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Terremoto nelle Marche, “Ci siamo svegliati nel panico”
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Questa mattina un terremoto di magnitudo 5.7 è stato registrato in Italia, nella regione delle Marche. Scosse sentite anche a Roma e Bologna. Scuole chiuse a titolo precauzionale in alcune città treni fermi nei pressi di Ancona “per verifiche tecniche”. Ticinonews ha raccolto la testimonianza di un giovane anconetano.

“Mi sono svegliato nel panico, come se qualcuno mi avesse scosso con molta forza e subito mi sono fiondato fuori casa. Questo credo sia il nostro istinto primordiale che ti permette di reagire ancora prima di realizzare costa sta accadendo”. Sono queste le prime parole con cui un testimone ha raccontato a Ticinonews il terremoto di magnitudo 5.7 registrato questa mattina nelle Marche. “Una volta aperta la porta e uscito in strada, mi sono reso conto che la scossa era dovuta a un terremoto. Fuori c'era pochissima gente, anche perché vivo in campagna. Ma la prima cosa che ho sentito è stata la voce di un mio vicino che urlava ‘Terremoto!’. Oltre a questo, il silenzio totale. Tutto è avvenuto in meno di un minuto”, ha concluso il testimone.

Il terremoto

Due scosse di terremoto molto forti, poco dopo le 7, sono state percepite in varie zone delle Marche in particolare. Da Ancona a Fano e Urbino: sono molte le città in cui le case hanno tremato durante le scosse durante diversi secondi. La prima scossa avvertita ha avuto una magnitudo di 5.7 ed è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) al largo della costa marchigiana pesarese ad una profondità di 8 km. È stata seguita da altri due terremoti di magnitudo 3.1 e 3.4. 

“Nessuna richiesta di soccorso”

Dalle prime verifiche effettuate dai vigili del fuoco e dalla protezione civile non risultano danni a persone e cose dopo le scosse di terremoto. "Ci sono state diverse telefonate alle centrali operative ma nessuna richiesta di soccorso", hanno spiegato le autorità. I Vigili del fuoco, sul loro profilo Twitter, scrivono che “sono 50 le richieste di verifica su edifici giunte alle sale operative”. Edifici che, stando a quanto ci ha spiegato un testimone “avrebbero riportato solo piccoli danni come parti di intonaco caduto e crepe ai piani alti, oppure della merce caduta dagli scaffali dei supermercati”. Questo, va specificato, quanto sarebbe accaduto ad Ancona.

Scuole chiuse e treni fermi

Dopo le forti scosse di terremoto che si sono succedute nelle Marche, epicentro costa pesarese, in diverse città sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. In particolare a Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona scuole chiuse le scuole di ogni ordine e grado. La sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, ha comunicato che "in via precauzionale vengono sospese le lezioni di tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori. Anche l'Università resta chiusa. Anche il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale nei pressi di Ancona. Questo, viene comunicato da Trenitalia, “per verifiche tecniche a seguito del sisma. La riattivazione è prevista dal gestore della rete ferroviaria nazionale per le ore 12:00”.

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