Guerra in Ucraina
La Russia flagella Kharkiv: "Putin assassino di bambini"
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Keystone-ats
5 ore fa
Lo ha affermato Volodymyr Zelensky, che è tornato a criticare la definizione elaborata dal leader americano su lui e Putin, paragonati a "due bambini che litigano al parco".

La vendetta di Vladimir Putin per l'operazione di Kiev 'Tela del Ragno' contro i bombardieri russi si è abbattuta su Kharkiv, la seconda città del Paese, tra le più martoriate dalla guerra in Ucraina.

Il raid sulla città

Nella notte, la città ha vissuto "l'attacco più pesante dall'inizio dell'invasione", secondo il sindaco Igor Terekhov: "Almeno 40 esplosioni" in poco tempo, incendi e un bilancio di tre morti e 21 feriti, tra cui un neonato di appena un mese. Poche ore dopo, un altro raid sulla città, stavolta con bombe teleguidate Kab, ha fatto scorrere nuovamente il sangue, provocando un morto e altri 18 feriti.

Una rappresaglia annunciata

Non è solo sull'Ucraina nordorientale che si sono abbattuti i raid delle forze russe: due persone sono rimaste uccise a Kherson e altre tre nella regione di Donetsk. Vittime di una rappresaglia preannunciata, dopo che Donald Trump aveva riferito al mondo che nel loro colloquio Putin gli aveva promesso che avrebbe "risposto" agli attacchi ucraini senza precedenti contro gli aerei russi dello scorso week-end. Una rappresaglia quasi comprensibile, secondo il presidente Usa, al quale l'operazione di Kiev non è piaciuta: "Hanno dato a Putin una ragione per bombardarli a tappeto", ha commentato il tycoon, che ha sottolineato di sperare che il conflitto non diventi nucleare. La lettura del commander in chief di certo non piace a Volodymyr Zelensky, che è tornato a criticare la definizione elaborata dal leader americano su lui e Putin, paragonati a "due bambini che litigano al parco": "Non siamo ragazzini al parco giochi. Putin è l'assassino venuto in questo parco per uccidere i bambini", ha replicato senza mezzi termini il presidente ucraino in un'intervista ad Abc News.

L'Ucraina pretende all'applicazioni di sanzioni da parte degli USA

Il leader ucraino è costretto a contare sempre più morti nel bilancio della guerra per il rifiuto di Putin di accettare la tregua proposta da Kiev e Washington. Di fronte a questo muro, gli Stati Uniti devono rispondere, secondo il governo ucraino che come un mantra ripete ogni giorno la necessità di dure sanzioni americane contro l'economia russa. 

Le versioni non combaciano

Con queste premesse, la pace resta un miraggio. E perfino i pochi risultati raggiunti dai colloqui di Istanbul rischiano di naufragare: il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, ha accusato Kiev di aver "inaspettatamente rinviato a tempo indeterminato sia il rimpatrio delle salme che lo scambio di prigionieri di guerra" atteso per questo fine settimana, e considerato il più concreto degli esiti dei negoziati tra Ucraina e Russia. "La parte russa ha portato la prima parte delle salme dei soldati ucraini caduti sul luogo per lo scambio, ovvero 1212 salme. Purtroppo, nessuno da parte ucraina ha preso contatto oggi, l'azione non ha avuto luogo", ha affermato il tenente generale Alexander Zorin, aggiungendo che la Russia "è pronta a lavorare subito" per dare seguito all'operazione e "attende una notifica ufficiale ucraina in merito" al rinvio. Ben diversa la ricostruzione di Kiev, che ha respinto le accuse tacciando le autorità russe di "giocare sporco": "Nell'ultima settimana squadre di entrambe le parti hanno lavorato sul rimpatrio delle salme dei militari caduti e lo scambio di prigionieri", ha spiegato il Coordinamento ucraino per il trattamento dei prigionieri di guerra. "Per quanto riguarda i prigionieri, l'Ucraina ha presentato liste per lo scambio formate secondo categorie concordate durante i negoziati di Istanbul", mentre "la parte russa ha presentato altre liste che non corrispondono all'approccio concordato. L'Ucraina ha fornito osservazioni pertinenti rimanendo in attesa del passo successivo da parte russa". E sul rimpatrio delle salme, "è stato effettivamente raggiunto un accordo. Ma la data non era stata concordata", ha precisato il coordinamento. "Purtroppo, invece di un dialogo, ci troviamo ancora una volta di fronte a manipolazioni e tentativi di strumentalizzare delicate questioni umanitarie a fini informativi. Invitiamo la parte russa a porre fine ai giochi sporchi e a tornare a un lavoro costruttivo", è la posizione di Kiev. Così, va in scena l'ennesimo nulla di fatto nei tentativi di dialogo tra Russia e Ucraina.