Live Crisi in Medio Oriente
Cinque tir ONU con aiuti umanitari sono entrati a Gaza
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13 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
13 ore fa
Cinque tir ONU con aiuti umanitari sono entrati a Gaza
Domenica sera il premier Benyamin Netanyahu ha deciso la ripresa della distribuzione aggirando la votazione dei ministri che l'avrebbero bocciata.

L'IDF ha annunciato che cinque camion delle Nazioni Unite carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono entrati nella Striscia di Gaza "dopo un accurato controllo di sicurezza" da parte del personale della Land Crossings Authority presso il Ministero della Difesa.

Un momento importante

È la prima volta che gli aiuti umanitari riprendono ad arrivare a Gaza dopo la chiusura dei valichi imposta da Israele il 2 marzo scorso. Domenica sera il premier Benyamin Netanyahu ha deciso la ripresa della distribuzione aggirando la votazione dei ministri che l'avrebbero bocciata.

2 giorni fa
L'esercito israeliano: "Iniziata l'offensiva di terra a Gaza"
Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che la scorsa settimana l'aeronautica militare ha lanciato un attacco di apertura dell'operazione Carri di Gedeone, durante il quale ha colpito più di 670 obiettivi di Hamas.

Le forze di terra dell'esercito israeliano (Idf) hanno iniziato l'operazione "Carri di Gedeone" in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le forze armate. Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che la scorsa settimana l'aeronautica militare ha lanciato un attacco di apertura dell'operazione Carri di Gedeone, durante il quale ha colpito più di 670 obiettivi di Hamas per interrompere i preparativi al combattimento e con l'obiettivo di supportare le operazioni di terra. Tra gli obiettivi attaccati c'erano depositi di armi, terroristi, una tratta sotterranea e siti di lancio di missili anticarro. Le truppe hanno eliminato decine di terroristi e sono ora dispiegate in punti chiave dentro la Striscia.

2 giorni fa
Governo Israele discute oggi su consegna di cibo a Gaza
Il governo discuterà le opzioni per impedire che la Striscia si trovi a fronteggiare una situazione di carestia.

Il gabinetto politico e di sicurezza di Israele discuterà oggi la possibilità di far arrivare cibo a Gaza in seguito alla pressione esercitata dagli Usa. Secondo fonti vicine alla questione, il governo discuterà le opzioni per impedire che la Striscia di Gaza si trovi a fronteggiare una situazione di carestia. Lo riferisce il notiziario della tv pubblica Kan.

2 giorni fa
Hamas, 'fuori servizio tutti gli ospedali pubblici nel nord'
Lo ha dichiarato il ministero della Sanità della Striscia di Gaza.

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllato da Hamas ha affermato che tutti gli ospedali pubblici nel nord del territorio sono attualmente "fuori servizio", dopo l'assedio dell'ospedale indonesiano da parte delle forze israeliane. "L'occupazione israeliana ha intensificato l'assedio con un intenso fuoco intorno all'ospedale indonesiano e alle sue vicinanze, impedendo l'arrivo di pazienti, personale medico e forniture, costringendo di fatto l'ospedale a chiudere", ha dichiarato il ministero. "Tutti gli ospedali pubblici nel governatorato di Gaza settentrionale sono ora fuori servizio", ha aggiunto.

3 giorni fa
Intensificati i bombardamenti contro Hamas
L'idf afferma che non si fermerà finché gli ostaggi non torneranno a casa e Hamas verrà smantellato.

In un post pubblicato su X, il portavoce in lingua araba dell'Idf ha dichiarato che l'esercito sta aumentando la pressione militare su Hamas "dal cuore di Rafah e alle porte di Khan Younis". "Stiamo esercitando enormi pressioni su Hamas, da nord a sud, da sottoterra e dal cielo, e anche fuori dalla Striscia", si legge nel post. Il portavoce ha aggiunto che "ogni luogo utilizzato da Hamas per scopi terroristici sarà trattato come l'area di Morag", riferendosi al corridoio strategico nel sud della Striscia di Gaza che l'Idf ha conquistato nelle scorse settimane. "Non ci fermeremo finché non riporteremo a casa gli ostaggi e non smantelleremo il regime terroristico di Hamas", conclude il messaggio.

3 giorni fa
Raid israeliani a sud e al centro della Striscia, 10 vittime
Lo riferiscono i media palestinese e la Protezione civile di Gaza.

Secondo i media palestinesi e la Protezione civile di Gaza sono una decina finora le vittime dell'offensiva israeliana nella Striscia. Due persone sono rimaste uccise in attacchi di droni israeliani nei pressi dell'Università islamica nella zona di Ma'an, a est di Khan Younis. Altre vittime ad Al-Fakhari, a est di Khan Younis, Al-Qarara e Khuza'a, a nord della città. Cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina e una donna incinta vicino alle Torri Taiba a ovest della città. Altri sono rimasti feriti in attacchi aerei effettuati da elicotteri vicino all'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.

3 giorni fa
Blindati dell'Idf avanzano nella Striscia centrale
Stando ad Al Jazeera veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah.

I media palestinesi riferiscono che veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura: lo riporta Al Jazeera. Il fuoco di artiglieria dell'Esercito israeliano (Idf) sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah. Forti esplosioni sono state udite inoltre nella zona al-Qarara di Khan Younis, a sud della Striscia.

3 giorni fa
Nuova offensiva di Israele
L'obiettivo è di conquistare aree strategiche in Palestina.

L'Idf - le forze armate israeliane - ha lanciato nelle prime ore di oggi una mega nuova offensiva nella Striscia di Gaza, denominata "I carri di Gedeone", con l'obiettivo di ''conquistare aree strategiche'' dell'enclave palestinese. Lo si legge in una nota dell'esercito israeliano che ricorda di voler raggiungere ''tutti gli obiettivi della guerra a Gaza, tra cui il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas". L'esercito aggiunge che ''le truppe dell'Idf nel Comando Meridionale continueranno a operare per proteggere i cittadini israeliani e realizzare gli obiettivi della guerra".

Secondo i funzionari israeliani, l'offensiva dei Carri di Gedeone mira a "conquistare" Gaza e mantenere il territorio, spostare la popolazione civile palestinese verso il sud della Striscia, attaccare Hamas, e impedire al gruppo di prendere il controllo delle forniture di aiuti umanitari.

3 giorni fa
Almeno 115 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Lo riporta Al Jazeera all'indomani della nuova offensiva di Israele.

Almeno 115 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di ieri in seguito agli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera all'indomani dell'avvio - la notte scorsa - della nuova offensiva con raid su vasta scala sul territorio. Secondo l'emittente tv, almeno 370 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani da domenica scorsa.

5 giorni fa
Trump: "Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà"
Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel.

"Stiamo lavorando duramente a Gaza. Gaza è stata un territorio di morte e distruzione", ma gli Stati Uniti interverranno e diventerà una "zona di libertà". Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel. Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che il 7 ottobre è stato "uno dei peggiori giorni nella storia del mondo, non solo in questa regione". "Stiamo affrontando Hamas, l'Iran e gli Houthi e credo che sia stato un grande successo", afferma, riferendosi agli attacchi degli Stati Uniti contro il gruppo yemenita sostenuto dall'Iran.

"Se serve siamo pronti a riprendere l'offensiva contro gli Houthi"

Trump ha anche avvertito che gli Stati Uniti "possono riprendere la loro offensiva" contro gli Houthi nel caso le milizie yemenite riprendessero i loro attacchi. "Ci siamo accordati con gli Houthi e credo che questo sia stato un grande successo. Ma forse domani verrà sferrato un attacco, e in quel caso torneremmo all'offensiva", ha aggiunto.

7 giorni fa
Netanyahu: "Entreremo con forza a Gaza nei prossimi giorni"
Il premier dello Stato ebraico "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra".

L'esercito israeliano entrerà a Gaza "con tutta la sua forza" nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra". "Nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l'operazione e sconfiggere Hamas", ha detto Netanyahu durante un incontro con i riservisti che si è svolto ieri. "Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra. Un cessate il fuoco temporaneo potrebbe verificarsi, ma andremo fino in fondo", ha aggiunto, secondo una nota dell'ufficio del primo ministro.

7 giorni fa
L'Unrwa contro Israele: "Usa la fame come arma di guerra"
Lo ha affermato il numero uno dell'agenzia delle Nazioni Unite in un'intervista alla Bbc.

L'Onu accusa Israele di usare la fame nella Striscia di Gaza palestinese come "un'arma di guerra". A rilanciare la denuncia è il numero uno dell'Unrwa, l'agenzia che assiste profughi e civili palestinesi, intervistato in visita a Londra dalla Bbc. "Non ho più parole per descrivere la miseria e la tragedia della gente di Gaza, che da due mesi non riceve più alcun aiuto", ha detto Philippe Lazzarini. "La fame dilaga, le persone sono allo stremo, possiamo aspettarci che dalle prossime settimane la gente muoia più per la mancanza di cibo che per i bombardamenti", ha aggiunto, evocando uno stop "agli aiuti umanitari usato come arma di guerra".

8 giorni fa
La Croce Rossa ha preso in consegna da Hamas un nuovo ostaggio
Si tratta di un israelo-americano di 21 anni, soldato dell'esercito israeliano.

Hamas ha consegnato agli operatori della Croce Rossa l'ostaggio con cittadinanza americana e israeliana Edan Alexander, 21 anni, a nord della città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. È il primo soldato delle Forze di difesa israeliane (Idf), maschio e in vita, rapito il 7 ottobre 2023, ad essere liberato.

8 giorni fa
Hamas, "rilasciamo l'ostaggio USA Edan Alexander"
L'annuncio è ufficiale e arriva in seguito alle trattative con gli Stati Uniti avvenute nei giorni scorsi.

Hamas ha annunciato ufficialmente che rilascerà il rapito israelo-americano Edan Alexander, in seguito alle trattative con gli Stati Uniti avvenute nei giorni scorsi. L'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff ha informato i genitori del giovane. Il rilascio dell'ultimo rapito ancora in vita con cittadinanza americana sarebbe un omaggio da parte dell'organizzazione terroristica all'arrivo del presidente Donald Trump in Medio Oriente.

8 giorni fa
Netanyahu, "Hamas forse rilascia rapito USA in omaggio a Trump"
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano durante una discussione riservata presso la Commissione degli affari esteri e sicurezza della Knesset.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato in una discussione riservata presso la Commissione affari esteri e sicurezza della Knesset che non si può escludere che Hamas rilasci l'ostaggio israelo-americano Idan Alexander nei prossimi giorni come omaggio al presidente degli Stati Uniti Donald Trump in visita in Medio Oriente.

10 giorni fa
Hamas diffonde un video di due ostaggi israeliani
Si tratterebbe di Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, rapiti in Israele durante l'attacco del 7 ottobre 2023.

L'ala armata di Hamas ha diffuso un video di due ostaggi israeliani a Gaza, in cui uno di loro invoca la fine della guerra nei territori palestinesi. I media israeliani hanno identificato i due uomini nel video, che dura poco più di tre minuti, come Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, rapiti in Israele durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Non è chiara la data in cui il video è stato registrato.

10 giorni fa
"Trump riconoscerà lo Stato della Palestina"
Lo riporta la stampa, aggiungendo che l'annuncio è atteso nei prossimi giorni.

Secondo fonti diplomatiche dei paesi del Golfo persico il presidente americano Donald Trump sarebbe pronto ad annunciare il riconoscimento dello Stato della Palestina. Lo riporta il "Jerusalem Post", ricordando come da giorni circolino le voci di una grande e imminente annuncio da parte del presidente americano atteso nei prossimi giorni in Medio Oriente dove parteciperà anche al summit dei paesi del Golfo ospitato dall'Arabia Saudita. Negli ultimi giorni diversi media statunitensi hanno parlato della frustrazione di Trump per la linea portata avanti dall'alleato israeliano Benyamin Netanyahu, con il quale sarebbe calato il gelo.

"Cambierà l'equilibrio dei poteri"

"Il presidente Trump - affermano le fonti - farà una dichiarazione riguardo allo Stato della Palestina e il riconoscimento da parte dell'America, sottolineando come uno Stato della Palestina si stabilirà senza la presenza di Hamas". La fonte - riporta sempre il "Jerusalem Post" - aggiunge che "se un annuncio del riconoscimento americano dello Stato di Palestina ci sarà, sarà la dichiarazione più importante che cambierà l'equilibrio dei poteri in Medio Oriente".

13 giorni fa
La Svizzera si dice allarmata dagli ultimi sviluppi a Gaza
Lo ha dichiarato il Dfae su X.

La Svizzera è allarmata dagli ultimi sviluppi a Gaza, ha dichiarato oggi su X il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), che chiede il rispetto del diritto internazionale. Il diritto internazionale umanitario vieta l'annessione di territori occupati e lo sfollamento della popolazione, scrive il DFAE, aggiungendo che gli aiuti umanitari devono poter raggiungere la popolazione civile. Il DFAE ribadisce che la Svizzera chiede il "pieno rispetto" del diritto internazionale, l'immediato ritorno al cessate il fuoco e la liberazione di tutti gli ostaggi. Ieri il governo israeliano ha annunciato una nuova campagna militare per "conquistare" la Striscia di Gaza e sfollare massicciamente la popolazione.

14 giorni fa
Il raid in Yemen? "Una risposta all'attacco degli Houthi"
Lo afferma l'esercito israeliano.

L'Idf conferma di aver effettuato attacchi aerei in Yemen poco fa, affermando che si tratta di una risposta all'attacco missilistico degli Houthi di ieri all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e ad altri attacchi precedenti. Secondo l'esercito, gli attacchi condotti dai caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno preso di mira le infrastrutture degli Houthi lungo la costa dello Yemen, tra cui il porto di Hodeida e una fabbrica di cemento nei pressi della vicina città di Bajil, a circa 2.000 chilometri da Israele. L'Idf sottolinea che il porto di Hodeidah viene utilizzato dagli Houthi "per il trasferimento di armi iraniane, equipaggiamento militare e altri scopi terroristici".
La fabbrica di cemento di Bajil "rappresenta un'importante risorsa economica per il regime terroristico degli Houthi ed è utilizzata per costruire tunnel e infrastrutture militari", afferma l'esercito, aggiungendo che gli attacchi "rappresentano un duro colpo per l'economia del regime e per il suo rafforzamento militare". Si tratta del sesto attacco israeliano in Yemen dall'inizio della guerra, e il primo da gennaio. L'Idf aveva smesso di rispondere al fuoco di missili e droni degli Houthi contro Israele perchè gli Stati Uniti da un mese e mezzo hanno lanciato una massiccia campagna aerea contro il gruppo sostenuto dall'Iran.

14 giorni fa
Israele sgancia 50 bombe in Yemen e distrugge il porto di Hodeida
Dall'inizio della guerra in Medio Oriente, è il sesto attacco dell'esercito israeliano in Yemen.

Una fonte della sicurezza israeliana ha riferito ai media locali che i caccia dell'Idf "hanno sganciato 50 bombe, distrutto il porto di Hodeida e gli impianti di produzione di cemento che venivano utilizzati per la produzione di armi. Questo è un attacco molto forte, e non sarà l'ultimo. I giochi sono finiti", ha detto. Nel porto sono arrivate per anni le armi inviate agli Houthi dall'Iran. Dall'inizio della guerra a Gaza e degli attacchi degli Houthi, questo è il sesto attacco dell'Idf in Yemen.

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