
La Germania invierà altri 350 soldati in Lituania nell’ambito di un rafforzamento della presenza militare al confine orientale della Nato. Lo ha ha annunciato la ministra della Difesa Christine Lambrecht, tra i timori che la Russia possa invadere l’Ucraina. “Stiamo rafforzando il nostro contributo di truppe sul fianco orientale della Nato e stiamo inviando un chiaro segnale della nostra determinazione ai nostri alleati”, ha affermato Lambrecht, aggiungendo che i soldati saranno dispiegati “entro pochi giorni”. La Germania ha attualmente 500 militari di stanza in Lituania nel quadro delle forze Nato.
Si muove anche il Regno Unito
Dal canto suo, il Regno Unito ha annunciato oggi il prossimo invio in Polonia di 350 militari britannici extra come ulteriore segnale di sostegno agli alleati Nato dell’Europa centro-orientale, di fronte al rafforzamento dello schieramento di truppe attribuito alla Russia al confine con l’Ucraina. Lo ha reso noto Ben Wallace, ministro della Difesa del governo di Boris Johnson, a margine di una conferenza stampa congiunta con il collega polacco, Mariusz Blaszczak, in visita a Londra. I 350 soldati si uniscono ai 100 specialisti del genio britannico già inviati di recente. Si tratta di reparti non addetti a compiti offensivi, il cui dispiegamento era stato anticipato giorni fa da Johnson e dal governo Tory, con la precisazione che non si tratta di militari destinati in nessun caso a scenari di combattimento contro la Russia. Wallace ha parlato di un gesto deciso dal Regno “in spirito di solidarietà e di aiuto reciproco di fronte alle sfide” in atto, assicurando che “Gran Bretagna e Polonia sono schierate fianco a fianco” e intendono dare “un segnale forte” della volontà di “lavorare insieme”.
“Nord Stream 2 va bloccato se la Russia invade l’Ucraina”
“La nostra posizione è molto chiara: se la Russia invade l’Ucraina, in un modo o nell’altro il Nord Stream 2 non deve andare avanti”. Lo ha detto un alto dirigente dell’amministrazione Usa in un’audioconferenza sulla visita alla Casa Bianca del cancelliere tedesco Olaf Scholz. La fonte ha precisato di non poter parlare per conto di Berlino, ma si è detto “convinto che i tedeschi condividono le nostre preoccupazioni sull’aggressione russa”, e ha assicurato che gli Stati Uniti “continueranno a lavorare molto strettamente con la Germania per garantire che il gasdotto non parta”.
Macron a Mosca
Il presidente francese Emmanuel Macron è volato oggi a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin, davanti al quale ha affermato di sperare che i colloqui a Mosca servano ad “iniziare una de-escalation” in Ucraina. E ha sottolineato, secondo quanto riporta la Tass, che il “dialogo è l’unica opportunità per garantire sicurezza e stabilità all’Europa”. Da parte sua il presidente russo ha elogiato gli sforzi di Parigi per “risolvere la questione della sicurezza in Europa”. Macron ha poi aggiunto di voler “evitare la guerra” e “costruire elementi di fiducia e stabilità per tutti”. “Vedo quanti sforzi sta facendo l’attuale leadership francese per risolvere la questione della sicurezza in Europa, che vuol dire risolvere la crisi nel sud-est dell’Ucraina”, ha risposto Putin.
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