Live Guerra in Ucraina
Concordato un vertice Putin-Trump
8 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
5 ore fa
Putin: "Non ci sono le condizioni per vertice con Zelensky"
Il presidente russo ha indicato gli Emirati Arabi Uniti come luogo adatto per ospitare il vertice con Trump.

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che si è ancora "lontani" dal creare le condizioni per un vertice con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la Tass. Al termine di un incontro al Cremlino con il presidente emiratino Mohamed bin Zayed Al-Nahyan, Putin ha poi affermato che gli Emirati Arabi Uniti sarebbero tra "i luoghi del tutto adatti" per ospitare il vertice con il presidente americano Donald Trump. "Abbiamo molti amici - ha sottolineato Putin - pronti ad aiutarci a organizzare eventi di questo tipo. Uno di questi amici è il presidente degli Emirati arabi uniti. Penso che decideremo, ma sarebbe uno dei luoghi adatti, del tutto adatti". Con l'ospite, ha aggiunto il capo del Cremlino, sono state scambiate "opinioni sulla situazione nella regione e nel campo della sicurezza internazionale".

6 ore fa
Zelensky: "Ai colloqui di pace partecipi anche l'Europa"
"La guerra si sta svolgendo in Europa e l'Ucraina ne è parte integrante. L'Europa deve quindi partecipare al processo per porre fine al conflitto che continua dal 2022", ha dichiarato il presidente ucraino sulle reti social.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede che anche l'Europa partecipi ai colloqui di pace tra Russia e Ucraina, dopo che il Cremlino ha annunciato che il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin si incontreranno nei "prossimi giorni". "La guerra si sta svolgendo in Europa e l'Ucraina ne è parte integrante. (...) L'Europa deve quindi partecipare al processo per porre fine al conflitto che continua dal 2022", ha dichiarato Zelensky sulle reti social.

"Previsti diversi colloqui"

"Oggi è una giornata di numerosi contatti per fare progressi concreti sulla via della pace e garantire l'indipendenza ucraina: sono previsti diversi colloqui, tra cui una chiamata con il cancelliere (tedesco Friedrich) Merz, già in programma. Saremo anche in contatto con colleghi francesi e italiani", ha scritto ancora il leader ucraino. "Ci saranno anche comunicazioni a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale. Ieri, dopo la conversazione con Trump e i leader europei, ho parlato pure con il segretario generale della NATO e il presidente finlandese. Lavoriamo insieme", aggiunge.

8 ore fa
Concordato un vertice Putin-Trump
I preparativi sono in corso. La data è stata prevista orientativamente la prossima settimana. La sede sarà annunciata in seguito.

Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha detto che Mosca e Washington hanno concordato di tenere un vertice "nei prossimi giorni" tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, e che i preparativi sono in corso. Lo riferisce l'agenzia Interfax. "Su proposta della parte americana, è stato sostanzialmente concordato un incontro bilaterale di alto livello nei prossimi giorni, ovvero un incontro tra il presidente Vladimir Putin e Donald Trump", ha spiegato Ushakov. "Ora, insieme ai colleghi americani, stiamo iniziando la preparazione concreta", ha aggiunto.

Sede annunciata in seguito

Il consigliere presidenziale ha precisato che "la data è stata prevista orientativamente la prossima settimana, ma le parti stanno iniziando a prepararsi per questo importante incontro ed è difficile dire quanti giorni richiederanno i preparativi". Tuttavia, "è stata presa in considerazione l'opzione di tenere l'incontro la prossima settimana e siamo piuttosto ottimisti al riguardo", ha affermato ancora il rappresentante del Cremlino, citato dall'agenzia Interfax, secondo il quale "anche la sede è stata concordata, in linea di principio" e sarà annunciata "in seguito".

Un incontro trilaterale?

Il consigliere del Cremlino ha poi dichiarato, riferisce la Tass, che durante l'incontro di ieri tra Putin e Steve Witkoff, l'inviato americano "ha accennato" alla possibilità di un incontro trilaterale fra i presidenti di Russia, Usa e Ucraina, ma che "la parte russa ha lasciato questa opzione completamente senza commenti".


un giorno fa
Zelensky: "I nostri soldati sono in Russia da oltre un anno"
Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino.

L'esercito ucraino è impegnato in Russia, nelle regioni di Kursk e Belgorod, da oltre un anno: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Da oltre un anno l'Ucraina sta conducendo azioni militari sul territorio russo, nelle regioni di Kursk e Belgorod. Gli ucraini sono riusciti ancora una volta a dimostrare al mondo che è possibile mettere la Russia al suo posto e rispondere degnamente ai suoi attacchi", ha osservato il capo dello Stato.

"Un'operazione davvero speciale"

Zelensky ha sottolineato che "l'operazione nel Kursk è stata davvero speciale. I servizi segreti mondiali non l'avevano prevista. I russi non se l'aspettavano. Quando molti nel mondo pensavano che la situazione fosse in un vicolo cieco, gli ucraini hanno dimostrato che continueranno a difendere la loro indipendenza e a costringere la Russia a porre fine alla guerra", ha spiegato. RBC-Ucraina ricorda che in totale, nell'anno trascorso dall'inizio dell'operazione militare ucraina nella regione di Kursk, l'esercito russo ha perso oltre 77'000 soldati tra morti e feriti, di cui 4'000 nordcoreani. Le Forze di difesa ucraine hanno lanciato l'operazione nel Kursk all'inizio di agosto 2024. Come riportato dal comandante in capo dell'esercito Oleksandr Syrsky, al culmine dell'operazione le Forze armate ucraine controllavano fino a 1'300 chilometri quadrati della regione confinante russa.

L'aiuto nord coreano alla Russia

In autunno, la Corea del Nord ha inviato migliaia di suoi soldati - almeno 10'000 secondo l'intelligence di Kiev - in Russia, che in seguito si sono uniti ai combattimenti nella regione. Secondo la CNN, la Corea del Nord potrebbe inviare altri 30'000 soldati nel paese.

4 giorni fa
"Lavoriamo a un nuovo incontro con la Russia a Istanbul"
Lo riferisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui "tra le questioni chiave c'è la continuazione dello scambio di prigionieri di guerra".

Kiev lavora ad un nuovo incontro negoziale con la parte russa a Istanbul. Lo riferisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su Telegram. "Abbiamo discusso con il Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa dell'Ucraina, Rustem Umerov, e il Capo dell'Ufficio, Andriy Yermak, del percorso negoziale, in particolare dell'attuazione degli accordi con la parte russa a Istanbul e della preparazione di un nuovo incontro", scrive Zelensky. "Tra le questioni chiave c'è la continuazione dello scambio di prigionieri di guerra", aggiunge.

4 giorni fa
Droni ucraini su Sochi, in fiamme deposito di petrolio
È quanto riportato da media e autorità russe, citati da Ukrainska Pravda.

Un incendio è scoppiato in un deposito di petrolio nella città russa di Sochi a seguito di un attacco con un drone. Lo riportano media e autorità russe, citati da Ukrainska Pravda. Il deposito di petrolio della Rosneft-Kubannefteproduct si trova vicino all'aeroporto Adler di Sochi, che ha sospeso l'operatività per alcune ore dirottando alcuni voli su altri scali. Intorno alle 5 è tornato pienamente operativo, precisa la Tass.

Oltre 20 esplosioni

I media pubblici russi hanno riferito che l'attacco con i droni è iniziato dopo le 2 del mattino, ora locale, e che a Sochi sono state udite più di 20 esplosioni.

4 giorni fa
Esplosioni, feriti, incendi e case distrutte a Mykolaiv
È quanto afferma il Servizio di emergenza statale della cittadina ucraina.

"L'esercito russo continua a combattere la popolazione civile ucraina. A seguito di un attacco missilistico su una zona residenziale di Mykolaiv, si sono udite delle esplosioni. Si registrano feriti, incendi e abitazioni distrutte o danneggiate". Lo afferma a Rbc-Ucraina il Servizio di emergenza statale della cittadina ucraina. L'Ukrainska Pravda parla di un altro attacco russo avvenuto in nottata a Kharkiv con droni. A darne notizia è stato il sindaco Igor Terekhov.

9 giorni fa
"Il piano per rovesciare Zelensky? Disinformazione russa"
Lo ha affermato l'intelligence di Kiev.

L'intelligence ucraina, il Gur, bolla come disinformazione russa il piano occidentale per rovesciare il presidente Voldymyr Zelensky, diffuso dagli 007 russi. "I propagandisti di più alto rango dello Stato aggressore russo, insieme ad altre numerose risorse mediatiche disordinate del Cremlino, stanno diffondendo massicciamente disinformazione su un incontro apparentemente segreto, presumibilmente nelle Alpi, tra esponenti militari e statali ucraini e rappresentanti degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. La menzogna mira ad aumentare la tensione sociale in Ucraina, a seminare sfiducia nella leadership politico-militare dell'Ucraina, a spostare l'attenzione pubblica dal tema della guerra a quello delle elezioni, a provocare discordia e a ridurre la capacità del nostro stato di opporre resistenza armata agli occupanti russi", scrive l'intelligence di Kiev.

9 giorni fa
Trump, "L'ultimatum alla Russia è di 10 giorni da oggi"
Il presidente Usa: "La Russia non ha ancora risposto".

La scadenza per la Russia per una soluzione al conflitto ucraino è di dieci giorni a partire da oggi: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a bordo dell'Air Force One, in volo dalla Scozia a Washington. Trump ha anche detto di non aver avuto alcuna risposta dalla Russia riguardo al suo ultimatum. "È una vergogna", ha sottolineato parlando con i reporter.

9 giorni fa
Il Cremlino: "Preso nota dell'ultimatum di Trump"
Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.

Il Cremlino ha "preso nota" dell'ultimatum di 10-12 giorni alla Russia da parte del presidente americano Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti. La Russia rimane "impegnata nel processo di pace" in Ucraina per "garantire i suoi interessi", ha aggiunto Peskov. Il Cremlino lamenta però un "rallentamento" nel processo di normalizzazione dei rapporti con gli Usa, che non sta andando "né qui né là", ha detto ancora il portavoce. "Naturalmente vorremmo vedere una maggiore dinamica, siamo interessati a questo".

10 giorni fa
Trump lancia l'ultimatum a Putin, "Ha 10-12 giorni per la tregua"
Il presidente Usa: "Sono deluso da Putin, non parlerò più con lui". La Russia: "Ogni ultimatum è un passo verso la guerra".

Con una nuova mossa a sorpresa, Donald Trump ha annunciato la riduzione da 50 a 10-12 giorni, a partire da subito, l'ultimatum lanciato alla Russia per arrivare alla pace con l'Ucraina prima di ricorrere a sanzioni secondarie contro Mosca e i suoi partner. "Sono deluso da Putin", ha affermato il presidente americano, sottolineando di non essere più interessato a parlare con il suo omologo russo.

"Grazie al presidente Trump per essere rimasto fermo e aver trasmesso un chiaro messaggio di pace attraverso la forza", ha reagito subito sui social il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak. "Quando l'America guida con forza, gli altri ci pensano due volte", ha aggiunto. Ma l'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha evocato addirittura lo spettro di un possibile scontro militare tra Russia e America.

"Ogni ultimatum è un passo verso la guerra"

"La Russia non è Israele e nemmeno l'Iran", ha scritto su X Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. "Ogni nuovo ultimatum di Trump è una minaccia e un passo verso la guerra, non tra la Russia e l'Ucraina, ma con il suo stesso Paese", ha aggiunto. Per poi concludere con un invito al presidente statunitense a non incamminarsi "sulla strada dell'ex presidente Usa Joe Biden.

Due ultimatum in pochi giorni

Il nuovo ultimatum è stato lanciato da Trump alla fine di un colloquio col premier britannico Keir Starmer in Scozia. L'inquilino della Casa Bianca ha detto di aver creduto "più volte" nel recente passato di poter essere vicino a "una soluzione" per mettere fine alla guerra in Ucraina. "E poi Putin prende e lancia missili contro città come Kiev, facendo molti morti in una casa di riposo o dove sia", ha aggiunto. Le stesse parole, più o meno, usate quando il 14 luglio aveva dato a Mosca un ultimatum di 50 giorni, minacciando "dazi molto severi", al "cento per cento", se non si fosse raggiunto un accordo in quel lasso di tempo. La Casa Bianca aveva spiegato che il presidente si riferiva a sanzioni secondarie in forma di dazi non solo contro l'export russo verso gli Usa (molto limitato), ma soprattutto contro i Paesi che continuano a comprare il petrolio russo, prime fra tutte quindi la Cina e l'India.

La posizione di Mosca

La Russia, tuttavia, non dà segnali di volere fermarsi. Le sue richieste per porre fine ai combattimenti sono "indiscutibili", ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Ed esse comprendono la rinuncia di Kiev a entrare nella Nato e il riconoscimento come territorio russo delle quattro regioni finora parzialmente occupate (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson), oltre alla Crimea. E il ministero della Difesa ha rivendicato la conquista nelle ultime 24 ore di altri due villaggi nella regione orientale di Donetsk.

La cronaca dal fronte

Il dicastero di Mosca ha aggiunto che nella notte tra domenica e lunedì, nei bombardamenti effettuati sull'Ucraina con droni e missili lanciati da aerei, compresi gli ipersonici Kinzhal, sono state colpite "infrastrutture di un aeroporto militare, un deposito di munizioni, armamenti missilistici e componenti per la produzione di droni". Le autorità ucraine parlano invece di feriti tra i civili. In particolare, 13 nel quartiere Darnytsia a Kiev, tra i quali una bambina di due anni e un bambino di tre.

L'attacco hacker

La compagnia aerea russa Aeroflot è stata intanto costretta a cancellare oltre 50 voli a causa di un attacco hacker al suo sistema informatico, secondo quanto riferito dalla Procura generale. Un procedimento penale è stato aperto per "accesso non autorizzato a dati informatici" della compagnia. La stessa Aeroflot non ha confermato ufficialmente l'attacco, che è stato rivendicato congiuntamente da un gruppo di hacker ucraino, Silent Crow, e uno bielorusso, Cyber Partisans. Secondo i due gruppi, si è trattato di una "operazione su larga scala" preparata "per lungo tempo" che ha portato alla "compromissione completa" del sistema informatico della compagnia aerea. "Informazioni piuttosto allarmanti", secondo quanto ha ammesso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

10 giorni fa
Trump deluso da Putin, "Ridurrò la scadenza per la tregua"
La pena per Putin, se non dovesse approvare l'accordo di pace con l'Ucraina, è "di nuove sanzioni e i dazi al 100%".

"Sono deluso da Putin". Lo ha detto Donald Trump nell'incontro col premier Keir Starmer avvertendo che ridurrà la deadline di "50 giorni" data a Mosca per approvare l'accordo di pace con l'Ucraina. Trump ha ripetuto di aver creduto "più volte" nel recente passato di poter essere vicino a "una soluzione" per mettere fine alla guerra in Ucraina. "E poi Putin prende e lancia missili contro città come Kiev, facendo molti morti in una casa di riposo o dove sia". Di qui la delusione verso il presidente russo e la sua decisione di "ridurre i 50 giorni che gli ho dato" per accettare un cessate il fuoco - pena nuove sanzioni e la minaccia di dazi del 100% contro Mosca - "a un numero inferiore. Anche perché credo di sapere già la risposta".

13 giorni fa
"Improbabile un vertice Zelensky-Putin entro agosto"
Lo ha detto il portavoce del Cremlino.

È "improbabile" che un incontro tra i presidenti ucraino Volodymyr Zelensky e russo Vladimir Putin possa tenersi entro la fine di agosto, come chiesto da Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Per organizzare il vertice è necessario un "complesso lavoro preliminare", ha aggiunto il portavoce, dopo che oggi Zelensky aveva detto che "i negoziatori russi hanno cominciato a discutere" il possibile vertice. Peskov ha ribadito che un incontro tra Putin e Zelensky dovrebbe essere il passo finale per firmare un accordo di pace.

Posizioni "diametralmente opposte"

Il portavoce ha poi dichiarato che "al momento gli approcci alle bozze di memorandum" che Russia e Ucraina "si sono scambiate durante la seconda tornata" di colloqui a Istanbul il 2 giugno "sono diametralmente opposte" e quindi, a suo parere, "è improbabile che si possa giungere a un accordo dall'oggi al domani". "Ciò richiederà un lavoro diplomatico molto complesso", ha aggiunto ancora il portavoce del Cremlino, che rispondeva a una domanda sulla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky entro fine agosto. Lo riporta la Tass.

13 giorni fa
Zelensky: "Colloqui al via per un possibile incontro con Putin"
Lo ha detto il presidente ucraino.

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha affermato che "i negoziatori russi hanno cominciato a discutere" su un possibile incontro tra il leader ucraino e il presidente russo Vladimir Putin. "Dobbiamo porre fine a questa guerra, che probabilmente inizia con un incontro tra i leader", ha dichiarato Zelensky durante un incontro con i giornalisti a cui ha partecipato l'agenzia di stampa AFP, aggiungendo che i negoziatori russi avevano "iniziato a discuterne" con la parte ucraina.

14 giorni fa
Gli Usa approvano la vendita di armi all'Ucraina per 322 milioni
Lo annuncia il dipartimento di Stato americano.

Gli Stati Uniti approvano la vendita di missili e veicoli per la difesa aerea all'Ucraina per 322 milioni di dollari. Lo annuncia il dipartimento di Stato americano.

15 giorni fa
Deciso lo scambio di 1200 prigionieri per parte
Lo hanno concordato le delegazioni russa e ucraina durante i colloqui a Istanbul

Nei colloqui di oggi a Istanbul, le delegazioni russa e ucraina hanno concordato altri scambi di prigionieri per un totale di 1200 per parte. Lo ha detto il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky. Le posizioni tra Russia e Ucraina sui rispettivi memoranda con le proposte di pace rimangono "distanti", ma le due parti hanno deciso di continuare i contatti, ha aggiunto il capo della delegazione russa.

Kiev propone incontro Putin-Zelensky in agosto

La delegazione ucraina a Istanbul ha da parte sua proposto alla controparte russa di tenere un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky in agosto. In una conferenza stampa dopo i colloqui, il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, ha affermato che l'incontro "avrebbe un maggiore valore" se partecipassero anche Donald Trump e Recep Tayyip Erdogan. "Siamo pronti (per il cessate il fuoco) e spetta agli altri rispondere", ha detto Umerov parlando della tregua, su cui però non c'è stato alcun accordo, e aggiungendo che i colloqui di Istanbul hanno portato a progressi dal punto di vista "umanitario", come lo scambio di prigionieri.

15 giorni fa
Cominciati a Istanbul colloqui tra delegazioni Mosca e Kiev
Ci sono prove di disgelo, ma la strada è in salita.

Dopo oltre sette settimane i negoziatori russi e ucraini sono tornati a parlarsi di persona nella terza tornata delle trattative avviate a Istanbul con la mediazione della Turchia. Colloqui che secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbero aprire la strada a un vertice con Putin che suggelli la pace. Ma il Cremlino ha avvertito che prima è necessario "un lavoro complesso" di preparazione.

Obiettivo cessate il fuoco

"I rappresentanti dell'Ucraina insisteranno ancora una volta sulla necessità di un urgente e completo cessate il fuoco", ha scritto Zelensky su X poco prima dell'inizio delle trattative. "L'obiettivo finale è ovviamente un cessate il fuoco che costruisca la strada alla pace", gli ha fatto eco il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. Ma la Russia ha detto più volte che un cessate il fuoco non può essere raggiunto senza un accordo complessivo su una soluzione di pace duratura.

La delegazione ucraina

La delegazione ucraina, guidata come nelle due tornate precedenti dall'ex ministro della Difesa Rustem Umerov, è arrivata nella città sul Bosforo dopo che ad Ankara il capo di gabinetto della presidenza di Kiev, Andrey Yermak, aveva avuto un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Durante il colloquio, è stata discussa tra l'altro la possibilità di una "ulteriore cooperazione nella difesa" tra l'Ucraina e la Turchia, ha scritto sul suo canale Telegram Yermak. E l'incontro tra le delegazioni russa e ucraina, svoltosi presso il palazzo Ciragan, è stato preceduto da un colloquio ristretto a tre tra il ministro turco Fidan, Umerov e il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky.

Un lavoro complesso

Alla vigilia dei colloqui, Zelensky aveva detto che "l'Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile" per arrivare alla pace e per "preparare un incontro dei leader per la vera fine di questa guerra". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che, dopo gli scambi di prigionieri concordati nelle due precedenti tornate, quella odierna doveva servire proprio ad avviare il lavoro per "la preparazione dell'incontro al vertice". Un lavoro tuttavia "complesso" che deve passare attraverso la ricerca di punti comuni tra i memoranda preparati dalle due parti con le rispettive proposte di pace. Ma i documenti sono "diametralmente opposti", ha avvertito il portavoce di Putin. "Nessuno si aspetta una strada facile", ha affermato ancora Peskov.

Lo stato del conflitto

Sul terreno, prosegue l'avanzata delle forze russe, che secondo il ministero della Difesa hanno conquistato un altro villaggio, Varachino, nella regione settentrionale ucraina di Sumy. Mentre le autorità ucraine, secondo le quali le perdite russe dall'inizio del conflitto avrebbero superato il milione di soldati, hanno detto che due civili sono stati uccisi e altri 30 feriti in raid russi nelle ultime 24 ore sulla stessa regione di Sumy e su quella di Kherson, nel sud del Paese. Nella regione russa di Rostov, invece, il governatore ha riferito che tre persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco di droni ucraini.

Esercitazioni navali russe 

La Marina russa ha intanto annunciato oggi l'inizio di esercitazioni navali con le flotte del Nord, del Pacifico, del Baltico e con la flottiglia del Caspio. Manovre denominate 'Tempesta di luglio' alle quali è prevista la partecipazione di 150 unità navali, 120 velivoli e oltre 15.000 militari.

18 giorni fa
Mosca pianifica attacco con 2'000 droni contro l'Ucraina
Per il generale di divisione tedesco Christian Freuding servono "contromisure intelligenti, l'uso dei Patriot è illogico contro i droni kamikaze russi".

Il capo del centro situazionale per l'Ucraina presso il ministero della difesa tedesco, il generale di divisione della Bundeswehr Christian Freuding, ha detto ieri che Mosca intende lanciare contemporaneamente fino a 2'000 droni verso l'Ucraina: lo riportano i media ucraini.

"Una seria sfida per il sistema di difesa aerea ucraino"

Questo "rappresenterà una seria sfida per il sistema di difesa aerea ucraino", ha aggiunto Freuding in un podcast. Servono "contromisure intelligenti", ha aggiunto, osservando che l'uso dei missili Patriot è illogico contro i droni kamikaze russi, il cui costo è di 30-50 mila euro, mentre un missile Patriot costa oltre 5 milioni.

24 giorni fa
Putin prepara nuova offensiva a est entro 60 giorni
Lo riporta Axios, riferendosi ad una conversazione telefonica tra il presidente russo e Trump.

All'inizio di questo mese il presidente russo Vladimir Putin ha detto al suo omologo statunitense Donald Trump che stava pianificando un'altra escalation nell'Ucraina orientale nei successivi 60 giorni, per raggiungere i confini amministrativi delle regioni in cui ha una presenza significativa: lo riporta Axios, riferendosi ad una conversazione telefonica avvenuta il 3 luglio fra i due leader.

La decisione di inviare armi a Kiev

Il sito di notizie americano afferma che quella telefonata ha contribuito a convincere Trump a inviare nuove armi a Kiev. Subito dopo una telefonata avuta con Putin il 3 luglio, Trump ha detto al presidente francese Emmanuel Macron che il leader russo Vladimir Putin "vuole prendersi tutto".

25 giorni fa
Trump oggi annuncia il nuovo piano per armare Kiev
Il presidente USA intende inviare missili Patriot e vari equipaggiamenti militari molto sofisticati. "Ci pagheranno il 100%".

Il presidente americano Donald Trump intende annunciare oggi un nuovo piano per armare l'Ucraina, che includerà l'invio di dotazioni offensive a Kiev: lo riporta il sito di notizie Axios, citando alcune fonti. La nuova iniziativa - secondo Axios - verrà presentata in un incontro a Washington tra Trump e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Le fonti del sito di notizie Usa affermano che il piano "probabilmente includerà missili a lungo raggio in grado di raggiungere obiettivi in profondità nel territorio russo, inclusa Mosca". 

Missili patriot e altri equipaggiamenti

Parlando con i reporter, Trump ha annunciato in nottata che manderà i missili Patriot all'Ucraina. "Invieremo loro i Patriots, di cui hanno disperatamente bisogno", ha detto senza riferire quanti. Il presidente americano ha poi confermato che avrà un incontro domani con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. "Ma fondamentalmente invieremo loro (agli ucraini, ndr) vari equipaggiamenti militari molto sofisticati e ci pagheranno il 100%". "Non ho ancora concordato il numero (di Patriot, ndr), ma (gli ucraini, ndr) ne avranno un po' perché hanno bisogno di protezione, e l'Unione Europea pagherà, noi non pagheremo nulla, ma li invieremo", ha aggiunto. "Sono molto deluso da Putin, parla in modo gentile e poi bombarda tutti la sera".

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