
Quella arrivata nella notte dalla vicina Penisola è una vera sorpresa, perché il grande favorito era l'avversario, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Le urne delle primarie hanno però voluto diversamente: Elly Schlein, che con Bonaccini aveva direttamente collaborato quale vicepresidente dell'Emilia-Romagna, è stata eletta segretaria del Partito democratico. Ieri in tarda serata, all'80% dei seggi scrutinati, Schlein era davanti con il 53,8% dei voti contro il 46,2% di Stefano Bonaccini, quanto è bastato per incoronarla nuova guida del partito di centro-sinistra.
"Un bel problema per il governo Meloni"
"Il popolo democratico è vivo ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara", ha dichiarato Elly Schlein parlando alla sede del suo comitato. "Saremo un bel problema per il governo Meloni", ha poi chiosato la neosegretaria. "Oggi c'è stata un'altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare, quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa", ha aggiunto Schlein, riferendosi al naufragio di migranti avvenuto ieri in Calabria. "Da domani lavoreremo insieme nell'interesse del paese. Lavoreremo per l'unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere".
Gli auguri dello sfidante
Fra i primi a congratularsi con la 37enne neosegretaria c'è stato proprio Bonaccini: "In bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano". Bonaccini poi rilancia dal suo profilo Twitter, esprimendo la sua fiducia nei confronti dell'avversaria: "Garantisco l'unità che ho promesso nelle settimane scorse, e sono fiducioso che Elly saprà indicare una direzione altrettanto unitaria per tenere insieme il partito e per renderlo più forte".
Da Lugano a Bologna passando per gli Usa
Elena Ethel Schlein è nata nel 1985 a Sorengo, figlia di due professori universitari: il padre è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall'odierna Ucraina, la madre è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista, senese della Pantera, e senatore del Partito Socialista negli anni settanta. Ha due fratelli più grandi, Benjamin che insegna matematica all'Università di Zurigo e Susanna, diplomatica all'ambasciata di Atene, recentemente vittima di un attentato anarchico. Dopo la maturità conseguita a Lugano si è trasferita nel paese d'origine della madre, a Bologna, dove ha studiato prima al Dams, poi a giurisprudenza dove si è laureata con una tesi sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all'elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama.
L'esperienza regionale
Nel 2014, dopo l'esperienza di OccyupyPd seguita alla mancata elezione di Prodi e all'impegno al fianco di Pippo Civati nel congresso, si è candidata al parlamento europeo, dove, un po' a sorpresa, è stata eletta occupandosi soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie. Uscita dal Pd in epoca renziana, è stata fra i fondatori di 'Possibile'. La sua esperienza ha finito per incrociarsi con quella del suo sfidante alle primarie, Stefano Bonaccini, nel 2020 quando, terminata l'esperienza europea, si è candidata alla guida di una lista in suo appoggio che raccoglieva varie esperienze di sinistra. In forza del risultato ottenuto, è stata nominata vicepresidente della Regione, dove è rimasta fino al 2022, quando Enrico Letta l'ha chiamata per guidare l'apertura al mondo progressista delle liste del Pd, entrando alla Camera.
Ritorno alle origini
La sua re-iscrizione al Pd è piuttosto recente: solo nei mesi scorsi ha infatti ripreso la tessera al circolo della Bolognina, dove era di fatto cominciata l'esperienza di OccupyPd e la sua scalata al parlamento europeo.
Spesso al Festival di Locarno
Riservatissima sulla sua vita privata, qualche anno fa in un'intervista televisiva disse "di aver amato molti uomini e molte donne". Ha una compagna che, dice, "non è un personaggio pubblico e non vuole diventarlo". È appassionata di cinema, assidua frequentatrice del festival di Locarno, ha collaborato a un documentario che ha vinto il David di Donatello. È anche molto appassionata di musica: suona la chitarra ed è una cultrice del festival di Sanremo.