
"Gli alleati (degli Stati Uniti), stanchi dell'ultima tornata di dazi punitivi e richieste di spesa di Donald Trump, stanno colpendo il presidente (degli USA) dove fa più male: il suo jet da combattimento preferito", cioè l'ultrascostoso F-35, sostiene il quotidiano statunitense Politico sul proprio sito.
L'esempio spagnolo
La Spagna, in seguito a una disputa con Washington sul nuovo obiettivo di spesa per la difesa della NATO del 5%, ha abbandonato l'acquisto multimiliardario del caccia invisibile.
La situazione in Svizzera
La Svizzera, scrive il giornale, scossa dai dazi elevati degli Stati Uniti, sta subendo crescenti pressioni da parte di tutto lo spettro politico affinché abbandoni i piani per i propri aerei da guerra F-35. In realtà, dopo l'annuncio di ieri del capo del Dipartimento federale della difesa Martin Pfister che i jet costeranno più del previsto, a schierarsi contro l'acquisto dei caccia è la sinistra, ecologisti compresi.
E quella in India
E l'India, continua Politico, frustrata dai prezzi più alti dei suoi beni imposti dagli Stati Uniti, avrebbe deciso di sospendere gli sforzi per acquistare veicoli da combattimento americani.
I timori degli Usa
"Queste mosse, tutte compiute nelle ultime due settimane, mostrano le potenziali conseguenze delle azioni economiche di Trump, che si ripercuotono sulle capitali alleate, costringendo i governi a rivalutare i loro legami con gli Stati Uniti in materia di difesa", secondo Politico.com. "Rafforzano inoltre i timori dell'industria americana che questa nuova forma di protezionismo possa scatenare ritorsioni, mettere a repentaglio le vendite di armi e indebolire il predominio dell'America come principale fornitore di difesa al mondo".