Live Crisi in Medio Oriente
Ancora una notte di attacchi tra Israele e Iran
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4 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
38 minuti fa
"Israele ha attaccato la sede del ministero della difesa a Isfahan"
Lo ha detto il vicegovernatore generale della provincia di Isfahan.

Israele ha effettuato attacchi contro un'altra struttura del ministero della difesa iraniano, questa volta nella città di Isfahan, ha dichiarato il vicegovernatore generale della provincia di Isfahan, Akbar Salehi, aggiungendo che l'attacco ha causato lievi danni agli edifici circostanti. "Non si segnalano vittime", ha aggiunto, citato dall'Isna. I media iraniani hanno riferito che Israele ha anche attaccato due volte un centro di vendita di tappeti a Isfahan. Nella notte l'agenzia Tasnim aveva riferito di un attacco israeliano che ha colpito la sede del ministero della difesa a Teheran, danneggiandone uno degli edifici.

un'ora fa
"Bocceremo qualsiasi accordo sul nucleare che va contro i nostri diritti"
Lo ha detto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi.

"Siamo fiduciosi che le nostre attività nucleari siano pacifiche e se ci sarà un accordo che priverà l'Iran del suo diritto alle attività nucleari, naturalmente non saremo pronti ad accettarlo": lo ha detto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi. "L'Iran avrebbe dovuto tenere oggi a Muscat un nuovo round di colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti ed eravamo pronti a presentare un piano che poteva portare ad un accordo", ha aggiunto.

"Vogliono far fallire i colloqui con gli Usa"

"L'aggressione del regime israeliano all'Iran nel bel mezzo dei colloqui con gli Stati Uniti indica l'opposizione del regime a qualsiasi negoziato, come ha fatto negli ultimi anni". Lo ha affermato il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi, aggiungendo che gli attacchi israeliani mirano a "far fallire i negoziati... e la complicità degli Usa con Israele è deplorevole. È chiaro che il regime israeliano non vuole alcun accordo sulla questione nucleare. Non vuole negoziati e non cerca la diplomazia", ha sostenuto il capo della diplomazia iraniana, parlando di un "tentativo di minare la diplomazia".

un'ora fa
Gaza, la "carovana della fermezza" è ancora bloccata a Sirte
screenshot video
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Il convoglio, composto da oltre 300 mezzi e un migliaio di attivisti è fermo ad un checkpoint dell'Esercito nazionale libico (Lna), che ne impedisce il proseguimento verso l'area urbana senza una regolarizzazione formale dei documenti d'ingresso, segnalano gli organizzatori.

È bloccata da due giorni alle porte di Sirte, in Libia orientale, la carovana della fermezza 'al Soumoud', partita da Tunisi il 9 giugno con l'obiettivo di raggiungere Rafah per chiedere la fine del blocco israeliano su Gaza e aprire un corridoio umanitario. Il convoglio, composto da oltre 300 mezzi e un migliaio di attivisti di diversi paesi maghrebini, è fermo ad un checkpoint dell'Esercito nazionale libico (Lna), che ne impedisce il proseguimento verso l'area urbana senza una regolarizzazione formale dei documenti d'ingresso, segnalano gli organizzatori. Le autorità della Cirenaica sotto il controllo del generale Khalifa Haftar hanno ristretto l'accesso a carburante e viveri, e le trattative in corso con mediatori libici e rappresentanti dell'ambasciata egiziana non hanno finora prodotto risultati concreti.

La posizione dell'esercito

In un comunicato l'Lna ha spiegato che gli stranieri "devono regolarizzare la posizione di frontiera" prima di proseguire, confermando di aver sospeso l'afflusso di viveri, carburante e medicinali al campo improvvisato. Secondo gli organizzatori, le condizioni di salute dei partecipanti restano sotto controllo, ma si segnalano difficoltà logistiche crescenti. Fonti interne riferiscono che, nonostante temperature oltre i 40 gradi e carenza d'acqua, lo stato di salute generale resta "sotto controllo" grazie a una clinica mobile allestita dal personale medico tunisino; registrati solo casi di disidratazione curati sul posto.

E quella della carovana

L'organizzazione denuncia però "interferenze sulle reti cellulari" e il sequestro da parte delle forze di sicurezza di alcuni telefoni cellulari con video ritenuti "lesivi dell'immagine" dell'est libico. Tra le ipotesi in valutazione, anche quella di tornare indietro a Misurata e imbarcarsi via mare verso l'Egitto, qualora Il Cairo autorizzasse l'arrivo della carovana via mare ad Al-Arish. Intanto a Tunisi ieri sera si è svolta una manifestazione a sostegno del proseguimento della carovana e pro-Palestina mentre sindacati, ong e partiti di opposizione hanno annunciato per domani un sit-in davanti all'ambasciata libica chiedendo "il rispetto del diritto alla solidarietà".

un'ora fa
L'Iran: "Il Consiglio di sicurezza dell'Onu è indifferente agli attacchi di Israele"
Lo ha detto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi.

Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha criticato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per la sua "indifferenza" nei confronti dell'attacco israeliano alle città e ai siti nucleari iraniani, aggiungendo che anche alcuni paesi europei, pur dichiarandosi civilizzati, hanno condannato l'Iran anziché Israele. Secondo l'agenzia Irna il capo della diplomazia iraniana ha poi affermato che gli attacchi israeliani non potevano essere perpetrati senza il consenso e il sostegno degli Stati Uniti. "Abbiamo solide prove che le forze statunitensi nella regione hanno supportato Israele nei suoi attacchi", ha sottolineato. La prova più importante del sostegno degli americani all'attacco israeliano sono le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sostegno esplicito a Israele, affermando che ci saranno attacchi di livello superiore, ha detto Araghchi, aggiungendo: "Gli Stati Uniti sono complici degli attacchi e dovrebbero assumersi la propria responsabilità".

"Fermeremo gli attacchi quando lo farà anche Israele"

Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato oggi che gli attacchi contro Israele cesseranno quando il paese porrà fine alla sua campagna militare contro la Repubblica Islamica. "Ci stiamo difendendo; la nostra difesa è del tutto legittima", ha dichiarato Araghchi in un incontro con diplomatici stranieri. "Questa difesa è la nostra risposta all'aggressione. Se l'aggressione cessa, naturalmente cesseranno anche le nostre risposte", ha aggiunto.

2 ore fa
Israele avverte gli iraniani: "Evacuate le zone vicine ai siti militari"
La nota è stata diffusa dall'esercito israeliano.

L'esercito israeliano (Idf) ha invitato gli iraniani a evacuare le zone "vicine alle installazioni militari". In un comunicato pubblicato su X l'esercito israeliano ha affermato di "chiedere l'evacuazione immediata" a "tutti coloro che si trovano attualmente nelle vicinanze di installazioni militari in Iran", sottolineando che le loro vite sono "in pericolo". La nota è stata diffusa in arabo e in farsi dal portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee.

2 ore fa
"Israele ha passato la linea rossa con i raid sui siti nucleari"
Lo ha detto il ministro degli esteri iraniano.

Israele "ha oltrepassato una nuova linea rossa" attaccando i siti nucleari iraniani: lo ha detto il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi. "Questa volta il regime sionista ha oltrepassato una nuova linea rossa del diritto internazionale, attaccando siti nucleari, vietati in qualsiasi condizione", ha affermato il 62nne.

3 ore fa
L'Iran: "Colpiti siti di produzione di carburante per i caccia israeliani"
Lo hanno dichiarato le Guardie Rivoluzionarie.

Le forze armate iraniane hanno colpito con un gran numero di missili e droni le strutture israeliane di produzione di carburante per i suoi aerei da combattimento, nonché i suoi siti di approvvigionamento energetico, hanno dichiarato oggi le Guardie Rivoluzionarie. "Se Israele continua con le sue azioni malvagie e le sue aggressioni, la risposta dell'Iran sarà più severa e di ampia portata", si legge in un comunicato stampa. "Nel frattempo, il sistema di difesa iraniano è riuscito a inseguire e distruggere tre missili da crociera, 10 droni e decine di piccoli proiettili durante l'aggressione israeliana all'Iran", prosegue la nota, citata dalla Tv di stato.

4 ore fa
Trump: "Colpiremo l'Iran con tutta la forza se ci attaccasse"
© Shutterstock
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Lo scrive il presidente statunitense su Truth.

Se l'Iran attaccasse gli Usa in qualsiasi modo, verrebbe colpito con tutta la forza dell'esercito americano: lo scrive il presidente Donald Trump su Truth dopo la minaccia di Teheran di attaccare le basi Usa in Medio Oriente, riporta il Guardian. "Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l'attacco all'Iran della notte scorsa. Se venissimo attaccati in qualsiasi modo dall'Iran, tutta la forza e la potenza delle forze armate statunitensi si abbatterebbe su di voi a livelli mai visti finora. Tuttavia, possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto!!!", si legge nella nota.

4 ore fa
Houthi: "Lanciati diversi missili ipersonici su Israele"
Lo hanno affermato i ribelli Houthi dello Yemen.

I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti da Teheran, hanno affermato oggi di aver lanciato "diversi missili balistici ipersonici Palestine 2" contro l'Iran "nelle ultime 24 ore", nel corso di attacchi "coordinati con le operazioni condotte dall'esercito iraniano". Si è trattato di "un'operazione militare contro obiettivi sensibili del nemico israeliano" nel centro di Israele, si legge in un comunicato stampa del gruppo che controlla vaste aree di territorio in Yemen, inclusa la capitale Sanaa.

4 ore fa
Un'altra notte di attacchi tra Iran e Israele
Diverse persone sono rimaste uccise nei raid iraniani. L'esercito israeliano ha attaccato una serie di obiettivi a Teheran collegati al progetto nucleare.

Ondate di attacchi iraniani notturni contro Israele hanno ucciso nella notte almeno otto persone, anche alcuni bambini, secondo i servizi di emergenza, dopo che le sirene antiaeree hanno costretto milioni di persone in tutto il Paese a rifugiarsi nei rifugi. Circa 200 le persone rimaste ferite. Nella regione centrale del paese, almeno quattro persone, tra cui un bambino di 10 anni, sono state uccise e circa altre 100 sono rimaste ferite in un attacco missilistico, secondo Magen David Adom, l'equivalente israeliano della Croce Rossa. Nella regione di Shfela, altre 37 persone sono rimaste ferite. La polizia israeliana ha confermato in un post su X che un attacco lungo la costa centrale, nel distretto di Tel Aviv, ha ucciso diverse persone e ne ha ferite decine. Dopo che un precedente attacco ha distrutto un edificio di tre piani nella regione israeliana della Galilea occidentale, l'MDA ha dichiarato che tre donne sono rimaste uccise. "Due donne sono state tratte in salvo senza segni di vita e il loro decesso è stato dichiarato sul posto", ha dichiarato il servizio di emergenza. Una terza donna è morta in ospedale. Un missile iraniano ha colpito un'abitazione nella regione di Haifa, uccidendo una donna e ferendo altre 14 persone.

Gli attacchi iraniani

Da parte sua l'esercito israeliano ha reso noto di aver terminato un vasto attacco contro una serie di obiettivi a Teheran collegati al progetto nucleare. Gli obiettivi includevano il quartier generale del ministero della difesa.

15 ore fa
Israele: colpita base missili sotterranea in ovest Iran
I media iraniani parlano anche di difese aeree attivate a Teheran e in sei provincie.

L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito oggi una struttura sotterranea a Khorramabad, nell'Iran occidentale, che conteneva missili terra-terra e da crociera. "Si tratta di un sito importante, che in passato è stato persino presentato in un video di propaganda del regime iraniano", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce militare, il generale di brigata Effie Defrin, riferendosi a un filmato trasmesso dalle Guardie rivoluzionarie iraniane all'inizio di quest'anno che mostrava quella che veniva descritta come una nuova struttura missilistica sotterranea.

Altri attacchi israeliani

Intanto i media iraniani hanno riferito di una "massiccia esplosione" in seguito all'attacco di un drone israeliano sulla raffineria di South Pars, nella città portuale meridionale di Kangan.  "Un drone israeliano ha colpito una delle raffinerie di South Pars Fase 14, causando una massiccia esplosione e un incendio nella raffineria", ha indicato l'agenzia di stampa semiufficiale Tasnim. I media iraniani questa sera riferiscono anche che le difese antiaeree sono state attivate a Teheran e in sei province.

16 ore fa
Regno Unito: "Jet e risorse in Medio Oriente, supporto emergenza"
Lo afferma il premier Starmer, ripreso dalla Bbc.

La Gran Bretagna sta dispiegando risorse in Medio Oriente, compresi aerei da combattimento, in seguito alle tensioni tra Iran e Israele, ha affermato oggi il primo ministro britannico Keir Starmer, in volo verso il Canada per i colloqui del G7 (il Gruppo dei sette, di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Giappone e Stati Uniti), riferisce l'emittente pubblica britannica Bbc.

Le dichiarazioni

"Stiamo spostando risorse nella regione, inclusi jet, e questo per supporto di emergenza", ha detto Starmer ai giornalisti che viaggiano con lui sul suo aereo. Il Regno Unito ha già aerei da combattimento nella regione nell'ambito dell'Operazione Shader, un'operazione militare britannica in atto dal settembre 2014 per combattere il sedicente Stato Islamico (Isis) in Iraq e Siria. Parlando con i giornalisti, il premier ha anche sottolineato che la situazione è in rapida evoluzione e che sono in corso intense discussioni con gli alleati a ogni livello. "Il messaggio costante - ha detto - è di ridurre l'escalation".

17 ore fa
Missili su Tel Aviv, la testimonianza: "due notti di paura"
Screenshot X @levparnas
Screenshot X @levparnas
Ticinonews ha raccolto la testimonianza di una studentessa che si trova a Tel Aviv e ha voluto condividere la sua esperienza tra paura e conseguenze politiche dell'apertura del nuovo fronte.

Il nuovo fronte apertosi recentemente in Medio Oriente in seguito all'attacco israeliano all'Iran ha consegnato immagini scioccanti. Ticinonews è riuscita a raccogliere la testimonianza di una studentessa universitaria che si trova a Tel Aviv al momento, che ha chiesto di restare anonima. 

L'esperienza diretta: "due giorni che siamo svegliati nel mezzo della notte dagli allarmi"

"Sono state ore di alta tensione, sono due giorni che veniamo svegliati in mezzo alla notte": l'emergenza suscitata dal nuovo fronte è avvertita con preoccupazione, spiega la studentessa. Gli attacchi si verificano durante la notte: "durante la prima notte di guerra, alle 3 del mattino, abbiamo ricevuto diversi messaggi di emergenza, che annunciavano attacchi su larga scala". Anche quest'oggi, "l'ultimo attacco è stato alle 5:30 di mattina. Essenzialmente ciò succede di notte per motivi strategici, immagino". Agli allarmi segue immediatamente la corsa ai rifugi, a più riprese: "la scorsa notte è stato una continua corsa per entrare ed uscire, quattro volte". La città, capitale fino al 2018 prima della proclamazione di Gerusalemme come centro politico del paese, non è più la stessa: "è una città con un volto diverso, non ci sono negozi aperti, bar, la gente non esce o sta vicina ai rifugi".

La sorpresa e la paura

Per gli abitanti di Israele gli attacchi hanno grandi ripercussioni psicologiche, a maggior ragione per chi, come la studentessa interpellata da Ticinonews, non è cresciuta nel paese: "da 'expat' non si è abituati a questo stile di vita. Quest'attacco ha questa componente anche di paura, per la propria incolumità. È molto importante la capacità di gestire la pressione psicologica, di rimanere lucidi, di portare avanti la propria vita malgrado la situazione così estrema". L'apertura di questo secondo fronte in Medio Oriente da parte di Israele era inaspettata: "anche se si parla da tanto di questi temi, non ce l'aspettavamo, è successo all'improvviso. Anche per questo è stato difficile, perché non sai cosa aspettarti, che tipo di attacco verrà condotto, se con missili o altro. È come viaggiare al buio". La popolazione, nonostante gli attacchi, cerca di "avere sempre uno spirito positivo. Si canta, si cantano le canzoni dello shabbat, si cerca di tenere il morale alto, e questo aiuta terribilmente". 

Le conseguenze politiche del secondo fronte: un tema meno divisivo di altri

Il fronte recentemente aperto con l'Iran non sembra essere particolarmente divisivo per l'opinione pubblica israeliana. Secondo la studentessa, "la scelta di aprire un secondo fronte ora è stata una scelta probabilmente strategica. Non vedo il nuovo fronte come divisivo". Altri temi suscitano più discussioni all'interno del paese: "penso alla gestione della guerra a Gaza, agli ostaggi... ci sono temi divisivi che hanno messo a rischio il governo, ma non vedo l'attacco all'Iran come uno di questi". Al momento, le possibilità di lasciare il paese sono nulle: "io avevo previsto un viaggio, che naturalmente è stato annullato. Fino a che la situazione non sarà sotto un livello di controllo accettabile non si prevedono né uscite, né alcun tipo di corridoio umanitario fuori dal paese". 

18 ore fa
"I colloqui USA-Iran previsti domani non si terranno"
Lo hanno annunciato le autorità dell'Oman, mediatore dei negoziati.

Il nuovo round di colloqui tra USA e Iran sul nucleare, previsti inizialmente per domani, "non ci saranno". Lo hanno annunciato le autorità dell'Oman, mediatore dei negoziati.

18 ore fa
La Cina sostiene la sovranità dell'Iran, "Da Israele un attacco brutale"
Il ministro degli esteri cinese: "l'attacco agli impianti nucleari ha creato un precedente pericoloso e potrebbe avere conseguenze catastrofiche".

La Cina "condanna con fermezza la violazione da parte di Israele della sovranità, della sicurezza e dell'integrità territoriale dell'Iran, si oppone con fermezza ai brutali attacchi contro funzionari iraniani e vittime civili e sostiene l'Iran nella salvaguardia della propria sovranità nazionale, nella difesa dei propri diritti e interessi legittimi e nella sicurezza della vita delle persone". Il ministro degli esteri Wang Yi, in una telefonata con la controparte iraniana Seyed Abbas Araghchi, ha detto che "l'attacco agli impianti nucleari" di Teheran ha creato "un precedente pericoloso e potrebbe avere conseguenze catastrofiche".

18 ore fa
Gli Usa "vogliono continuare i negoziati con l'Iran sul nucleare"
Lo ha detto un responsabile americano.

Gli Stati Uniti vogliono continuare i negoziati sul nucleare con l'Iran. Lo ha detto un responsabile americano all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) dopo che Teheran ha definito inutile l'incontro mentre Israele bombarda il suo territorio.

20 ore fa
Israele verso una nuova escalation in Iran
L'aeronautica israeliana: "Ci prepariamo a un nuovo attacco". L'esercito israeliano: "Ci aspettiamo un bombardamento da parte dell'Iran in serata".

L'aeronautica militare israeliana (Iaf) ha indicato che la sua operazione contro l'Iran sta "procedendo secondo i piani" e si sta "preparando a un'ulteriore escalation improvvisa". L'Iaf afferma inoltre di essere impegnata a contrastare i tentativi dell'Iran di lanciare massicce ondate di missili balistici su Israele, con aerei da combattimento che sorvolano i siti di lancio. "Con il passare dei giorni, la capacità dell'Iran di lanciare missili contro Israele diminuirà gradualmente". Intanto l'esercito israeliano (Idf) ha pubblicato un video che mostra l'identificazione dei lanciatori di missili balistici iraniani, poco prima che fossero colpiti.

"I bombardamenti riprenderanno questa sera"

L'esercito israeliano stima che i bombardamenti dall'Iran riprenderanno in serata. Secondo l'Idf parte della calma delle ultime ore è dovuta a una festività che si celebra oggi in Iran. L'Idf ha inoltre riferito che l'intero Comando del fronte interno è stato mobilitato: più di 50 battaglioni di soccorso sono schierati in tutto il paese, e ha sottolineato l'importanza della protezione: nell'attacco a Tel Aviv, tre appartamenti sono stati completamente distrutti. Anche domani potrebbe essere esteso l'ordine sarà di non recarsi nei luoghi di lavoro non essenziali e di non tenere lezioni in tutto il paese.

"Ingiustificabili i colloqui con gli Usa"

Proseguire i colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti è ingiustificabile mentre persistono i "barbari" attacchi israeliani contro il paese, ha dichiarato il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi, citato dai media statali iraniani rilanciati dal quotidiano britannico The Guardian. In precedenza, il portavoce del ministero degli esteri iraniano Esmaeil Baghaei aveva definito "inutile" il dialogo con gli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran dopo il più grande attacco militare mai sferrato da Israele contro l'Iran, accusando Washington di sostenere i raid.

"L'esercito Usa ha aiutato Israele"

L'esercito statunitense ha assistito Israele "da aria, terra e in mare" nell'intercettazione dei numerosi missili lanciati dall'Iran in risposta agli attacchi dell'Idf, riporta il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Funzionari statunitensi hanno dichiarato al giornale che, prima dell'inizio della risposta iraniana, erano stati schierati nell'area caccia, cacciatorpediniere della marina statunitense e sistemi di difesa aerea terrestri per aiutare Israele a respingere qualsiasi attacco. I funzionari hanno osservato che il Pentagono non ha ancora stimato quanti missili sono stati intercettati dall'esercito statunitense.

"Abbattuto un terzo caccia israeliano"

Dal canto suo, l'esercito iraniano ha indicato che il suo sistema di difesa ha abbattuto un altro caccia F-35 israeliano nell'ovest del paese. Il pilota si è eiettato dall'aereo e non si hanno notizie sulla sua sorte, riporta l'agenzia di stampa semiufficiale Fars. Ieri le forze armate avevano affermato di aver abbattuto altri due caccia israeliani e di aver catturato un pilota. Israele aveva negato sia l'abbattimento sia la cattura del pilota.

21 ore fa
Israele: "Colpiti oltre 40 obiettivi nell'area di Teheran"
Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano.

Il portavoce dell'Idf (esercito israeliano) ha dichiarato in un briefing in diretta che l'aviazione israeliana ha colpito oltre 40 obiettivi nell'area di Teheran, inclusi centri di comando e infrastrutture strategiche. "Decine di caccia operano liberamente sopra la capitale iraniana grazie ai nostri attacchi iniziali", ha affermato. Secondo il portavoce si tratta della penetrazione più profonda mai effettuata in territorio iraniano: "L'arrivo a Teheran ha un significato strategico e operativo ampio. Raggiungeremo qualunque posto sarà necessario per difendere i cittadini di Israele. Teheran non è più invulnerabile".

21 ore fa
Musk attiva il servizio internet Starlink in Iran
© Shutterstock
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La decisione dopo il sollecito di un commentatore di Fox News: "Sarà il colpo finale per il regime".

Elon Musk ha annunciato pubblicamente oggi su X "di aver attivato il servizio internet satellitare Starlink in Iran", nonostante la dura censura della repubblica islamica. La dichiarazione è arrivata in risposta a un messaggio del commentatore di Fox News Mark Levin, che lo aveva sollecitato ad agire, affermando che "questa mossa cambierà la realtà dei cittadini iraniani e rappresenterà il colpo finale per il regime". Intanto centinaia di terminali sono stati introdotti clandestinamente in Iran, ma l'accesso gratuito a internet resta estremamente costoso ed è limitato, fanno notare i media internazionali.

21 ore fa
"A Teheran svegli da 24 ore, sono tutti terrorizzati"
È quanto racconta una testimone.

"La gente a Teheran non dorme da 24 ore perché ci sono costantemente esplosioni, anche se non capiamo bene se siano i missili che lancia Israele o la contraerea iraniana che li intercetta. Sono tutti terrorizzati, anche per il rischio radiazioni e il timore che dopo i bombardamenti sui siti per l'arricchimento dell'uranio ci possano essere delle fuoriuscite". Lo dice all'ANSA una donna iraniana che al momento si trova in Italia ma è in contatto con parenti e amici a Teheran, Esfahan e Shiraz dove, riferisce, "si sono concentrati gli attacchi".

"La gente ha molta paura"

Al momento, dalle testimonianze che ha potuto raccogliere, "non abbiamo notizie di morti o di grandi danni a cose". Sui social, aggiunge, "circolano le istruzioni che la popolazione deve seguire: sono stati tutti invitati a mantenere la calma". I consigli riguardano soprattutto "la gestione dei bambini: non dimostrare loro paura, ma cercare in ogni modo di rassicurarli". Ai cittadini è stato anche suggerito di "non prendere d'assalto supermercati o altri negozi" e "in effetti fenomeni di questo tipo non si sono verificati", anche se la "gente ha molta paura".

Informazioni frammentarie

Anche le informazioni che circolano "sono molto limitate: si hanno dalla tv iraniana o dalla Bbc, di certo non si esce di casa per andare a verificare cosa sta accadendo" ma "i rumori e i bagliori delle esplosioni sono piuttosto evidenti". Quanto alla disponibilità di rifugi, spiega, "ci sono quelli di quando eravamo in guerra" e "forse qualcuno li utilizzerà". "Anche noi che al momento non siamo in Iran siamo davvero molto preoccupati".

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