Conflitti
"L'attacco statunitense all'Iran è un colpo alla sicurezza globale"
6 giorni fa
La stampa cinese ha commentato il recente blitz Usa in Iran.

L'azione militare Usa contro l'Iran, "in grave violazione degli scopi e dei principi della Carta dell'Onu e del diritto internazionale, non solo aumenta le tensioni in Medio Oriente, ma rischia anche di innescare una crisi più ampia".

"Un pericoloso precedente"

Il Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese, critica duramente in un editoriale l'intervento americano del fine settimana pro Israele nel conflitto contro Teheran, osservando che "ciò che le bombe Usa hanno colpito è il fondamento dell'ordine di sicurezza internazionale. Attaccando gli impianti nucleari sotto la tutela dell'Aiea, Washington ha creato un pericoloso precedente". Data la loro natura unica, "i danni a tali siti potrebbero causare gravi perdite nucleari, con il potenziale rischio di disastri umanitari e gravi rischi per la sicurezza regionale. Le tragiche lezioni del passato, tratte dagli incidenti nucleari di Chernobyl e Fukushima, hanno già dimostrato che le conseguenze delle perdite nucleari non sono una minaccia per un singolo paese, ma hanno un impatto sulle nazioni confinanti e sulla sicurezza globale". Utilizzando bombe 'bunker-buster' per "ottenere ciò che Israele non è riuscito a fare", gli Stati Uniti "hanno aumentato deliberatamente il livello di armamenti utilizzati, gettando benzina sul fuoco della guerra e spingendo il conflitto Iran-Israele sempre più verso uno stato incontrollabile", si legge nell'editoriale.

"Una palese provocazione"

Per l'Iran, l'attacco "è una palese provocazione. Dopo aver risposto di riservarsi tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo, Teheran ha lanciato domenica per la prima volta il potente missile Kheibar Shekan contro Israele". Il parlamento iraniano ha poi votato a favore della chiusura dello Stretto di Hormuz, un punto critico di transito circa un quinto del consumo mondiale di petrolio e gas. Una volta che "sarà bloccato dalla guerra, i prezzi internazionali del petrolio sono destinati a fluttuare drasticamente, mentre la sicurezza del trasporto marittimo globale e la stabilità economica dovranno affrontare serie sfide", sottolinea l'editoriale.