
"Il processo guidato da Francia e Arabia Saudita rappresenta lo sforzo internazionale più significativo degli ultimi anni per creare le condizioni per una soluzione a due Stati", ha scritto la ministra degli esteri Elina Valtonen sulla rete sociale X. Il governo di coalizione di destra finlandese è diviso sulla questione del riconoscimento dello Stato palestinese, con il Partito dei finlandesi, di estrema destra, e i cristiano-democratici entrambi contrari. "La Finlandia si impegna a riconoscere lo Stato di Palestina in futuro", ha dichiarato Valtonen ai giornalisti, senza fornire dettagli su una possibile data. Il presidente finlandese Alexander Stubb ha annunciato all'inizio di agosto di essere pronto a riconoscere lo Stato palestinese se il governo gli avesse presentato una proposta. Il capo dello Stato ha poteri limitati, ma coordina la politica estera in stretta collaborazione con il governo. Numerosi paesi, tra cui Francia e Gran Bretagna, si sono impegnati a riconoscere lo Stato palestinese a margine dell'80esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre. L'adozione della dichiarazione franco-saudita è "coerente con la relazione del governo finlandese sulla politica estera e di sicurezza nazionale, approvata all'unanimità dal parlamento", ha affermato Valtonen.