Portogallo
Le funicolari di Lisbona restano ferme. Cavo difettoso acquistato per sbaglio
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Ats
10 ore fa
Le funicolari di Lisbona non rispettano i parametri di sicurezza e resteranno ferme fino a quando non saranno dotate di sistemi di fissaggio e frenatura dei cavi.

L'Ufficio Investigativo sugli incidenti aerei e ferroviari portoghese ha dichiarato che le funicolari di Lisbona devono rimanere ferme. Secondo quanto comunicato dall'Ufficio gli impianti non sono a norma. La chiusura servirà anche per garantire che le funicolari siano dotate di sistemi di fissaggio e frenatura dei cavi "in grado di immobilizzare le cabine in caso di rottura del cavo". Il cavo che collega le due cabine della funicolare Gloria di Lisbona, la cui disconnessione ha causato il deragliamento di una di esse all'inizio di settembre, con 16 morti, non rispettava i parametri di sicurezza.

Il rapporto preliminare dell'incidente

L'Ufficio portoghese per la prevenzione degli incidenti aerei e ferroviari (Gpiaaf) ha infatti reso noto il secondo rapporto preliminare sull'incidente della funicolare di Lisbona che il 3 settembre scorso ha provocato la morte di 16 persone e il ferimento, anche grave, di oltre 20 passeggeri. Oltre a confermare che la causa dell'incidente è stato il cedimento del cavo che univa le due cabine, spezzatosi all'interno del sistema di fissaggio della cabina n. 1, il nuovo rapporto aggiunge che il tipo di cavo che l'azienda dei trasporti pubblici Carris stava utilizzando dal 2022 non era certificato per gli impianti di trasporto di persone, né era adatto al tipo di impianto in uso nelle funicolari di Lisbona. Secondo i periti, il cavo era stato acquistato per sbaglio senza che nessun sistema di controllo interno rilevasse l'errore. "L'uso di cavi non conformi alle specificità d'uso - si legge nel documento diffuso lunedì pomeriggio - è dovuto a diversi errori accumulati nel processo di acquisizione, accettazione e applicazione da parte di Carris, i cui meccanismi organizzativi di controllo interno non erano sufficienti o adeguati a prevenire e rilevare tali errori".

Causa rottura non stabilita

Il rapporto, tuttavia, aggiunge che non è ancora possibile stabilire definitivamente che questa sia stata la causa della rottura del cavo, dato che altri cavi simili erano stati adoperati durante il normale ciclo d'uso di circa 600 giorni. L'incidente mortale di settembre è avvenuto dopo 337 giorni di uso di quello specifico cavo e per i periti è "certo che sono dovuti intervenire altri fattori", che saranno oggetto di ulteriori analisi. Il Gpiaaf raccomanda inoltre a Carris di "non riattivare le funicolari senza un riesame, da parte di un ente specializzato, dei fissaggi delle funi e dei freni, in linea con le normative europee in materia, nel rispetto della tutela storica di questi trasporti, ma senza pregiudicarne la sicurezza". Infine, sottolinea la necessità per l'azienda di "ripensare il proprio sistema di controllo interno".