Se ne discute ormai da diverse settimane: la Lombardia, come altre regioni italiane, visto il miglioramento della situazione pandemica, avrebbe visto migliorare il suo status da “Rosso” ad “Arancione. Nonostante manchi ancora l’ufficialità, che verrà sancita in diretta da Giuseppe Conte, per la stampa italiana è ormai sicuro: da domenica Lombardia, Piemonte e Calabria diventano zone arancioni, mentre Liguria e Sicilia entrano in zona gialla. La notizia, per quanto riguarda la Lombardia, era stata anticipata oggi dal Presidente della Regione Attilio Fontana, che aveva applaudito la decisione del Governo.

Cosa cambia?
Un miglioramento, dunque, per gli oltre 12 milioni di abitanti della Regione di confine, ma che non cambia tantissimo la situazione. Se da un lato molti negozi “banditi” dalla zona rossa potranno tornare ad aprire, la scuola non sarà esclusivamente a distanza, i cittadini potranno muoversi liberamente ma solo all’interno del proprio comune, che potranno lasciare solo “per comprovate esigenze lavorative o di salute”. Restano vietati anche gli spostamenti interregionali, salvo per i motivi succitati: non cambia niente dunque per la frontiera con il Ticino.

Fontana: “Bene zona arancione, ma non è liberi tutti”

Dopo l’indiscrezione del pomeriggio Attilio Fontana, durante un punto stampa, ha confermato la notizia, dichiarando però che“in una situazione in cui il virus c’è ed è ancora pericoloso, dobbiamo ribadire ed insistere perché quei comportamenti attenti e rispettosi delle regole devono essere ancora mantenuti. Bisogna far capire a cittadini che non è iniziata la stagione del liberi tutti”. “E una notizia molto positiva”, ha aggiunto il governatore, “dobbiamo consolidarla e fare ancora passi avanti. Bisogna innanzitutto dire grazie ai lombardi, perché se ciò si è ottenuto è grazie al rispetto delle norme che in queste settimane sono state mantenute”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata