dall'inizio dell'operazione", ha spiegato l'Idf.
La morsa israeliana sul nemico giurato si è stretta ulteriormente in risposta ai raid iraniani che sabato notte sono riusciti a bucare più di altre volte le difese israeliane, portando morte e distruzione soprattutto a Bat Yaman, facendo salire ad almeno quattordici morti il bilancio complessivo delle vittime nello Stato ebraico. Le bombe su Bat Yaman sono state uno shock per il paese e il primo ministro Benyamin Netanyahu, visitando la zona, ha tuonato: "L'Iran pagherà un prezzo altissimo per l'assassinio deliberato di civili, donne e bambini. Raggiungeremo i nostri obiettivi e infliggeremo loro un colpo devastante". Lo stesso premier ha poi confermato la "distruzione dell'impianto principale" di Natanz, nel centro dell'Iran, dove si arricchisce l'uranio. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) nei giorni scorsi aveva riferito che la parte in superficie dell'impianto era stata distrutta.
In risposta l'Iran ha lanciato due nuove ondate di missili verso Israele, e forti esplosioni sono risuonate a Tel Aviv, Gerusalemme, nel nord e nel sud, mentre l'Idf diramava le allerte a scendere nei rifugi. Ci sono stati almeno sei feriti in un edificio nel sud del paese centrato da un razzo. L'Idf ha fatto un bilancio di almeno 200 vettori balistici lanciati contro Israele dall'inizio dell'escalation di venerdì.
Lo Stato ebraico non sembra avere intenzione di allentare la presa. "Il piano sta funzionando come al solito e anche oltre. L'attacco a Teheran e ai suoi sistemi nucleari, ai sistemi di produzione di armi, alla difesa aerea e ai missili è un attacco potente", ha rilevato il ministro della difesa Israel Katz durante una valutazione della situazione con il capo di stato maggiore, il direttore del Mossad, i servizi segreti esteri israeliani, e alti ufficiali dell'Idf. "Chi ci attacca trasforma Teheran in Beirut", è l'avvertimento, rivolto anche ai fedelissimi degli iraniani che sono tornati a minacciare la sicurezza di Israele. I ribelli Houthi dello Yemen, ad esempio, che hanno rivendicato il lancio di "diversi missili balistici ipersonici". Attacchi coordinati con Teheran.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha indicato in un'intervista al canale televisivo statunitense Fox che lo Stato ebraico ha eliminato, in un attacco a Teheran, il capo dei servizi segreti dei Guardiani della rivoluzione iraniana, Mohammad Kazemi, e il suo vice, Hassan Mohaqqeq.
Intanto l'agenzia di stampa britannica Reuters sul suo sito, citando due fonti dell'amministrazione statunitense, indica che il presidente degli USA Donald Trump ha posto il veto al piano israeliano di uccidere la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei.
Almeno 406 persone sono state uccise e 654 ferite dai bombardamenti israeliani in Iran, sottolinea dal canto suo Human Right Activist, un'organizzazione per i diritti umani basata a Washington, secondo quanto riporta il media britannico Sky News, che a sua volta cita l'agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP). Il governo iraniano - ricorda il media inglese - non ha ancora pubblicato il numero complessivo delle vittime.
L'ambasciata svizzera a Teheran ha annunciato oggi sul suo conto sulla rete sociale X che rimarrà chiusa "fino a nuovo avviso". La sede diplomatica giustifica la chiusura con la situazione attuale, dato che nella capitale iraniana si sono sentite esplosioni. L'ambasciata ieri aveva già annunciato che sarebbe rimasta chiusa oggi.
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che l'aeronautica militare ha bombardato l'aeroporto di Mashhad, nel nordest dell'Iran, a circa 2300 chilometri da Israele, segnando "l'attacco più in profondità dall'inizio dell'operazione". "L'Aeronautica Militare sta lavorando per raggiungere la superiorità aerea in tutto l'Iran", ha sottolineato l'Idf, come riportano i media locali.
"Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo raggiungeranno, proprio come ho fatto con India e Pakistan, in quel caso usando gli scambi commerciali con gli Stati Uniti per portare ragione, coesione e buon senso nei colloqui con due leader eccellenti che sono stati in grado di prendere rapidamente una decisione e di fermarsi", ha sostenuto Trump, ricordando di aver fermato durante il suo primo mandato anche il conflitto fra Serbia e Kosovo.
Il presidente ha quindi citato un altro caso in cui il suo intervento ha portato pace. "Un altro caso è quello di Egitto ed Etiopia, e la loro lotta per una diga enorme che sta avendo ripercussioni sul magnifico fiume Nilo. C'è pace, almeno per ora, grazie al mio intervento, e rimarrà così! Allo stesso modo, avremo presto la pace tra Israele e Iran! Molte chiamate e incontri sono in corso. Faccio molto, e non vengo mai riconosciuto per nulla, ma va bene così".
È "possibile" che gli Stati Uniti vengano coinvolti nel conflitto in corso fra Israele e Iran. Lo ha detto il presidente degli USA Donald Trump all'emittente televisiva American Broadcasting Company (ABC), sottolineando che al "al momento" gli USA "non sono coinvolti".
Trump ha inoltre affermato di essere "aperto" all'idea che il presidente russo Vladimir Putin possa fare da mediatore nel conflitto fra Israele e Iran. "È pronto. Mi ha chiamato per parlarne. Ne abbiamo parlato a lungo", ha detto l'inquilino della Casa Bianca.
Il comando del fronte interno delle forze armate israeliane ha avvisato la popolazione che è possibile uscire dai rifugi. In precedenza le sirene d'allarme hanno suonato in buona parte di Israele per il lancio di missili balistici dall'Iran.
Il servizio ambulanze israeliano, il Magen David Adom, informa che durante l'ultima ondata di attacchi dall'Iran non ci sono segnalazioni di impatti diretti dei vettori né feriti.
I media iraniani hanno riferito che un attacco israeliano ha colpito il quartier generale della polizia di Teheran, nel centro della città. "Il Comando della polizia di Teheran è stato colpito da uno dei droni nemici", ha riportato l'agenzia di stampa degli studenti iraniani (Isna), citando un comunicato della polizia. L'attacco ha causato "danni lievi" e ha ferito "diversi" agenti.
Sirene d'allarme risuonano a Tel Aviv, constata sul posto l'agenzia di stampa italiana Ansa. Gli allarmi sono stati attivati anche a Gerusalemme e in tutto il centro di Israele. Le forze armate dello Stato ebraico (Idf) rendono noto che i missili sono stati lanciati dall'Iran.
Israele colpisce diverse zone di Teheran. I cittadini della capitale iraniana hanno inviato immagini e video sui social media, che mostrano i luoghi presi di mira dai missili: lo stadio Azadi, Chital, il grande bazar di Alaeddin, Taleghani, Niavaran, piazza Fatemi (dove si trova il ministero dell'interno) e aree vicine al parlamento. Il governo ha invitato a rifugiarsi nelle metropolitane e nelle moschee.
Sarebbero oltre 200 le vittime dell'attacco di Israele all'Iran dall'inizio del conflitto. Lo si apprende da qualificate fonti di sicurezza, secondo le quali i raid e le azioni dell'intelligence sul territorio iraniano hanno provocato anche circa 650 feriti. Negli attacchi della notte - secondo le fonti - oltre ai depositi di petrolio di Shahran e la raffineria di Shahr-e Rey, sarebbe stato colpito a Teheran il quartiere Narmak dove risiedono ufficiali pasdaran e istituti di ricerca. Attaccata anche una raffineria di gas ad Asaluyeh, basi e siti militari nelle province di Kirmashan, dell'Azarbaijan occidentale e di Kermanshah.
L'esercito israeliano ha comunicato che, negli ultimi tre giorni, sono stati attaccati più di 170 obiettivi e oltre 720 infrastrutture militari iraniane. Durante la notte, caccia dell'aeronautica israeliana hanno sorvolato Teheran e colpito obiettivi legati al programma nucleare. Secondo il portavoce militare, sono stati distrutti più di 80 siti, tra cui il quartier generale del ministero della difesa iraniano, la sede dell'organizzazione Spand coinvolta nel programma nucleare e altri luoghi dove il regime iraniano avrebbe nascosto l'archivio nucleare.
"I nostri soldati, i nostri piloti, sono nei cieli sopra l'Iran. L'Iran pagherà un prezzo altissimo per l'assassinio deliberato di civili, donne e bambini. Raggiungeremo i nostri obiettivi e infliggeremo loro un colpo devastante. Sentiranno tutta la forza del nostro braccio". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita a Bat Yam, dove un edificio è stato colpito da un missile e sei civili sono rimasti uccisi. "Cittadini di Israele: ascoltate le istruzioni del Comando del Fronte Interno. Abbiate molta cura della vostra vita. Siamo sulla via della vittoria", ha concluso.
"Siamo qui perché ci troviamo in una battaglia esistenziale: pensate a cosa accadrebbe se l'Iran possedesse armi nucleari da lanciare contro le città di Israele. Pensate a cosa accadrebbe se l'Iran avesse 20'000 missili di questo tipo. Una minaccia esistenziale per Israele. Per questo abbiamo intrapreso una guerra per la salvezza contro una duplice minaccia di annientamento, e la stiamo conducendo con determinazione".
Intanto l'esercito israeliano ha fornito i dati aggiornati sulla guerra con l'Iran segnalando oltre 200 lanci di missili balistici e 22 siti di impatto diretto sul territorio israeliano. Le vittime confermate finora sono 13 (3 minori e 10 adulti), 380 i feriti 9 in condizioni gravi, 30 in condizioni moderate e 341 con ferite minori.
Il portavoce dell'esercito israeliano Effie Defrin ha confermato in una conferenza stampa che l'aeronautica militare israeliana ha attaccato lo Yemen la scorsa notte, contemporaneamente ai raid in Iran, prendendo di mira il capo di stato maggiore militare Houthi, Muhammad Al-Ghamari. L'esito non è ancora noto, ha detto. "Ieri sera, mentre erano in corso gli attacchi in Iran, i caccia dell'aeronautica militare hanno volato per oltre 2.000 chilometri da Israele e hanno colpito Sana'a, nello Yemen. Vi aggiorneremo più avanti sui risultati dell'attacco", ha affermato Defrin. Ieri notte i media israeliani aveva riferito che i caccia israeliani avevano preso di mira una riunione di leader Houthi a Sanaa nel tentativo di uccidere Al-Ghamari.
La Francia non ha "in questa fase" mobilitato le sue risorse militari per aiutare Israele a intercettare i missili iraniani diretti al suo territorio, ha dichiarato domenica il ministro degli esteri francese Jean-Noël Barrot. "In questa fase, e data la natura e la traiettoria degli attacchi iraniani contro Israele, le risorse militari francesi non sono state mobilitate", ha dichiarato alla radio Rtl. Venerdì, il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia potrebbe partecipare a "operazioni di protezione e difesa" di Israele in caso di "ritorsione" da parte di Teheran agli attacchi israeliani sul suo territorio, se "è in grado di farlo".
Germania, Francia e Regno Unito sono pronte a tenere colloqui immediati con l'Iran sul programma nucleare di Teheran, nel tentativo di de-escalation della situazione in Medio Oriente, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, in visita in Medio Oriente. Lo riporta il Guardian. Il ministro tedesco ha affermato che sta cercando di contribuire a una de-escalation del conflitto tra Israele e Iran, e ha osservato che Teheran non ha mai colto l'occasione per avviare colloqui costruttivi. "Spero che sia ancora possibile", ha dichiarato Wadephul all'emittente pubblica tedesca Ard. "La Germania, insieme a Francia e Gran Bretagna, è pronta. Stiamo offrendo all'Iran negoziati immediati sul programma nucleare, spero che (l'offerta) venga accettata". "Questo è anche un prerequisito fondamentale per raggiungere una pacificazione di questo conflitto: che l'Iran non rappresenti un pericolo per la regione, per lo Stato di Israele o per l'Europa", ha sottolineato.
Le Guardie Rivoluzionarie hanno dichiarato oggi in un comunicato che sette comandanti di alto rango della loro forza aerospaziale sono stati uccisi, insieme al comandante in capo delle forze Amirali Hajizadeh morto venerdì. Nel comunicato si legge che tra i comandanti figurano Mahmoud Bagheri, Davoud Sheikhan, Mohammad-Bagher Taherpour, Mansour Safarpour, Masoud Tayyeb, Khosro Hassani e Javad Jarsara. La morte di Hajizadeh è stata annunciata venerdì.