Estero
La giornalista russa sarebbe scomparsa
Marina Ovsyannikova è diventata il simbolo della resistenza in Russia. Dopo l’irruzione negli studi gli avvocati non sarebbero ancora riusciti a prendere contatto con lei

La giornalista russa, Marina Ovzyannikova, è ormai diventata simbolo della resistenza in questo conflitto. Ieri sera, lo ricordiamo, è entrata negli studi televisivi durante il principale telegiornale del canale più popolare russo, il Channel One, con un cartellone scritto a mano in cui si leggeva: “Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”. Le reazioni non si sono fatte attendere e poco dopo anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha ringraziato personalmente la donna per il suo coraggio.

Un video in cui si racconta
Prima del gesto aveva registrato un video in cui la 44enne si presenta che poi è stato condiviso praticamente in tutto il mondo. Suo padre, ha spiegato, è ucraino mentre sua mamma è russa. “Ho lavorato in questi anni per Channel One promuovendo la propaganda di Putin”, spiega la reporter nel filmato. “Sono molto pentita di quello che ho fatto negli anni. Mi vergogno di aver permesso la diffusione di bugie tramite la televisione. Ho permesso che il popolo russo fosse trasformato in un popolo zombie”. E ancora: “Siamo stati zitti quando sono iniziati gli attacchi alla Crimea nel 2014, e ancora siamo stati zitti quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Stiamo continuando a guardare questo regime senza dire niente e adesso che il mondo ci ha voltato le spalle, dieci generazioni future non saranno in grado di lavare via la vergogna di una guerra fratricida”.

Gli avvocati non la trovano
La giornalista subito dopo l’irruzione al telegiornale è stata arrestata e non si hanno sue notizie ormai da più di dieci ore. Secondo quanto riportano diversi media gli avvocati di un’organizzazione per i diritti civili non riescono a contattare la donna. Il canale russo avrebbe aperto un’indagine interna e pare che la scena sia stata cancellata dall’archivio online.

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