Live Guerra in Ucraina
Berset in Ucraina per incontro con Zelensky e vertice sul grano
Foto X @alain_berset
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7 giorni fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
un giorno fa
Guerra in Ucraina
Avvelenata la moglie del capo degli 007 di Kiev
"Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari. La loro presenza può indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica", hanno detto alcune fonti.

Marianna Budanova, la moglie del capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, è stata avvelenata. Lo scrivono i media ucraini citando fonti del ministero della Difesa di Kiev. Alla donna è stato diagnosticato un avvelenamento da metalli pesanti.

"Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari. La loro presenza può indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica", hanno detto alcune fonti. Marianna Budanova è ricoverata in ospedale. È stata "molto probabilmente avvelenata con il cibo". "Sta già meglio", hanno aggiunto.

4 giorni fa
Guerra in Ucraina
Berset in Ucraina, conferenza stampa interrotta per allarme missilistico
Foto X @alain_berset
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Il presidente della Confederazione ha svolto una visita a sorpresa. La conferenza stampa relativa è stata annullata a causa di un allarme missilistico; non si registrano feriti.

Il presidente della Confederazione Alain Berset è arrivato a Nemishajeve, vicino a Bucha, per una visita di dodici ore in Ucraina. Berset dovrà incontrare il suo omologo Volodymyr Zelensky e partecipare a un vertice sulla sicurezza alimentare; lo ha riferito un reporter di Keystone-ATS.

L'arrivo a Bucha

Questa notte Berset è arrivato nel sobborgo di Kiev dove le truppe russe avevano compiuto un massacro nella primavera del 2022. Il presidente della Confederazione è stato accompagnato dall'ambasciatore svizzero in Ucraina, Felix Baumann, ed accolto al suo arrivo dal viceministro degli Esteri ucraino Yevhen Perebyinis. La visita di Stato è rimasta riservata fino all'ultimo minuto e il programma prevede colloqui con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e sua moglie.

La visita ai luoghi simbolici di Bucha e dell'Holodomor

Il presidente della Confederazione ha deposto una corona di fiori nel luogo considerato la scena del principale massacro di civili commesso dalle truppe russe nelle prime settimane dopo l'invasione. e, in seguito, ha visitato il resto della città, che oggi è in gran parte ripopolata (circa 40'000 abitanti). Dopo Bucha, Berset ha reso omaggio alle vittime della carestia dell'Holodomor, che nel 1932 e 1933 uccise diversi milioni di persone nell'Ucraina allora sovietica e di cui quest'anno ricorre il 90° anniversario. L'evento è stato definito nel 2008 un crimine contro l'umanità dal Parlamento europeo, che il leader assoluto dell'Unione Sovietica dell'epoca, Joseph Stalin, è accusato di aver orchestrato. Il capo del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha deposto una candela sul monumento commemorativo di Kiev in compagnia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di sua moglie.

Il vertice sul grano

Berset parteciperà inoltre al vertice sul "grano ucraino". Questo si concentrerà sulle misure per garantire l'esportazione del cereale all'estero nonostante la guerra di aggressione russa. I Paesi dell'Africa e dell'Asia, in particolare, dipendono da queste approvvigionamenti.
La visita di Berset sottolinea la solidarietà della Svizzera con l'Ucraina e il sostegno finanziario e umanitario della Confederazione al Paese, ha annunciato la Confederazione.

La conferenza interrotta da un allarme missilistico

La conferenza stampa del presidente della Confederazione Alain Berset e del capo dello stato ucraino Volodymyr Zelensky, tenutasi oggi a Kiev, è stata interrotta a causa di un allarme per missili balistici lanciato dalla Russia, come Keystone-ATS ha appreso sul posto da fonti ucraine. Nessuno sembra essere in pericolo.

"La Svizzera resta al fianco di Kiev"

"La Svizzera resta al fianco dell'Ucraina anche in questi tempi segnati da molteplici crisi", ha detto oggi a Kiev il presidente della Confederazione Alain Berset al capo dello Stato ucraino Volodymyr Zelensky, in occasione di un incontro di circa tre quarti d'ora. A poco più di un anno dalla visita a Kiev di Ignazio Cassis, allora presidente della Confederazione, Berset ha seguito le orme dell'attuale capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) per farsi un'idea della situazione in loco. Durante il tête-à-tête con Zelensky, il consigliere federale ha ribadito al suo omologo ucraino che può contare "a lungo termine" sulla solidarietà della Svizzera, come appreso da Keystone-ATS durante una conferenza stampa congiunta, a cui hanno partecipato anche il presidente lettone Edgars Rinkevics e la prima ministra lituana Ingrida Simonyte.
L'incontro si è dovuto concludere prematuramente in seguito a un allarme per missili balistici lanciati dalla Russia, come comunicato da fonti ucraine. Il sostegno da parte della Svizzera non è messo in discussione dalle "numerose crisi parallele" di cui soffre il pianeta, ha detto Berset, desideroso di dimostrare che la Confederazione intende continuare a impegnarsi sul campo e dietro le quinte anche se i riflettori sono ora un po' meno puntati su questa regione.
Il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha colto l'occasione per partecipare a un vertice internazionale sui cereali, finalizzato a liberare "corridoi" e percorsi per la consegna della merce ucraina ai paesi bisognosi, nonostante il blocco russo.La Svizzera è solidale con l'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio 2022, aggressione che ha condannato in diverse occasioni, sostenendo le sanzioni dell'Unione europea (UE) contro la Russia.

7 giorni fa
Guerra in Ucraina
Putin al G20: "Mettiamo fine alla tragedia in Ucraina"
"Dobbiamo pensare a come porre fine a questa tragedia", ha affermato il presidente russo, che per la prima volta ha definito "guerra" quella in corso, abbandonando l'eufemistica definizione di "operazione militare speciale" fin qui usata.

Se non proprio un ramoscello d'ulivo, è quanto meno una retorica più moderata quella che Vladimir Putin ha sfoderato intervenendo, in videoconferenza, ad un vertice del G20 per la prima volta dall'inizio del conflitto in Ucraina. "Dobbiamo pensare a come porre fine a questa tragedia", ha affermato il presidente russo, che per la prima volta ha definito "guerra" quella in corso, abbandonando l'eufemistica definizione di "operazione militare speciale" fin qui usata.

Platea di leader mondiali

Certo, le parole apparentemente aperturiste di Putin erano studiate per rivolgersi ad una platea di leader mondiali nel momento in cui crescono le incertezze nel campo occidentale sull'opportunità di continuare a sostenere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella sua volontà di ottenere una vittoria militare sul campo, specie alla luce di una controffensiva che dopo quasi sei mesi non ha dato i risultati sperati. "Alcuni colleghi - ha detto Putin riferendosi agli altri leader ma non a Joe Biden, che ha preferito non partecipare al G20 evidentemente per non legittimare il rientro del russo sulla scena internazionale - hanno già parlato nei loro discorsi di come sia sconvolgente l'aggressione della Russia in Ucraina. Sì, certo, l'azione militare è sempre una tragedia di persone specifiche, di famiglie specifiche, e certamente dobbiamo pensare a come porre fine a questa tragedia". Ma, riprendendo una vecchia recriminazione, il leader del Cremlino ha sottolineato che "la Russia non ha mai rinunciato ai negoziati di pace", a differenza dell'Ucraina, il cui presidente ha addirittura "firmato un decreto che vieta di condurre questi negoziati".

"Sostegno indiscriminato"

Putin ha poi fatto ricorso ad altri argomenti già utilizzati per attaccare l'Ucraina, cioè le violenze contro i civili di etnia russa in Donbass fin dal 2014, e per criticare quello che Mosca giudica un sostegno indiscriminato degli Usa ad Israele. "Capisco - ha detto il presidente russo - che questa (in Ucraina) è una guerra, la morte di persone non può fare a meno di sconvolgere. E il sanguinoso colpo di Stato in Ucraina nell'anno 2014, seguito dalla guerra del regime di Kiev contro il suo popolo nel Donbass, non è sconvolgente? E lo sterminio della popolazione civile in Palestina? E il fatto che i medici debbano eseguire operazioni sui bambini agendo con un bisturi sul loro corpo senza anestesia non è sconvolgente? E il fatto che il segretario generale delle Nazioni Unite abbia detto che Gaza si è trasformata in un enorme cimitero per bambini non è sconvolgente?".

Riequilibrio gestione economica mondiale

Parte dell'intervento è stato dedicato ad un altro tema caro a Putin. Cioè il riequilibrio della "gestione economica globale" in senso multipolare. Secondo il leader russo, infatti, è necessario "riavviare integralmente l'Organizzazione mondiale del commercio" e "rafforzare il ruolo delle economie in via di sviluppo nelle istituzioni finanziarie internazionali, tra cui l'Fmi e la Banca mondiale". Una linea su cui Mosca trova la sponda della Cina. Ricevendo a Pechino Vyacheslav Volodin, il presidente della Duma russa, il presidente Xi Jinping ha osservato che i due Paesi "condividono ampi interessi comuni" e sono legati "da un'amicizia permanente di buon vicinato, un coordinamento strategico globale e una cooperazione reciprocamente vantaggiosa per dare nuovo slancio alle economie e allo sviluppo dei due Paesi, contribuendo alla prosperità e alla stabilità del mondo".

8 giorni fa
Estero
Michel in visita lampo a Kiev
Il presidente del Consiglio europeo incontrerà il presidente ucraino. Al centro dei colloqui il processo di adesione all'UE.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si trova a Kiev per una visita lampo nel corso della quale incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e parteciperà alla cerimonia per la commemorazione dei dieci anni dell'Euromaidan (o la rivoluzione della dignità, per gli ucraini). Michel inoltre vedrà la presidente moldava Maia Sandu, anche lei a Kiev.

Il processo di adesione all'UE

È il quinto viaggio di Michel in Ucraina. Al centro dei colloqui, a quanto si apprende, il processo di adesione all'UE: i leader europei, infatti, a dicembre dovranno decidere se dare il via libera o meno all'apertura dei negoziati, così come raccomandato dalla Commissione. "Sono qui per mostrare il grande sostegno dell'UE all'Ucraina, in un giorno importante: dieci anni fa gli ucraini hanno scelto l'Europa e alcuni sono morti", ha detto Michel in un briefing con un piccolo gruppo di media internazionali, tra cui l'ANSA. "Ma il prossimo Consiglio europeo sarà difficile, il rapporto della Commissione sull'allargamento non è bianco o nero, ha delle sfumature, e io sono rimasto sorpreso per il rapporto ulteriore di marzo: lavoro per un Consiglio di successo ma a volte il fallimento è parte del processo dell'UE, non è un mistero che alcuni paesi sono cauti sull'allargamento".

Incontri personali cruciali

"Gli incontri di persona - prosegue Michel - sono cruciali perché gli ucraini capiscano qual è lo stato dell'arte nell'UE, anche nel contesto della guerra in Medio Oriente. Non è segreto che alcuni paesi ci attaccano perché ci accusano di avere doppi standard. Ma l'UE deve sempre battersi per i principi globali, altrimenti rischiamo di perdere la fiducia del mondo". "Io - ha aggiunto - sono molto attivo nel mantenere i rapporti con il Sud Globale e questo è un lavoro molto utile anche per l'Ucraina, dobbiamo confrontarci sulle sfide e le difficoltà del momento, per essere in sintonia. Ma naturalmente parleremo anche di sanzioni, della situazione militare sul campo, del nostro sostegno allo sforzo bellico, per esempio il piano munizioni, oppure del possibile uso degli asset russi per la ricostruzione dell'Ucraina".

Una nuova fase di allargamento

Michel ha poi sottolineato che sul fronte dell'allargamento "c'è del lavoro da fare" da ambo le parti, perché anche l'UE deve ragionare su come gestire una nuova fase di allargamento. "Rilevo sempre più sostegno al nostro orizzonte 2030, se siamo seri dobbiamo chiarire cosa vogliamo per noi e per i paesi candidati: sui tempi non c'è nulla nei trattati, si tratta di un impegno politico. Ma ora il dibattito sulle riforme è molto alto nelle priorità ed è grande differenza rispetto a due anni fa, prima non c'era appetito nel Consiglio", ha precisato.

8 giorni fa
Estero
Zelensky: "La rivolta di Piazza Maidan la prima vittoria della guerra odierna"
Il presidente ucraino ha pubblicato un video per commemorare la rivolta di Piazza Maidan avvenuta 10 anni fa.

La rivolta di Piazza Maidan di 10 anni fa fu "la prima vittoria della guerra di oggi": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato su X in occasione della Giornata della dignità e della libertà. "Quella di allora, di fatti, fu la prima vittoria della guerra di oggi" contro l'invasore russo, ha detto Zelensky nel suo videomessaggio. "La vittoria contro l'indifferenza. La vittoria del coraggio. La vittoria della Rivoluzione della Dignità", ha proseguito il leader ucraino.

"Dieci anni fa abbiamo iniziato un nuovo capitolo nella nostra lotta. Dieci anni fa gli ucraini lanciarono la loro prima controffensiva. Contro l'illegalità e il tentativo di derubarci del nostro futuro europeo. Contro la non-libertà - ha poi scritto Zelensky sulle reti sociali -. Anno dopo anno, passo dopo passo, facciamo ogni sforzo per garantire che, tra le altre stelle sulla bandiera dell'UE, che rappresenta l'unità delle nazioni europee, brilli anche la nostra stella. La stella ucraina".

"Solo i forti possono essere uniti. Uniti, perché diventino liberi. Liberi, affinché abbiano dignità. Per amore dei tempi nuovi - conclude -. Buona Giornata della Dignità e della Libertà alle persone forti del paese forte. Gloria all'Ucraina!".

9 giorni fa
Estero
La Finlandia è pronta a chiudere tutti valichi con Russia
Una decisione dovrebbe essere presa oggi dal governo del premier Petteri Orpo.

Le autorità finlandesi sarebbero pronte a chiudere i quattro restanti valichi al confine orientale con la Russia a partire da mercoledì: lo riporta il tabloid finlandese Iltalehti, che cita fonti di politica estera e di sicurezza. Secondo queste fonti, il governo del premier Petteri Orpo (Partito di Coalizione Nazionale) potrebbe decidere la chiusura di questi valichi di frontiera oggi.

Già chiusi alcuni valichi

Sabato scorso la Finlandia ha chiuso i valichi di Vaalimaa, Nuijamaa, Imatra e Niirala in risposta al significativo aumento di rifugiati e richiedenti asilo in arrivo dalla Russia. Allo stesso tempo, il governo di Helsinki ha deciso che le domande di asilo saranno accettate solo ai valichi di frontiera di Vartius e Salla, rispettivamente nelle regioni di Kainuu e Lapponia.

Cremlino: "profondo rammarico"

"Profondo rammarico" è stato espresso oggi dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle notizie secondo le quali la Finlandia si appresta a chiudere gli altri quattro valichi di confine oltre ai quattro chiusi sabato. Le antiche "relazioni molto buone, pragmatiche, basate sul rispetto reciproco" tra Finlandia e Russia sono state "sostituite da una posizione interamente russofobica" da parte di Helsinki, ha lamentato Peskov, citato dall'agenzia Tass. Il portavoce ha anche respinto le accuse rivolte dalla Finlandia alla Russia di favorire l'accesso di migranti illegali sul territorio finlandese, la motivazione addotta per la chiusura della frontiera. "Non accettiamo tali accuse", ha affermato Peskov, assicurando che le guardie di frontiera russe "osservano tutte le norme".

9 giorni fa
Estero
Il Segretario alla Difesa Usa a Kiev in visita non annunciata
Lloyd Austin ha rassicurato l'Ucraina che Washington continuerà a sostenere la sua lotta contro le forze d'invasione russe.

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, è arrivato questa mattina a Kiev per rassicurare l'Ucraina che Washington continuerà a sostenere la sua lotta contro le forze d'invasione russe. Austin "si è recato in Ucraina oggi per incontrare i leader ucraini e rafforzare il convinto sostegno degli Stati Uniti alla lotta per la libertà dell'Ucraina", ha reso noto il Pentagono. La visita non era stata annunciata per motivi di sicurezza. "Le discussioni si concentreranno sull'ulteriore rafforzamento del partenariato strategico tra Stati Uniti e Ucraina, inclusa la garanzia che le forze armate ucraine abbiano le capacità sul campo di battaglia di cui hanno bisogno sia per l'inverno sia per difendere il loro Paese da future minacce russe", ha affermato in un comunicato il servizio stampa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Inoltre, Austin incontrerà i leader ucraini e rafforzerà il sostegno degli Stati Uniti alla lotta per la libertà del Paese. Il segretario alla Difesa sottolineerà il continuo impegno degli Stati Uniti nel fornire a Kiev assistenza in materia di sicurezza di cui ha bisogno per difendersi dall'aggressione russa, discutendo anche una visione a lungo termine per la futura forza dell'Ucraina, prosegue la nota. Questa settimana, Austin ospiterà virtualmente dal Pentagono anche il 17mo incontro del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, con la partecipazione di quasi 50 nazioni.

12 giorni fa
Guerra in Ucraina
Munizioni svizzere consegnate da una ditta polacca all'Ucraina
© Shutterstock
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Va ricordato che in virtù della sua neutralità, la Svizzera non permette ai paesi a cui ha venduto armi di riesportarle in un altro paese, a meno che non abbiano ottenuto un'autorizzazione scritta dalla Confederazione.

Un'azienda polacca avrebbe fornito 145'000 munizioni per cecchini e 500'000 munizioni per fucili d'assalto di fabbricazione svizzera all'Ucraina. Interpellata dall'agenzia di stampa francese Afp riguardo a notizie in questo senso pubblicate da alcuni media, la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha indicato che indagini sono in corso. Il fornitore polacco sarebbe la UMO SP, un'azienda specializzata in servizi per la polizia e le forze speciali polacche. Secondo quanto riportato nell'edizione odierna della "Neue Zürcher Zeitung" (NZZ), le munizioni sarebbero state prodotte da SwissP Defence. Il quotidiano zurighese cita una pubblicazione di un giornalista statunitense sul portale del settore "Defense One".

"Un caso complesso"

Va ricordato che in virtù della sua neutralità, la Svizzera non permette ai paesi a cui ha venduto armi di riesportarle in un altro paese, a meno che non abbiano ottenuto un'autorizzazione scritta dalla Confederazione. Tuttavia, la NZZ sottolinea che si tratta di un caso "complesso" perché le aziende private come UMO SP non sono tenute a firmare una dichiarazione di riesportazione. Sia ad Afp che alla stessa NZZ la SECO - che è responsabile della verifica delle domande e del rilascio delle autorizzazioni - ha indicato che un'inchiesta è in corso, ma che non saranno fornite ulteriori informazioni. Da parte sua, l'azienda polacca UMO SP ha assicurato all'Afp che tutti i suoi contratti internazionali "vengono eseguiti con cura, in conformità con le procedure di certificazione e le regole di conformità". SwissP Defence ha dal canto suo dichiarato ad Afp di rifornire i clienti solo nel rispetto delle regole imposte dalla Svizzera. L'azienda, con sede a Thun (BE), ha dichiarato di "sostenere le autorità nei loro sforzi per chiarire la situazione".

SwissP Defence

Fondata nel 1863, SwissP Defence è un produttore di munizioni di piccolo calibro. L'azienda, che impiega 415 persone ed è da tempo fornitore dell'esercito svizzero, era stata incorporata in Ruag Ammotec, il ramo munizioni del gruppo Ruag defence, che nel 2022 è stato ceduto al produttore di armi italiano Beretta Holding.

13 giorni fa
Svizzera
Invasione russa in Ucraina, la Svizzera sostiene la creazione tribunale speciale
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Per Berna, spiega il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae), "quanto commesso da Mosca non deve restare impunito".

L'aggressione della Russia all'Ucraina andrebbe sottoposta al giudizio di un tribunale speciale. È quanto auspica la Svizzera che in un incontro tenutosi a Berlino si è unita a un gruppo di Paesi che sostengono l'istituzione di tale tribunale. La Svizzera è convinta che il crimine di aggressione commesso contro l'Ucraina non debba rimanere impunito, spiega una nota odierna del il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Il gruppo di Stati che sostiene l'idea di un tribunale ad hoc comprende al momento 38 Paesi, tra cui Francia, Germania, Norvegia, Guatemala, Giappone e Canada.

18 giorni fa
Estero
'Attacchi missilistici su Kiev ripresi dopo quasi 2 mesi'
Lo ha affermato il capo dell'amministrazione militare della città.

Il lancio della notte scorsa di un missile balistico russo in direzione di Kiev, segna la ripresa degli attacchi di Mosca con questo tipo di armi contro la capitale ucraina da quasi due mesi: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare della città, Serghei Popko.

18 giorni fa
Estero
Forti esplosioni a Kiev
Lo ha reso noto l'amministrazione militare della capitale ucraina.

Forti esplosioni sono state udite questa mattina a Kiev: lo ha reso noto l'amministrazione militare della capitale ucraina, come riporta Rbc-Ucraina. 

Abbattuti 19 droni su 31

Le forze russe hanno lanciato nella notte 31 droni kamikaze contro l'Ucraina, 19 dei quali sono stati abbattuti dalle forze di difesa di Kiev: lo ha reso noto l'esercito. Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto questa mattina anche un missile da crociera russo lanciato contro la capitale. 

19 giorni fa
Estero
Putin visita le truppe al quartier generale russo Rostov
Lo ha annunciato stamattina Mosca.

Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto una visita a sorpresa nella notte al quartier generale dell'esercito russo per l'operazione in Ucraina, a Rostov sul Don. Lo ha annunciato stamattina Mosca. Si tratta del secondo viaggio dello zar nella città russa in meno di un mese. Putin "ha visitato il quartier generale delle forze armate dopo aver completato la sua visita ufficiale in Kazakistan", ha affermato in una nota il Cremlino. Durante il viaggio il presidente russo è stato accompagnato dal suo ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e dal capo di Stato maggiore e comandante delle operazioni militari in Ucraina, Valery Gerasimov. A Putin è stato presentato il nuovo equipaggiamento e ha ascoltato i rapporti sullo sviluppo dell'operazione militare in Ucraina, aggiunge il Cremlino.

22 giorni fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "L'Ucraina farà parte dell'Ue"
L'affermazione del presidente ucraino arriva alla vigilia della pubblicazione di un rapporto che permetterà all'esecutivo europeo di decidere se aprire o meno i negoziati di adesione.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato oggi che il suo Paese farà "parte dell'Unione europea", alla vigilia della pubblicazione di un rapporto sullo stato dei progressi compiuti dall'Ucraina, che ha lo status di candidato. "Domani è un giorno importante", ha detto nel suo discorso quotidiano alla nazione, definendo "storico" il prossimo rapporto.

Cosa accadrà domani

L'esecutivo europeo domani dovrà infatti riferire sullo stato dei progressi compiuti da Ucraina, Moldova e Georgia e decidere se aprire o meno i negoziati di adesione, prima che se ne occupino i 27. La questione è stata posta nel corso del vertice di Bruxelles di metà dicembre.

"L'Ucraina farà parte dell'Ue"

Zelensky ha affermato che il suo Paese "sta già preparando i prossimi passi", in particolare sta "rafforzando" le sue istituzioni. "L'Ucraina farà parte dell'Unione europea", ha promesso il presidente, riferendosi alla "lunga strada" già intrapresa per avvicinarsi all'Unione. Tuttavia, ha ricordato che ciò richiederebbe "lavoro" da parte del Paese per "adattarsi agli standard dell'Ue".

Nel giugno 2022, l'Unione europea ha concesso all'Ucraina lo status di candidato, con un gesto altamente simbolico. Per passare alla fase successiva, quindi all'apertura dei negoziati di adesione, la Commissione Europea ha definito sette criteri di riferimento per Kiev. Si tratta di condizioni da soddisfare, soprattutto per quanto riguarda la lotta alla corruzione diffusa e le riforme giudiziarie.

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Distrutta un'importante nave russa nel Mar Nero"
Il presidente ucraino sui suoi canali social ha anche "ringraziato chi ha partecipato all'attacco".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi "la distruzione" della Askold, un'importante nave russa, nel cantiere navale di Kerch, in Crimea, due giorni dopo che il suo esercito aveva dichiarato di aver effettuato attacchi "riusciti" in quest'area. "Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla distruzione della nave russa nel cantiere navale di Kerch", ha detto nel suo discorso quotidiano pubblicato sui social media.

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Ucciso il consigliere del capo delle forze armate Zaluzhny"
Lo ha annunciato lo stesso Zaluzhny, il capo delle forze armate ucraine, su Telegram.

Uno stretto consigliere di Valery Zaluzhny, il comandante in capo delle forze armate di Kiev, è stato ucciso oggi in un'esplosione avvenuta nel giorno del suo compleanno. Lo ha annunciato lo stesso Zaluzhny su Telegram. "In circostanze tragiche, il mio assistente e amico intimo, il maggiore Gennady Chastyakov, è stato ucciso (...) nel giorno del suo compleanno", ha scritto. "Un ordigno esplosivo sconosciuto è esploso in uno dei suoi regali", ha detto, annunciando l'apertura di "un'indagine preliminare".

"Ha dedicato la sua vita all'esercito ucraino"

Chastyakov lascia la moglie e quattro figli. Zaluzhny ha aggiunto che da quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, Chastiakov ha "dedicato completamente la sua vita alle forze armate ucraine e alla lotta contro l'aggressione di Mosca".

Non è il primo attacco a un leader ucraino

Gli attacchi contro i leader ucraini sono stati relativamente rari, ma ci sono stati diversi attentati contro i nazionalisti che la Russia ha attribuito all'Ucraina. Ad aprile, un'esplosione nel pieno centro di San Pietroburgo ha causato l'uccisione di Vladlen Tatarsky, noto blogger militare nazionalista e corrispondente di guerra russo. E ad agosto, Daria Dugina, la figlia del nazionalista russo Alexander Dugin, è rimasta uccisa nell'esplosione della sua auto.

23 giorni fa
Guerra in Ucraina
Kadyrov: "Gruppo di ex soldati Wagner si addestra con i ceceni"
Lo riferisce il leader ceceno Ramzan Kadyrov sul suo canale Telegram.

Un manipolo di ex soldati del Gruppo Wagner si sta addestrando con il battaglione "Akhmat", i cosiddetti kadyroviti, ovvero lo squadrone di ceceni attualmente impegnato anche in Ucraina. Lo riferisce il leader ceceno Ramzan Kadyrov sul suo canale Telegram. "Un nutrito gruppo di ex combattenti della Wagner sta seguendo un corso di addestramento intensivo come parte delle famose forze speciali Akhmat. Prima di iniziare a svolgere compiti operativi e di combattimento, i ragazzi devono sottoporsi a un allenamento di combattimento. Questo aumenterà significativamente la loro efficacia sulla linea di contatto" ha scritto Kadryov. L'addestramento dei soldati della Wagner comprende "corsi di tiro tattico, medicina da campo, addestramento di cecchini, mitraglieri, genieri, artiglieri" e tanto altro. Le forze Akhmat "puntano sulla qualità, non sulla quantità" ha spiegato il leader ceceno, "sono contento che oggi i ranghi della famosa unità siano pieni di combattenti che hanno un'eccellente esperienza di combattimento e hanno dimostrato di essere guerrieri coraggiosi ed efficienti".

23 giorni fa
Estero
'Putin intende candidarsi alle presidenziali'
Lo sostengono sei fonti anonime citate dall'agenzia Reuters.

Vladimir Putin avrebbe deciso di candidarsi alle elezioni presidenziali russe in programma nel marzo del 2024 per un altro mandato di sei anni: lo sostengono sei fonti anonime citate dall'agenzia Reuters in un articolo pubblicato sul proprio sito web. "Putin non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito", ha commentato alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che "non è stata ancora annunciata una campagna elettorale".

Al potere dal 1999

Putin ha 71 anni ed è al potere in Russia dal 31 dicembre del 1999 come presidente o come premier. Nel 2020 ha promosso una riforma costituzionale che di fatto gli consente di aggirare il limite di due mandati presidenziali consecutivi dandogli la possibilità di candidarsi alle presidenziali del 2024 e, in teoria, anche a quelle del 2030. Il Cremlino sta inasprendo sempre più la repressione del dissenso e al momento non si prevedono reali oppositori tra i candidati alle prossime presidenziali russe.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "3'755 soldati ucraini eliminati in una settimana"
Lo ha affermato il ministero della Difesa russo.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che 3.755 soldati ucraini sono stati eliminati dalle truppe russe nei combattimenti dell'ultima settimana, insieme a 21 carri armati e dieci aerei ed elicotteri. Il ministero, citato dall'agenzia Tass, aggiunge che 28 soldati ucraini si sono "arresi volontariamente per non perire in attacchi suicidi". Il bollettino parla di 1.340 ucraini uccisi nell'area di Donetsk, 1.110 in quella del sud Donetsk, 755 in quella di Kupyansk e 550 nella regione di Kherson.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Colpita infrastruttura critica nella regione di Leopoli"
Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione regionale ucraina.

Droni kamikaze russi hanno colpito cinque volte la notte scorsa un'infrastruttura critica nella regione di Leopoli, nell'ovest dell'Ucraina, a circa 70 km dal confine con la Polonia: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione regionale, Maksym Kozytskyi, come riporta Ukrainska Pravda. "Purtroppo ci sono stati cinque colpi su un sito infrastrutturale critico nella nostra regione - ha scritto Kozytskyi su Telegram -. Fortunatamente non ci sono stati feriti o vittime. C'è stato un incendio, che è stato prontamente spento". Le forze del Comando aereo Ovest che difendono i cieli della regione di Leopoli, ha aggiunto Kozytskyi, hanno abbattuto nella notte 11 droni d'attacco russi su un totale di 16 che si dirigevano verso l'ovest dell'Ucraina.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Risponderemo con forza ad attacco russo notturno"
Il presidente ucraino lo ha scritto su Telegram.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha promesso che le forze di difesa del Paese risponderanno duramente al massiccio attacco con droni lanciato dalla Russia la notte scorsa, sottolineando che proseguono gli sforzi di Kiev per rafforzare la sua difesa aerea ed i gruppi di fuoco mobili. "Stiamo rafforzando la difesa aerea e i gruppi di fuoco mobili. Con l'avvicinarsi dell'inverno, i terroristi russi cercheranno di causare ulteriori danni. Risponderemo al nemico. Con forza!", ha scritto Zelensky su Telegram. Il leader ucraino ha sottolineato che nella notte la Russia ha lanciato "circa quaranta (droni, ndr) 'shahed'", di cui "più della metà sono stati abbattuti". I droni russi, ha proseguito, sono stati intercettati in regioni: Kharkiv, Zaporizhzhia, Kherson, Mykolaiv, Odessa, Kiev, Kirovohrad, Vinnytsia, Khmelnytsky e Leopoli. "Sfortunatamente ci sono stati anche dei successi - ha affermato Zelensky citando in particolare l'attacco su Kharkiv -. Ma senza vittime".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Mosca sta perdendo il controllo del Mar Nero"
Lo ha detto in un videomessaggio il presidente ucraino.

"Sono grato a tutti coloro che lottano e lavorano per mantenere l'accesso dell'Ucraina al mercato mondiale. I risultati sono buoni: la Russia sta gradualmente perdendo il controllo del Mar Nero e si sta ritirando verso la parte orientale dello specchio d'acqua. Arriveremo anche lì": lo ha detto in un videomessaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta Ukrainska Pravda.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Nella notte distrutti 24 droni russi su 38"
Lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino.

Le forze russe hanno lanciato nella notte contro l'Ucraina 38 droni kamikaze Shahed-136/131 e un missile aereo guidato Kh-59: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, sottolineando che le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto il missile da crociera Kh-59 e 24 velivoli senza equipaggio. Lo riporta Ukrinform. "La notte del 3 novembre, gli occupanti russi hanno lanciato un altro attacco contro l'Ucraina, utilizzando 38 Uav (droni, ndr) d'attacco Shahed-136/131 e un missile aereo guidato Kh-59", si legge in un comunicato. "Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto 24 droni e il missile Kh-59 - prosegue la nota -. Si stanno chiarendo le informazioni sulle conseguenze dell'attacco terroristico".

un mese fa
Guerra in Ucraina
L'Ucraina accusa Nestlé di "sostenere la guerra"
Nestlé entra quindi a far parte "dell'elenco dei sostenitori internazionali della guerra", viene aggiunto. Questa designazione, data dall'agenzia alle aziende internazionali, non ha conseguenze legali.

L'Ucraina ha classificato oggi Nestlé nella sua lista dei "sostenitori internazionali della guerra" a causa delle sue attività in Russia, accusando il colosso alimentare vodese di "nutrire l'aggressore". "Nonostante l'aggressione della Russia contro l'Ucraina, Nestlé continua a operare nel paese aggressore, fornendo prodotti alla popolazione e sviluppando la propria produzione nel paese", afferma l'Agenzia nazionale per la lotta alla corruzione (NAZK) in un comunicato. Nestlé entra quindi a far parte "dell'elenco dei sostenitori internazionali della guerra", viene aggiunto. Questa designazione, data dall'agenzia alle aziende internazionali, non ha conseguenze legali. Secondo la NAZK, oltre a "nutrire l'aggressore", il gruppo "dimostra anche alla Russia stessa che essa continua a essere integrata nel mercato mondiale, nonostante i numerosi crimini di guerra commessi in Ucraina".

Le accuse

Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, molte aziende occidentali hanno scelto di lasciare la Russia. Quelle rimaste sono pesantemente criticate dalle autorità ucraine, che le accusano di fornire aiuti finanziari a Mosca. Interrogata a proposito delle dichiarazioni dell'agenzia ucraina, Nestlé ha rimandato a un vecchio comunicato in cui dichiara di "essere al fianco del popolo ucraino e dei suoi 5'500 dipendenti nel paese". "Dall'inizio della guerra in Ucraina, abbiamo ridotto drasticamente il nostro portafoglio in Russia e attuato le azioni che abbiamo annunciato nel marzo 2022". In particolare, il gruppo afferma di aver "sospeso la maggior parte delle offerte di prodotti" disponibili prima della guerra e di aver "interrotto tutte le importazioni ed esportazioni non essenziali da e verso la Russia".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Putin revoca la ratifica Trattato sul divieto test nucleari
Il trattato, che risale al 1996, non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo hanno mai ratificato.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che revoca la ratifica della Russia del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari. Il trattato del 1996 mette al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari, ma non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo hanno mai ratificato.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Meloni giustifica la glorificazione dei fascisti ucraini"
© Shutterstock
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Maria Zakharova, portavoce della diplomazia russa, rivolgendosi idealmente alla premier le chiede se sarebbe pronta a glorificare dirigenti fascisti come Achille Starace o Achille Pavolin.

Commentando la conversazione di Giorgia Meloni con il duo di comici russi Vovan e Lexus, la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha criticato la premier per non aver condannato le correnti ultranazionaliste nella politica ucraina. Zakharova cita in particolare la risposta data da Meloni al presunto politico africano con cui credeva di parlare, il quale le ricordava l'eredità nella politica ucraina del leader nazionalista Stepan Bandera, "che la Russia presenta come Hitler". "Non sono d'accordo su questo" aveva affermato Meloni nel corso delle scherzo telefonico, "penso che il nazionalismo sia un problema che ha Putin". Poi, di fronte all'insistenza dell'interlocutore, la presidente del Consiglio ha aggiunto che gli ucraini "stanno facendo quello che devono fare, quello che è giusto fare, e noi cerchiamo di aiutarli".

Il commento

Sul suo canale Telegram Zakharova afferma che in questo modo Meloni ha detto che il governo di Kiev "ha il diritto di glorificare" nazionalisti ucraini come Bandera e Roman Shukhevych. La portavoce della diplomazia russa, rivolgendosi idealmente alla premier, le chiede se sarebbe pronta a glorificare dirigenti fascisti come Achille Starace o Achille Pavolini, "o le famigerate Brigate Nere che operarono tra il 1943 e il 1945 nell'Italia settentrionale come ala militare del Partito repubblicano fascista". "Capisco - insiste Zakharova - che lei sia molto occupata con faccende molto importanti ed è improbabile che trovi il tempo per i libri. Ma sicuramente può trovare un'ora e mezza per un film. 'Der Fall Collini' è un film tedesco in cui appaiono anche attori italiani. Nessuno la accuserà di lasciarsi trasportare dalla propaganda del Cremlino. E forse capirà".

un mese fa
Guerra in Ucraina
510 bambini ucraini uccisi dall'inizio della guerra
I dati non sono definitivi, perché gli attacchi si susseguono.

Secondo i report ufficiali dei procuratori minorili, 510 bambini sono stati uccisi e altri 1139 hanno riportato ferite di varia gravità a seguito dell'invasione russa, riporta Ukrinform. I dati non sono definitivi, perché gli attacchi si susseguono. Ieri un ragazzo di 16 anni è morto in seguito a un bombardamento nel villaggio di Pozhnya nella regione di Sumy. La maggior parte dei bambini sono rimasti feriti nella regione di Donetsk (492); Kharkiv (304); Kherson (132); Kiev (129), Zaporizhzhia (99).

un mese fa
Guerra in Ucraina
Drone ucraino esploso vicino alla centrale nucleare di Kursk
La facciata del magazzino è stata danneggiata, ma non sono stati segnalati feriti o vittime.

Tre droni ucraini hanno tentato di attaccare ieri sera la centrale nucleare russa di Kursk, nella città di Kurchatov, e uno di questi è esploso vicino a un sito di stoccaggio di scorie nucleari. Lo riporta il canale Telegram russo di notizie Shot. Secondo il media, il primo drone è stato trovato inesploso intorno alle 20:20 (le 19:20 in Svizzera) vicino al checkpoint del complesso amministrativo della centrale. Il secondo è stato rilevato verso le 21:30 locali ed è stato neutralizzato con i sistemi di guerra elettronica. Il terzo è stato intercettato intorno alle 23:40, è caduto vicino a un deposito di scorie nucleari ed è esploso. La facciata del magazzino è stata danneggiata, ma non sono stati segnalati feriti o vittime. La centrale nucleare di Kursk si trova a circa 110 km dal confine con l'Ucraina e il tentato attacco di ieri non ha pregiudicato il funzionamento dell'impianto, conclude Shot.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Gli Usa: "La Russia uccide i soldati che non obbediscono agli ordini"
È quanto ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano.

La Russia ha "ordinato più volte l'esecuzione dei soldati" che non obbedivano agli ordini in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano John Kirby in un briefing sottolineando che Mosca "non tiene in nessun modo alla vita dei propri militari". La Russia sta giustiziando i soldati che tentano di ritirarsi da una nuova sanguinosa offensiva nell'Ucraina orientale e ha subito perdite "significative" in mezzi corazzati e personale, ha detto il funzionario della Casa Bianca. "Abbiamo informazioni che l'esercito russo ha effettivamente giustiziato soldati che si rifiutavano di eseguire gli ordini", ha dichiarato Kirby nel briefing.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Zelensky all'Ue: "Continuate a mettere pressione alla Russia"
È quanto affermato dal presidente ucraino in un collegamento video con i leader dell'Ue.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento video, ha chiesto ai leader dell'Ue riuniti al Consiglio europeo a Bruxelles di "continuare a fare pressioni sulla Russia", in particolare procedendo "rapidamente con il prossimo pacchetto di sanzioni" e che sia "più grande e più forte dei precedenti". Lo fa sapere una fonte diplomatica. "Questa guerra - ha affermato - serve a decidere come deve essere l'Europa. E spetta a noi decidere, non al Cremlino. L'Ucraina sta facendo tutto il possibile per porre fine a questa guerra il prima possibile con la nostra vittoria: nella difesa e nella costruzione delle istituzioni, negli affari internazionali e nell'esercitare pressione sull'aggressore. E ringrazio ognuno di voi che ci aiuta a combattere. In scontri come questo, il vincitore è colui che fornisce una strategia a lungo termine. Ogni programma di sostegno per l'Ucraina è un chiaro segnale alla Russia che la sua aggressione è vana". Zelensky ha poi sottolineato che il tetto ai prezzi del petrolio "deve essere rivisto". Ha poi notato l'importanza di lavorare insieme per "rafforzare l'industria militare" perché questo "rende tutti più forti".

Sulle tensioni in Medio-Oriente: "Dobbiamo evitare una guerra"

Per quanto riguarda la situazione in Medio Oriente, "sottolineo la necessità di unità (...) Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che nella regione scoppi un incendio internazionale ancora più grande. I nemici della libertà sono molto interessati a portare il mondo libero al secondo fronte. Dobbiamo vedere chiaramente questo scenario di un incendio più grande in Medio Oriente e contrastarlo insieme".

un mese fa
Guerra in Ucraina
Blinken: "Nuovo pacchetto di aiuti a Kiev da 150 milioni"
Gli aiuti, ha spiegato il segretario di Stato, includeranno armi e apparecchiature.

Gli Stati Uniti prevedono un nuovo pacchetto da 150 milioni di dollari per l'Ucraina. Lo afferma il segretario di Stato Antony Blinken, sottolineando che gli aiuti includeranno armi ed apparecchiature. "La Russia ha iniziato questa guerra e potrebbe terminarla in qualsiasi momento ritirando le le sue forze dall'Ucraina e mettendo fine al brutale attacco", ha aggiunto Blinken.

un mese fa
Estero
007 russi: "Ucciso agente reclutato da Kiev, voleva piazzare bomba"
Per i servizi segreti di Mosca l'attentato "doveva avvenire nell'edificio del commissariato militare di Tver".

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno affermato di aver ucciso, durante un tentativo di arresto in Russia, un uomo che, reclutato dall'Ucraina, si preparava a piazzare una bomba in un centro di arruolamento militare. Secondo l'Fsb, questo cittadino russo doveva commettere un "atto terroristico pianificato dai servizi speciali ucraini nella regione di Tver", situata a 180 chilometri a nord-ovest di Mosca.

L'obiettivo

L'uomo era accusato di aver trasmesso informazioni all'Ucraina su "installazioni militari e infrastrutture energetiche nella regione" e di aver pianificato di far esplodere una bomba artigianale nell'edificio del commissariato militare nella città di Tver, secondo la stessa fonte. "L'autore ha opposto resistenza armata durante il suo arresto ed è stato neutralizzato", ha aggiunto l'Fsb, che ha affermato di aver sequestrato "un ordigno esplosivo improvvisato pronto all'uso e una granata" da casa sua.

Arrestato anche un secondo uomo

Inoltre, il comitato investigativo russo, responsabile delle principali indagini penali, ha annunciato l'arresto di un uomo originario della città ucraina di Melitopol, occupata dalle forze russe. Il 33enne, che vive in Russia dal 2015, è accusato di aver voluto uccidere gli studenti diplomati di una scuola di aviazione militare nella regione di Krasnodar avvelenandoli. Secondo gli investigatori, "ha fornito loro bevande alcoliche e dolciumi contenenti un farmaco tossico in dosi elevate".

un mese fa
Guerra in Ucraina
"Ucraina e Russia continuano a parlare e negoziare in segreto"
Lo rivela il Washington Post da Kiev precisando che "la maggior parte degli incontri avvengono al confine ucraino-russo e a Istanbul".

Lontano dagli occhi dell'opinione pubblica e dalla sanguinosa linea del fronte, l'Ucraina e la Russia continuano a parlarsi e stanno negoziando su alcune questioni umanitarie fondamentali: lo scambio di prigionieri di guerra e il ritorno delle salme dei soldati morti; il passaggio di navi dai porti ucraini del Mar Nero e, più recentemente, il ritorno dei bambini ucraini dalla Russia. Lo rivela il Washington Post da Kiev precisando che in alcuni casi gli scambi tra i due Paesi in guerra avviene tramite intermediari tra i quali Turchia, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Vaticano e Comitato Internazionale della Croce Rossa. La maggior parte dei colloqui, tuttavia, avvengono direttamente anche in "spiacevoli e duri e spiacevoli incontri faccia a faccia al confine ucraino-russo e a Istanbul", come hanno raccontato al quotidiano americano alcuni funzionari ucraini coinvolti nei negoziati che nessuna delle due parti vuole rendere pubblici.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Medvedev: "385 mila soldati reclutati finora nel 2023"
A dirlo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

In meno di 10 mesi di quest'anno, 385 mila persone, di cui circa 80 mila volontari, sono entrate nel servizio militare nella Federazione Russa. Lo ha annunciato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev in una riunione sul reclutamento delle Forze armate della Federazione Russa. Lo riporta la Tass. "Dal 1 gennaio al 25 ottobre di quest'anno, quasi 385 mila persone sono entrate nel servizio militare nell'interesse del gruppo unito di truppe. Di queste, 305 mila sono militari arruolati con un contratto di servizio militare e circa 80 mila sono volontari", ha detto Medvedev.

Putin: "Nel 2024 bisogna arruolare più soldati"

Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha dato istruzioni per arruolare più soldati a contratto nel 2024, ha precisato ancora Medvedev, citato dalla Tass. "Il comandante in capo ha deciso di continuare il lavoro per dotare le forze armate di militari volontari nel 2024", ha detto Medvedev durante un incontro, sottolineando che per il prossimo anno è prevista la formazione di un altro corpo d'armata, sette divisioni, 19 brigate, 49 reggimenti e una flottiglia nelle forze armate russe.

La situazione "rimane tesa"

"La situazione nel mondo e intorno alla Russia rimane tesa" e "questo vale anche per la zona delle operazioni militari speciali e per i paesi vicini dove il blocco Nato aumenta costantemente il suo potenziale militare. Per proteggere efficacemente l'indipendenza e la sicurezza del nostro Stato, verranno adottate una serie di misure per l'espansione, l'aumento del numero delle forze armate della Federazione Russa, il loro rafforzamento", ha detto Medvedev.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Immagine satellitare mostra le gravi perdite russe a Avdiivka
Lo riporta Newsweek con riferimento alle istantanee pubblicate da Maxar Technologies e Planet Lab.

Le immagini satellitari di Avdiivka, città del Donetsk verso la quale i russi stanno conducendo una feroce offensiva, mostrano le gravi perdite militari di Mosca. Lo riporta Newsweek con riferimento alle istantanee pubblicate da Maxar Technologies e Planet Lab. Domenica scorsa Kiev ha dichiarato che la Russia ha perso più di 6'000 soldati in una settimana di combattimenti intorno alla città, oltre a più di 400 veicoli blindati e carri armati.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Mosca ha schierato oltre 400mila soldati in Ucraina"
Lo ha dichiarato il portavoce dell'intelligence della difesa ucraina Andriy Yusov.

"Ci sono forze sufficienti per operazioni separate in alcune aree del fronte. E il gruppo di russi nei territori temporaneamente occupati, come abbiamo già detto, è di oltre 400'000 militari russi. E, naturalmente, si tratta di un numero considerevole di personale". Lo ha dichiarato il portavoce dell'intelligence della difesa ucraina Andriy Yusov, come riportato da Rbc Ucraina. Secondo lui, sul territorio ucraino c'è un gran numero di armi nemiche. Allo stesso tempo, nuove armi vengono smantellate e fornite al fronte. Yusov ha osservato che la mobilitazione in Russia continua, è durata tutta l'estate. "Non stiamo parlando di una ripetizione dello scenario che si è verificato il 22 febbraio. Ma in alcune aree, il nemico continuerà a cercare di condurre operazioni offensive separate", ha riassunto Yusov.

un mese fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Evacuati 802 bambini dagli insediamenti nel Kherson"
Lo riferisce il ministero della Reintegrazione su Telegram.

Nella regione di Kherson, a causa della difficile situazione della sicurezza, è stata decisa l'evacuazione forzata di 802 bambini da 23 insediamenti. Lo riferisce il ministero della Reintegrazione su Telegram. "La decisione dell'Amministrazione statale regionale di Kherson sulla questione dell'evacuazione obbligatoria della popolazione sotto legge marziale è stata sostenuta all'unanimità" riferisce il ministero spiegando che "a causa della difficile situazione della sicurezza nella regione di Kherson, è stata approvata l'evacuazione forzata di 802 bambini da 23 insediamenti". Nello specifico, l'evacuazione "sarà effettuata dai distretti di Beryslav, Kakhovka e Kherson".

un mese fa
Estero
Erdogan approva l'entrata della Svezia nella Nato
Il presidente turco ha firmato i protocolli per il via libera.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha firmato i protocolli per l'entrata della Svezia alla Nato e ha mandato i documenti al parlamento turco per l'approvazione finale. Lo rende noto la presidenza della Repubblica di Ankara.

un mese fa
Estero
Mosca "ha speso 167 miliardi di dollari per la guerra"
Ad affermarlo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba

La Russia ha speso circa 167 miliardi di dollari per la guerra contro l'Ucraina tra febbraio 2022 e agosto 2023: lo scrive su X il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che cita Forbes Ucraina. Questo ammontare "include le spese di guerra dirette e le attrezzature perse. Migliaia di russi vengono massacrati ogni settimana, ma le loro vite non hanno alcun valore per il Cremlino", ha aggiunto.

"Con questi soldi, Mosca potrebbe costruire quasi 24.000 asili nido in tutta la Russia, o oltre 4.500 reparti di maternità, o circa 17.000 scuole, o circa 1.300 ospedali, o ricostruire il 20% di tutte le strade asfaltate in Russia", prosegue il ministro. "Invece, i criminali di guerra russi hanno bombardato asili nido, reparti maternità, scuole e ospedali ucraini, distruggendo quasi 120.000 strutture civili in tutto, compreso l'ultimo attacco al terminal Nova Poshta a Kharkiv - sottolinea Kuleba -. La Russia di Putin è il male più atroce a cui il mondo ha assistito dalla Seconda Guerra Mondiale".

"La guerra preferita del Cremlino"

Secondo il ministro, "l'aggressione russa contro l'Ucraina è sempre stata la guerra preferita del Cremlino. Putin e gli altri colpevoli russi devono affrontare la giustizia per i loro crimini. Devono lasciare l'Ucraina e concentrarsi sulla risoluzione dei problemi del proprio popolo invece di portare morte e distruzione ad altre nazioni". "La Russia di Putin è il male più atroce a cui il mondo ha assistito dalla seconda guerra mondiale", scritto Kuleba.

un mese fa
Estero
Kiev: "Spesi 27,4 miliardi di dollari per la difesa quest'anno'"
Lo ha dichiarato il primo ministro Denys Shmyhal.

L'Ucraina ha speso oltre 1000 miliardi di grivnie ucraine (27,4 miliardi di dollari) per la difesa quest'anno. Lo ha dichiarato il primo ministro Denys Shmyhal, come riporta il Kyiv Independent. Parlando a una riunione di governo, Shmyhal ha detto che la cifra rappresenta la spesa per la difesa dal bilancio statale nei primi nove mesi del 2023. Nel totale rientrano gli stipendi militari, per un valore di 18,7 miliardi di dollari, e i soldi spesi per l'acquisto di attrezzature, armi, munizioni e altre forniture per le forze armate, 9,5 miliardi di dollari.

un mese fa
Estero
Kiev, colpiti due aeroporti occupati di Lugansk e Berdyansk
Decine di soldati russi sono stati uccisi e sono rimasti feriti nell'operazione.

Le forze ucraine hanno distrutto la notte scorsa nove elicotteri russi, un sistema di difesa aerea, un deposito di munizioni e varie attrezzature negli aeroporti occupati di Lugansk, nell'omonima regione, e Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. Lo hanno reso noto le forze di Kiev per le operazioni speciali, come riportano i media ucraini. Secondo le forze speciali, scrive Ukrainska Pravda, decine di soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti nell'operazione, denominata "Dragonfly". Anche le piste degli aeroporti, sottolinea Rbc-Ucraina, sono state danneggiate.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Mosca può permettersi la guerra fino al massimo al 2026"
Lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kirilo Budanov, in un'intervista a Ukrainska Pravda.

La Russia può permettersi di rimanere in guerra con l'Ucraina al massimo fino al 2026: Mosca dispone di risorse umane sufficienti per molto tempo, ma problemi di tipo economico e tecnologico limiteranno le sue capacità belliche. Lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kirilo Budanov, in un'intervista a Ukrainska Pravda. "Dal punto di vista economico, la Russia può permettersi (la guerra) senza problemi fino al 2025 - ha affermato Budanov -. In termini di quantità di equipaggiamento, durerà al massimo fino al 2026. Forse un po' prima, perché il ritmo di rinnovo degli equipaggiamenti che si registra attualmente non è così elevato".

Verso una Terza Guerra Mondiale?

Rispondendo poi a una domanda su una possibile terza guerra mondiale alla luce dei conflitti in corso, il capo dell'intelligence militare ucraina ha risposto: "questa è la mia valutazione soggettiva: sulla base della totalità della geografia, vediamo diversi conflitti che a prima vista sembrano regionali, ad eccezione dell'Ucraina, ma sono tutti collegati dagli stessi Paesi coinvolti in questi processi. Quindi sì, dopo tutto credo che ci stiamo avvicinando alla guerra globale abbastanza rapidamente". Intanto, nella notte una formazione di soldati russi appartenenti ai gruppi di sabotaggio e ricognizione ha tentato di attraversare le linee ucraine nell'area di Sumy ed è stato respinto dalle difese di Kiev. Lo riferisce su Telegram il tenente generale ucraino Sergei Naev. Volevano arrivare alle infrastrutture critiche. "Oggi, a mezzanotte, mentre svolgevano compiti presso un posto di osservazione, i soldati di una brigata di difesa territoriale che svolgevano compiti nell'area della comunità territoriale di Sumy hanno individuato un gruppo di ricognizione del nemico composto da 8 membri" ha raccontato Naev spiegando che questi "hanno cercato di attraversare il confine di Stato dell'Ucraina e intendevano dirigersi verso una delle infrastrutture civili critiche" ma sono stati respinti dall'artiglieria e dai mortai di Kiev, subendo anche alcune perdite.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Droni sulla regione di Odessa, ferita una donna
Lo hanno reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, e il Comando Operativo Sud.

Una donna è rimasta ferita la notte scorsa in seguito ad un attacco con droni delle forze russe nella regione di Odessa, che ha danneggiato alcuni magazzini e abitazioni nelle aree adiacenti al porto di Izmail: lo hanno reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, e il Comando Operativo Sud. In particolare, ha spiegato Kiper, è stato preso di mira il distretto di Izmail, a sud-est della città di Odessa, "dove sono stati registrati danni alle infrastrutture portuali e agli edifici residenziali. Sul posto sono scoppiati degli incendi... Una persona è rimasta ferita, si tratta di una donna nata nel 1935 che ha riportato ustioni". Da parte sua, il Comando Operativo Sud ha precisato che su 28 droni russi distrutti dalle forze ucraine nella notte, quattro sono stati intercettati nella regione di Mykolaiv e 10 nella regione di Odessa.

2 mesi fa
Estero
Putin in Kirghizistan
È la sua prima uscita estera da quando la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti.

Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato stamattina in Kirghizistan, per la sua prima visita ufficiale all'estero da quando la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso un mandato di arresto contro lo "zar". Lo hanno annunciato le agenzie di stampa russe e kirghise.

Non rischia un arresto

Putin incontrerà oggi il suo omologo kirghiso Sadyr Japarov e domani parteciperà al vertice dei leader della Comunità degli stati indipendenti (Csi), che riunisce diverse ex repubbliche sovietiche. Il presidente russo, che ha rinunciato a partecipare a diversi vertici internazionali a causa del mandato d'arresto della Cpi per "deportazione" di bambini ucraini, non corre il rischio di essere arrestato durante questo viaggio: il Kirghizistan, paese dell'Asia centrale vicino a Mosca, non ha ratificato lo Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale.

La prima visita dopo la vittoria di Baku

L'incontro di Putin con Aliev è anche il primo dopo la vittoria di Baku nel Nagorno-Karabakh. Il premier armeno Nikol Pashinian, i cui rapporti con la Russia sono diventati tesi, sarà invece assente al vertice della Csi. Nel corso di questa visita, che coincide con il 20esimo anniversario dell'apertura della base militare russa Kant in Kirghizistan, Putin parlerà anche con il presidente kirghiso Sadyr Japarov. Al vertice di domani dei Paesi dell'ex Unione Sovietica ci sarà il principale alleato dello zar, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ma anche dei leader più dubbiosi sull'invasione dell'Ucraina come il kazako Kassym-Jomart Tokayev e l'uzbeko Shavkat Mirziyoyev.

2 mesi fa
Estero
A Belgorod cade drone ucraino, tre morti
A causa della caduta di un drone ucraino, due edifici residenziali sono stati distrutti.

I soccorritori hanno recuperato il corpo di un bambino da sotto le macerie della casa della città russa di Belgorod colpita dai detriti di un drone ucraino abbattuto, portando a tre il bilancio delle vittime dell'accaduto. Lo riferiscono le autorità locali. "Questa notte a seguito della caduta di un veicolo aereo senza equipaggio alla periferia di Belgorod due edifici residenziali sono stati distrutti, mentre altre costruzioni e alcune automobili sono rimaste danneggiate: sono morte tre persone, una delle quali era un bambino", ha scritto il governatore Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram.

Aumentati gli attacchi ucraini negli ultimi mesi

Nelle prime ore di oggi il ministero della Difesa russo aveva segnalato su Telegram che la difesa aerea ha "sventato" un attacco di droni effettuato da Kiev nella regione di Belgorod intorno alle 23:50 di ieri ora locale. Negli ultimi mesi gli attacchi ucraini contro il territorio russo sono aumentati, sullo sfondo della controffensiva lanciata da Kiev all'inizio di giugno. Martedì un bombardamento ucraino ha ucciso altri due civili sempre nella regione di Belgorod, secondo le autorità locali.

I territori riconquistati

Intanto, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che "ad oggi l'Ucraina ha riconquistato più della metà del territorio preso dalla Russia dal 2022". "Le armi e le attrezzature annunciate oggi contribuiranno a sostenere i progressi dell'Ucraina e a creare ulteriore slancio", ha aggiunto ieri sera Blinken in un post sul suo account X.

Nuovi invio di armi da parte degli USA

Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato un nuovo invio di armi a Kiev da 200 milioni di dollari. Nel pacchetto ci sono missili Aim-9M per la difesa aerea, munizioni per Himars, colpi d'artiglieria e armi leggere con oltre 16 milioni di munizioni. "Gli Stati Uniti sono impegnati a collaborare con gli alleati per fornire all'Ucraina ciò di cui ha bisogno per difendersi sul campo di battaglia. L'amministrazione Biden invita il Congresso a rispettare il suo impegno nei confronti del popolo ucraino approvando ulteriori finanziamenti", si legge in un comunicato del Pentagono.

2 mesi fa
Estero
Kiev, nella notte abbattuti 28 droni russi su 33
Lo ha reso noto l'Aeronautica militare.

Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto nella notte 28 droni kamikaze Shahed-131/136 lanciati dalla Russia su un totale di 33: lo ha reso noto l'Aeronautica militare, come riporta Rbc-Ucraina. I droni sono stati lanciati da nord e sud e sono stati intercettati in sei regioni del Paese, ha precisato l'Aeronautica. Una donna di 68 anni è rimasta ferita nei bombardamenti russi effettuati ieri contro nove comunità di frontiera della regione ucraina di Sumy, rende noto l'amministrazione militare locale su Telegram.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky chiede all'Fmi un piano di supporto finanziario in cinque punti
Questo, ha detto il presidente ucraino, "deve comprendere sanzioni a livello globale, la confisca degli asset russi e dei Paesi che la appoggiano".

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha chiesto, intervenendo in videocollegamento all'assemblea del Fondo monetario internazionale e della Banca Mondiale, un piano di supporto finanziario in cinque punti. Esso deve comprendere sanzioni a livello globale, la confisca degli asset russi e dei Paesi che la appoggiano per "compensare i danni subiti", garanzie a lungo termine sul supporto al Paese, un "pieno controllo" e rendicontazione dei fondi ricevuti e un meccanismo di garanzie per gli investimenti privati nel Paese in modo da moltiplicare le donazioni. "Siamo grati a tutti i leader e le nazioni che hanno supportato l'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. È importante ora garantire la continuità del supporto perché la resilienza dipende da questo. L'aggressore non deve pensare di poter durare più a lungo di noi", ha aggiunto Zelensky.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Gli Usa annunciano un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina
Nel pacchetto ci sono missili Aim-9M per la difesa aerea; munizioni per Himars; colpi di artiglieria da 155 mm e 105 mm; armi leggere e oltre 16 milioni di munizioni per queste.

Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato un nuovo invio di armi all'Ucraina da 200 milioni di dollari. Lo riferisce il Pentagono in una nota. Nel pacchetto ci sono missili Aim-9M per la difesa aerea; munizioni per Himars; colpi di artiglieria da 155 mm e 105 mm; armi leggere e oltre 16 milioni di munizioni per queste. "Gli Stati Uniti sono impegnati a collaborare con gli alleati per fornire a Kiev ciò di cui ha bisogno per difendersi sul campo di battaglia. L'amministrazione Biden invita il Congresso a rispettare il suo impegno nei confronti del popolo ucraino approvando ulteriori finanziamenti", si legge nella nota.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Dagli USA nuovi aiuti militari a Kiev da 200 milioni di dollari
Nel pacchetto è compresa, tra l'altro, la fornitura di missili Aim-9 Sidewinder a corto raggio, munizioni per i razzi Himars e missili anticarro Tow.

Il segretario alla Difesa americano Lloyd J. Austin III nel corso del suo intervento al Gruppo di Contatto alla Nato - che ha visto la presenza anche di Volodymyr Zelensky - ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev da 200 milioni. Nel pacchetto è compresa, tra l'altro, la fornitura di missili Aim-9 Sidewinder a corto raggio, munizioni per i razzi Himars e missili anticarro Tow. "In totale l'impegno dell'America ammonta a circa circa 43,9 miliardi di dollari dall'inizio della guerra", ha spiegato Austin.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Visita a sorpresa di Zelensky a Bruxelles
Al centro dei colloqui, a quanto si è appreso, il sostegno militare all'Ucraina. Oggi a Bruxelles è prevista anche la riunione dei ministri della Difesa della Nato.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è oggi a Bruxelles per incontrare tra gli altri il premier belga Alexander De Croo. Al centro dei colloqui, a quanto si è appreso, il sostegno militare all'Ucraina. Oggi a Bruxelles è prevista anche la riunione dei ministri della Difesa della Nato. Zelensky è stato accolto al quartier generale della Nato dal Segretario generale Jens Stoltenberg, che oggi presiederà la riunione dei ministri della Difesa dell'Alleanza. Il programma del presidente ucraino a Bruxelles non è stato al momento divulgato. In un punto stampa assieme a Zelensky, Stoltenberg ha detto "noi siamo al fianco dell'Ucraina, è importante per tutta la Nato. Oggi ci sarà il Gruppo di contatto, e mobiliteremo più supporto" per Kiev. "La battaglia dell'Ucraina è la nostra, vi aiuteremo finché sarà necessario", ha aggiunto.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin conferma: "Testato con successo il supermissile"
"In questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare", ha detto il leader russo.

La Russia ha quasi completato il suo lavoro sulle armi strategiche avanzate e ha condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una sessione plenaria del Valdai International Discussion Club, secondo quanto riferisce la Tass. "In questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare", ha detto il leader russo. "Abbiamo praticamente completato il nostro lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione ora è finalizzare alcune procedure burocratiche e iniziare la sua produzione e dispiegamento di massa. E lo faremo molto presto", ha aggiunto Putin, secondo Interfax.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Proposi l'adesione di Mosca alla Nato, ma fui respinto"
"La questione è molto più ampia e fondamentale", ha aggiunto Putin. "Stiamo parlando dei principi su cui si baserà un nuovo ordine mondiale", ha detto. "Una pace duratura sarà stabilita solo quando tutti si sentiranno al sicuro", ha affermato.

Vladimir Putin ha affermato di aver proposto che la Russia entrasse nella Nato, ma che la proposta fu respinta. Lo scrive la Tass, secondo cui il presidente russo, intervenendo al club Valdai, ha anche sottolineato che "la Russia non ha iniziato la cosiddetta 'guerra' in Ucraina ma sta cercando di porvi fine". "La crisi ucraina non è un conflitto territoriale, vorrei sottolinearlo. La Russia è il paese più grande del mondo in termini di territorio", ha detto Putin. "Non abbiamo alcun interesse a conquistare ulteriori territori. Abbiamo abbastanza aree da sviluppare, che si tratti della Siberia, della Siberia orientale o dell'Estremo Oriente. Questo non è un conflitto territoriale e nemmeno una questione di stabilire un equilibrio geopolitico regionale", ha evidenziato. "La questione è molto più ampia e fondamentale", ha aggiunto Putin. "Stiamo parlando dei principi su cui si baserà un nuovo ordine mondiale", ha detto. "Una pace duratura sarà stabilita solo quando tutti si sentiranno al sicuro", ha affermato. Alcuni Paesi occidentali hanno mostrato un'arroganza eccessiva, ha detto ancora: L'arroganza dei nostri cosiddetti partner in Occidente era semplicemente esagerata. Non c'è altro modo per dirlo".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sale a 50 il numero di vittime del raid russo su Kupiansk
"Secondo i primi accertamenti, la struttura è stata colpita da un Iskander", ha spiegato il ministro.

È salito a 50 il bilancio delle vittime per il bombardamento russo sul villaggio di Groza, vicino a Kupiansk, nella region di Kharkiv. Lo riporta su Telegram il ministro degli Interni Igor Klimenko. "Secondo i primi accertamenti, la struttura è stata colpita da un Iskander", ha spiegato il ministro.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
"I morti nell'attacco a villaggio vicino Kupiansk sono 49"
Lo riporta Rbc Ucraina.

L'Ufficio del procuratore generale ha chiarito che i morti nell'attacco russo al villaggio di Groza, vicino Kupiansk, sono 49. Lo riporta Rbc Ucraina. Il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, ha specificato su Telegram che il bombardamento è avvenuto alle 13.15 e che oltre a un negozio è stato colpito anche un bar con molti civili: "I soccorritori continuano a lavorare sul posto. Allo stesso tempo, i medici stanno fornendo l'assistenza necessaria alle vittime". Tra i feriti, invece, al momento risulta solo un bambino e non due come precedentemente riportato.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Trump: "Biden faccia pagare all'Europa gli aiuti a Kiev". Intanto anche la Slovacchia chiude il borsellino
Per il Tycoon "neanche un dollaro in più dovrebbe essere speso fino a quando l'Europa non avrà eguagliato l'America nelle spese per difendere l'Ucraina". Intanto la presidente slovacca si sarebbe opposta ad un ulteriore assistenza militare all'Ucraina, in seguito all'elezione del primo ministro filorusso Robert Fico.

"Perché Joe Biden non fa contribuire l'Europa" alle spese per l'Ucraina? È la domanda che pone Donald Trump su Truth, notando come il Vecchio Continente è indietro di 175 miliardi di dollari rispetto agli Stati Uniti negli aiuti a Kiev. "Neanche un dollaro in più dovrebbe essere speso fino a quando l'Europa non avrà eguagliato l'America nelle spese per difendere l'Ucraina", afferma Trump.

La Slovacchia blocca i versamenti

La presidente slovacca Zuzana Čaputová si sarebbe opposta all'invio di ulteriore assistenza militare all'Ucraina, in seguito all'elezione del primo ministro filorusso Robert Fico. Lo riportano i media locali. Secondo il quotidiano Dennik N il Ministero della Difesa slovacco aveva preparato un nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina che la Čaputová avrebbe potuto firmare mentre era ancora in carica il predecessore di Fico, ma la presidente si è rifiutata affermando che le elezioni parlamentari debbano essere rispettate. Il politologo Grigorij Meseznikov prevede che Fico manterrà le promesse fatte in campagna elettorale circa lo stop all'invio di armi a Kiev e che ci sarà attrito tra Bratislava e Bruxelles sia sull'adesione dell'Ucraina all'Ue sia sulle sanzioni europee contro la Russia.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Forze speciali sbarcate in Crimea"
Lo scrive su Telegram l'Intelligence della Difesa ucraina.

Gli uomini delle Forze speciali Stuhna e Bratstvo delle unità dell'Intelligence della Difesa ucraina (Gur) sono sbarcati sul territorio della penisola di Crimea e hanno colpito gli occupanti russi. Lo scrive su Telegram lo stesso Gur. "Le forze speciali del commando Gur sono sbarcate nella Crimea occupata e hanno inflitto una sconfitta agli invasori di Putin", assicura il Gur, che ha postato su Telegram un video che mostra barchini veloci e moto d'acqua che si dirigono verso la costa della Crimea, annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. Dopo lo sbarco sulla costa della penisola, i militari delle unità speciali srotolano la bandiera ucraina.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Protestò in diretta TV contro la guerra, condannata a 8 anni di carcere
L'ex redattrice di Channel One è stata condannata per "aver diffuso false notizie". L'anno scorso protestò contro l'intervento militare su vasta scala della Russia in Ucraina in diretta sulla televisione di Stato.

È stata condannata a oltre otto anni di carcere in contumacia la giornalista russa Marina Ovsyannikova che l'anno scorso in diretta sulla televisione di stato protestò contro l'intervento militare su vasta scala della Russia in Ucraina. Lo rendono noto fonti del tribunale. Ovsyannikova, 45 anni, è fuggita dalla Russia con la figlia e si trova in Francia, a un anno dalla fuga dagli arresti domiciliari. L'ex redattrice di Channel One è stata condannata a otto anni e sei mesi. La procura russa aveva chiesto una pena a nove anni e mezzo di reclusione per Ovsyannikova, diventata famosa per aver fatto irruzione durante un telegiornale con un cartello con le scritte "Fermate la guerra" e "Ti stanno mentendo". La richiesta durante il processo in contumacia era una condanna per aver diffuso "notizie false", accusa che include qualsiasi informazione sulla guerra della Russia in Ucraina che sia in contrasto con la narrativa ufficiale .

2 mesi fa
Ucraina
Decine di omaggi a Prigozhin a 40 giorni dalla sua morte
Foto Shutterstock
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Nell'Ortodossia orientale, si ritiene che l'anima compia il suo viaggio verso paradiso o inferno entro 40 giorni dalla morte.

Decine di persone in lutto hanno reso omaggio al fondatore della Wagner Yevgeny Prigozhin, 40 giorni dopo che il jet su cui stava viaggiando si è schiantato a nord di Mosca, uccidendo lui e tutti passeggeri, tra cui altre due figure di spicco del gruppo di mercenari.

Nell'Ortodossia orientale, si ritiene che l'anima compia il suo viaggio finale verso il paradiso o l'inferno il 40esimo giorno dopo la morte. Sulla sua tomba a San Pietroburgo, sua madre, Violetta, e suo figlio, Pavel, hanno deposto fiori, riporta Sky News condividendo alcune immagini. Alcuni sostenitori hanno sventolato le bandiere nere di Wagner che sfoggiano un teschio e il motto "Sangue, Onore, Patria, Coraggio".
Ai memoriali a Mosca e in altre città russe, decine di combattenti di Wagner e semplici russi hanno reso omaggio a Prigozhin, anche se non ci sono state manifestazioni di massa. La televisione statale russa non ha invece dato alcuna notizia in merito.

2 mesi fa
Ucraina
Shmyhal: "Ucraina sarà il centro di produzione militare d'Europa"
Il primo ministro dichiara l'intenzione di diventare un nuovo centro di produzione militare in Europa. La produzione propria di difesa è inoltre organizzata d'accordo con gli Usa, riferisce il consigliere Yermak.

Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal si è detto convinto che in futuro l'Ucraina diventerà un nuovo centro per la produzione di prodotti militari di alta qualità in Europa. Lo riporta Ukrinform.
"Tutti sono consapevoli dei rischi, ma chi pensa in modo strategico capisce anche che l'Ucraina diventerà un nuovo centro di produzione militare in Europa. Oggi stiamo già collaborando con i Paesi partner per il ripristino dell'equipaggiamento militare occidentale. Inoltre, si sta elaborando la creazione di un ciclo chiuso per la produzione di armi, equipaggiamento militare e munizioni in Ucraina, stiamo creando joint venture e centri di servizio", ha detto Shmyhal durante il primo Forum internazionale delle industrie della difesa a Kiev.

L'accordo con Biden

La localizzazione della produzione di arsenale difesa in Ucraina è stato concordato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante l'ultima visita di Volodymyr Zelensky negli Usa. Lo ha annunciato su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Andry Yermak. "La produzione propria di difesa è un passo importante verso la vittoria. Nel prossimo futuro, gli esperti di entrambe le parti inizieranno a incontrarsi per definire una tabella di marcia per la cooperazione. Parallelamente, si sta lavorando a una nuova struttura di sicurezza globale", ha aggiunto.

2 mesi fa
Ucraina
Zelensky annuncia una 'Alleanza delle industrie della difesa'
Il presidente Zelensky ha annunciato un'intesa tra produttori di armi.

"Oggi, in questo forum, annunciamo la creazione dell'Alleanza delle industrie della difesa. Un'alleanza che valorizza il diritto internazionale ed è capace di lavorare per la reale tutela del diritto internazionale. Tutela della sicurezza - e non sto parlando solo dell'Ucraina, ma anche della sicurezza di qualsiasi nazione del mondo dalle aggressioni". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al primo Forum Internazionale delle Industrie della Difesa di Kiev.

"Costruire un nuovo arsenale del mondo libero insieme all'Ucraina"

"Abbiamo redatto una dichiarazione di base corrispondente come fondamento di questa alleanza, alla quale possono aderire i produttori di armi e attrezzature militari di tutto il mondo che condividono la nostra intenzione di fornire una reale protezione dalle aggressioni", ha aggiunto.
"Oggi, al suo inizio, 13 importanti aziende hanno già firmato questa dichiarazione, dimostrando la loro disponibilità a costruire un nuovo arsenale del mondo libero insieme all'Ucraina". Il leader ucraino ha poi evidenziato che Kiev "sta sviluppando un regime economico speciale per il complesso industriale-difensivo. Per dare a tutte le aziende" che vogliono venire in Ucraina "l'opportunità di realizzare il proprio potenziale".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin celebra la 'riunificazione di 4 regioni alla Russia'
Il presidente Russo ha parlato di "riunificazione" avvenuta per Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson

L'agenzia Tass riferisce che il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con i cittadini per il Giorno della riunificazione delle regioni del Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson con la Russia: "Cari cittadini russi, mi congratulo con voi per il Giorno della riunificazione delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson con la Russia.

Un anno fa, il 30 settembre, ha avuto luogo un evento decisivo, veramente storico e fatidico: l'ammissione di quattro nuovi soggetti della Federazione alla Russia. Milioni di residenti delle regioni hanno fatto la loro scelta: stare con la loro patria", ha detto.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin affida al vice di Prigozhin i volontari in Ucraina
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L'ufficiale scelto è Andrey Troshev: un colonnello in pensione meglio noto col suo nome di battaglia di Sedoy, "capelli grigi", e sotto sanzioni europee per il suo ruolo nella guerra in Siria.

A poco più di un mese dal disastro aereo in cui è morto il capo dei mercenari della Wagner, Evgheni Prigozhin, Putin ha incaricato uno dei più noti comandanti del famigerato gruppo paramilitare di formare nuove unità di volontari per combattere in Ucraina. L'ufficiale scelto è Andrey Troshev: un colonnello in pensione meglio noto col suo nome di battaglia di Sedoy, "capelli grigi", e sotto sanzioni europee per il suo ruolo nella guerra in Siria. Putin e Troshev si sarebbero incontrati giovedì sera, almeno stando al Cremlino, che ha pubblicizzato ampiamente il faccia a faccia, con tanto di video trasmessi in tv: segno che Mosca vuole mostrare apertamente di puntare alla formazione di nuovi gruppi di volontari che rimpiazzino o semplicemente rimodellino il Gruppo Wagner. Tuttavia, si vuole che esse siano fermamente sotto il controllo del governo russo. Non per niente durante l'incontro Putin ha sottolineato che i benefici finanziari dello Stato per chi combatte in Ucraina valgono anche per i gruppi di volontari.

Il futuro della Wagner

Il futuro della Wagner e dei suoi mercenari resta comunque avvolto nelle nebbie dell'incertezza. Secondo alcuni funzionari americani sentiti dal New York Times, Putin non vuole rinunciare all'esperienza sul campo di battaglia di queste milizie, da anni braccio armato del Cremlino in tanti scenari di guerra nel mondo e più volte accusate di atrocità. E i gruppi di volontari possono servire a Mosca per evitare nuove impopolari mobilitazioni forzate come quella del settembre dello scorso anno, sebbene oggi lo zar abbia firmato il decreto sulla coscrizione autunnale per il servizio militare che riguarderà 130'000 russi. Dopo l'ammutinamento dei mercenari di Prigozhin - morto due mesi dopo assieme ai suoi luogotenenti in un disastro aereo per il quale tanti sospettano proprio il Cremlino - Putin vuole comunque assicurarsi che i gruppi armati siano in effetti fedeli al ministero della Difesa russo (col quale Prigozhin era invece in perpetuo e aperto contrasto).

Ruolo di Troshev

E qui Troshev potrebbe giocare un ruolo fondamentale. In un'intervista rilasciata a Kommersant poco dopo la rivolta della Wagner, Putin aveva detto di aver proposto il colonnello Troshev, pure lui originario di San Pietroburgo, per sostituire Prigozhin come capo dei mercenari, ma che lo stesso Prigozhin si era opposto alla scelta. Impossibile dire se le cose stiano come le racconta il leader del Cremlino, ma certo Troshev pare godere della fiducia di Putin, e Mosca ha sottolineato che il colonnello adesso "lavora" per il ministero della Difesa. L'ordine di Putin di formare nuovi gruppi di volontari arriva appena due giorni dopo che l'esercito ucraino aveva annunciato di aver avvistato tra le file delle forze russe "circa 500" ex combattenti della Wagner: combattenti che però - secondo la narrazione non verificabile di Kiev - non formerebbero un'unità a parte ma sarebbero divisi tra i vari battaglioni che hanno invaso l'Ucraina. Anche due fonti del Guardian sostengono che alcuni ex mercenari abbiano firmato contratti col ministero della Difesa russo o con altri gruppi armati filo-Cremlino, ma altri si sarebbero rifiutati perché ancora legati al defunto Prigozhin.

"Missile ad alta precisione ammodernato"

Mentre la guerra continua, Dmitry Medvedev è tornato alle sue dichiarazioni da falco affermando di aver assistito al lancio di prova di un non meglio precisato "missile ad alta precisione ammodernato" al poligono di Kapustin Yar, in Russia meridionale. Stando alla Tass, il numero due del Consiglio di sicurezza russo avrebbe avvisato che il nuovo missile sarebbe stato sviluppato apposta per "l'operazione militare speciale" in Ucraina. Anche Kiev punta ad armi nuove e più potenti e oggi ha inaugurato un forum sulle armi incoraggiando i partecipanti a vedere un'opportunità commerciale nel rilancio dell'industria bellica nazionale.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Svizzera inasprisce le sanzioni legate alla fornitura di droni iraniani in Russia
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In considerazione del sostegno militare fornito dall'Iran all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina, contraria al diritto internazionale, e del fatto che la Russia si avvale di veicoli aerei senza pilota (droni) di fabbricazione iraniana, il 29 settembre 2023 il Consiglio federale ha adottato ulteriori sanzioni nei confronti della Repubblica Islamica dell'Iran, riprendendo così le misure emanate dall'UE il 20 luglio 2023 nell'ambito di un nuovo regime sanzionatorio.

Oggi il Consiglio federale ha adottato ulteriori sanzioni in relazione con la fornitura di droni iraniani alla Russia, associandosi così alle nuove misure decise dall’Unione europea (UE) come conseguenza dell’impiego di droni iraniani nell’ aggressione militare della Russia contro l’Ucraina. Lo comunica il Consiglio federale stesso, spiegando che le modifiche entrano in vigore questa sera alle ore 18.

Le sanzioni

In considerazione del sostegno militare fornito dall'Iran all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina, contraria al diritto internazionale, e del fatto che la Russia si avvale di veicoli aerei senza pilota (droni) di fabbricazione iraniana, oggi il Consiglio federale ha adottato ulteriori sanzioni nei confronti della Repubblica Islamica dell'Iran, riprendendo così le misure emanate dall'UE il 20 luglio 2023 nell'ambito di un nuovo regime sanzionatorio. La vendita, la fornitura, l'esportazione e il transito di componenti utilizzati per la costruzione e la produzione di veicoli aerei senza pilota (droni) sono ora vietati. Inoltre, sono previste sanzioni finanziarie e restrizioni di viaggio mirate per persone e organizzazioni che sostengono il programma di droni iraniano. La Svizzera ha ripreso queste nuove sanzioni nell'ordinanza che istituisce provvedimenti nei confronti della Repubblica Islamica dell'Iran. La Svizzera adotta gli elenchi delle sanzioni dell'UE relative alla fornitura di droni iraniani in Russia già dall'autunno 2022; l'ultimo elenco è stato ripreso il 16 agosto 2023 nell'ambito dell'ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina. Con la decisione odierna, il Consiglio federale prosegue lo stretto partenariato tra la Svizzera e l'UE in materia di sanzioni.

2 mesi fa
Svizzera
Dal Consiglio federale 100 milioni a Kiev per lo sminamento umanitario
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Il pacchetto verrà finanziato dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

La Svizzera dichiara lo sminamento umanitario in Ucraina una priorità e mette a disposizione per i prossimi quattro anni 100 milioni di franchi supplementari a questo scopo, consentendo così la ripresa della attività nel paese. Il pacchetto sarà finanziato in parti uguali dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). L'Ucraina è diventata uno dei Paesi con la maggiore presenza di mine al mondo: si stima che un terzo del suo territorio sia disseminato di mine e altri ordigni esplosivi, ha spiegato la consigliera federale Viola Amherd, responsabile del DDPS.

La popolazione torna nei territori riconquistati

La popolazione civile, fuggita nel 2022 in seguito all'invasione russa, sta ora tornando nei territori riconquistati dall'esercito ucraino, in particolare nel Nord e nel Sud del Paese. In queste zone, che hanno subito pesanti combattimenti, gli incidenti si susseguono: i contadini innescano mine anticarro mentre lavorano nei campi e i civili, compresi i bambini, vengono dilaniati da ordigni esplosivi o mine antiuomo nei loro giardini o mentre sgombrano le macerie delle loro case. Lo sminamento quindi è assolutamente urgente e costituisce un prerequisito per la ricostruzione del Paese, storicamente considerato "il granaio d’Europa". Per queste ragioni, la Confederazione ha deciso di potenziare l'attuale programma di cooperazione internazionale con una priorità per lo sminamento umanitario. Rispetto agli 1,8 miliardi già destinati all'Ucraina dal Consiglio federale, con questo pacchetto ci sarebbero 50 milioni in più, quelli che verserà il DDPS, ha precisato Ignazio Cassis, capo del DFAE. In occasione della presentazione del primo pacchetto umanitario, il Consiglio federale ha dato mandato ai nostri due dipartimenti di valutare l'impegno nel settore dello sminamento abbiamo presentato questa proposta che è stata accettata, ha aggiunto il ministro degli esteri. Cassis ha anche annunciato che parteciperà alla prossima conferenza internazionale a Zagabria sullo sminamento e che nel 2024 una conferenza sul medesimo tema sarà organizzata a Ginevra.

Competenze e impegno in loco

La Svizzera inoltre dispone di competenze all'avanguardia in questo campo visto che a Ginevra ha sede il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD), che nell'ultimo decennio ha fornito all'Ucraina formazione, supporto strategico e consulenza tecnica per rafforzare la capacità delle istituzioni governative. Inoltre un'organizzazione svizzera, la Fondation suisse de déminage (FSD), è già presente in Ucraina e nella Confederazione hanno sede diversi produttori di macchinari per lo sminamento. La Confederazione ha sostenuto lo sminamento umanitario in Ucraina stanziando 15,2 milioni di franchi negli ultimi due anni, in particolare a sostegno delle attività del GICHD e della FSD. Il DDPS ha donato alle organizzazioni umanitarie ucraine un dispositivo di sminamento della Fondazione Digger, con sede nel Giura, e finanzia la formazione di esperti ucraini in sminamento umanitario da parte del GICHD. Con il pacchetto aggiuntivo di 100 milioni, la Svizzera potrà ulteriormente ampliare il lavoro di sminamento svolto da queste e altre organizzazioni, fornire attrezzature e formazione agli sminatori ucraini, sostenere il governo nel coordinamento di questa impresa ed esplorare approcci innovativi, ha concluso Amherd.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Nuove armi nucleari avanzate"
I lavoratori del settore nucleare russo stanno infatti "introducendo tecnologie all'avanguardia nei settori dell'energia e dello spazio" e "nella creazione di armi avanzate capaci di mantenere l'equilibrio strategico nel mondo", ha voluto sottolineare Vladimir Putin.

La Russia conferma di portare al 6% del Pil le spese per la difesa del prossimo anno - annunciando un aumento del 70% - per chiarire che l'offensiva in Ucraina resta la priorità numero uno per lo zar, che torna a evocare la minaccia atomica sul mondo: I lavoratori del settore nucleare russo stanno infatti "introducendo tecnologie all'avanguardia nei settori dell'energia e dello spazio" e "nella creazione di armi avanzate capaci di mantenere l'equilibrio strategico nel mondo", ha voluto sottolineare Vladimir Putin, mettendo in evidenza una corsa alle armi che continua ad alimentare le tensioni internazionali, tra le prospettive di una guerra ancora lunga.

Spese militari

L'aumento delle spese militari della Russia previsto per il 2024 è "assolutamente necessario" a causa della "guerra ibrida" scatenata contro Mosca, ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ribadendo come Mosca "continua l'operazione militare speciale (in Ucraina) e questo comporta alti costi". Dall'inizio del conflitto, lo scorso anno, la Russia ha incrementato la produzione di armi e immesso ingenti fondi nel suo comparto militare nonostante l'inflazione elevata e un rublo più debole. Un documento del ministero delle Finanze russo afferma che la spesa per la difesa è destinata ad aumentare di oltre il 68% su base annua fino a quasi 10,8 trilioni di rubli (111,15 miliardi di dollari), pari al 6% del Pil e superiore alla spesa per la politica sociale, e secondo i dati calcolati dall'Afp sarà tre volte più alto della spesa per istruzione, protezione ambientale e sanità messe insieme. L'aumento della spesa per la difesa arriva mentre la banca centrale russa avverte che la crescita economica è destinata a rallentare nella seconda metà di quest'anno. Ma il presidente Putin ha ampiamente ignorato gli effetti economici dell'invasione, celebrando invece la resistenza della Russia alle sanzioni occidentali. E mentre porta l'economia russa a investire sempre più sulla guerra, lo zar rinsalda le alleanze e incontra al Cremlino Ramzan Kadyrov, dopo le voci circolate sui social che il leader ceceno fosse gravemente malato, o addirittura morto.

Kiev

Dall'altra parte del fronte, anche Kiev pensa alle alleanze e riceve la visita dei ministri della Difesa francese, Sébastien Lecornu, e britannico, Grant Shapps - al centro ulteriori aiuti militari - e del segretario della Nato Jens Stoltenberg. "Più forte diventa l'Ucraina, più ci avviciniamo alla fine della guerra", ha affermato il capo dell'Alleanza atlantica dopo aver incontrato Volodymyr Zelensky, assicurando che le forze ucraine "stanno guadagnando gradualmente terreno" nella controffensiva e che in futuro, l'ingresso di Kiev la Nato più forte. Più concretamente, Zelensky ha sottolineato come Stoltenberg si sia "impegnato ad intervenire per difendere le infrastrutture energetiche ucraine", con l'inverno alle porte e i raid russi che tornano ad abbattersi sugli impianti critici: nell'ultima giornata, un raid di Mosca ha colpito un impianto di gas ad Avdiivka. Sul terreno, mentre le forze ucraine sostengono di contenere l'avanzata delle truppe russe nel sud e nell'est, i miliziani russi filo-ucraini della 'Legione Libertà della Russia' hanno annunciato un nuovo sconfinamento nella regione di Belgorod, dopo le incursioni del giugno scorso. Parlando di una "battaglia" in territorio russo, i 'legionari' hanno rivendicato di aver procurato "perdite di manodopera e attrezzature" tra gli invasori, mentre nessun commento è stato rilasciato dalle autorità russe. In serata si è poi riacceso lo scontro di confine tra Minsk e Varsavia, con il ministero della Difesa bielorusso che ha denunciato una "violazione dello spazio aereo" da parte di un elicottero polacco che - a detta del governo Lukashenko - sarebbe entrato per due volte nei cieli bielorussi. Un'accusa puntualmente negata dalle forze armate polacche.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Varsavia: "Il razzo caduto al confine a novembre era ucraino"
Lo ha affermato il ministro della Giustizia polacco Zbigniew Ziobro riportando i risultati dell'inchiesta sull'esplosione del razzo a Przewodów, nella quale sono morte due persone.

Il missile caduto a novembre 2022 in Polonia, nella zona di confine con l'Ucraina, apparteneva agli ucraini.

Lo ha affermato il ministro della Giustizia polacco Zbigniew Ziobro riportando i risultati dell'inchiesta sull'esplosione del razzo a Przewodów, nella quale sono morte due persone. "L'indagine condotta dalla procura polacca ha portato all'emissione di un parere che indica categoricamente che questo missile era ucraino, sempre di produzione sovietica o russa. Per quanto riguarda il luogo di lancio e l'appartenenza a un gruppo militare specifico, si trattava di un razzo ucraino",

ha detto Ziobro citando il parere degli esperti, secondo quanto riportato dall'agenzia Pap. Per quanto riguarda i rapporti con gli ucraini per le indagini, "mi dispiace moltissimo ma per molti mesi non c'è stata tale cooperazione in questa materia", ha affermato il ministro, sottolineando che la procura polacca collabora con l'Ucraina per "documentare i crimini russi commessi". Nell'inchiesta su Przewodów, la parte ucraina non avrebbe invece avuto lo stesso atteggiamento:

"Non penso che questa sia una decisione a livello di procura. Penso che queste siano decisioni ad alto livello politico dello Stato ucraino", ha detto il ministro della Giustizia.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Evacuati i bambini da prima linea del fronte"
A comunicarlo il vice governatore ucraino Yevgen Myronenko.

Le autorità ucraine hanno evacuato oggi tutti i bambini da diverse città e villaggi vicini alla linea del fronte nella regione di Zaporizhzhia (sud), punto focale della controffensiva contro l'esercito russo. "Abbiamo portato a termine il compito assegnato dal governo ucraino" e "abbiamo evacuato tutti i bambini con le loro famiglie" dalle località di Gulyaipole, Preobrazhenka, Yegorivka, Stepnogirsk e Novopavlivka, ha detto in televisione il vice governatore Yevgen Myronenko.

Evacuati 59 bambini

Secondo i media ucraini sono stati evacuati complessivamente 59 bambini. L'evacuazione di queste località era stata annunciata ad agosto, a causa della situazione di sicurezza "difficile". Le forze ucraine hanno riportato avanzamenti limitati nelle ultime settimane nella regione di Zaporizhzhia, dove si trovano ad affrontare posizioni fortificate dell'esercito russo. Tuttavia, all'inizio di settembre, le truppe ucraine sono riuscite a riconquistare la città di Robotyné, situata molto vicino alle città e ai villaggi interessati dalle evacuazioni. I combattimenti si svolgono attualmente a est di questo villaggio, vicino a Verbové.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "La Wagner di nuovo nell'Est del Paese"
A dirlo Ilya Yevlash, a capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate di Kiev.

Il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash ha confermato in un commento a Rbc-Ucraina che i combattenti della milizia Wagner sono tornati nell'Est del Paese occupato dai russi. "Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della milizia Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo", dopo la fallita insurrezione di Yevgeny Prigozhin il 24 giugno scorso. Yevlash, nella sua dichiarazione, ha sottolineato che i mercenari del gruppo Wagner adesso non rappresentano una svolta per i russi nei combattimenti: "Non rappresenteranno una minaccia significativa, come prima, dal momento che il loro leader, Prigozhin, non c'è più. Queste persone sono effettivamente tra i militari più addestrati dell'esercito russo, ma non diventeranno una minaccia significativa, un punto di svolta", ha concluso.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Mosca lavora a collegamenti ferroviari con città occupate"
Lo ha affermato il consigliere del sindaco in esilio di Melitopol, Petro Andriushchenko.

La Russia ha iniziato a costruire collegamenti ferroviari diretti con le città ucraine occupate di Mariupol, Volnovakha e Donetsk - nella regione di Donetsk - che potrebbero ridurre la dipendenza logistica di Mosca dal ponte di Crimea: lo ha detto il consigliere del sindaco in esilio di Melitopol, Petro Andriushchenko. Il funzionario, riporta il Kyiv Independent, ha osservato che se questi sforzi avranno successo, la Russia collegherà la linea ferroviaria Mariupol-Aslanove-Kalchyk-Volnovakha nell'Ucraina occupata con le città russe di Taganrog e Rostov-sul-Don. Volnovakha ha un collegamento ferroviario anche con Rozivka e Melitopol nella regione di Zaporizhzhia, oltre che con la Crimea occupata, ha aggiunto.

La costruzione di questi nuovi collegamenti sarebbe un vantaggio per la logistica militare e civile russa nei territori occupati e ridurrebbe la dipendenza di Mosca dal ponte di Kerch in Crimea, ha commentato Andriushchenko. Secondo il funzionario, i lavori per le nuove tratte ferroviarie sono già iniziati, in particolare per un ponte sul fiume Kalmius vicino al villaggio di Hranitne, nel Donetsk.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca vuole arrestare il presidente della Cpi
Oltre che nei confronti di Hofmanski, le autorità russe hanno emesso ordini di cattura per due suoi vice: i giudici Luz del Carmen Ibanez Carranza e Bertram Schmitt. Ma uguali misure erano state prese in primavera contro altri magistrati della Cpi, compreso il procuratore, Karim Ahmad Khan.

La Russia continua il suo braccio di ferro con la Corte penale internazionale (Cpi). Il ministero dell'Interno ha fatto sapere di aver inserito nella lista dei ricercati il presidente dell'organo giudiziario internazionale, il polacco Piotr Hofmanski. "Ricercato in base a un articolo del Codice penale russo", si legge nell'informativa inserita nel sito del dicastero, anche se questo articolo non viene specificato. Non ci sono dubbi, comunque, che si tratti di una risposta all'ordine di arresto spiccato dalla Cpi nel marzo scorso nei confronti di Vladimir Putin con l'accusa di crimini di guerra. Oltre che nei confronti di Hofmanski, le autorità russe hanno emesso ordini di cattura per due suoi vice: i giudici Luz del Carmen Ibanez Carranza e Bertram Schmitt. Ma uguali misure erano state prese in primavera contro altri magistrati della Cpi, compreso il procuratore, Karim Ahmad Khan.

L'ordine di arresto contro Putin

Il conflitto tra Mosca e la Cpi è cominciato il 17 marzo scorso, quando la Corte internazionale, di cui la Russia non riconosce la giurisdizione (come del resto gli Stati Uniti), ha emesso un ordine di arresto nei confronti del presidente russo e della commissaria per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, accusandoli del "crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia". Imputazioni respinte dalle autorità di Mosca, secondo le quali i bambini trasferiti dall'Ucraina non sono stati spostati contro il volere dei parenti ma sono stati portati in salvo venendo fatti evacuare da aree soggette a bombardamenti o altre violenze conseguenza del conflitto. L'ordine di arresto nei suoi confronti ha limitato le possibilità di Putin di viaggiare all'estero per partecipare ad eventi internazionali. Il presidente tra l'altro non ha potuto recarsi in Sudafrica per partecipare il mese scorso al vertice dei Paesi Brics. Ma nel mese di ottobre è in programma la prima missione fuori dai confini nazionali dopo la misura restrittiva, con una visita in Cina, altro Paese che non aderisce al tribunale internazionale.

I ricercati dalla magistratura russa

Sebbene le accuse di Mosca nei confronti del presidente Hofmanski e dei suoi due vice non siano state rese note, è lecito aspettarsi che non si scosteranno di molto da quelle già mosse al procuratore Karim Khan e a due giudici inseriti come lui nella lista dei ricercati dalla magistratura russa. Tra queste, "attacco a un rappresentante di uno Stato estero sotto tutela internazionale con lo scopo di complicare le relazioni internazionali" e l'incriminazione di "una persona che si sa innocente".

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Ucciso il capo della flotta russa del Mar Nero"
Oltre all'ammiraglio Sokolov avrebbero perso la vita altri 34 ufficiali. La Russia parla di un uomo disperso al comando della flotta.

Era nell'aria. Su Wikipedia qualcuno aveva segnato come morto il comandante della flotta russa del Mar Nero, l'ammiraglio Viktor Sokolov, già all'indomani dell'attacco ucraino a Sebastopoli. Ora la conferma da parte del comando delle Operazioni Speciali. Non solo. Nell'edificio neoclassico del centro della città fondata da Caterina la Grande avrebbero trovato la morte 34 ufficiali mentre ben 105 "invasori" sarebbero rimasti feriti. E l'edificio in sé viene giudicato "irreparabile". Mano a mano che emergono nuovi dettagli è sempre più chiaro il livello del danno patito dai russi a Sebastopoli e, per contro, il successo messo a segno dagli ucraini, che evidentemente sapevano dove e quando e colpire; sempre secondo gli ucraini, l'attacco alla nave da sbarco Minsk, avvenuto a metà settembre, avrebbe spezzato via 62 marinai, già a bordo del vascello perché sarebbero dovuti partire il giorno successivo. Naturalmente è impossibile verificare in modo indipendente queste informazioni - i russi parlano di un solo uomo disperso al comando della flotta e di danni "minimi" - ma se così fosse si tratterebbe di uno smacco atroce per il Cremlino.

Risposta russa su Odessa

Mosca nella notte si è vendicata colpendo Odessa. A casaccio però. L'ondata di missili ha provocato due morti e un ferito, ha danneggiato "significativamente" le strutture del porto, un hotel abbandonato sul lungomare e un silos con 1'000 tonnellate di grano. In rete i canali filorussi pretendevano che l'albergo fosse in realtà un centro di comando dell'esercito ucraino ma persino alcuni profili legati alla propaganda hanno smentito la teoria. "Questo era il mio hotel", ha scritto su X l'imprenditore Andrey Stavnitser. "Sognavo di costruire un bellissimo e moderno lungomare a Odessa. Come a tutti gli abitanti di qui, l'edificio non mi piaceva - un monumento alla sciatteria e al cattivo gusto - e sognavo di ristrutturarlo. Ma ricostruiremo tutto. E Odessa sarà bella come i russi non hanno mai potuto immaginare nei loro più terribili incubi". Il ministero della Difesa ucraino sui social media ha definito l'attacco alla città un "patetico tentativo di ritorsione" per il colpo messo a segno a Sebastopoli e l'ha classificato come "una violazione del diritto internazionale umanitario, poiché ha preso di mira sia le truppe che le infrastrutture civili, anche per la fornitura di energia elettrica". Stando all'Aeronautica militare, la Russia ha lanciato contro l'Ucraina 12 missili da crociera Kalibr, due missili antinave Onyx e 19 droni kamikaze. I bombardamenti sono poi proseguiti costanti nel resto delle zone del fronte mentre un drone ucraino ha attaccato l'aeroporto di Khalino, nella regione russa di Kursk.

Consegnati gli Abrams

Ma dal punto di vista militare la notizia di giornata è senz'altro l'arrivo dei carri armati americani Abrams, benché non si sappia il loro numero preciso (gli Usa ne avevano promessi un trentina). "Buone notizie. Gli Abrams sono già in Ucraina e si preparano a rafforzare le nostre brigate: sono grato ai nostri alleati per aver rispettato gli accordi, stiamo cercando nuovi contratti e ampliando la geografia delle forniture", ha commentato il presidente Volodymyr Zelensky. A Ginevra, invece, le notizie sono pessime. Erik Mose, presidente della Commissione d'inchiesta sull'Ucraina, ha dichiarato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che il suo team ha raccolto ulteriori prove nel Kherson che indicano "un uso della tortura sistematico da parte delle forze armate russe nelle aree in precedenza sotto il loro controllo". In alcuni casi le vittime "sono morte", in altri i familiari sono stati costretti "a udire" le violenze sessuali ai danni dei loro cari.

Mose ha affermato che i tentativi della Commissione di comunicare con Mosca sono rimasti senza risposta nonostante gli sia stata data l'opportunità di rispondere alle accuse durante l'udienza del Consiglio: "Nessun rappresentante russo ha partecipato".

2 mesi fa
Estero
Nuovo attacco russo su Odessa
Secondo l'esercito ucraino, la Russia ha condotto l'assalto con 19 droni e 14 missili. Colpita un'infrastruttura portuale

La Russia ha lanciato un nuovo attacco nella regione di Odessa con 19 droni e 14 missili. Lo ha reso noto il governatore Oleg Kiper che, su Telegram, ha parlato di numerosi "colpi" tra cui l'attacco a un'"infrastruttura portuale". "Un civile è rimasto ferito dall'onda d'urto", ha aggiunto Kiper, precisando che l'uomo è stato trasferito in ospedale. Secondo l'esercito ucraino, la Russia ha condotto l'assalto con 19 droni Shahed di fabbricazione iraniana, due missili supersonici Onyx e altri 12 missili Kalibr. Secondo la stessa fonte, è stato mobilitato anche un sottomarino. Tutti i droni e gli 11 missili Kalibr sono stati abbattuti dalle difese aeree, ha proseguito l'esercito, aggiungendo che la località balneare di Odessa ha subito danni "significativi" e che un incendio, rapidamente spento, è scoppiato in un edificio alberghiero. I proiettili Onyx hanno distrutto depositi di grano senza causare vittime, sempre secondo l'esercito, che ha riferito di magazzini e aziende danneggiati dalla caduta di detriti nei sobborghi di Odessa.

Da dove sono stati lanciati missili e droni

L'Aeronautica militare ucraina ha precisato successivamente che Mosca ha lanciato i droni kamikaze Shahed dal sud-est della Russia (Primorsko-Akhtarsk), mentre i missili Kalibr sono stati lanciati da una nave e un sottomarino nel Mar Nero (regioni di Feodosia e Novorossiysk) ed i missili supersonici Onyx dalla regione di Sebastopoli nella Crimea occupata. Lo riporta Rbc-Ucraina.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev sfonda la linea di difesa russa di Surovikin
lo riporta il Telegraph, citando riprese video dalle prime linee.

L'Ucraina ha sfondato per la prima volta una sezione della principale linea difensiva russa sul fronte meridionale del Paese: lo riporta il Telegraph, che cita riprese video dalle prime linee. I veicoli corazzati di Kiev sono stati filmati oltre la prima rete di trincee, fossati anticarro e campi minati russi: "Sembra che l'Ucraina sia avanzata nella breccia della cosiddetta linea Surovikin", scrive il quotidiano britannico. Le forze ucraine erano già penetrate nelle posizioni difensive con assalti di fanteria su piccola scala per eliminare le trincee russe in direzione del villaggio di Verbove, nella regione di Zaporizhzhia. Le riprese fatte ieri dai droni in prima linea, e verificate col metodo della geolocalizzazione, sembrano mostrare veicoli Stryker, Marder e Mrap delle Forze armate ucraine che avanzavano su una strada di campagna verso la periferia occidentale del villaggio di Verbove. La colonna era seguita da veicoli per lo sminamento e da veicoli corazzati M113 per il trasporto delle truppe, di fabbricazione americana.

"Un importante segno di progresso nella controffensiva ucraina"

L'avanzata significa che le forze ucraine stanno operando con attrezzature pesanti attraverso le difese messe in atto dall'ex comandante dell'invasione russa - il generale Sergey Surovikin, soprannominato generale Armageddon - per ostacolare la controffensiva ucraina, scrive il Telegraph. "La capacità di portare i veicoli corazzati verso e attraverso le più formidabili difese russe erette per fermarli e di farli operare vicino alle posizioni difensive russe è un importante segno di progresso nella controffensiva ucraina", ha commentato da parte sua l'Istituto per lo studio della guerra. Ulteriori filmati geolocalizzati pubblicati il 20 e 21 settembre, prosegue il centro studi statunitense, indicano che le forze ucraine sono avanzate anche a ovest e a sud-ovest di Verbove.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky e la moglie Olena sono arrivati alla Casa Bianca
Il leader ucraino e il presidente americano avranno un colloquio nello Studio Ovale, mentre le consorti terranno un incontro privato.

Volodymyr Zelensky e la moglie Olena sono arrivati alla Casa Bianca dove sono stati ricevuti da Joe Biden e la first lady Jill. Il leader ucraino e il presidente americano avranno un colloquio nello Studio Ovale, mentre le consorti terranno un incontro privato. Biden e Zelensky si sposteranno poi per un meeting allargato anche alla vice presidente americana Kamala Harris. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, prima dell'incontro tra i due leader, ha annunciato che ol presidente USA offrirà al suo omologo un nuovo pacchetto di aiuti militari statunitensi che includerà sistemi "significativi" che aumenteranno "le capacità di difesa aerea" dell'Ucraina.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Senza aiuti perdiamo". Gelo dei repubblicani
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo Paese "conta sul costante sostegno" da parte degli Stati Uniti per vincere la guerra. Il timore di Washington è che i missili a lungo raggio richiesti da Kiev possano essere usati per attaccare in territorio russo con conseguenze inimmaginabili per l'Ucraina e il mondo.

Volodymyr Zelensky incassa una batosta a Washington dove, nonostante il sostegno incondizionato di Joe Biden e l'annuncio di un nuovo pacchetto di armi a Kiev, i repubblicani della Camera fanno muro contro il supporto a tempo indeterminato all'Ucraina gelando le aspettative del leader ucraino e le richieste del commander-in-chief. "Se non riceviamo gli aiuti perderemo la guerra", è stato l'appello accorato di Zelensky ai circa 70 senatori incontrati assieme al leader della maggioranza democratica, Chuck Schumer, e quello della minoranza repubblicana, Mitch McConnell. Il presidente ucraino, in tenuta militare ma con la camicia, ha ringraziato "i senatori e i deputati per il loro sostegno", ma ha evitato di rispondere alle domande dei giornalisti. "I dettagli delle nostre conversazioni li teniamo per noi", ha dichiarato secco non nascondendo una certa delusione.

Gli USA: "Abbiamo i nostri problemi fiscali di cui occuparci"

Gli equilibri al Congresso americano sono cambiati rispetto a nove mesi fa e, soprattutto alla Camera, il fronte degli scettici sugli aiuti è sempre più ampio. A gelare le aspettative di Zelensky e le richieste di Biden ci ha pensato lo speaker repubblicano Kevin McCarthy escludendo, o comunque non impegnandosi formalmente a mettere in agenda l'approvazione del pacchetto da 24 miliardi di dollari di aiuti entro la fine dell'anno, come chiesto dal presidente. "Abbiamo i nostri problemi fiscali di cui occuparci. Ci sono 10.000 persone che hanno appena attraversato il confine e il presidente pensa solo all'Ucraina", ha attaccato McCarthy. Sui fondi a Kiev lo speaker è sempre più ostaggio del manipolo di deputati trumpiani, e non solo, e proprio nella giornata della visita di Zelensky ha subito un'altra sconfitta quando un pugno di repubblicani ha affondato per la seconda volta questa settimana un voto procedurale per far avanzare la legge di spesa per la difesa. Un altro passo verso lo shutdown che Donald Trump ha chiesto ai suoi uomini di attuare per affondare "il corrotto Biden" e togliergli i fondi "per i processi contro di me". McCarthy ha anche evitato di farsi fotografare con il leader di Kiev e gli ha negato una sessione congiunta del Congresso con la scusa che non c'era tempo. Insomma un'accoglienza completamente diversa rispetto al dicembre di un anno fa, quando il leader ucraino fu accolto come un eroe. Come se non bastasse, 23 deputati e sei senatori repubblicani hanno scritto una lettera a Biden criticando la strategia della Casa Bianca sulla guerra perché "poco chiara" e lamentando l'impegno a tempo indeterminato verso Kiev.

Il timore statunitense

Dopo Capitol Hill, Zelensky si è spostato al Pentagono dove ha avuto un colloquio con il segretario alla Difesa Lloyd Austin con il quale ha deposto una corona di fiori al memoriale dell'11 settembre e ha fatto un punto sullo stato della controffensiva. L'intensa giornata del presidente ucraino nella capitale americana si è chiusa alla Casa Bianca con l'incontro con Biden, il sesto in persona tra i due. Nello Studio Ovale il commander in chief ha annunciato l'intenzione di inviare il nuovo pacchetto di armi, naturalmente previo via libera del Congresso, che oggi è sembrato molto lontano. Pur ribadendo il sostegno a Kiev "per tutto il tempo necessario", Biden ha dato un'altra delusione a Zelensky non inserendo nella lista delle nuove armi gli agognati Atacms, quei missili a lungo raggio che servirebbero all'esercito ucraino per difendersi contro gli attacchi russi. Nel pacchetto annunciato ci sono infatti "significativi sistemi di difesa aerea" ma, per l'ennesima volta, non gli Army Tactical Missile Systems. "Nessuna decisione è ancora stata presa, ma non sono fuori discussione", ha assicurato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. Ufficialmente il Pentagono afferma che gli Stati Uniti non ne possiedono abbastanza da condividerli con i loro alleati e, inoltre, che non farebbero la differenza per gli ucraini in questo momento nella guerra. Di fatto il vero timore di Washington è che quei missili possano essere usati per attaccare in territorio russo con conseguenze inimmaginabili per l'Ucraina e il mondo.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Polonia: "Non daremo più armi a Kiev, dobbiamo armarci"
Da mesi le relazioni polacco-ucraine si erano notevolmente complicate a causa dell'embargo imposto da Varsavia sull'import di grano di Kiev. Il governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini le sementi ucraine per proteggere i propri agricoltori.

La Polonia smetterà di fornire aiuti militari all'Ucraina perché dovrà armare il suo esercito. Lo ha affermato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in tv, come riportano i media ucraini. "L'Ucraina si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all'Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia", ha detto il premier polacco. Una dichiarazione inattesa poche ore dopo che Varsavia aveva convocato "d'urgenza" l'ambasciatore ucraino per protestare contro l'attacco di Zelensky, che, nell'intervento alle Nazioni Unite, aveva puntato l'indice contro alcuni paesi per i quali la solidarietà all'Ucraina è solo "teatro politico", mentre con le loro azioni "preparano il terreno alla Russia".

Le tensioni

Da mesi le relazioni polacco-ucraine si erano notevolmente complicate a causa dell'embargo imposto da Varsavia sull'import di grano di Kiev. Il governo polacco vuole tenere fuori dai propri confini le sementi ucraine per proteggere i propri agricoltori, che costituiscono un'importate base elettorale per l'attuale partito di governo. Tensioni che si sono accentuate dopo la decisione della Commissione europea di non estendere le restrizioni all'importazione del grano di Kiev e il rifiuto di Polonia, Slovacchia e Ungheria di far cadere il divieto.

2 mesi fa
Guerra
Berset chiede il ritiro della Russia dai territori ucraini
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Lo ha fatto nel corso del suo intervento al Consiglio di Sicurezza dell'Onu tenutosi a New York.

La Russia deve ritirare le sue truppe dal territorio ucraino, porre fine alla guerra e rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. È quanto ha chiesto oggi il presidente della Confederazione Alain Berset nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza dell'Onu a New York. "Con l'aggressione militare russa contro l'Ucraina, la Carta viene violata su larga scala", ha detto Berset davanti all'organo più importante delle Nazioni Unite. Nella stessa sede oggi si è presentato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha promosso il suo piano di pace.

Solidarietà della Svizzera con l'Ucraina

Berset ha dato il benvenuto a Zelensky e ha espresso la solidarietà della Svizzera al popolo ucraino. Il diritto internazionale umanitario impone obblighi a tutte le parti in conflitto. Tuttavia, la Federazione Russa nega la propria responsabilità nei confronti dei migliaia di morti e feriti in Ucraina e dei milioni di sfollati. "Le conseguenze di questa guerra sono globali: la sicurezza alimentare mondiale è a rischio, il settore energetico è ostacolato, i rischi nucleari aumentano, le disuguaglianze crescono", ha detto Berset.

Aiuto alla ricostruzione

La Svizzera si impegna in Ucraina per alleviare la sofferenza della popolazione civile, rendere giustizia alle vittime e promuovere una soluzione politica al conflitto. "Abbiamo aperto le nostre porte alle persone in fuga dalla guerra, forniamo assistenza umanitaria e collaboriamo con il governo ucraino nel processo di ricostruzione", ha dichiarato Berset. I compiti che attendono l'Ucraina sono immensi. Berset ha fatto un esempio: in Ucraina una superficie grande quattro volte la Svizzera è minata. La Svizzera contribuisce allo sminamento umanitario con il suo know-how e le sue forniture di materiale.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Lavrov: "L'Occidente aumenta il rischio di un conflitto globale"
È l'accusa mossa dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov al Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Gli Usa e i suoi alleati hanno interferito nelle vicende ucraine sin dalla caduta dell'Urss per indurre politiche filo occidentali a Kiev: è l'accusa lanciata dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Lavrov ha detto che è colpa dell'Occidente l'aumentato rischio di conflitto globale. Parlando al summit sull'Ucraina, Lavrov ha ribadito il cavallo di battaglia del Cremlino secondo cui qualsiasi governo anti-russo a Kiev non è altro che un burattino degli Usa, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero "ordinare" a Volodymyr Zelensky di negoziare con Mosca. "Mosca non rifiuta il negoziato, è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha firmato un decreto per vietare un dialogo col presidente Putin", ha aggiunto ribadendo.

2 mesi fa
Conflitti
Cassis: "Il piano di pace ucraino non è abbastanza buono"
© CdT/Gabriele Putzu
© CdT/Gabriele Putzu
Il consigliere federale a capo del Dipartimento federale degli affari esteri lo ha affermato a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi a New York.

Il consigliere federale Ignazio Cassis ritiene che il piano di pace ucraino sia "interessante, ma non abbastanza buono": le iniziative unilaterali che non ottengono il consenso di entrambe le parti "non vanno molto lontano", ha dichiarato oggi alla stampa svizzera a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. "Non vogliamo che la guerra s'intensifichi ulteriormente", ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Egli ha comunque accolto con favore la proposta di pace in dieci punti che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ribadisce oggi davanti al Consiglio di sicurezza e che ha già ottenuto il sostegno di almeno 140 dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite. Essa prevede il ritiro totale della Russia da tutte le regioni occupate e il pagamento di riparazioni di guerra - condizioni che Mosca non accetterà.

L'appoggio elvetico al tribunale speciale per i crimini di guerra

Ieri Cassis aveva indicato che la Svizzera sostiene l'idea di un tribunale per il crimine di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso in marzo un mandato d'arresto internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin, ma non ha la competenza di indagare l'aggressione di Mosca contro Kiev in generale. Pertanto tra i diplomatici circola già da mesi l'idea di creare un tribunale speciale come avvenne ad esempio dopo la guerra in Jugoslavia. Per il capo del DFAE una simile corte va però fondata in un quadro multilaterale ampio e con un sostegno internazionale equilibrato.

L'invito a "usare con moderazione il veto"

Alla riunione odierna del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina partecipa anche il presidente della Confederazione Alain Berset. La Svizzera fa parte dell'organo fino alla fine del 2024. In una dichiarazione congiunta dei dieci membri non permanenti del Consiglio, resa nota poco prima dell'inizio dell'incontro, Cassis e i suoi nove omologhi hanno ribadito il loro impegno per il multilateralismo. Essi hanno invitato i cinque membri permanenti a mostrare "moderazione" nell'uso del veto, in particolare per prevenire atrocità di massa. In seguito a una risoluzione presentata dal Liechtenstein e approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, le cinque grandi potenze devono giustificare pubblicamente l'uso di tale strumento. Nella loro dichiarazione i dieci membri non permanenti hanno pure ribadito la loro richiesta di riforma per rendere il Consiglio di sicurezza "più efficiente" e più rappresentativo nell'affrontare le sfide in materia di sicurezza internazionale.

Gli altri incontri odierni

Oggi Cassis ha anche incontrato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi per dare seguito ai principi lanciati in una riunione di maggio sotto la presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza per evitare un "disastro nucleare" a Zaporizhzhia. Tra gli altri incontri odierni del ticinese vi è stato in particolare quello con i suoi omologhi azero e armeno nonché turco e rappresentanti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in relazione alla ripresa delle violenze nel Nagorno-Karabakh. Parlando con la stampa elvetica, ha ricordato che la Svizzera ha contribuito ai negoziati per un cessate il fuoco tra Azerbaigian e Armenia prima della recente ripresa degli scontri tra Baku e i separatisti armeni che costituiscono la maggioranza della popolazione della regione contesa. Cassis ha anche avuto un incontro bilaterale con il suo omologo americano Antony Blinken, il quale lo ha ringraziato per aver facilitato lo scambio di detenuti tra Stati Uniti e Iran nei giorni scorsi.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Togliere il potere di veto alla Russia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu"
Il presidente ucraino lo ha affermato al summit del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che la presenza della Russia al Consiglio di Sicurezza è "illegittima", e "il potere di veto in mano all'aggressore è quello che ha spinto l'Onu in questa situazione di stallo". Parlando al summit del Cds sull'Ucraina, Zelensky ha sottolineato che "in caso di atrocità di massa il potere di veto dovrebbe essere sospeso e l'Assemblea Generale Onu dovrebbe avere il potere di superare il veto". Zelensky ha rilanciato la sua "formula" di pace in 10 punti per mettere fine alla guerra, ribadendo come condizioni indispensabile il ritiro della Russia e il ripristino dei confini prima dell'invasione della Crimea nel 2014. "Possa la pace prevalere, possano le nostre istituzioni e le nostra cooperazione diventare più forti", ha aggiunto, invitando altre nazioni a sostenere il piano.

2 mesi fa
Svizzera
Caccia al denaro degli oligarchi russi, Parmelin difende il no alla task force
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
La Svizzera, ha spiegato il ministro dell'economia, "ha interesse a mantenere una certa moderazione". Ma la questione verrà riesaminata qualora altre importanti piazze finanziarie, come Singapore, dovessero entrare a far parte della task force.

Il ministro dell'economia Guy Parmelin ha difeso il "no" del governo federale all'adesione della Svizzera alla task force internazionale per rintracciare il denaro degli oligarchi russi. L'adesione alla task force non sarebbe nell'interesse del Paese, ha dichiarato alla NZZ am Sonntag. Un'adesione di questo tipo sarebbe anche un segnale politico. "In un mondo sempre più polarizzato, la Svizzera, in quanto Paese neutrale, ha interesse a mantenere una certa moderazione", ha dichiarato il Consigliere federale vodese dell'UDC nell'intervista, pubblicata online ieri sera.

Le possibili conseguenze della task force

Parmelin ha avvertito che il lavoro della task force potrebbe aumentare la pressione sulla Svizzera. "Anche all'interno dell'organismo potrebbero esserci pressioni di cui la Svizzera dovrebbe farsi carico, ad esempio quelle degli Stati Uniti oltre alle sanzioni dell'UE". La Svizzera deve mantenere la propria libertà decisionale su questo tema, ha detto. La task force è un'organizzazione dei Paesi industrializzati del G-7, cioè un organismo politico che serve gli interessi degli Stati partecipanti, ha detto il ministro. "Questi interessi non coincidono necessariamente con quelli della Svizzera".

Possibile rivalutazione

Parmelin ha poi aggiunto che il Consiglio federale riesaminerà "certamente" la questione dell'adesione qualora altre importanti piazze finanziarie, come Singapore, dovessero entrare a far parte della task force. Il consigliere federale non crede che la Svizzera possa subire ulteriori pressioni. "Finora non ho sentito alcuna pressione di questo tipo a livello ministeriale. Al contrario, ci sono sempre elogi per la buona cooperazione nell'adozione delle sanzioni dell'UE".

Le accuse mosse contro Berna

La prossima settimana la Camera del popolo voterà su una mozione dei Verdi per una rapida adesione della Svizzera alla task force. A marzo, i diplomatici di Francia, Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito avevano chiesto alla Svizzera di essere maggiormente coinvolta nella ricerca del denaro degli oligarchi. Avevano accusato la Confederazione di aver bloccato troppo pochi fondi.

Congelati fondi per miliardi

Anche l'ambasciatore statunitense in Svizzera, Scott Miller, aveva criticato la mancanza di cooperazione della Svizzera nelle sanzioni contro la Russia. La Svizzera potrebbe bloccare da 50 a 100 miliardi di franchi di beni russi, oltre ai 7,75 miliardi di franchi congelati. I Paesi che non si impegnano nella confisca dei beni russi devono aspettarsi pressioni, aveva dichiarato Miller in un'intervista a metà marzo.

Accuse rispedite al mittente

La Svizzera ha respinto fin dall'inizio le accuse degli ambasciatori del G7. L'ammontare dei beni congelati in Svizzera di persone, aziende e organizzazioni sanzionate è apprezzabile nel confronto internazionale, aveva dichiarato la Confederazione in una dichiarazione rilasciata in primavera. All'epoca, la somma dei beni congelati in Svizzera corrispondeva a un buon terzo dei 21,5 miliardi di euro congelati nell'intera UE.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni a Odessa, scatta l'allarme antiaereo in tutta l'Ucraina
L'amministratore militare regionale: "Non ci sono vittime, danneggiati un deposito di grano e dei terreni agricoli".

Esplosioni vengono segnalate in queste ore nella città meridionale di Odessa, con l'allarme antiaereo scattato in tutta l'Ucraina dopo il lancio di missili da crociera da parte di bombardieri strategici russi. Lo riportano i media locali. Le truppe russe hanno attaccato la regione di Odessa con missili e droni, sono stati danneggiati un deposito di grano e dei terreni agricoli, ha dichiarato l'amministrazione militare regionale su Telegram, citata da Ukrinform.

Nessuna vittima

"Le nostre unità di difesa aerea hanno distrutto due droni da combattimento e cinque missili. Purtroppo, alcuni obiettivi sono stati colpiti da proiettili nemici nel distretto di Berezivka. I terroristi russi hanno causato danni alle infrastrutture agricole: terreni agricoli e un deposito di grano", si legge nel messaggio. Non sono state segnalate vittime. I servizi di emergenza stanno ancora lavorando.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Stoltenberg: "Dobbiamo prepararci a una guerra lunga"
Lo afferma il segretario generale della Nato, spiegando che "la maggior parte delle guerre durano più a lungo di quanto inizialmente previsto".

In un'intervista pubblicata ieri, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, avverte che bisognerà "prepararsi a una lunga guerra in Ucraina. La maggior parte delle guerre durano più a lungo di quanto previsto quando iniziano - afferma Stoltenberg al media tedesco Funke -. Dobbiamo quindi prepararci per una lunga guerra in Ucraina".

Gli scenari

"Vogliamo tutti una pace rapida - continuato il segretario generale della Nato -, ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere questo: se il presidente Volodymyr Zelensky e gli ucraini smetteranno di combattere, il loro Paese non esisterà più; se il presidente Vladimir Putin e la Russia depongono le armi, avremo la pace".

L'entrata nella Nato dell'Ucraina

Per quanto riguarda il desiderio di Kiev di aderire alla Nato, Stoltenberg assicura: "Non c'è dubbio che prima o poi l'Ucraina entrerà" nell'Alleanza atlantica. "Quando questa guerra finirà avremo bisogno di garanzie di sicurezza per l'Ucraina, altrimenti la storia potrebbe ripetersi", avverte il segretario generale della Nato.

2 mesi fa
Guerra in Ucraina
Allarme Usa: "Le armi inviate in Ucraina sono a rischio furto"
E' l'allarme contenuto in un rapporto del Pentagono che punta il dito in particolare contro un sito logistico in Polonia.

Le armi e le munizioni che i soldati Usa stanno muovendo attraverso l'Europa per trasferirle in Ucraina rischiano di essere rubate o di andare perdute perché le misure di sicurezza non vengono osservate in modo efficace. E' l'allarme contenuto in un rapporto del Pentagono che punta il dito in particolare contro un sito logistico in Polonia. La valutazione degli ispettori del dipartimento della difesa americano è avvenuta tra gennaio e giugno.

I trasferimenti interessati

Nel rapporto del Pentagono si citano due trasferimenti di armi. Il primo riguardava 60 container arrivati tramite in treno dalla Germania, insieme a sei obici M109A6 e sei porta munizioni per artiglieria M992. L'altro era il trasferimento di 14 Bradley M2A2, 12 obici e sette portamunizioni M992 trasportati a bordo di camion commerciali. In entrambi i casi, gli investigatori del dipartimento della difesa hanno constatato che i soldati incaricati di sorvegliare l'attrezzatura "non erano completamente preparati" per la loro missione. A giugno, inoltre, diverse scatole di munizioni sono state rubate da un treno ma poi recuperate dalla polizia polacca.

2 mesi fa
Estero
Assalto delle forze armate ucraine vicino Bakhmut
Stando allo Stato Maggiore di Kiev, l'esercito ha ottenuto un successo parziale nella zona di Klishchiyivka.

L'esercito ucraino ha ottenuto un successo parziale a Andriivka, vicino a Bakhmut, nel Donetsk: ha reso noto nel rapporto della mattina lo Stato maggiore di Kiev, come riportano i media nazionali. "Le forze di difesa hanno ottenuto un successo parziale nella zona di Klishchiyivka nel corso delle operazioni di assalto, hanno catturato Andriivka nella regione di Donetsk, hanno inflitto al nemico perdite significative in termini di uomini e attrezzature e stanno consolidando le loro posizioni", ha dichiarato lo Stato Maggiore in un comunicato.

3 mesi fa
Estero
Putin: "Prospettive di cooperazione militare con Kim"
"La Russia è un Paese autosufficiente, ma nell'ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo", ha sottolineato Putin.

Ci sono "prospettive" per una cooperazione in campo militare tra la Russia e la Corea del Nord. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un'intervista alla televisione Rossiya 1, ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "La Russia è un Paese autosufficiente, ma nell'ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo", ha sottolineato Putin.

Il commento ucraino

"La Corea del Nord fornisce armi alla Russia già da un mese e mezzo, in particolare proiettili da 122 e 152 millimetri, nonché missili Grad ", ha affermato dal canto suo davanti ai media il capo dell'intelligence militare ucraino Kyrylo Budanov, commentato il vertice odierno tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente russo Vladimir Putin nell'Estremo Oriente russo. Lo riporta Unian.

3 mesi fa
Estero
Kim Jong-un brinda a 'nuove vittorie per la Russia'
Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto con un brindisi al "rafforzamento della cooperazione"

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha fatto un brindisi a "nuove vittorie per la Russia" e all'amicizia tra Mosca e Pyongyang durante una cena ufficiale che ha fatto seguito ai suoi colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto con un brindisi al "rafforzamento della cooperazione" con la Corea del Nord.

3 mesi fa
Estero
Finiti i colloqui tra Putin e Kim
Dopo l'incontro, è in programma una cena ufficiale.

Si sono conclusi, dopo due ore, i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un, prima in presenza delle delegazioni e poi faccia a faccia. Lo ha riferito il servizio stampa del Cremlino. Ora è in programma una cena ufficiale.

3 mesi fa
Estero
Kim Jong-un, 'relazioni con Mosca elevate a nuovo livello'
Il leader nordcoreano Kim Jong-un si è detto convinto che l'incontro odierno con il presidente russo Vladimir Putin contribuirà ad "elevare ad un nuovo livello" le relazioni tra i due Paesi.

La Russia "si è alzata in piedi per difendere la sua sovranità e sicurezza opponendosi alle forze egemoniche", ha aggiunto il leader, citato dall'agenzia russa Ria Novosti riguardo all'incontro con il presidente russo Vladimir Putin.

I ministri degli Esteri e della Difesa russi e nordcoreani partecipano ai colloqui in corso al cosmodromo russo di Vostochny tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un. In precedenza la parte russa aveva annunciato che i negoziati si sarebbero svolti alla presenza delle delegazioni e poi, se necessario, sarebbero proseguiti soltanto tra i due leader. Secondo l'agenzia Tass, della delegazione coreana fanno parte anche il capo del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, generale Park Jong Chong, e i segretari del Comitato centrale Oh Soo Yong e Park Tae Seong. Da parte russa sono presenti anche il ministro dei Trasporti Vitaly Savelyev e quello delle Risorse naturali Alexander Kozlov.

3 mesi fa
Estero
Kim Jong-un, "siamo con la Russia contro l'imperialismo"
Il leader nordcoreano ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin presso il cosmodromo di Vostotchny.

La Corea del Nord sostiene tutte le decisioni delle autorità russe e intende rimanere al fianco di Mosca per "combattere contro l'imperialismo". Lo ha detto il leader Kim Jong-un, citato dall'agenzia Interfax, in occasione del suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Le immagini della televisione di Stato russa hanno mostrato Putin che si diceva "molto contento" di vedere Kim mentre le due delegazioni si incontravano per i colloqui a cui partecipano anche il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov

Prima dell'avvio dei colloqui i due capi di stato hanno visitato un sito di assemblaggio e lancio di razzi presso il cosmodromo di Vostotchny, nella Russia orientale. "I leader hanno ispezionato i siti del nuovo cosmodromo: un'officina di assemblaggio per il lanciatore Angara (la nuova generazione di razzi russi, ndr), un sito di lancio per i lanciatori Soyuz-2 e un sito di lancio in costruzione per Angara", ha dichiarato il Cremlino in un comunicato.

3 mesi fa
Estero
Putin e Kim Jong Un si incontrano a Vostochny
I colloqui tra i due leader si concentreranno principalmente sulla cooperazione bilaterale.

Il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un si sono incontrati al centro spaziale Vostochny, nella regione russa dell'Amur, nell'Estremo Oriente russo. Secondo un corrispondente della Tass, i due leader hanno avuto una breve conversazione. Successivamente, Putin e Kim terranno negoziati nel formato esteso e, possibilmente, un incontro privato.

Il treno del leader nordcoreano si è fermato vicino all'edificio di prova e assemblaggio del centro spaziale. Kim e la sua delegazione sono scesi dal treno e hanno camminato su un tappeto rosso davanti alle guardie d'onore, che portavano le bandiere delle due nazioni. Il presidente russo è arrivato questa mattina stessa a Vostochny dalla regione di Primorye, dove ha partecipato al Forum economico orientale.

Kim Jong Un è stato accolto dal ministro delle Risorse naturali Alexander Kozlov e dal capo del Dipartimento del Protocollo di Stato del Ministero degli Esteri russo, Igor Bogdashov.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto in precedenza - scrive la Tass - che i colloqui si concentreranno principalmente sulla cooperazione bilaterale, compresi i legami commerciali ed economici e gli scambi culturali. Oltre a ciò - aggiunge - i leader avranno un ampio scambio di opinioni sulla situazione nella regione e sugli affari internazionali in generale.

3 mesi fa
Svizzera
Sminamento in Ucraina, prosegue il lavoro degli specialisti svizzeri
Attualmente sono attivi 200 collaboratori della Fondazione svizzera per lo sminamento, che hanno messo in sicurezza oltre 120mila metri quadrati di terreno.

Finora le squadre della Fondazione svizzera per lo sminamento (FSD) attive in Ucraina hanno messo in sicurezza oltre 120'000 metri quadrati di terreno. Lo comunica la stessa organizzazione, stilando un bilancio, ma saranno necessari "secoli" per bonificare l'intero Paese.

Attivi 200 collaboratori

In Ucraina si trovano più di 200 collaboratori della FSD, che sono al lavoro nelle regioni di Kharkiv e Chernihiv. Il loro compito è indagare su zone potenzialmente pericolose e organizzare incontri di sensibilizzazioni ai rischi nelle scuole e nei villaggi. A Chernihiv, il progetto di sminamento ha raggiunto la sua velocità di crociera e sarà rafforzato con altri tre team supplementari in gennaio, informa la FSD. A Kharkiv le nuove squadre stanno completando la loro formazione e finendo di acquisire le attrezzature necessarie, per poi entrare in servizio nelle prossime settimane.

I finanziamenti

La FSD si sta inoltre adoperando per ottenere nuovi finanziamenti, così da ampliare la propria area di intervento. Per il 2023 è già stata assicurata una somma di 20 milioni di franchi.

3 mesi fa
Estero
Kim Jong Un è arrivato in Russia
L'incontro con Putin è previsto 'in settimana'.

Il treno blindato su cui viaggia il leader nordcoreano Kim Jong Un è entrato in Russia. Lo ha confermato l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, in vista di un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Il treno ha attraversato la regione di Primorsky dalla Corea del Nord, ha detto l'agenzia, mostrando le immagini di un treno verde scuro trainato lungo un binario da una locomotiva delle ferrovie russe. L'ingresso in Russia era stato rivelato in precedenza dal ministero della Difesa della Corea del Sud.

L'incontro con Putin entro la settimana

Kim incontrerà Putin "entro questa settimana", secondo i media russi. Esperti dicono che Mosca probabilmente chiederà a Pyongyang proiettili di artiglieria e missili anticarro in cambio di tecnologia satellitare avanzata e sottomarini a propulsione nucleare. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto ai media russi che i due leader discuteranno di "temi sensibili" ignorando gli "avvertimenti" degli Stati Uniti, secondo cui la Corea del Nord "pagherebbe un prezzo" se fornisse a Mosca armi per il conflitto in Ucraina. "Nel costruire le nostre relazioni con i nostri vicini, compresa la Corea del Nord, per noi la cosa più importante sono gli interessi dei nostri due Paesi, non gli avvertimenti di Washington", ha aggiunto Peskov.

3 mesi fa
Estero
Kim Jong Un in viaggio verso la Russia
Shutterstock
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Il leader nordcoreano è attesto in questi giorni per una visita nell'Estremo Oriente russo.

Il leader nordcoreano Kim Jong Un sarebbe partito per la Russia su un treno per un vertice con il presidente Vladimir Putin. Lo riferisce l'emittente sudcoreana YTN, ripresa dal Guardian. Secondo l'emittente sudcoreana YTN, Kim Jong-un si sta lentamente spostando all'interno della Corea del Nord verso il confine nord-orientale a bordo di un treno privato. Secondo Ytn, sarebbe possibile dopodomani un incontro con Putin. Fonti citate dall'agenzia russa Interfax hanno confermato che il leader nordcoreano è atteso in questi giorni per una visita nell'Estremo Oriente russo. "Ci stiamo preparando per questa visita da lungo tempo", ha detto il rappresentante del governo locale di una delle regioni di questa parte della Russia. Non sono stati forniti altri dettagli. La precedente visita di Kim Jong-un in Russia, nel 2019, era cominciata con l'ingresso del suo treno blindato alla stazione di Chasan, in territorio russo al confine con la Corea del Nord. Successivamente si era recato a Vladivostok. Anche le visite del padre e del nonno dell'attuale leader, Kim Jong Il e Kim Il Sung, erano cominciate da Chasan.

3 mesi fa
Estero
Mosca verso una nuova mobilitazione forzata?
Stando alle autorità ucraine, la Russia sarebbe pronta a mobilitare fino a 700mila persone per compensare le perdite subite finora.

Mosca vuole mobilitare fino a 700 mila persone in Russia e nei territori ucraini occupati per compensare le forti perdite subite finora: lo afferma lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, a causa delle grandi perdite subite dall'inizio dell'invasione, nel prossimo futuro Mosca inizierà una massiccia mobilitazione forzata della popolazione - sia in Russia sia nei territori occupati dell'Ucraina - che secondo alcune stime potrebbe coinvolgere da 400 mila a 700 mila persone.

Intanto, il capo del Consiglio di difesa della città, Oleksandr Vilkul, come riporta Rbc-Ucraina, ha reso noto che "missili ad alta velocità" si stanno dirigendo verso Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella regione di Dnipropetrovsk. In precedenza, Vilkul aveva reso noto che esplosioni erano state udite questa mattina in città. Diverse regioni ucraine sono in stato di allerta aerea, ha reso noto l'Aeronautica militare.

3 mesi fa
Estero
Kiev, per la prima volta combustibile Usa per i reattori: "un giorno storico"
Documenti firmati anche con altri paesi tra cui Finlandia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

L'Ucraina ha ricevuto il primo lotto di combustibile nucleare americano, che permetterà al Paese di porre fine al monopolio russo in questo settore: lo ha dichiarato al canale United News il ministro dell'Energia, Herman Galushchenko, come riporta Rbc-Ucraina.

"Un giorno storico", "la fine del monopolio russo"

"Oggi è un giorno storico, un evento storico, perché per la prima volta abbiamo caricato i reattori di tipo 440 con il combustibile prodotto dalla Westinghouse insieme agli specialisti ucraini", ha affermato Galushchenko. "Oggi poniamo fine al monopolio russo su questo tipo di combustibile", ha aggiunto.Il ministro ha spiegato che fino a poco tempo fa questo tipo di combustibile era prodotto esclusivamente dalla Russia, e quindi molti Paesi dipendevano da Mosca.  "Oggi metteremo fine a questo. Sono già stati firmati alcuni documenti con alcuni Paesi come Finlandia, Repubblica Ceca e Slovacchia. In futuro, lavoreremo per sostituire completamente la Russia in questo settore", ha sottolineato.

3 mesi fa
Estero
Erdogan, "non emarginare la Russia nell'accordo sul grano"
Il presidente turco è tornato sulla questione dell'esportazione del grano attraverso il Mar Nero.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto che la Russia non venga "emarginata" nei colloqui per rilanciare l'accordo per l'esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero.
"Nessun processo che emargini la Russia sull'iniziativa del grano del Mar Nero sarà praticabile", ha detto Erdogan ai giornalisti dopo la chiusura del vertice del G20 a Nuova Delhi, annunciando un prossimo incontro sulla questione tra i rappresentanti di Russia, Ucraina e Nazioni Unite, senza specificare una data o un luogo preciso.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Missili russi contro 3 città, un morto e 45 feriti
La Russia ha colpito una stazione di polizia a Kryvvi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, danneggiando anche gli edifici residenziali vicini, ha riferito il ministro ucraino dell'Interno Ihor Klymenko, secondo cui un agente di polizia è stato ucciso e altri sei dipendenti sono rimasti feriti.

Questa mattina le truppe russe hanno lanciato attacchi missilistici in Ucraina contro le città di Kryvvi Rih, Zaporizhzhia e Sumy, uccidendo una persona e ferendone almeno 45. Lo riferisce il Kyiv Independent citando fonti ufficiali. La Russia ha colpito una stazione di polizia a Kryvvi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, danneggiando anche gli edifici residenziali vicini, ha riferito il ministro ucraino dell'Interno Ihor Klymenko, secondo cui un agente di polizia è stato ucciso e altri sei dipendenti sono rimasti feriti.

Gli attacchi

Stando all'ultimo aggiornamento, negli attacchi di questa mattina a Kryvvi Rih sono rimaste ferite complessivamente 41 persone, ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare della città. Diciannove persone sono state ricoverate in ospedale. Secondo il governatore dell'oblast di Dnipropetrovsk Serhii Lysak, tre edifici amministrativi e sette edifici residenziali sono stati danneggiati, scrive Kyiv Independent. Nel nord-est di Sumy, inoltre, un missile russo ha colpito un condominio a due piani, provocando un incendio su larga scala e danneggiando oltre 20 case e otto veicoli, ha riferito il dipartimento regionale del servizio di emergenza statale. Secondo la polizia dell'oblast di Sumy, nell'attacco sono rimaste ferite tre persone, tra cui una coppia di anziani salvata dalle macerie. Un altro uomo è stato ferito a Zaporizhzhia, stando al sindaco ad interim Anatolii Kurtiev. L'onda d'urto ha frantumato le finestre di diversi grattacieli e istituti scolastici, ha detto Kurtiev su Telegram.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
È iniziato l'export di grano attraverso i porti croati
Svyridenko ha discusso dell'export di grano con il premier croato Andriy Plenkovich durante un incontro bilaterale al vertice dell'iniziativa dei Tre Mari a Bucarest.

Kiev ha iniziato a esportare grano attraverso i porti croati: lo ha detto la ministra dell'economia ucraina Yulia Svyridenko, come riporta Rbc-Ucraina. Svyridenko ha discusso dell'export di grano con il premier croato Andriy Plenkovich durante un incontro bilaterale al vertice dell'iniziativa dei Tre Mari a Bucarest.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il ministero della difesa sia più efficiente"
Lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky nel presentare il nuovo ministro della difesa Rustem Umerov.

I soldati ucraini impegnati al fronte sono la "priorità principale" del ministero della difesa, che deve intraprendere cambiamenti "immediati" per il "loro bene": lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky nel presentare il nuovo ministro della difesa Rustem Umerov. "Il ministero della difesa è responsabile del coordinamento dell'intero settore della difesa - ha scritto Zelensky su Telegram -. Il soldato ucraino è la priorità principale delle forze di difesa. Se sono necessari cambiamenti nelle forze di difesa per il bene e la forza del soldato, allora tali cambiamenti devono essere immediati. Questo vale per tutto: dalle procedure burocratiche che sottraggono tempo ed energia ai soldati, alle forniture per i nostri soldati". "Tutto ciò che può essere digitalizzato deve essere digitalizzato - ha aggiunto -. Ogni procedura burocratica che può essere cancellata deve essere cancellata. Ogni articolo che può salvare la vita e la salute dei soldati deve essere trovato e fornito all'esercito ucraino. Abbiamo bisogno di una nuova filosofia di atteggiamento nei confronti dei soldati ucraini: le persone non sono sacrificabili. Il loro tempo e il loro impegno sono un valore per lo Stato".

"Serve più fiducia"

Zelensky ha inoltre sottolineato che "le Forze di difesa dell'Ucraina hanno la più grande esperienza al mondo di difesa di successo nella guerra moderna. Tutto ciò che garantisce tale protezione dovrebbe funzionare per ogni soldato ucraino, per il nostro Stato in generale e per la sicurezza dei nostri partner. Questo deve essere fatto. Volutamente. Questo vale per tutto: dall'addestramento dei soldati al supporto medico delle brigate, dal supporto in combattimento alla comunicazione con i parenti dei nostri soldati". "E, soprattutto, serve più fiducia - ha concluso -. Fiducia nelle decisioni prese, fiducia negli acquisti fatti, fiducia nella fornitura pianificata ed eseguita e fiducia nella comunicazione tra le unità e nei collegamenti di cui hanno bisogno del sistema di difesa dell'Ucraina. Sono sicuro che Rustem Umerov sarà in grado di fornirla".

3 mesi fa
Zelenska
"Mi manca mio marito, ai nostri figli manca il padre"
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La first lady ucraina ha concesso un'intima intervista alla Bbc, in cui racconta le conseguenze del conflitto sull'unità della famiglia presidenziale.

"Potrebbe sembrare un po' egoista, ma ho bisogno che mio marito, non una figura storica, sia al mio fianco" e anche "ai nostri figli manca il padre", ma "restiamo forti, abbiamo forza sia emotiva che fisica. E sono sicura che ce la faremo insieme": lo ha detto la 'first lady' ucraina Olena Zelenska in una intervista insolitamente intima alla Bbc, in cui racconta l'impatto emotivo che la guerra ha avuto sulla sua famiglia.

"Non ci vediamo quanto vorremmo"

Quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, Olena Zelenska ha trascorso mesi nascosta in luoghi segreti con i suoi figli con "una costante sensazione di adrenalina" - racconta - ma con il passare del tempo, ha ritenuto che fosse "necessario" iniziare a vivere la vita "nelle condizioni esistenti". La guerra ha portato l'ex sceneggiatrice sotto i riflettori, e da allora ha viaggiato per il mondo per incontrare leader e tenere discorsi. "Non viviamo insieme con mio marito, la famiglia è separata" - ha detto Olena Zelenska alla BBC: "Abbiamo l'opportunità di vederci ma non così spesso come vorremmo. A mio figlio manca suo padre".

Incertezza

"Mi addolora vedere che i miei figli non possano pianificare nulla" - ha aggiunto -. Mia figlia ha 19 anni, a quell'età si sognano viaggi, nuove sensazioni, emozioni. Lei non ha questa opportunità".

Esempio

Olena e Volodymyr stanno insieme dai tempi del liceo, e hanno poi continuato a lavorare insieme: lui come attore e lei come sceneggiatrice. "Credo in lui. E lo sostengo. So che ha abbastanza forza. Per qualsiasi altra persona che conosco, penso che sarebbe molto più difficile questa situazione. È davvero una persona molto forte e resiliente. E questa resilienza è ciò di cui tutti abbiamo bisogno in questo momento". E anche lei si è fatta forza: "Spero davvero di poter ispirare qualcuno, di poter dare speranza o consigli a qualcuno, o di dimostrare con il mio esempio che viviamo, lavoriamo, andiamo avanti". E i prossimi giorni? "Gli ucraini non possono essere sicuri del domani o avere fiducia nel futuro", ha spiegato. "Abbiamo una grande speranza per la vittoria, ma non sappiamo quando arriverà. E questa lunga attesa, lo stress costante, hanno il loro prezzo."

3 mesi fa
Estero
Zelensky, "Sostituisco il ministro della Difesa, abbiamo bisogno di nuovi approcci"
"Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci", ha dichiarato Zelensky.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato nel suo discorso serale di voler sostituire il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Al suo posto Rustem Umerov.

"Ho deciso di sostituire il ministro della Difesa ucraino. Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altre forme di interazione sia con i militari che con la società.

Rustem Umerov dovrebbe ora dirigere il ministero. La Verkhovna Rada lo conosce bene e Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato" ha concluso Zelensky.

Reznikov era stato accusato di essere coinvolto in un caso di corruzione su alcune forniture militari a prezzo gonfiato ed era dato per dimissionario già da qualche giorno. Ora potrebbe essere riciclato come ambasciatore nel Regno unito.

Reznikov aveva sempre respinto le accuse di corruzione, anche se secondo un'inchiesta realizzata da diversi media ucraini, nell'autunno del 2022 il ministero della Difesa aveva firmato un contratto con un'azienda turca per la fornitura di uniformi invernali, il cui prezzo dopo la firma è triplicato. Il suo posto sarà preso dal capo del Fondo del demanio statale Rustem Umerov.

3 mesi fa
Estero
Kiev, finora liberati 47 km quadrati di territorio vicino Bakhmut
Tre chilometri quadrati, secondo le autorità ucraine, sarebbero stati riconquistati la scorsa settimana.

Le forze ucraine hanno liberato finora 47 chilometri quadrati di territorio vicino alla città occupata di Bakhmut, nell'est del Paese, di cui tre la settimana scorsa: lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa, Hanna Malyar.

"Nel settore di Bakhmut, il nemico sta conducendo azioni difensive per frenare l'avanzata delle nostre truppe e sta tentando senza successo di riguadagnare il terreno perduto nelle aree di Klishchiyivka, Kurdyumivka, Ozaryanivka nella regione di Donetsk - ha aggiunto -. Abbiamo ottenuto qualche successo nell'area di Klishchiyivka".

3 mesi fa
Estero
Mosca, "colpito un porto ucraino sul Danubio"
Il sito colpito si trova al confine con la Romania, paese NATO.

Mosca ha reso noto di aver colpito un porto ucraino sul Danubio al confine con la Romania: lo ha dichiarato l'Esercito.

3 mesi fa
Estero
Russia fuori dal Nobel, per Kiev 'una vittoria dell'umanesimo'
La decisione del Comitato del Nobel di revocare l'invito all'ambasciatore russo alla cerimonia di premiazione è stata ben accolta dalle autorità ucraine.

L'Ucraina ha definito una "vittoria dell'umanesimo" la decisione del Comitato del Nobel di revocare l'invito all'ambasciatore russo alla cerimonia di premiazione di quest'anno a Stoccolma. "Una vittoria dell'umanesimo", ha scritto su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri Oleg Nikolenko, il quale ha auspicato che una "decisione simile" venga presa in occasione della consegna del Premio Nobel per la Pace, che si terrà a Oslo. Per ora il Comitato ha mantenuto l'invito senza restrizioni alla cerimonia di consegna del Nobel per la pace, escludendo invece dalle altre premiazioni Russia, Bielorussia e Iran.

3 mesi fa
Estero
Nobel, revocato l'invito all'ambasciatore russo
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Anche l'ambasciatore iraniano e quello bielorusso non sono stati invitati alla cerimonia a Stoccolma.

La fondazione Nobel ha appena annunciato che revocherà l'invito all'ambasciatore russo, a quello iraniano e a quello bielorusso per la cerimonia di premiazione dei Nobel, secondo quanto riportato dalla Tv di servizio pubblico svedese, Svt. In un comunicato, la fondazione Nobel riporta che le "forti reazioni in Svezia" l'hanno spinta a cambiare decisione: "Il consiglio della fondazione Nobel ha deciso di ripetere l'eccezione alla prassi ordinaria dell'anno scorso e non invitare la Russia, la Bielorussia e l'Iran alla cerimonia a Stoccolma". Alla cerimonia a Oslo per il Nobel della Pace saranno però invitati tutti gli ambasciatori.

Le proteste

Prima del dietrofront della fondazione, diversi esponenti politici svedesi hanno criticato la decisione e annunciato di non voler assistere alla cerimonia, qualora vi partecipasse l'ambasciatore russo. Perfino il Re Carlo XVI Gustavo di Svezia si è detto "sorpreso" della decisione di invitare l'ambasciatore di Mosca e secondo quanto dichiarato dall'ufficio stampa della Famiglia Reale, si sarebbe riservato di "riflettere" se partecipare o meno alla cerimonia a dicembre. Le pressioni hanno portato ad un cambiamento della lista degli invitati a Stoccolma ma, come detto, alla cerimonia di Oslo per il Nobel della Pace saranno invitati tutti gli ambasciatori.

3 mesi fa
Estero
Distrutti droni che tentavano di colpire il ponte di Crimea
Stando al ministero della Difesa russo, le forze armate hanno distrutto una barca sommergibile e due droni navali.

Le forze armate russe hanno distrutto nella notte una barca sommergibile senza equipaggio che tentava nuovamente di colpire il ponte della Crimea. Lo scrive l'agenzia Tass, citando il ministero della Difesa russo. Il drone navale è stato colpito verso le 2.10 ora locale nel Mar Nero. Le forze armate russe hanno poi distrutto in un secondo momento altri due droni navali diretti contro il ponte della Crimea, riporta sempre il ministero della Difesa russo.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Allarmi bomba in tutte le scuole di Kiev
Le autorità decideranno insieme alla polizia se è necessaria l'evacuazione dei bambini e degli insegnanti, prosegue la nota.

La polizia ucraina ha reso noto che sono stati segnalati oggi allarmi bomba in tutte le scuole di Kiev, nel primo giorno del nuovo anno scolastico: lo riportano i media ucraini. "Abbiamo ricevuto informazioni sulla presenza di bombe nelle scuole di Kiev... Tutti gli istituti scolastici sono controllati dalle forze di polizia di Kiev", si legge in un comunicato. Le autorità decideranno insieme alla polizia se è necessaria l'evacuazione dei bambini e degli insegnanti, prosegue la nota. "Tutti gli istituti scolastici sono controllati dalle forze di polizia di Kiev con il coinvolgimento del Servizio di emergenza dello Stato", ha detto all'agenzia di stampa Afp una portavoce della polizia, Yulia Girdvilis, invitando la popolazione a "mantenere la calma".

Quattro milioni di studenti cominciano la scuola

Quasi quattro milioni di studenti stanno tornando a studiare oggi in Ucraina, sia virtualmente che in classe, ha dichiarato il ministero dell'Istruzione ucraino. Dall'inizio dell'invasione del Paese da parte della Russia il 24 febbraio 2022, migliaia di scuole ucraine sono state danneggiate o distrutte. "La nazione ha preservato l'opportunità per i bambini di andare a scuola in Ucraina", ha dichiarato sui social media il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. "Gli insegnanti ucraini sono dei veri eroi", ha aggiunto. Più di 3,6 milioni di bambini frequentano la scuola in Ucraina, di cui quasi 900'000 studiano a distanza, ha precisato Yermak. "L'importante è che i nostri figli studino", ha dichiarato il generale Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine. "E i nostri educatori, insegnanti e docenti insegneranno. Perché la conoscenza e la cultura sono ciò che ci distingue dal nemico", ha sottolineato. Da parte sua, il sindaco della città occidentale di Leopoli, Andriy Sadovy, ha affermato che gli studenti impareranno a pilotare i droni, pubblicando una foto di ragazzi dietro ai computer. "Questa è la nostra nuova realtà", ha dichiarato sui social media.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Una barriera di navi affondate russe a difesa del ponte di Crimea"
Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

La Russia ha creato una barriera sottomarina di navi affondate attorno al ponte di Crimea (o ponte di Kerch) per proteggerlo da eventuali altri attacchi ucraini con droni marini. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. "La Russia sta impiegando una serie di difese passive, come generatori di fumo e barriere sottomarine, oltre a misure di difesa attiva come i sistemi di difesa aerea, per rafforzare la sicurezza degli attraversamenti e minimizzare i danni di futuri attacchi", si legge nel rapporto pubblicato su X.

Il ponte

"L'importanza del ponte sia per la logistica sia per il simbolismo dell'occupazione russa richiede queste ampie misure di protezione", commentano gli esperti di Londra. Le immagini satellitari, aggiungono, confermano - a partire dal 29 agosto - la creazione di una "barriera sottomarina di navi sommerse e bracci di contenimento per scoraggiare gli attacchi dei veicoli di superficie senza equipaggio (Usv) contro il ponte di Crimea". In particolare, nella parte meridionale del ponte, questa barriera comprende diverse navi distanti 160 metri l'una dall'altra, collocate nello stesso punto in cui il ponte è stato colpito il 17 luglio scorso dagli Usv ucraini "Sea Baby". Altre contromisure per proteggere il ponte, conclude il rapporto, includono l'uso di generatori di fumo Tda-3 montati su camion, che sono stati testati il 24 maggio scorso e sono stati impiegati il 12 agosto.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Attacco russo nella regione di Vinnytsia, 3 feriti
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio ha dichiarato che "senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno nell'area europea".

Tre persone sono rimaste ferite nell'attacco missilistico russo nella regione ucraina di Vinnytsia che ha colpito un'impresa privata: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Borzov, come riporta Rbc-Ucraina. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio ha dichiarato che "senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno nell'area europea". "L'Ucraina - ha aggiunto - essendo una nazione civilizzata non riconosce la parte di Crimea che appartiene alla federazione russa, altri Paesi non riconoscono questo e quindi la situazione non è sostenibile e ci sarà un caos permanente, è questo che cerca la Russia. Questo può essere risolto in modo diplomatico o militare. Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza ulteriori pressioni, consentirebbe di risparmiare vite".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Intercettato e abbattuto un altro drone diretto verso la capitale"
Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha reso noto che le unità di difesa aerea russe hanno intercettato oggi un altro drone - dopo quello di ieri - mentre si dirigeva verso la capitale. Lo riporta la Tass.

Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha reso noto che le unità di difesa aerea russe hanno intercettato oggi un altro drone - dopo quello di ieri - mentre si dirigeva verso la capitale. Lo riporta la Tass. "Oggi le unità di difesa aerea in servizio hanno intercettato un altro drone che cercava di avvicinarsi a Mosca", ha scritto il sindaco sul suo canale Telegram, precisando che il velivolo senza pilota è stato intercettato nella zona di Lyubertsy, una città satellite alle porte di Mosca. Non sono stati segnalati danni o vittime, ha aggiunto Sobyanin.

Drone abbattuto

Poco fa, il ministero della Difesa russo ha reso noto di avere abbattuto questa mattina un altro drone ucraino nella regione di Belgorod: lo riporta la Tass. "Questa mattina alle 7:30 ora di Mosca (le 6:30 in Svizzera), le forze russe hanno sventato il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico alle strutture russe con un drone di tipo aereo - ha dichiarato il ministero -. Il velivolo senza equipaggio è stato distrutto dai sistemi di difesa aerea sopra la regione di Belgorod". Il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha affermato da parte sua che non ci sono state vittime o danni.

3 mesi fa
Consiglio federale
Nuove sanzioni da Berna contro la Bielorussia
Lo ha comunicato oggi il Consiglio federale, annunciando di aver ripreso le ultime misure decise dall'Unione europea il 3 agosto. Le nuove disposizioni riguardano il divieto di esportare beni e tecnologie per un uso nell'aviazione o nell'industria spaziale.

La Svizzera adotta nuove sanzioni nei confronti della Bielorussia. Lo ha comunicato oggi il Consiglio federale, annunciando di aver ripreso le ultime misure decise dall'Unione europea il 3 agosto. In una nota, il Governo ricorda che il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) aveva già esteso il 15 agosto le sanzioni svizzere, come da sua competenza, a 38 persone e 3 organizzazioni. Quelle adottate oggi, che entreranno in vigore alle 18.00, si giustificano col fatto che la Bielorussia è tuttora coinvolta nell'aggressione russa contro l'Ucraina, spiega l'esecutivo.

Nuove sanzioni

Le nuove disposizioni riguardano il divieto di esportare beni e tecnologie per un uso nell'aviazione o nell'industria spaziale. Oltre ai veicoli di navigazione aerea o spaziale, l'elenco dei beni oggetti di divieto include, tra gli altri, reattori, propulsori e pneumatici di gomma. Sono previste deroghe per i veicoli di navigazione aerea utilizzati anche nel settore medico. È stata inoltre estesa la lista dei beni destinati al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia. Ora, ad esempio, non è più possibile esportare dispositivi semiconduttori o circuiti elettronici. Aggiornati anche i divieti di esportazione concernenti i beni e le tecnologie a duplice impiego e i beni destinati al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il Gruppo Wagner lancia campagna di reclutamento
"Ragazzi, chi vuole trovare un lavoro deve rendersi conto che già ora è necessario raccogliere un pacchetto di documenti per l'assunzione", recita l'annuncio. "Vi invitiamo a rivolgervi all'agenzia 'turistica' WAGNER GROUP©", prosegue il messaggio fornendo un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica da contattare.

Il Gruppo Wagner ha lanciato oggi sul suo canale Telegram una campagna di reclutamento invitando gli aspiranti combattenti a contattare il suo call center. Requisito principale: una buona forma fisica. "Ragazzi, chi vuole trovare un lavoro deve rendersi conto che già ora è necessario raccogliere un pacchetto di documenti per l'assunzione", recita l'annuncio. "Vi invitiamo a rivolgervi all'agenzia 'turistica' WAGNER GROUP©", prosegue il messaggio fornendo un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica da contattare. Tra i documenti necessari, sottolinea, sono obbligatori il passaporto, una fedina penale pulita, oltre a un elettrocardiogramma e il certificato che attesti la salute orale. "Ma il fattore più importante è il superamento del test di idoneità fisica - conclude l'annuncio -: Corsa di 1 chilometro in 4 minuti e 30 secondi. Trazioni alla sbarra per 13 volte". Lo scorso 24 agosto, all'indomani dell'incidente aereo costato la vita al fondatore Yevgeny Prigozhin, i mercenari della Wagner si erano impegnati a "portare a termine tutti i compiti" che erano stati loro assegnati.

3 mesi fa
Estero
Confermata la morte di Prigozhin
Lo ha rilevato un test del DNA, effettuato in Russia.

Il test del Dna, effettuato in Russia, ha confermato l'identificazione del capo della Wagner Yevgheny Prigozhin fra i morti dell'incidente aereo di mercoledì. Lo conferma la commissione d'inchiesta russa sull'incidente, citata dalle agenzie. "I test genetici molecolari" sui resti ritrovati dopo lo schianto del jet privato di Prigozhin nella regione di Tver, fra Mosca e San Pietroburgo, "sono terminati", ha fatto sapere la Commissione d'inchiesta russa, e le identità delle 10 vittime di cui sono stati ritrovati i resti "corrispondono alla lista" dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio dell'aereo, fra i quali figuravano, oltre a Prigozhin, anche il fondatore del Gruppo Wagner, Dmitri Utkin. Il comunicato non fornisce altri dettagli.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"I mercenari Wagner lasciano la Bielorussia per la Russia"
Lo ha detto il portavoce del Servizio di Guardia di Frontiera ucraino, Andriy Demchenko, al canale United News, come riporta Ukrinform.

Il numero di mercenari russi in Bielorussia sta gradualmente diminuendo: la maggior parte di loro torna in Russia. Lo ha detto il portavoce del Servizio di Guardia di Frontiera ucraino, Andriy Demchenko, al canale United News, come riporta Ukrinform. "Anche prima degli eventi del 23 agosto, che hanno avuto luogo nella Federazione Russa, abbiamo registrato che il numero di mercenari russi in Bielorussia stava diminuendo", ha affermato Demchenko riferendosi all'incidente aereo di mercoledì costato la vita a Yevgeny Prigozhin. "Non in modo significativo, ma gradualmente il numero di mercenari in Bielorussia stava diminuendo - ha precisato -. E ora è chiaro che dal 23 il loro numero ha continuato a diminuire".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Mosca sta valutando l'arruolamento di altre 450'000 persone"
Lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista a Radio Liberty. Lo riporta Ukrainska Pravda.

La Russia non ha sospeso la mobilitazione e sta valutando la possibilità di arruolare altre 450.000 persone: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista a Radio Liberty. Lo riporta Ukrainska Pravda. "Adesso stanno valutando un'opzione, questa non è ancora del tutto risolta, altri 450mila per la leva", ha affermato Budanov ricordando che lo scorso autunno Mosca ha arruolato circa 350.000 russi. Ma la mobilitazione segreta continua, ha aggiunto, e attualmente vengono richiamate ogni mese dalle 20.000 alle 22.000 persone. "Di per sé, questo porta alla seguente domanda: 'Perché una tale cifra, se le perdite, come si dice, sono trascurabili?' Ebbene, vedrete che la verità sarà da qualche parte nel mezzo", ha spiegato Budanov.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Abbattuti 42 droni ucraini in Crimea"
È quanto ha comunicato la Difesa russa su Telegram. Il ministero non ha fornito informazioni su eventuali danni o vittime a seguito della distruzione dei dispositivi.

Mosca ha affermato di aver abbattuto 42 droni ucraini in Crimea, descrivendo un massiccio attacco alla penisola annessa dove Kiev ha dichiarato ieri di aver effettuato una rara operazione di commando. "Nove droni sono stati distrutti in seguito all'impatto del fuoco sul territorio della Repubblica di Crimea. Trentatre droni sono stati neutralizzati a distanza e si sono schiantati senza raggiungere il (loro) obiettivo", ha indicato la Difesa russa su Telegram. Il ministero non ha fornito informazioni su eventuali danni o vittime a seguito della distruzione dei dispositivi. Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvojayev aveva riferito in precedenza che diversi aerei erano stati abbattuti "nella zona di Capo Chersoneso" situata nel sud-ovest della penisola, a circa 10 km da Sebastopoli, porto d'origine delle navi russe.

I servizi di emergenza non hanno riscontrato "nessun danno alle infrastrutture civili", ha affermato Razvojayev. Dal lancio dell'offensiva contro l'Ucraina nel febbraio 2022, la Crimea è stata obiettivo frequente di attacchi ad aerei e navi con droni. Alla fine di luglio, 25 di questi apparecchi diretti contro la penisola erano stati abbattuti da Mosca senza provocare vittime. Altri ventotto avevano subito la stessa sorte a metà luglio.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Prigozhin, condoglianze di Putin per i morti nello schianto del jet
© Shutterstock
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Riferendosi a Yevgeny Prigozhin, Putin ha detto che "era un uomo dal destino difficile ma di talento". Il presidente russo ha anche assicurato che l'inchiesta sullo schianto dell'aereo sarà esaustiva.

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze a tutti coloro che sono morti nello schianto ieri del jet della Wagner. Lo riferiscono le agenzie russe. Il leader del Cremlino ha reso omaggio al "contributo dei combattenti della Wagner contro il neonazismo" in Ucraina, assicurando che "non sarà dimenticato".

"Un uomo dal destino difficile"

Riferendosi al capo del leader del gruppo paramilitare Yevgeny Prigozhin, Putin ha detto, durante un incontro con il capo dei separatisti del Donetsk Denis Pushilin, che "era un uomo dal destino difficile ma di talento" e che, "da quanto ne so, era tornato dall'Africa proprio ieri e aveva incontrato qui alcune autorità". L'inchiesta sullo schianto dell'aereo sarà esaustiva, ha assicurato Putin. "Il capo del Comitato investigativo - ha aggiunto - mi ha fatto rapporto stamane."

3 mesi fa
Estero
Prigozhin, "identificato il corpo. Ma servirà test Dna"
A riportare la notizia È il sito russo di informazione Fontanka. Un segno indiretto che uno dei corpi trovati è quello del leader del gruppo paramilitare Wagner sarebbe la mancanza di una falange di un dito della mano.

Il corpo di Yevgeny Prigozhin, che secondo le autorità russe era a bordo di un jet privato schiantatosi ieri tra Mosca e San Pietroburgo, sarebbe stato identificato con "prove circostanziali", ma la conferma potrà venire solo dal test del Dna. Lo scrive il sito di notizie russo Fontanka, il quale afferma di avere parlato con un membro della squadra di investigatori sul luogo dello schianto, ha sottolineato che i corpi ritrovati sono carbonizzati e quindi non è possibile un riconoscimento visivo.

Un canale Telegram, "VChK-OGPU", afferma che un segno indiretto che uno dei corpi trovati è quello del leader del gruppo paramilitare Wagner è che gli manca una falange di un dito della mano.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Piantata la bandiera ucraina sul suolo della Crimea"
Lo ha reso noto il servizio stampa dell'intelligence militare ucraina, come riporta Rbc-Ucraina.

Le forze ucraine hanno piantato la bandiera ucraina sul suolo della Crimea occupata durante l'operazione speciale condotta oggi: lo ha reso noto il servizio stampa dell'intelligence militare ucraina, come riporta Rbc-Ucraina. Questa notte in Crimea si è svolta un'operazione del Servizio di sicurezza dello Stato ucraino con il supporto della marina militare, scrive Rbc-Ucraina citando il servizio stampa dell'intelligence militare: unità speciali su moto d'acqua sono sbarcate sulla costa vicino agli insediamenti di Olenevka e Mayak. "Durante la missione, i difensori ucraini hanno ingaggiato una combattimento con le unità di occupazione - si legge in un comunicato -. Di conseguenza, il nemico ha subito perdite tra il personale e ha distrutto le attrezzature nemiche. E nella Crimea ucraina è tornata a sventolare la bandiera nazionale". "Tutti gli obiettivi e i compiti sono stati portati a termine. Al termine dell'operazione speciale, i difensori ucraini hanno lasciato la scena senza perdite", prosegue la nota.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Fino ad ora oltre 2 miliardi di franchi per l'Ucraina 
Quasi 1,7 miliardi, pari all'82% del totale, sono stati destinati a questo scopo, scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI). Tale somma, che comprende il sostegno della Confederazione ai Cantoni per l'assistenza sociale e vari programmi di sostegno cantonali, è stata stanziata dalla Segreteria di Stato della migrazione.

Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Svizzera ha stanziato fino al 31 luglio 2,03 miliardi di franchi per le persone colpite dal conflitto. La maggior parte dei fondi è destinata all'accoglienza e al sostegno di quelle che beneficiano dello status di protezione S. Quasi 1,7 miliardi, pari all'82% del totale, sono stati destinati a questo scopo, scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI). Tale somma, che comprende il sostegno della Confederazione ai Cantoni per l'assistenza sociale e vari programmi di sostegno cantonali, è stata stanziata dalla Segreteria di Stato della migrazione.

Le cifre

295 milioni (pari al 14 %) provengono dalle unità responsabili della cooperazione internazionale per l'aiuto umanitario e per le misure di cooperazione economica e allo sviluppo. I fondi sono stati impiegati per il soccorso invernale, la consegna di oltre 1'200 tonnellate di materiale di soccorso, il sostegno ai sistemi sanitari, alla decentralizzazione, alla digitalizzazione, alla formazione professionale e alle PMI e per il rafforzamento del settore agricolo. Alcuni progetti e fondi multilaterali sono destinati a più Paesi. Circa 45 milioni di franchi sotto forma di spese della cooperazione internazionale sono andati a beneficio delle popolazioni colpite dalla guerra che vivono nei Paesi della regione, in particolare in Moldova. 32 milioni (pari al 2 %) sono stati messi a disposizione dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport per finanziare la fornitura di materiale all'Ucraina (per es. camion dei pompieri, attrezzature mediche, abbigliamento invernale). Circa 10 milioni sono impiegati per sostenere l'attuazione, da parte di organizzazioni internazionali, di progetti nei Paesi limitrofi all'Ucraina, per esempio nei settori dell'integrazione, delle infrastrutture, della protezione e dell'inserimento nel mercato del lavoro. Altri uffici federali hanno contribuito con circa 25 milioni (l'1%) per prestare aiuto alla popolazione colpita, tutelando i beni culturali, sostenendo ricercatrici e ricercatori ucraini in Svizzera o partecipando all'organizzazione della Ukraine Recovery Conference a Lugano

3 mesi fa
Morte Prigozhin
Gruppo Wagner ai mercenari: "Non fate nulla di stupido"
È quanto si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del gruppo.

Il Gruppo Wagner ha invitato oggi i suoi mercenari a non fare "nulla di stupido" alla luce della morte del fondatore Yevgeny Prigozhin. "Fratelli! Al momento, stiamo aspettando informazioni dai nostri comandanti. Non saltate alle conclusioni! Ora siamo tutti in preda alle emozioni, ma dobbiamo mantenere il controllo. Non fate nulla di stupido...", si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del gruppo.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Oggi celebriamo la festa delle persone libere"
È quanto ha scritto il presidente ucraino su Telegram in occasione del 32esimo anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina.

"Oggi celebriamo il 32/o anniversario della nostra indipendenza: l'indipendenza dell'Ucraina. Una festa delle persone libere. Una festa delle persone forti. Una festa delle persone con dignità. Una festa tra pari. Uomini e donne ucraini. Tutti. In tutto il nostro Paese. Questo è un valore per ognuno di noi. Ed è per questo che stiamo lottando. E tutti sono importanti in questa lotta. Perché questa è una lotta per qualcosa che è importante per tutti. Un'Ucraina indipendente. Felice giorno dell'indipendenza, Ucraina! Gloria all'Ucraina!": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Scholz: "A fianco di Zelensky, ammiriamo il vostro coraggio"

"Siamo al tuo fianco presidente Zelensky. Oggi celebrate l'indipendenza e la libertà della vostra nazione. Sono proprio questi i principi che tutto il vostro Paese sta difendendo nella vostra coraggiosa lotta contro la brutale aggressione della Russia. Ammiriamo il vostro coraggio e la vostra forza". Lo ha scritto su X il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in occasione della festa nazionale del Giorno dell'indipendenza dell'Ucraina, taggando direttamente il presidente Zelensky.

Von der Leyen: "Auguri agli ucraini, ispirazione per gli europei"

"La forza dell'Ucraina risiede nel suo popolo. Nel loro coraggio, nella loro forza e nella loro duratura speranza in un futuro di pace e prosperità in un'Europa unita. Sono un'ispirazione per tutti gli europei. Auguri al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e al popolo ucraino per il giorno dell'indipendenza dell'Ucraina". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Morti Prigozhin e altri membri della Wagner, tra cui il suo braccio destro
Lo conferma l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo. Intanto arrivano le prime reazioni per la morte del fondatore e leader del Gruppo Wagner.

Yevgeny Prigozhin e Dmitry Utkin erano a bordo dell'aereo Embraer precipitato. Lo conferma la Rosaviatsia, l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo, citata dalla Tass. I servizi di emergenza russi, citati da Interfax, riportano inoltre che i corpi di tutte le dieci persone che viaggiavano a bordo dell'aereo di Yevgney Prigozhin precipitato tra Mosca e San Pietroburgo sono stati recuperati e l'operazione di ricerca è stata completata.

Morti altri membri della Wagner

Oltre a Prigozhin e al suo braccio destro, il comandante Dmitry Utkin, sull'aereo era presente anche un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, ex uomo d'affari, associato alle strutture commerciali di Prigozhin e presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia. Lo riporta Baza. Tra i passeggeri, sono stati segnalati anche altri membri del Gruppo Wagner: Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Serghei Propustin, lanciatore di granate, e Nikolai Matuseyev, sul quale non è stato possibile trovare informazioni.

A lutto la sede di San Pietroburgo

La sede del Gruppo Wagner di San Pietroburgo mostra una croce formata dalle luci accese degli uffici, a simboleggiare il lutto per la scomparsa del capo della milizia Yevgney Prigozhin e del suo braccio destro Dmitry Utkin. Le immagini sono state diffuse da diversi medi russi, come Meduza.

Grey Zone: "Utkin è morto, sarà per sempre comandante di Wagner"

"Dmitry Valeryevich Utkin, eroe della Russia e detentore di quattro ordini del coraggio, conosciuto in tutto il mondo anche con il suo nome di battaglia Wagner, che era e anche dopo quanto accaduto sarà per sempre comandante del 'Gruppo Wagner' - è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!". Lo scrive Grey Zone, canale Telegram vicino al Gruppo Wagner.

Opposizione Minsk: "Prigozhin assassino, non ci mancherà"

La leader dell'opposizione bielorussa in esilio Svetlana Tikhanovskaya ha dichiarato che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, era un "assassino" che "non mancherà a nessuno", dopo la caduta dell'aereo del leader mercenario in Russia. "Il criminale Prigozhin non mancherà a nessuno in Bielorussia. Era un assassino e deve essere ricordato come tale", ha scritto Tikhanovskaya su X, ritenendo che "la sua morte potrebbe smantellare la presenza di Wagner in Bielorussia", Paese alleato di Mosca.

3 mesi fa
Guerra in UCraina
Prigozhin era a bordo dell'aereo caduto tra Mosca e San Pietroburgo
Il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo.

Un aereo con 10 persone a bordo si è schiantato tra Mosca e San Pietroburgo. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza russi, aggiungendo che non ci sono superstiti. "Nell'aereo precipitato nella regione di Tver, in Russia, Evgeny Prigozhin era elencato tra i passeggeri". Lo riferisce Rosaviatsia, l'agenzia federale del trasporto aereo russo, citato dai media russi. Secondo il canale Telegram vicino a Wagner Grey Zone, "il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo".

"Inizialmente a bordo c'erano sette persone. Prima che l'aereo si schiantasse, i residenti locali hanno ascoltato due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti", scrive Grey Zone nel messaggio pubblicando alcune immagini e video dell'aereo che cade e dei rottami in fiamme. Tra i passeggeri a bordo dell'aereo ci sarebbe stato anche il numero due e co-fondatore del gruppo mercenario Wagner, Dmitry Utkin. Lo scrive il Kyiv Post che cita canali Telegram russi, anche se non ci sono conferme ufficiali.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "In Ucraina per fermare una guerra di sterminio"
Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al summit del Brics a Johannesburg. Lo riferisce la Tass.

L'intervento russo in Ucraina è stato motivato dal desiderio di "fermare la guerra di sterminio intrapresa dall'Occidente". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al summit del Brics a Johannesburg. Lo riferisce la Tass. "La Russia ha deciso di sostenere la gente che sta combattendo per la sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua e il suo futuro", ha detto Putin riferendosi alle popolazioni del Donbass. "Le nostre azioni in Ucraina - ha aggiunto - hanno una sola ragione: mettere fine alla guerra scatenata dall'Occidente e i suoi satelliti in Ucraina contro il popolo del Donbass".

Il presidente russo ha proseguito affermando che i paesi del Brics sono "contro ogni egemonia e la propaganda di alcuni paesi su una loro esclusività e la loro nuova politica basata su questo postulato, una politica di continuazione del colonialismo e del neocolonialismo". Putin ha quindi ringraziato gli altri paesi membri per i loro tentativi di raggiungere una pace negoziata "giusta" in Ucraina. "Siamo grati ai nostri colleghi del Brics che partecipano attivamente agli sforzi per mettere fine a questa situazione e per raggiungere una soluzione giusta con mezzi pacifici", ha detto Putin.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il generale al comando dell'Aeronautica russa delle operazioni Ucraina sostituitito"
Lo riporta l'agenzia Ria Novosti.

Il generale Serghei Surovikin è stato sostituito al comando dell'Aeronautica dal generale Viktor Afzalov, secondo quanto scrive l'agenzia Ria Novosti citando sue fonti. Surovikin, già comandante delle forze russe in Siria e capo delle operazioni in Ucraina dall'ottobre 2022 al gennaio di quest'anno, ha comandato le forze aerospaziali dal 2017. Negli ultimi mesi si erano diffuse voci, mai confermate, di una sua rimozione e anche di un suo arresto per un presunto appoggio al capo della Wagner Yevgeny Prigozhin nel tentato ammutinamento del 24 giugno. Di Surovikin non si hanno più notizie certe proprio dal 24 giugno, quando ha diffuso un video invitando i ribelli della Wagner a mettere fine alla loro marcia verso Mosca prima che fosse "troppo tardi".

Qualche giorno dopo il "Financial Times" aveva scritto di aver saputo che era stato fermato, anche se non era chiaro se perché "accusato di essere un complice della rivolta o se semplicemente detenuto per essere interrogato". Ma la figlia del generale aveva smentito tali informazioni. Sempre alla fine di giugno, interrogato sull'argomento, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva definito queste voci come semplici "pettegolezzi". Ieri un autorevole giornalista russo, l'ex redattore capo dell'emittente radio Echo di Mosca Alexei Venediktov, e un influente blog militare, Rybar, erano tornati a parlare di un siluramento di Surovikin.

3 mesi fa
Estero
Domino's Pizza lascia la Russia dichiarando bancarotta
La catena di pizzerie statunitense non è riuscita a trovare un compratore locale.

Domino's Pizza abbandona la Russia dichiarando bancarotta, non essendo riuscita a trovare un compratore locale, come invece hanno fatto molte altre società occidentali che hanno lasciato il Paese dopo l'inizio del conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato DP Eurasia, la società da cui dipende l'attività di Domino's Pizza in Russia, oltre che in Turchia, Azerbaigian e Georgia. Lo riferisce il quotidiano del mondo imprenditoriale russo Kommersant. "In un ambiente sempre più difficile, Domino's Pizza Russia è costretta a fare questo passo, che porterà alla fine dei tentativi di vendere la società", si legge in una nota. "La richiesta di bancarotta verrà presentata secondo i requisiti di legge", si aggiunge nel comunicato". Domino's Pizza Russia, la terza azienda del Paese per le consegne a domicilio, ha una rete di 142 pizzerie.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Attacchi russi nella regione di Kharkiv, ucciso un uomo
L'artiglieria russa ha anche colpito cinque volte il villaggio di Zolota Balka, nella regione di Kherson, ferendo un uomo di 69 anni.

Le forze russe hanno bombardato la regione di Kherson, ferendo un civile, e hanno attaccato quella di Kharkiv, uccidendo un uomo. Lo riferiscono le autorità ucraine, citate dal Kyiv Independent.

L'amministrazione militare della regione di Kherson ha riferito che l'artiglieria russa ha colpito cinque volte il villaggio di Zolota Balka, che si trova sulla sponda occidentale del fiume Dnipro, ferendo un uomo di 69 anni. L'area è soggetta a bombardamenti russi quotidiani e ad attacchi aerei dall'altra parte del fiume, dove le truppe di Mosca sono stazionate da quando sono state respinte dalla sponda occidentale durante la controffensiva ucraina del novembre dello scorso anno. Il servizio di emergenza statale ha anche riferito che le forze russe hanno colpito un ospedale non funzionante e un'area residenziale nella città di Vovchanks, nella regione di Kharkiv, uccidendo un uomo di 71 anni.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Paesi Bassi e Danimarca forniranno F-16 all'Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Un altro passo verso il rafforzamento dello scudo aereo del nostro Paese".

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha ufficializzato l'impegno di Paesi Bassi e Danimarca a fornire 42 caccia F-16 all'Ucraina.

Durante una conferenza stampa congiunta in una base aerea di Eindhoven il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito affermando che "il terzo punto di oggi è assolutamente storico, potente e stimolante per noi". "Questo è un altro passo verso il rafforzamento dello scudo aereo dell'Ucraina." Il presidente ucraino ha aggiunto: "Mark Rutte e io abbiamo raggiunto un accordo sul numero di F-16 da trasferire all'Ucraina, dopo che i nostri piloti e ingegneri avranno completato il loro addestramento. 42 jet. E questo è solo l'inizio".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Svizzera agisca dietro le quinte con Mosca e Kiev"
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Berna può fare molto dietro le quinte, si dice convinto Greminger, che dirige il Centro di politica di sicurezza a Ginevra, finanziato principalmente dalla Confederazione.

Anche senza essere un mediatore ufficiale, la Svizzera può incoraggiare con discrezione il dialogo fra Mosca e Kiev. A dirlo è l'alto diplomatico elvetico Thomas Greminger, secondo cui in Europa c'è stabilità solo con la Russia e non andandole contro.

Nessun mediatore "classico"

Berna può fare molto dietro le quinte, si dice convinto Greminger, che dirige il Centro di politica di sicurezza a Ginevra, finanziato principalmente dalla Confederazione. Le parti in conflitto "non vogliono mediatori di tipo classico", fa notare in un'intervista rilasciata all'edizione odierna della NZZ am Sonntag.

La sicurezza futura

Il centro sta lavorando sulla questione dello status e delle garanzie di sicurezza che l'Ucraina dovrà avere in futuro. "Abbiamo fatto in modo che i due belligeranti fossero informati delle proposte", aggiunge il diplomatico. Tuttavia, finora non si è giunti ad alcun risultato politicamente rilevante

Berna neutrale e più generosa

In ogni caso, continua il 62enne, per la comunità internazionale e per la Svizzera è un vantaggio che Berna resti neutrale. Anche gli interlocutori russi apprezzano la sede di Ginevra e sono molto più pragmatici di quanto suggerisca la posizione ufficiale, assicura. Stando all'ex segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), la Svizzera deve fare di più in campo umanitario e per la ricostruzione dell'Ucraina. Nello specifico, dovrebbe mostrarsi più generosa nell'accogliere i rifugiati.

Fine della guerra ancora lontana

Per l'esperto, la fine della guerra non è in vista, anzi, "lo scenario più probabile è il proseguimento di un conflitto lungo e intenso come quello a cui stiamo assistendo". A un certo punto comunque, i costi rischiano di diventare troppo elevati, il che renderebbe necessario un piano B.

Compromessi tra Russia e Ucraina

Greminger evoca "possibilità teoriche di compromesso", come cedere temporaneamente dei territori occupati alla Russia, per poi negoziarne la restituzione una volta cambiato il potere al Cremlino. In fin dei conti, afferma il diplomatico, tutto si riassume a una domanda: le parti preferiscono una guerra molto lunga e costosa o la fine del conflitto, anche se insoddisfacente?

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky giura vendetta dopo l'attacco a Chernihiv
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Nel suo video discorso notturno, al termine di una visita in Svezia, Zelensky afferma che tra i 148 feriti, 15 sono bambini, e ha identificato la bimba uccisa con il nome di Sofia.

"I nostri soldati risponderanno alla Russia per questo attacco terroristico: sarà una risposta notevole". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che 7 persone, tra cui una bambina di sei anni, sono rimaste uccise e altre 148 ferite in un attacco missilistico russo che ieri ha colpito la piazza centrale della città settentrionale di Chernihiv.

Il video discorso

Nel suo video discorso notturno, al termine di una visita in Svezia, Zelensky afferma che tra i 148 feriti, 15 sono bambini, e ha identificato la bimba uccisa con il nome di Sofia.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
"A Chernihiv colpito un evento sui droni"
Così gli organizzatori: "L'annuncio che ci sarebbe stato un incontro era di pubblico dominio, ma il luogo specifico è stato segnalato solo a i partecipanti verificati e registrati poche ore prima".

Il teatro colpito da un raid russo nel centro della città ucraina di Chernihiv stava ospitando un raduno di produttori di droni e scuole di addestramento di ricognizione aerea come parte di una giornata dimostrativa 'Uccelli feroci', sebbene solo i partecipanti all'evento conoscessero il luogo esatto. Lo scrive Ukrainska Pravda citando l'annuncio della giornata dimostrativa e Maria Berlinska, tra i responsabili dell'organizzazione dell'iniziativa.

"Solo i partecipanti verificati conoscevano il luogo dell'incontro"

"L'evento è stato ufficialmente concordato in anticipo con le autorità locali, il luogo è stato fornito dalle autorità locali. L'annuncio che ci sarebbe stato un evento era di pubblico dominio, ma il luogo specifico è stato segnalato solo a i partecipanti verificati e registrati poche ore prima dell'evento. Tutti i dati dei partecipanti vengono forniti alle autorità competenti", ha affermato la responsabile su Facebook.

Al via un'indagine operativa

"Ora stiamo lavorando con la Sbu (i servizi di sicurezza ucraini), fornendo tutti i dati necessari per un'indagine operativa", ha aggiunto, sottolineando che "non si trattava di una mostra d'affari ma una riunione chiusa di ingegneri, militari e volontari sul tema delle tecnologie militari per il fronte".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Bombardamenti russi su Chernihiv, 5 morti e 37 feriti
Il centro della città sarebbe stato colpito da un missile balistico. Distrutti anche un teatro e un'università.

Le forze russe hanno bombardato il centro della città di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Secondo il ministero dell'interno almeno 5 persone sono morte e altre 37 sono rimaste ferite. Il centro della città di Chernihiv è stato preso di mira dalle forze russe "probabilmente con un missile balistico", afferma Chaus.

Zelensky: "Un missile ha colpito proprio il centro della città"

Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'esercito russo ha colpito la piazza centrale della città: "un missile russo ha colpito proprio il centro della città, nella nostra Chernihiv", ha detto Zelensky su Telegram. "Una piazza, il politecnico, un teatro. Un sabato qualunque, che la Russia ha trasformato in un giorno di dolore e perdita. Ci sono morti, ci sono feriti", ha scritto.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Lavrov: "No alla guerra nucleare, ma la deterrenza serve"
Il ministro degli esteri russo spiega in un'intervista le posizioni di Mosca sulle armi atomiche. La pace? "L'Occidente non intende negoziare nulla con Mosca".

La Russia rimane "pienamente impegnata nel principio che la guerra nucleare è inaccettabile", crede che "non ci possano essere vincitori in un tale conflitto e di conseguenza non vada mai scatenato". Lo ha dichiarato il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, in un'intervista citata dall'agenzia Tass.

"È necessario prevenire qualsiasi scontro militare tra potenze nucleari, perché rischia di trasformarsi in uno scontro nucleare: l'obiettivo più importante attualmente è che ogni potenza nucleare eserciti la massima moderazione", ha sottolineato Lavrov. Il ministro degli esteri russo ha poi affermato che "il possesso di armi nucleari nel contesto della deterrenza è oggi l'unica risposta possibile ad alcune significative minacce esterne" alla sicurezza della Russia, sottolineando che lo "sviluppo della situazione" intorno all'Ucraina conferma la validità delle preoccupazioni di Mosca in questo settore.

"La deterrenza nucleare è esclusivamente difensiva"

"La politica dello Stato nel campo della deterrenza nucleare - ha assicurato Lavrov - è esclusivamente difensiva e finalizzata a mantenere il potenziale delle forze nucleari al livello minimo necessario per la difesa garantita della sovranità e dell'integrità territoriale, prevenendo l'aggressione contro la Russia e i suoi alleati".

"L'Occidente non intende negoziare nulla con Mosca"

Il ministro ha quindi sostenuto che "le riunioni multilaterali sull'Ucraina a Gedda e Copenaghen a cui la Russia non è stata invitata mostrano che l'Occidente non intende negoziare nulla con Mosca". Al momento "non ci sono prospettive per colloqui" sull'Ucraina "tra la Russia e l'Occidente" poiché "gli sponsor occidentali continuano a spingere Kiev ad alzare la posta", ha aggiunto Lavrov. A suo dire, inoltre, "più a lungo dureranno gli scontri armati, meno interesse avranno gli investitori occidentali a contribuire alla ripresa postbellica in Ucraina e più debole sarà la loro fiducia nel successo di Kiev sul campo di battaglia".

"Kiev non sarà in grado di onorare il suo debito pubblico"

Nell'intervista Lavrov ha anche messo in dubbio che "Kiev potrà essere in grado di onorare il suo debito pubblico. I contribuenti nei paesi occidentali non avranno altra scelta che portare l'onere del debito non pagato, causando più inflazione e abbassando il tenore di vita".

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Giappone avvista aerei russi e fa decollare i suoi jet
© Shutterstock
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Velivoli di Mosca sorvolano le coste giapponesi. Tokyo innalza i suoi jet e si prepara a incontrare con Joe Biden e il leader sudcoreano.

Il Giappone ha fatto alzare in volo suoi jet da combattimento oggi dopo aver avvistato aerei di pattuglia russi al largo del Mar del Giappone e del Mar Cinese Orientale. Lo rende noto lo Stato Maggiore di Tokyo. Due aerei hanno volato lungo la costa tra le regioni centrali e meridionali del Giappone, passando attraverso lo stretto di Tsushima e tornando allo stesso modo, ha detto il Joint Staff in una breve dichiarazione. "In risposta", ha quindi specificato, "sono stati lanciati aerei da combattimento dell'Air Self-Defense Force giapponesi". Oggi il primo ministro giapponese Fumio Kishida incontrerà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader sudcoreano Yoon Suk Yeol in un vertice presso la residenza presidenziale di Camp David.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Ankara avverte Mosca, 'niente escalation nel Mar Nero'
L'avvertimento è arrivato dopo l'intervento russo contro una nave da carico di proprietà turca battente bandiera di Palau.

La Turchia ha avvertito la Russia di evitare ulteriori escalation dopo che la marina russa ha sparato colpi di avvertimento verso una nave da carico di proprietà turca battente bandiera di Palau lo scorso fine settimana. Lo ha dichiarato l'ufficio del presidente Recep Tayyip Erdogan. "Dopo l'intervento (russo), i nostri interlocutori nella Federazione Russa sono stati avvertiti in modo appropriato di evitare tali iniziative, che aggravano le tensioni nel Mar Nero", ha dichiarato la presidenza turca, rompendo un silenzio durato giorni sull'incidente.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Lukashenko: "aiutiamo Mosca ma non entreremo in guerra"
Il presidente bielorusso ha anche ammesso che alcune unità dell'esercito russo sono entrate durante il conflitto in territorio ucraino dalla Bielorussia e detto che il conflitto in Ucraina poteva essere evitato, e "può essere fermato ora".

La Bielorussia "aiuterà sempre la Russia", ma se gli ucraini non varcheranno i confini bielorussi, Minsk non entrerà in guerra contro Kiev. Lo ha detto il presidente Aleskandr Lukashenko in un'intervista con la giornalista ucraina Diana Panchenko, ripresa dalle agenzie russe. Lukashenko ha ammesso che alcune unità dell'esercito russo sono entrate durante il conflitto in territorio ucraino dalla Bielorussia. Il presidente bielorusso ha poi detto che il conflitto in Ucraina poteva essere evitato, e "può essere fermato ora".

Lukashenko ha auspicato l'avvio di negoziati "senza precondizioni". "Penso - ha sottolineato il presidente bielorusso - che questo sia un principio classico della diplomazia. C'è il bisogno di sedersi al tavolo negoziale e discutere di tutto, compresi la Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. Tutto deve essere discusso. Ci sediamo e mettiamo a punto un'agenda".

3 mesi fa
Estero
Lituania, Lettonia e Polonia valutano la chiusura ai confini con la Bielorussia
Lo ha annunciato la ministra degli interni lituana Agne Bilotaire. La decisione verrà presa durante un incontro tra i 3 paesi il prossimo 28 agosto a Varsavia.

Gli Stati baltici e la Polonia stanno discutendo la possibilità di chiudere completamente i confini con la Bielorussia. Lo ha comunicato oggi la ministra degli Interni lituana, Agne Bilotaite, precisando che una decisione in merito verrà presa nel corso di un trilaterale che si terrà il prossimo 28 agosto a Varsavia, con la partecipazione dei ministri degli Interni di Lituania, Lettonia e Polonia. Bilotaite ha dichiarato di aver già discusso la questione della chiusura totale della frontiera con la Bielorussia con il suo omologo polacco, Mariusz Blaszczak, la scorsa settimana.

"La chiusura può essere efficace solo se attuata da tutti e tre i paesi confinanti"

Il ministro degli Interni lettone, Maris Kucinskis, ha commentato la notizia osservando che "la chiusura del confine con la Bielorussia può essere efficace contro gli elementi della guerra ibrida attuata dal regime di Lukashenko solo se attuata da tutti e tre i Paesi di confine - Lettonia, Lituania e Polonia - contemporaneamente".

Crescono i timori

Nel corso delle ultime settimane, i tre Paesi hanno guardato alla situazione in Bielorussia con crescenti timori. La presenza della Wagner nel Paese e la paura di provocazioni ha indotto Lituania, Lettonia e Polonia ad aumentare sensibilmente il livello di attenzione ai confini, anche con l'invio - in particolar modo nel caso della Polonia - di forze aggiuntive alle frontiere. Il sensibile aumento dei flussi migratori clandestini in arrivo dalla Bielorussia hanno inoltre alzato il livello di guardia su possibili utilizzi dei migranti come strumento di guerra ibrida.

3 mesi fa
GUERRA IN UCRAINA
Kiev rivendica gli attacchi al ponte di Crimea
© screenshot video da CNN su Twitter
© screenshot video da CNN su Twitter
Il Servizio di sicurezza civile ucraino si fa carico della responsabilità dei droni esplosivi che hanno danneggiato anche il ponte di Crimea. Il capo dell'Sbu avverte che Mosca deve aspettarsi "una serie di nuove interessanti operazioni".

Il Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) ha confermato per la prima volta la responsabilità degli attacchi dello scorso ottobre e del mese scorso al ponte di Crimea.

Droni esplosivi: una nuova invenzione del Servizio di sicurezza ucraino

La CNN ha ottenuto in esclusiva dalla Sbu i video dell'attentato di luglio in cui si vede un primo drone, imbottito con 850 kg di esplosivo, avvicinarsi al pilone colpito e un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Il capo dell'Sbu, Vasyl Maliuk, ha detto alla CNN che l'attacco di luglio è stato realizzato con droni marini sperimentali (i "Sea Baby") e che ne seguiranno altri. L'attacco del 17 luglio ha causato danni alle corsie stradali del ponte e, secondo funzionari russi, ha ucciso due civili. Maliuk ha dichiarato alla CNN che i "Sea Baby" sono il risultato di mesi di sviluppo iniziato subito dopo l'invasione del paese il 24 febbraio 2022. "I droni di superficie sono un'invenzione unica del Servizio di sicurezza ucraino", ha affermato.

Nessun coinvolgimento da parte di società private

"Nessuna società privata è coinvolta. Con questi droni abbiamo recentemente colpito con successo il ponte di Crimea, la grande nave d'assalto Olengorskiy Gornyak e la petroliera Sig", ha aggiunto. Il riferimento è alla petroliera Sig colpita nel Mar Nero, che secondo i funzionari ucraini trasportava carburante per l'esercito russo. L'attacco alla Olengorskiy Gornyak, commenta la CNN, ha dimostrato un raggio d'azione più ampio per l'esercito ucraino, colpendo un'imbarcazione con forse 100 persone a bordo, nel porto navale russo di Novorossisk, sulla costa orientale del Mar Nero.

Questa volta si tratta di un messaggio esplicito

L'attacco di luglio al ponte di Crimea è stato ripreso - come si vede nel video fornito all'emittente tv americana - dall'interno dell'imbarcazione senza pilota, oltre che dall'esterno attraverso le telecamere a circuito chiuso installate sul ponte stesso. Fonti dell'Sbu, infatti, hanno anche fornito alla CNN due video a circuito chiuso che mostrano il momento dell'impatto del drone marino sulla sezione stradale del ponte, e poi l'esplosione di un secondo drone che colpisce dalla direzione opposta la sezione ferroviaria della struttura circa cinque minuti dopo. Finora Kiev aveva tenuto un basso profilo sugli attacchi al ponte di Crimea (o ponte di Kerch), confermando il proprio coinvolgimento attraverso dichiarazioni anonime e vaghi riferimenti a "oggetti galleggianti non identificati", scrive la CNN sottolineando che la rivendicazione della responsabilità da parte di Maliuk segna un tentativo "insolitamente diretto" di allertare Mosca sulla minaccia che questi nuovi droni rappresentano.

Maliuk fa intendere che non finisce qui

"Stiamo lavorando a una serie di nuove interessanti operazioni, anche nelle acque del Mar Nero. Vi assicuro che sarà emozionante, soprattutto per i nostri nemici", ha dichiarato Maliuk. Il capo dell'Sbu ha anche rivendicato la responsabilità del primo attacco ucraino al ponte, l'8 ottobre scorso, ma ha rifiutato di fornire dettagli al riguardo.

3 mesi fa
Guerra in Ucraina
Danni alla centrale di Zaporizhzhia, basso rischio per la Svizzera
© Shutterstock
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"La cosa importante è che i reattori di Zaporizhzhia siano stati spenti", afferma Scharding. Ciò significa che potrebbe essere rilasciata solo una quantità limitata di radioattività, il che alleggerisce la situazione per la Svizzera.

In caso di danni alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia non c'è un rischio di elevata radioattività in Svizzera. "Possiamo escludere l'assunzione di compresse allo iodio", afferma Gerald Scharding, responsabile della Centrale nazionale d'allarme, in un'intervista pubblicata oggi dalle testate di Tamedia.

"Forse" misure nel settore agricolo

Nel peggiore dei casi, "forse" sarebbero adottate misure nel settore agricolo, che potrebbero includere il divieto di pascolo, ma ciò richiederebbe il rilascio di gran parte delle sostanze radioattive presenti nell'impianto.

Quantità limitata di radioattività

"La cosa importante è che i reattori di Zaporizhzhia siano stati spenti", aggiunge Scharding. Ciò significa che potrebbe essere rilasciata solo una quantità limitata di radioattività, il che alleggerisce la situazione per la Svizzera. "Per la popolazione locale gli effetti sarebbero però comunque gravi".

Assunzione di compresse a iodio escluso

La Centrale nazionale d'allarme sta esaminando anche le conseguenze di un attacco nucleare contro l'Ucraina. La popolazione dovrebbe trovare rifugio negli edifici entro un raggio di 500 chilometri. La Svizzera non rientra in questo raggio. "Anche in questo caso, l'assunzione di compresse allo iodio in Svizzera è escluso". Secondo Scharding, la probabilità che il vento soffi direttamente dall'Ucraina verso Svizzera è inferiore al 20%.

Danneggiamento della centrale nucleare

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, situata nel sud-est dell'Ucraina, è sotto occupazione russa dal marzo 2022. Da allora, l'impianto e le linee elettriche per i sistemi di raffreddamento sono stati danneggiati più volte nel corso delle ostilità. Kiev e Mosca si incolpano a vicenda.

3 mesi fa
Estero
'Putin visiterà la Turchia nei prossimi giorni'
Lo riportano i media turchi. Si tratta della sua prima visita in un Paese membro della Nato dall'inizio della guerra in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin visiterà la Turchia "nei prossimi giorni": lo riporta il quotidiano turco Milliyet, sottolineando che si tratterà della sua prima visita in un Paese membro della Nato dall'inizio della guerra in Ucraina. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Putin hanno parlato in un recente colloquio telefonico della possibile visita del leader russo in Turchia senza precisare una data, ma da settimane i media locali ipotizzano che questa avvenga a fine agosto. Il giornale sottolinea che Ankara ha intensificato gli sforzi diplomatici per ripristinare l'Iniziativa del grano in vista dell'arrivo di Putin.

3 mesi fa
Estero
Ripreso il traffico sul ponte di Crimea
Durante il weekend le forze ucraine hanno tentato di colpire il ponte con due missili, che sono stati abbattuti.

Il traffico sul ponte di Crimea, interrotto questa mattina, è ripreso regolarmente. Lo riferisce sul suo canale Telegram il centro informazioni per i traffico sulla infrastruttura che collega la penisola annessa da Mosca al territorio russo. Alcuni canali Telegram locali avevano riferito di un allarme aereo nella zona della struttura nella penisola annessa alla Russia. Il ministero della Difesa russo aveva detto che sabato le forze ucraine avevano cercato di colpire il ponte con due missili, che erano stati abbattuti.

3 mesi fa
Estero
Kiev, liberati 3 chilometri quadrati di territorio a Bakhmut
Lo ha reso noto la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.

Le forze di Kiev hanno riconquistato la settimana scorsa tre chilometri quadrati di territorio nel settore di Bakhmut, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto in un briefing la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, come riporta Ukrainska Pravda. "Nel settore di Bakhmut, tre chilometri quadrati sono stati liberati la scorsa settimana. In totale, sono già stati liberati 40 chilometri quadrati sul fianco meridionale del settore di Bakhmut", la città conquistata dalla Russia a maggio, ha affermato Malyar.

3 mesi fa
Estero
Interrotto il traffico sul ponte di Crimea
Un allarme aereo è stato lanciato questa mattina nella zona.

Il traffico sul ponte di Crimea è stato interrotto questa mattina: lo riporta Rbc-Ucraina. Alcuni canali Telegram locali, aggiunge il media, riferiscono di un allarme aereo nella zona della struttura nella penisola annessa alla Russia.

3 mesi fa
Estero
Esplosioni a Kherson
Le esplosioni seguono gli attacchi russi di ieri nella regione che hanno provocato la morte di sette persone.

Esplosioni sono state udite questa mattina a Kherson: lo riporta l'emittente statale ucraina Suspilne, che cita i suoi corrispondenti. Le esplosioni seguono gli attacchi russi di ieri nella regione che hanno provocato la morte di sette persone, inclusa un'intera famiglia: una coppia e i loro due figli di 12 anni e una neonata di appena 23 giorni.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Un comandante russo catturato mostra le posizioni delle truppe di Mosca a Kherson
L'uomo è stato riconosciuto in un video pubblicato sui social. Si tratterebbe del maggiore Tomov, scomparso all'inizio di questa settimana.

Un video pubblicato sui social e rilanciato dai media ucraini mostrerebbe un comandante russo catturato durante un raid delle forze speciali ucraine che mostra alle forze di Kiev le posizioni delle truppe di Mosca in un'area occupata di Kherson. Secondo quanto riportato da Kyiv Post, che cita l'account russo di Telegram Grey Zone, l'uomo nel video sarebbe il maggiore Tomov, comandante del battaglione 1822 delle forze armate russe scomparso all'inizio di questa settimana.

Ancora dubbia l'autenticità del video

Il comandante sarebbe stato catturato durante un'operazione condotta dalle forze speciali ucraine su un insediamento sulla riva sinistra occupata del fiume Dnipro. Il video mostrerebbe il maggiore Tomov accovacciato su una mappa mentre dà informazioni sulle posizioni delle truppe di Mosca sul lato del fiume occupato dai russi. Il video non è stato tuttavia verificato in modo indipendente.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Polonia: "Anche gli elicotteri da guerra al confine bielorusso"
Lo ha detto il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak.

La Polonia invierà anche elicotteri da combattimento, oltre a 10'000 truppe aggiuntive, al confine con la Bielorussia: lo ha detto il ministro della Difesa del Paese, Mariusz Blaszczak, in un'intervista al programma tv Wiadomosci. "Non ho dubbi che le provocazioni (di Minsk, ndr) si ripeteranno, ma l'esercito polacco è preparato a molti scenari diversi e reagirà adeguatamente alla minaccia", ha detto Blaszczak. "Vi assicuro che il confine è ben protetto - ha aggiunto -. Ho deciso di inviare forze aggiuntive per proteggerlo, inclusi elicotteri da combattimento". L'invio dei 10mila soldati era stato annunciato giovedì.

"Difenderemo con determinazione il nostro territorio"

"Il trasferimento dei wagneriani in Bielorussia pone una grave sfida alla sicurezza, soprattutto nel contesto degli attacchi ibridi bielorussi-russi al nostro confine", ha affermato il ministro. "La nostra posizione è chiara: la Nato e gli alleati sono pronti a rispondere immediatamente a qualsiasi aggressione", ha aggiunto, sottolineando che "ogni pezzo di territorio della Polonia e dell'Alleanza sarà difeso con piena determinazione". Il ministero della Difesa polacco "monitora costantemente la situazione e sta facendo di tutto per rafforzare la sicurezza" della popolazione, ha proseguito Błaszczak: "Spostare le unità militari verso est, rafforzare la linea difensiva e aumentare il numero dei soldati sono azioni che proteggono i nostri cittadini", ha spiegato. E poi: "Certo, dobbiamo avere una visione fredda della situazione, prima la deterrenza".

Lo schieramento

"In totale, ci saranno circa 10.000 soldati al confine e nelle zone di confine, di cui 4.000 sosterranno direttamente la Guardia di frontiera, mentre il resto si addestrerà e guarderà in riserva. Questa è una dimostrazione della presenza dell'esercito polacco, della nostra fermezza e determinazione", ha sottolineato Błaszczak. Alla domanda su come il suo ministero aumenterà la sicurezza del corridoio di Suwałki (la striscia di terra che collega l'enclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia, tra Polonia e Lituania), Błaszczak ha risposto: "Questi sono punti sensibili, motivo per cui stiamo rafforzando ed espandendo le unità di stanza lì. È lì che le ultime attrezzature vanno per prime".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Esplosioni e fumo vicino al ponte di Crimea"
Il capo della Crimea annessa alla Russia: "due missili ucraini sono stati abbattuti dalle difese russe vicino al ponte"

Esplosioni sono state udite oggi a Kerch, nella Crimea annessa, e colonne di fumo sono state avvistate vicino al ponte di Crimea (conosciuto anche come ponte di Kerch): lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali.

Alexei Aksyonov, capo della Crimea annessa alla Russia, ha affermato che "due missili ucraini sono stati abbattuti dalle difese russe vicino al ponte". Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"L'avanzata ucraina a sud obbliga i russi a sguarnire Kherson"
Lo scrive nel suo bollettino quotidiano, pubblicato dal Guardian, il ministero della Difesa britannico, che cita i servizi segreti militari di Londra.

Gli intensi combattimenti nel sud dell'Ucraina, nell'oblast di Zaporizhzhia, dov'è in corso una controffensiva di Kiev attorno a Orikhiv, sta obbligando le forze di occupazione russe a indebolire le loro difese nella regione di Kherson, dove subiscono continue incursioni anfibie dalla sponda destra a quella sinistra del fiume Dnipro, che delimita il fronte.

Lo scrive nel suo bollettino quotidiano, pubblicato dal Guardian, il ministero della Difesa britannico, che cita i servizi segreti militari di Londra.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Hacker russi pubblicano un documento della Confederazione
Il foglio della SECO, in parte confidenziale, parla di possibili piani in relazione a uno scambio di panzer di fabbricazione svizzera per sostenere ulteriormente l'Ucraina nella guerra contro la Russia.

Hacker russi hanno pubblicato un documento interno della Confederazione su un possibile scambio di blindati Piranha a favore dell'Ucraina. La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha confermato l'autenticità del documento a Keystone-ATS. A essere trapelata è una convenzione linguistica sulle domande relative alla riesportazione di materiale bellico in relazione all'Ucraina. Giornali della testata Tamedia ne hanno dato notizia oggi. Il documento era stato pubblicato sul canale di messaggi Telegram del gruppo di hacker russi Joker DPR mercoledì sera.

Cosa dice il documento

Il foglio della SECO, in parte confidenziale, parla di possibili piani in relazione a uno scambio di panzer di fabbricazione svizzera per sostenere ulteriormente l'Ucraina nella guerra contro la Russia. Secondo il documento, la Danimarca potrebbe fornire i Piranha a uno Stato baltico che a sua volta li invierebbe in Ucraina. Tuttavia, la SECO non ha ricevuto alcuna richiesta concreta per questa trattativa, ha dichiarato il suo portavoce a Keystone-ATS. Secondo la Segreteria, il documento era stato messo a disposizione di uffici dell'Amministrazione federale e delle ambasciate all'estero come convenzione linguistica da usare in contesti esteri. Il portavoce ha spiegato che l'indiscrezione non è problematica in termini di contenuto, dato che è una versione risalente all'inizio del 2023 e che le informazioni in essa contenute erano già state pubblicate.

"Dimostra quanto la Svizzera sia vulnerabile"

Per il momento non è chiaro come il documento sia finito nelle mani degli hacker, i quali hanno affermato di aver trovato il documento svizzero in una e-mail di un membro dell'esercito di Kiev. Gli ucraini, a loro volta, lo avevano ricevuto dai servizi segreti statunitensi. La SECO ha aperto un'indagine. Il suo portavoce ha dichiarato che la questione è stata presa "molto seriamente". Il presidente della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, Werner Salzmann (UDC), considera l'accaduto "molto preoccupante". "Dimostra quanto la Svizzera sia vulnerabile agli attacchi informatici", ha detto alla Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca (SRF). Il "senatore" si è inoltre detto sorpreso anche in relazione al contenuto del materiale trapelato: "Avevamo sempre criticato il fatto che tali accordi di scambio fossero una violazione della neutralità".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev raccomanda l'evacuazione di 37 insediamenti a Kupiansk
L'esercito russo fa simultaneamente sapere che sta "migliorando le sue posizioni" nel nordest.

Le truppe russe avanzano nel nordest dell'Ucraina e in particolare nella regione di Kharkiv, tanto che Kiev ha ordinato l'evacuazione di 37 insediamenti nel distretto di Kupiansk. L'esercito russo fa simultaneamente sapere che sta "migliorando le sue posizioni" nel nordest. Le autorità ucraine stanno avviando l'evacuazione obbligatoria da 37 insediamenti nel distretto di Kupiansk nella regione di Kharkiv, riferisce il giornale in linea ucraino Ukrainska Pravda citando il canale Telegram dell'amministrazione militare di Kupyansk, a causa dell'aumento dei bombardamenti russi.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
La centrale nucleare di Zaporizhzhia "è sull'orlo del blackout"
© Shutterstock
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Lo scrive su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare, Energoatom.

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha perso il collegamento alla linea principale ad alta tensione la notte scorsa ed "è sull'orlo di un altro blackout": lo scrive su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare, Energoatom. "Il 10 agosto la centrale nucleare di Zaporizhzhya, temporaneamente occupata, ha perso il collegamento alla sua principale linea di trasmissione di energia esterna con una tensione di 750 kVA. In seguito, la centrale ha dovuto passare all'unica linea elettrica di riserva da 330 kVA disponibile, la cui disconnessione minaccia la perdita di energia esterna (blackout)", si legge in una nota.

Stato: "Arresto di caldo"

"In questo scenario, la principale minaccia alla sicurezza nucleare e radioattiva è rappresentata dal fatto che l'unità 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è in stato di 'arresto a caldo' - ha sottolineato Energoatom. Gli occupanti gestiscono l'unità 4 in violazione delle condizioni di funzionamento dei reattori delle centrali nucleari". Secondo Taras Tkach, direttore esecutivo ad interim di Energoatom, in caso di perdita completa dell'energia elettrica esterna, le pompe di circolazione principali dell'impianto verranno spente e l'unità di potenza passerà alla cosiddetta modalità di "circolazione naturale". "In questo caso, è necessario raffreddare urgentemente la centrale in assenza di pompe di raffreddamento", ha affermato Tkach. Questa modalità è impegnativa per il reattore, la sua durata è limitata e può portare a un guasto delle apparecchiature principali del reattore, ha aggiunto Energoatom. "L'ulteriore occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia e l'illegittima e impreparata gestione russa, che non si assume alcuna responsabilità per la sicurezza nucleare e radioattiva dell'impianto, avvicinano costantemente la centrale al disastro - si legge ancora nel comunicato. Per questo motivo, la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve essere immediatamente riportata sotto il pieno controllo del legittimo operatore, Energoatom, con il conseguente ritorno alla normale operatività e il ripristino della sicurezza nucleare e radioattiva dell'impianto. Ciò richiede un'azione urgente da parte dell'intera comunità internazionale".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Abbattuti 13 droni ucraini in Crimea e vicino Mosca"
Lo sostiene il ministero della Difesa russo, 11 droni sarebbero stati abbattuti vicino alla Crimea e 2 vicino a Mosca.

Il ministero della Difesa russo ha detto di aver abbattuto 13 droni ucraini, 11 vicino la Crimea e altri due diretti verso Mosca. "Due Uav che volavano in direzione della città di Mosca sono stati distrutti", ha riferito il ministero in una nota. "Vicino la città di Sevastopol, due Uav sono stati centrati dai dispositivi di sicurezza anti-aerea, altri nove sono stati intercettati e sono precipitati nel Mar Nero prima di raggiungere l'obiettivo".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin sospende accordi fiscali, Berna: "Non siamo stati informati dai canali diplomatici"
Mosca ha giustificato questa misura con presunte "violazioni degli interessi economici e di altri interessi legittimi della Federazione Russa".

Il presidente russo Vladimir Putin ha deciso ieri di congelare gli accordi fiscali con oltre 30 Paesi, classificati come ostili dal Cremlino, tra cui la Svizzera. Oggi Berna ha dichiarato di non esserne stata informata attraverso i canali diplomatici solitamente utilizzati. La Svizzera è al corrente del decreto firmato da Putin, ha comunicato la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) a Keystone-ATS. L'accordo del 15 novembre 1995 tra Svizzera e Russia per evitare la doppia imposizione rientra tra le intese summenzionate. Nonostante la decisione de capo del Cremlino, dato che la Confederazione non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale, essa presume che l'accordo sia ancora in vigore bilateralmente.

Gli accordi interessati

Sono stati sospesi alcuni articoli di convenzioni volte a evitare la doppia imposizione e l'evasione fiscale, stipulate in particolare con Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, oltre che con la Svizzera. Mosca ha giustificato questa misura con presunte "violazioni degli interessi economici e di altri interessi legittimi della Federazione Russa".

I Paesi "non amici" della Russia

Le relazioni tra il Cremlino e l'Occidente sono ai minimi storici da quando, più di 17 mesi fa, la Russia ha attaccato l'Ucraina. L'Unione europea (UE), insieme agli Stati Uniti e al Regno Unito, ha reagito imponendo sanzioni economiche di ampia portata contro la Russia, manovra a cui anche la Svizzera partecipa. Mosca, da parte sua, ha classificato 50 Paesi come "Paesi non amici" e tra questi rientrano la Svizzera, le nazioni dell'UE, gli Stati Uniti e l'Australia.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosione in un impianto vicino a Mosca, 16 feriti
Lo hanno reso noto funzionari del servizio di emergenza, secondo i quali l'esplosione non è stata provocata da un drone. Lo riporta la Tass.

Sedici persone sono rimaste ferite questa mattina in seguito a un'esplosione in un impianto ottico-meccanico di Sergiev Posad, a circa 71 km a nordest di Mosca. Lo hanno reso noto funzionari del servizio di emergenza, secondo i quali l'esplosione non è stata provocata da un drone: il servizio di emergenza ha indicato che l'esplosione è avvenuta a causa di un'interruzione dei processi tecnologici, riporta Ria Novosti. Lo riporta la Tass. "L'esplosione si è verificata sul territorio dell'impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella zona della caldaia. L'onda d'urto ha fatto saltare le finestre di diverse case", ha dichiarato una fonte del servizio di emergenze. Le autorità hanno annunciato l'evacuazione totale dell'impianto. L'impianto ottico-meccanico di Zagorsk è uno dei principali sviluppatori e produttori di dispositivi ottici e optoelettronici per le forze dell'ordine, l'industria e la sanità. 

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"I morti a Pokrovsk sono 9, la Russia pagherà"
I feriti sono 82, tra cui due bambini di cui uno in gravi condizioni. "Si chiama Nikita, ha solo 11 anni", ha detto Zelensky, confermando che il secondo attacco è avvenuto quando i soccorsi per il primo erano già cominciati.

È salito a 9 il numero delle vittime del duplice attacco russo di ieri a Pokrovsk nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio serale. I feriti sono 82, tra cui due bambini di cui uno in gravi condizioni. "Si chiama Nikita, ha solo 11 anni", ha detto Zelensky, confermando che il secondo attacco è avvenuto quando i soccorsi per il primo erano già cominciati. "Questo è un atto deliberato dei terroristi per causare il maggior dolore, il maggior danno. La Russia si assumerà la massima responsabilità per questo, devono esserci sentenze contro i terroristi", ha aggiunto.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Abbattuti due droni ucraini diretti a Mosca"
"Due droni hanno tentato di sorvolare la città - ha scritto su Telegram -. Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe.

I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due droni diretti verso Mosca. Lo ha annunciato il sindaco Sergey Sobyanin citato dalla Tass. "Due droni hanno tentato di sorvolare la città - ha scritto su Telegram -. Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe. Non si registrano feriti". Anche il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver abbattuto due droni nella regione di Mosca, confermando quanto scritto su Telegram dal sindaco della capitale, Sergey Sobyanin. "Nella notte è stato sventato il tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico con velivoli senza pilota sul territorio della regione di Mosca. Due droni - spiega una nota - sono stati abbattuti dal sistema anti-aereo" senza causare vittime o danni.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Armi alla Russia, la Gran Bretagna sanziona anche alcune aziende svizzere
È la prima volta che Londra prende di mira - in funzione anti russa e sullo sfondo della guerra in Ucraina - aziende basate in Paesi alleati in seno alla Nato (due in Turchia e una in Slovacchia), o comunque amici come la Svizzera e gli Emirati.

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato oggi nuove sanzioni contro l'asserita fornitura di componenti per uso militare alla Russia, nell'ambito di un'iniziativa definita dal ministro degli Esteri, James Cleverly, "senza precedenti" nei confronti della macchina bellica "di Vladimir Putin". Lo riporta il Foreign Office in una nota precisando che le misure riguardano altri 22 soggetti fra società e individui, comprese due aziende turche, una svizzera e una di Dubai (Emirati Arabi Uniti, o Eau). Rafforzate inoltre le sanzioni contro Iran e Bielorussia, sotto tiro da tempo per la cooperazione militare con Mosca. È la prima volta che Londra prende di mira - in funzione anti russa e sullo sfondo della guerra in Ucraina - aziende basate in Paesi alleati in seno alla Nato (due in Turchia e una in Slovacchia), o comunque amici come la Svizzera e gli Emirati.

Le aziende sanzionate

Oltre ai 22 soggetti di Paesi terzi inseriti in questo ennesimo pacchetto di sanzioni, la lista aggiuntiva odierna comprende tre società specializzate in elettronica con sede in Russia. Vi sono poi nuovi provvedimenti contro produttori iraniani di droni ritenuti legati al corpo della Guardia Islamica Rivoluzionaria iraniana (i cosiddetti pasdaran, già ampiamente sanzionati da Regno Unito, Usa e Ue), nonché contro ulteriori soggetti del complesso militar-industriale bielorusso. L'elenco comprende due aziende turche che si occupano di esportazioni nel settore della microelettronica e una con base a Dubai che produce tecnologia per droni (anche civili). Secondo il Foreign Office, si tratta di bersagli "strategici" sul fronte "delle forniture e degli aiuti alla macchina da guerra di Putin a sostegno dell'invasione illegale dell'Ucraina".

L'obiettivo della misura

"Le cruciali sanzioni di oggi ridurranno ulteriormente - ha dichiarato Cleverly, commentando l'annuncio - il potenziale dell'arsenale della Russia" e mirano a restringere "la rete della catena di rifornimenti diretti alla già affannata industria della difesa di Putin". "Non c'è luogo - ha quindi sentenziato il ministro in relazione al coinvolgimento di Paesi terzi - in cui chi sostiene la macchina militare russa possa nascondersi" dalle ritorsioni.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
007 ucraini: "Sventato un attentato contro Zelensky"
I servizi di sicurezza di Kiev: "Arrestato un informatore dei servizi speciali russi che stava raccogliendo informazioni sulla visita programmata di Zelensky a Mykolaiv".

Il servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu) ha annunciato di aver arrestato un'informatrice russa che stava organizzando un attacco aereo russo nella regione di Mykolaiv durante la visita del presidente Volodymyr Zelensky. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. "Il servizio di sicurezza ha arrestato un'informatrice dei servizi speciali russi, che, alla vigilia del recente viaggio del presidente nella regione di Mykolaiv, stava raccogliendo informazioni sulla visita programmata", ha dichiarato il servizio di sicurezza, spiegando che la donna, che lavorava in un negozio in una base militare, "ha cercato di stabilire l'orario e l'elenco dei luoghi dell'itinerario provvisorio del capo dello Stato nella regione".

Il Sbu ha diffuso una foto sfocata della donna, trattenuta dagli ufficiali, insieme a messaggi telefonici e note scritte a mano sulle attività militari. Il presidente ucraino ha visitato la regione di Mykolaiv a giugno dopo la rottura della diga di Kakhovka, che ha causato l'allagamento di gran parte dell'Ucraina meridionale, e alla fine di luglio dopo i bombardamenti mortali. L'informatrice è accusata di diffusione non autorizzata di informazioni sul movimento di armi e truppe e rischia fino a 12 anni di carcere, segnalano i servizi di sicurezza.

4 mesi fa
Guerra in UCraina
Berset: "La Russia deve ritirarsi immediatamente dall'Ucraina"
Secondo il direttore del Dipartimento federale dell'interno, la Russia ha una responsabilità speciale in quanto membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Via subito dall'Ucraina: è l'auspicio rivolto alla Russia dal presidente della Confederazione Alain Berset, che esorta peraltro anche a non dimenticare altri focolai di crisi. "La mia posizione è sempre stata chiara: con questo attacco la Russia ha violato palesemente le fondamentali regole internazionali", afferma il 51enne in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick, che ha raggiunto l'uomo politico al Festival di Locarno. "Abbiamo bisogno di una soluzione per fermare gli atti di guerra. La Russia deve accettare il diritto internazionale e ritirarsi immediatamente dall'Ucraina. In quanto membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Russia ha una responsabilità speciale".

"La solidarietà non riguarda solo l'Europa"

Ma lo stesso Berset - chiede il giornalista - non può quale presidente fare qualcosa riguardo al tema, entro la fine dell'anno? "La Russia ha il diritto di veto, quindi non ci si può aspettare una soluzione in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU", risponde il "ministro". "Per questo è ancora più importante rimanere solidali con l'Ucraina. La Confederazione ha deciso di fornire un forte sostegno finanziario alla ricostruzione". Allo stesso tempo, "non dobbiamo dimenticare gli altri punti critici del mondo", prosegue il capo del Dipartimento federale dell'interno, che ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio federale per fine anno. "In qualità di presidente della Confederazione, quest'anno sono stato in Mozambico, Botswana e Repubblica Democratica del Congo: la solidarietà non riguarda solo il continente europeo, dobbiamo guardare anche oltre".

4 mesi fa
Araboa Saudita
Al via a Gedda la riunione per studiare il negoziato sull'Ucraina
Sul tavolo si parte dalla formula di dieci punti proposta per la pace dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

È iniziato a Gedda, in Arabia Saudita, il summit tra i consiglieri politici e diplomatici di oltre trenta Paesi sulla formula per mettere in campo un negoziato nella guerra in Ucraina. Alla riunione partecipano i Paesi del G7, i Paesi europei e le istituzioni Ue, e i Paesi Brics. A Gedda è arrivato anche l'inviato della Cina per gli Affari euroasiatici, Li Hui. La Russia non è stata invitata.

Dieci punti per la pace

Sul tavolo si parte dalla formula di dieci punti proposta per la pace dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Mi aspetto colloqui difficili ma di successo perché tra di noi c'è la verità", ha spiegato Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Zelensky, che rappresenterà Kiev alla riunione. "La formula di pace del Presidente Zelensky è il modo per porre fine alla guerra. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto implementando punti specifici che andranno a beneficio di tutte le altre nazioni e della sicurezza globale", ha aggiunto Yermak.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Attaccata una petroliera russa vicino al ponte di Crimea
Stando al Centro di coordinamento per il soccorso in mare della città russa di Novorossiysk, l'equipaggio della nave sarebbe al sicuro.

Esplosioni sono avvenute nelle prime ore di oggi vicino al Ponte di Crimea, secondo i media locali. Funzionari citati da fonti russe hanno dichiarato che sono state udite deflagrazioni nella città contesa di Kerch, e il traffico sul ponte è stato bloccato. Media di Mosca affermano che un attacco di droni marini nello Stretto di Kerch avrebbe bersagliato la chimichiera (tipo di petroliera adibita al trasporto di prodotti chimici) russa Sig, e un gruppo di soccorritori è stato inviato sul posto.

Le conseguenze

All'agenzia di stampa Tass, il Centro di coordinamento per il soccorso in mare della città russa di Novorossiysk ha detto che "la sala macchine" della petroliera "è stata danneggiata, anche se non molto". La fonte ha aggiunto che l'equipaggio della nave è al sicuro.

4 mesi fa
Estero
Vertice sull'Ucraina in Arabia Saudita, ma senza la Svizzera
L'incontro di Gedda è una continuazione di quello di Copenaghen, e nemmeno in quell'occasione la Confederazione era presente.

La Svizzera non prende parte al vertice di alto livello sul conflitto in Ucraina che si tiene questo weekend in Arabia Saudita. Attesi sono i rappresentanti di circa venti Stati. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS che l'incontro di Gedda è una continuazione di quello di Copenaghen, e nemmeno in quell'occasione la Confederazione era presente. L'assenza di Berna era stata segnalata per prima dalle testate CH-Media.

Chi ci Al summit è prevista la presenza tra gli altri di rappresentanti di Ucraina, Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito, Germania, Cile, Indonesia, Egitto e Turchia. La Russia invece non prenderà parte all'incontro. Il DFAE ha sottolineato che accoglie positivamente lo svolgimento di simili vertici, molto importanti per cercare una via d'uscita pacifica dal conflitto. La Svizzera segue i lavori "con attenzione" e rimane in contatto con le autorità ucraina.

4 mesi fa
Russia
Putin innalza fino a 30 anni l'età massima per la leva
Diversamente da quanto proposto inizialmente (nella prima delle tre letture alla Duma) l'età minima resta di 18 anni e non viene innalzata a 21 anni.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che prevede, a partire dal primo gennaio 2024, di innalzare dai 27 ai 30 anni il limite massimo per la chiamata alla leva. Lo riportano i media russi. Diversamente da quanto proposto inizialmente (nella prima delle tre letture alla Duma) l'età minima resta di 18 anni e non viene innalzata a 21 anni. Questo significa che viene allargato il bacino delle persone che possono essere chiamate a prestare servizio militare fino a includere gli uomini dai 18 ai 30 anni d'età.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Messa fuori uso una nave russa in Crimea"
A riferirlo diversi canali Telegram ucraini e il Guardian.

L'Ucraina afferma di aver messo fuori uso una nave militare russa della flotta del Mar Nero nell'attacco - che Mosca rivendica di aver sventato - al porto russo di Novorossijsk, in Crimea. Lo scrivono vari canali Telegram ucraini e il Guardian. Secondo il servizio di intelligence ucraino, la nave colpita è la Olenegorsky Gornyak, che avrebbe riportato uno squarcio nello scafo e sarebbe ora fuori uso. Un video sui social e sui canali Telegram ucraini, la cui veridicità non è verificabile, mostra in soggettiva un presunto drone marittimo che colpisce il fianco di una nave. Un altro video mostra una nave piegata su un fianco.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
007 britannici: "Mosca attacca porti coi droni per non provocare la Nato"
Secondo il ministero della Difesa di Londra, i droni iraniani, che Mosca considera "ragionevolmente precisi", hanno colpito a non più di 200 metri dai confini Nato il porto ucraino di Ismail, sulla sponda opposta del Danubio rispetto alla Romania, membro dell'Alleanza atlantica.

Nelle ultime due settimane la Russia ha condotto una serie di attacchi contro i porti ucraini sul Danubio, per colpire il commercio di cereali di Kiev, utilizzando droni kamikaze iraniani Shahed invece dei più potenti missili da crociera: questo per evitare un'escalation del conflitto che possa coinvolgere la Nato. Lo scrive l'intelligence militare britannica nel suo bollettino quotidiano rilanciato dal Guardian. Secondo il ministero della Difesa di Londra, i droni iraniani, che Mosca considera "ragionevolmente precisi", hanno colpito a non più di 200 metri dai confini Nato il porto ucraino di Ismail, sulla sponda opposta del Danubio rispetto alla Romania, membro dell'Alleanza atlantica. "C'è una possibilità realistica che la Russia usi gli Uav tipo Owa (veicoli aerei senza pilota unidirezionali, ndr) per colpire questa zona, nella convinzione di ridurre il rischio di una escalation rispetto all'uso di missili cruise: la Russia li considera probabilmente ragionevolmente precisi, pur avendo una testata molto più ridotta rispetto ai missili cruise", si legge nel bollettino.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Polonia rafforza i controlli al confine bielorusso
"Russia e Bielorussia stanno aumentando la pressione al confine, il numero delle loro provocazioni, e dobbiamo essere consapevoli del fatto che aumenteranno ulteriormente", ha detto il primo ministro.

La Polonia ha denunciato l'aumento del rischio di "provocazioni" russe e bielorusse al suo confine orientale e ha annunciato un rafforzamento delle capacità di sorveglianza, in particolare mediante il dispiegamento di elicotteri. "Se è giustificato, i soldati useranno le loro armi", ha detto il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, dopo il caso dei due elicotteri di Minsk che martedì avrebbero sconfinato. Mentre il premier Mateusz Morawiecki, ricevendo il presidente lituano, ha parlato di operazioni "destabilizzanti che aumenteranno ulteriormente". "Russia e Bielorussia stanno aumentando la pressione al confine, il numero delle loro provocazioni, e dobbiamo essere consapevoli del fatto che aumenteranno ulteriormente", ha detto il primo ministro.

Alta tensione fra Varsavia e Minsk

"Queste operazioni consistono nel destabilizzare, seminare dubbi, caos, incertezza e, allo stesso tempo, dimostrare la debolezza del fianco orientale della Nato a tutti i nostri partner" all'interno dell'Alleanza atlantica, ha spiegato il capo del governo polacco che oggi ha ricevuto il presidente lituano Gitanas Nauseda. Tra Varsavia e Minsk resta ancora alta la tensione due giorni dopo lo sconfinamento in territorio polacco di due elicotteri, che ha portato alla convocazione degli ambasciatori. Lo sconfinamento è stato negato dai bielorussi, secondo cui si è trattato di un pretesto per "giustificare ancora una volta l'aumento nel numero di forze e mezzi vicino al confine". La Polonia e i suoi vicini sul fianco orientale dell'Alleanza atlantica hanno espresso preoccupazione per la potenziale minaccia rappresentata dalla Bielorussia, che ora ospita la compagnia mercenaria Wagner. Secondo Morawiecki, "circa 4'000" miliziani sono attualmente di stanza nel Paese alleato della Russia.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il Gruppo Wagner continua a reclutare nuovi mercenari"
È quanto riporta il media indipendente russo Important Stories.

Il Gruppo Wagner continua a reclutare nuovi mercenari, contrariamente a quanto ha affermato il suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, lunedì scorso: lo scrive il media indipendente russo Important Stories. Il media afferma di aver trovato canali Telegram in cui mercenari di Wagner hanno riferito che la società prevede di riprendere il reclutamento questo mese. Il 31 luglio Prigozhin aveva dichiarato che "finché non ci sarà carenza di personale, non c'è intenzione di reclutarne di nuovo: tuttavia non appena la madrepatria avrà bisogno di creare un nuovo (ulteriore) gruppo che sia in grado di difendere gli interessi del nostro Paese, sicuramente procederemo al reclutamento". Un giornalista di Important Stories si è finto interessato a entrare nel gruppo e gli è stato detto che il reclutamento di Wagner avviene il venerdì. Un rappresentante del gruppo ha inoltre detto al giornalista che il reclutamento è stato interrotto solo durante la "ribellione" armata di giugno. Il rappresentante ha poi affermato che i candidati devono avere il passaporto, poiché il reclutamento riguarda le attività del gruppo nei Paesi africani.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Distrutti quasi 15 droni kamikaze russi"
Lo ha riferito su Telegram il capo l'Amministrazione militare della capitale, Serhiy Popka.

Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto nella notte quasi 15 droni kamikaze di tipo Shahed durante un attacco russo: lo ha riferito su Telegram il capo l'Amministrazione militare della capitale, Serhiy Popka, come riporta Rbc-Ucraina. I droni russi sono stati abbattuti durante l'avvicinamento a Kiev, ha aggiunto Popko. "È l'ottavo attacco consecutivo di munizioni di sbarramento Shahed a Kiev. E ancora una volta, come ieri, si è trattato di un attacco massiccio", ha osservato il capo l'Amministrazione militare della capitale precisando che "il raid aereo nella capitale è durato esattamente tre ore". Al momento non si registrano vittime o danni. Secondo Rbc-Ucraina le forze di Kiev hanno abbattuto tutti i droni lanciati dai russi su Kiev.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Al via le esercitazioni militari russe nel Mar Baltico
Il ministero della Difesa russo ha spiegato che "dal 2 agosto, nel Mar Baltico, si svolge l'esercitazione navale Ocean Shield-2023".

È iniziata nel Mar Baltico un'esercitazione militare russa a cui prendono parte oltre 30 navi da guerra e imbarcazioni della Marina, più di 30 aerei e circa 6.000 militari, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. "Dal 2 agosto, nel Mar Baltico, sotto la guida del comandante in capo della Marina, ammiraglio Nikolai Evmenov, si svolge l'esercitazione navale Ocean Shield-2023", ha affermato il ministero. "Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina a proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa in un'area operativamente importante".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Polonia conferma: "Spazio aereo violato dagli elicotteri bielorussi"
La violazione, stando a un comunicato del ministero della difesa polacco, è avvenuta a quota così bassa che rendeva difficile la scoperta degli elicotteri da parte dei sistemi di rilevamento militari polacchi.

Il ministero della difesa polacco ha confermato che ieri, 1° agosto, nella zona di Bialowieza sul confine fra la Polonia e Bielorussia, due elicotteri bielorussi hanno violato lo spazio aereo polacco. In un comunicato pubblicato sul sito del ministero si legge che la parte polacca è stata informata in anticipo che nella zona della frontiera ci saranno da parte bielorussa gli esercizi di addestramento dei piloti. La violazione, sempre secondo il comunicato, è avvenuta a quota così bassa che rendeva difficile la scoperta degli elicotteri da parte dei sistemi di rilevamento militari polacchi. Ieri mattina verso le ore 8, gli elicotteri sono stati immortalati dagli abitanti della zona; una foto realizzata da Eliza Kowalczykè è stata pubblicata sulla sua pagina Facebook. Solo in serata però il comunicato ministeriale ha confermato l'evento, negato per tutta la giornata di ieri dai militari polacchi. Secondo il comunicato il ministero ha comunque informato sull'incidente le forze del Patto Atlantico; per oggi il ministero degli esteri di Varsavia ha convocato l'incaricato d'affari bielorusso.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Droni russi contro il porto nell'oblast di Odessa"
Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper.

Un attacco di droni esplosivi russi ha danneggiato le infrastrutture portuali e provocato incendi nell'oblast di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper. "A causa dell'attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e nelle infrastrutture industriali della zona e un ascensore è stato danneggiato", ha scritto Kiper su Telegram. Al momento non vengono segnalati feriti. I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell'oblast meridionale di Odessa, hanno reso noto i media locali, aggiungendo che l'allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.

4 mesi fa
Estero
"Nessuna violazione dello spazio aereo della Polonia"
La Bielorussia nega che due elicotteri di Minks avvrebbero violato il confine polacco.

Il ministero della Difesa bielorusso ha ufficialmente respinto le accuse secondo cui due elicotteri di Minsk avrebbero violato il confine polacco. "Le accuse secondo cui gli elicotteri Mi-24 e Mi-8 dell'aeronautica bielorussa e delle truppe di difesa aerea avrebbero violato il confine con la Polonia sono inverosimili e sono state fatte dalla leadership militare e politica polacca allo scopo di giustificare ancora una volta il rafforzamento militare vicino al confine bielorusso", ha dichiarato il ministero della Difesa bielorusso in una nota, ripresa dall'agenzia Interfax.

4 mesi fa
Estero
La Polonia accusa la Bielorussia di aver violato il suo spazio aereo
Due elicotteri sarebbero entrati in territorio polacco.

La Polonia ha denunciato che due elicotteri della Bielorussia hanno violato il suo spazio aereo. Lo riferisce l'agenzia Tass, aggiungendo che il ministero degli Esteri di Varsavia ha convocato l'incaricato d'affari di Minsk.

4 mesi fa
Russia
Attacco di droni nella notte su Mosca
© Shutterstock
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Stando al dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l'uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale.

Citando i servizi di emergenza locali, l'agenzia di stampa Tass riferisce di un velivolo senza pilota abbattuto sulla capitale dalle forze di difesa aeree russe e di un altro drone che ha colpito un grattacielo di uffici in città.

Velivoli abbattuto

"Diversi droni sono stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell'ultima volta", ha detto su Telegram il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin aggiungendo che non si segnalano feriti. Il ministero della Difesa russo citato dall'agenzia Tass parla di due droni abbattuti su Mosca. Stando al dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l'uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale. "Secondo dati provvisori, non ci sono vittime a seguito dell'attacco di droni contro un palazzo nel quartiere Iq della città di Mosca. La vetrata della struttura al livello del 17mo piano ha subito danni", ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza della città.

Attacchi nel Mar Nero

L'esercito russo ha dichiarato di aver respinto la notte scorsa un attacco ucraino con tre droni marini contro le sue motovedette nel Mar Nero. "I tre droni marini nemici sono stati distrutti" dal fuoco delle navi russe, ha affermato il ministero della Difesa in un comunicato, aggiungendo che le motovedette sono state attaccate a 340 km a sud-ovest di Sebastopoli, il porto della flotta russa del Mar Nero nella Crimea annessa. I droni ucraini, precisa la nota, avevano preso di mira le "motovedette Sergey Kotov e Vasily Bykov, che stavano monitorando le rotte di navigazione nella parte sud-occidentale del Mar Nero, 340 chilometri a sud-ovest di Sebastopoli". Lo riporta la Tass. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, tutti i tre droni marini ucraini sono stati distrutti dalle armi standard delle navi russe. Entrambe le motovedette continuano a svolgere la loro missione, conclude il comunicato.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca potrebbe schierare fino a 5 milioni di soldati
L'arruolamento sarà facilitato grazie a cambiamenti "sensibili", scritti "per la mobilitazione generale", che ampliano l'età di leva dai 18 ai 30 anni e l'età massima dei riservisti che ora potranno essere richiamati a combattere fino ai 70 anni.

La Russia si prepara ad allargare ancora di più le file del suo esercito. Con le nuove leggi della Duma, il Parlamento russo, Mosca potrebbe arrivare a schierare fino a cinque milioni di soldati, stando a Novaya Gazeta. L'arruolamento sarà facilitato grazie a cambiamenti "sensibili", scritti "per la mobilitazione generale", che ampliano l'età di leva dai 18 ai 30 anni, mentre prima era fino a 27 anni. Non solo, con la nuova riforma verrà aumentata l'età massima anche dei riservisti, che ora potranno essere richiamati a combattere fino ai 70 anni. Con le nuove disposizioni, inoltre, ai governatori è stato permesso di avere propri eserciti regionali, dotati di armi e inviati a difendere i confini, combattere i sabotatori e proteggere l'ordine pubblico. All'esercito del Cremlino, poi, bisogna aggiungere anche la mobilitazione forzata dai territori che la Russia ha occupato in Ucraina. Dall'inizio del 2022 Mosca ha mobilitato con la forza tra i 55 mila e i 60 mila uomini secondo Kiev, mandandoli direttamente in prima linea.

Multe più care per i disobbedienti

Per chi decide di disobbedire al comando, scegliendo di non indossare la divisa militare, il disincentivo sono le multe salatissime. La nuova legge ha decuplicato l'ammenda per coloro che non si presentano alla commissione di leva e ha vietato ai coscritti di lasciare la Russia dal momento in cui la convocazione è nel registro elettronico. Una scelta fatta per arginare il fenomeno delle fughe dal Paese, che ha coinvolto migliaia di giovani russi renitenti alla leva.

La minaccia nucleare

Se questo non dovesse bastare per vincere la guerra con l'Ucraina la Russia continua a brandire anche lo spettro delle armi nucleari. Con la minaccia ribadita domenica dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: "Se immaginiamo che l'offensiva degli ucraini con l'appoggio della Nato abbia successo e ci porti via parte della nostra terra, allora dovremmo usare le armi nucleari in virtù delle regole del decreto del presidente della Russia del 02.06.2020".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Raid sulla città di Zelensky, una bimba tra le 6 vittime
Kryvyi Rig, città di 600mila abitanti a sud-ovest di Dnipro dove il leader ucraino è nato e cresciuto, è stata investita nelle prime ore del mattino da un raid con missili balistici.

La guerra in Ucraina continua a infuriare soprattutto sul fronte sud, anche con attacchi dal valore simbolico. I russi hanno preso di mira la città natale di Volodymyr Zelensky, provocando una nuova strage di civili: almeno 6 morti, tra cui una bambina, e decine di feriti tra le macerie di un condominio. Gli ucraini hanno inviato altri droni in territorio russo per ricordare al nemico quanto sia vulnerabile. Il conflitto poi prosegue anche sul piano parallelo del grano. Kiev ha denunciato la distruzione di "180mila tonnellate" di raccolto da parte delle forze di invasione, e per aggirare l'ostacolo ha strappato un'intesa con Zagabria per garantire l'export attraverso i porti croati.

Il raid su Kryvyi Rig

Kryvyi Rig, città di 600mila abitanti a sud-ovest di Dnipro dove il leader ucraino è nato e cresciuto, è stata investita nelle prime ore del mattino da un raid con missili balistici. Che hanno centrato un edificio residenziale di nove piani, provocando un enorme buco sulla facciata e facendo scoppiare un incendio, mentre parte del palazzo è crollato. Le autorità locali si sono subito rese conto della gravità dell'attacco, perché si è temuto che decine di persone fossero rimaste intrappolate nelle macerie. Almeno sei corpi sono stati recuperati senza vita, tra i quali quelli di una bambina di 10 anni e della mamma, e si sono contati una settantina di feriti. "I russi continuano a terrorizzare città e persone pacifiche", l'atto d'accusa di Zelensky, che ha visto la sua città bersagliata diverse volte dall'inizio dell'invasione.

"È una risposta agli attacchi ucraini"

Mosca, nel consueto punto sulle operazioni, ha invece posto l'accento su una "intensificazione degli attacchi alle infrastrutture militari" ucraine. Il ministro della Difesa Serghei Shoigu l'ha motivata come una risposta agli "attacchi terroristici contro le infrastrutture civili" condotti dalle forze di Kiev in territorio russo, per compensare il "fallimento della cosiddetta controffensiva". Un "atto di disperazione", l'analogo commento del Cremlino. In una fase in cui le incursioni ucraine oltreconfine sono ormai sistematiche. Nell'ultima un drone avrebbe colpito una stazione di polizia nella regione russa di Bryansk, pur senza provocare vittime, ma a fare più rumore è stato il raid effettuato il giorno prima su Mosca, che ha danneggiato due torri nel quartiere degli affari della capitale. Tanto da far dire a Zelensky che la guerra "sta tornando nel territorio della Russia e nei suoi centri simbolici".

I fronti caldi del conflitto

La sfida sui simboli è l'appendice di un conflitto che continua senza esclusione di colpi, e soprattutto senza che nessuna delle due parti riesca a prevalere. Nel sud l'esercito ucraino sta raddoppiando gli sforzi per sfondare le spesse difese nemiche, ed ha rivendicato di continuare a guadagnare terreno nell'area di Bakmhut. L'Armata di Putin tiene alta la pressione su Kherson e nel Donbass e si fa avanti nell'est intorno a Kupiansk, nell'oblast di Kharkiv.

L'accordo sul grano

Kiev deve poi spezzare un altro assedio, quello del grano, da quando Mosca ha deciso di non rinnovare l'intesa mediata dalla Turchia. Secondo le autorità ucraine i russi hanno distrutto circa 180 mila tonnellate di raccolti in nove giorni questo mese, colpendo ripetutamente le infrastrutture portuali, a partire da Odessa. Per trovare una soluzione è stato chiesto un aiuto a Zagabria, con un apparente buon risultato. Il ministro degli esteri Dmytro Kuleba, ricevendo il collega Gordan Grlić-Radman, ha annunciato che c'è un'intesa per "utilizzare i porti croati sul Danubio e sul Mare Adriatico per il trasporto del grano ucraino". Anche la Lettonia ha messo a disposizione i propri porti. Sul fronte diplomatico tutto appare rimandato al vertice per la pace convocato dai sauditi a Gedda i primi di agosto. Riunione che Mosca "monitorerà", pur senza parteciparvi, ha fatto sapere il Cremlino.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Blinken: "Putin convinto di poter resistere più di noi, è ostacolo più grande per fine conflitto"
È quanto dichiarato dal Segretario di Stato Usa all'australiano 60 Minutes.

"L'ostacolo più grande alla fine della guerra è la convinzione" del presidente russo Vladimir Putin "di poter resistere più a lungo dell'Ucraina e dei molti paesi che sostengono" Kiev. Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken al media australiano "60 Minutes". "Stiamo lavorando molto duramente per liberarlo da questa idea", continua Blinken. "Naturalmente la guerra potrebbe finire domani se Putin decidesse di fermarsi. E prima di tutto siamo determinati, così come lo sono tanti altri paesi, a continuare ad aiutare l'Ucraina a difendersi, a riprendersi il territorio che la Russia le ha sottratto con la forza".

"E non si tratta solo di un'aggressione contro l'Ucraina e i suoi cittadini - sottolinea il segretario di Stato americano -, ma lo è anche contro gli stessi principi che sono al centro del mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo: l'idea che i paesi debbano rispettare la loro integrità territoriale, la loro sovranità, la loro indipendenza.

Se lasciamo che ciò che la Russia sta facendo in Ucraina vada avanti impunemente, allora si aprirà un vaso di Pandora e ogni aspirante aggressore in tutto il mondo dirà "beh, se possono farla franca, posso farla franca anche io". Questa è una ricetta per un mondo in conflitto".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "A breve negoziati con Usa su accordo sicurezza"
Le trattative dovrebbero essere avviate la prossima settimana.

Negoziati tra Ucraina e Stati Uniti per un accordo bilaterale di garanzia della sicurezza inizieranno già dalla prossima settimana, ha riferito su Telegram il capo dell'ufficio del presidente ucraino Andrii.

"Sebbene l'Ucraina non possa aderire alla Nato a causa della guerra in corso, è essenziale che il nostro Stato garantisca garanzie affidabili durante questa fase di transizione", ha affermato Yermak.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "La guerra sta arrivando in Russia"
Le dichiarazioni del presidente ucraino dopo che due droni hanno colpito un grattacielo a Mosca.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito domenica che "la guerra" sta arrivando in Russia dopo che droni ucraini sono stati abbattuti su Mosca, apparentemente dopo aver colpito un edificio nel cuore della capitale russa.

"A poco a poco, la guerra sta tornando nel territorio della Russia, nei suoi centri simbolici e nelle sue basi militari, e questo è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto", ha detto Zelensky in visita nella città occidentale di Ivano-Frankivsk.

4 mesi fa
Estero
Putin, "la Marina avrà 30 nuove navi da guerra quest'anno"
Lo ha annunciato il presidente russo durante la parata annuale della Marina a San Pietroburgo.

"La Russia continua a potenziare la Marina e avrà altre 30 nuove navi da guerra che si uniranno alla sua flotta già da quest'anno". Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, alla parata annuale della Marina a San Pietroburgo, scrive l'agenzia Tass. "Oggi, la Russia sta attuando con fiducia obiettivi su larga scala della politica marittima nazionale e aumentando gradualmente la potenza della sua flotta. Solo quest'anno, 30 navi da guerra di varie classi si uniranno ad essa", ha detto Putin nel suo discorso.

"La corvetta missilistica Merkury è una delle navi che sono entrate in servizio di combattimento", ha proseguito lo zar. "I nostri marinai danno tutto, mostrano vero eroismo e combattono con coraggio, come i nostri grandi antenati, in nome della nostra patria", ha aggiunto Putin, ringraziando il personale della Marina russa per aver portato a termine i loro obiettivi in modo impeccabile.

4 mesi fa
Estero
Droni russi sul distretto di Kryvyi Rih, bombe su Kherson
Lo affermano le autorità ucraine.

I russi hanno lanciato la notte scorsa due droni sul distretto di Kryvyi Rih (Dnipropetrovsk), la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea ucraine. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Oleksandr Vilkul. "Le forze del gruppo militare Sud hanno abbattuto 2 droni Shared sul territorio del distretto di Kryvyi Rih. Il magazzino di un'azienda agricola è stato danneggiato a causa della caduta di detriti. Sul territorio è scoppiato un incendio, che è stato prontamente spento. Altre conseguenze sono oggetto di indagine. Non ci sono state vittime e non ci sono stati altri attacchi nel distretto di Kryvyi Rih", ha scritto Vilkul. Il sindaco ha aggiunto che "nel distretto di Nikopol, gli occupanti hanno sparato quattro volte con l'artiglieria pesante contro la città di Nikopol e le comunità di Marganetska e Myrivska durante la notte. Non ci sono state vittime".

Bombe sulla regione di Kherson

Due persone sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi di ieri nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina. Nel corso della giornata le forze russe hanno effettuato 69 attacchi, sparando 313 proiettili da mortai, artiglieria, lanciamissili multipli Grad, carri armati, aviazione e droni, ha precisato Prokudin sottolineando che 44 proiettili sono stati sparati contro la città di Kherson.

4 mesi fa
Estero
Respinto un attacco di Kiev con 25 droni su Crimea
16 velivoli senza pilota sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, mentre altri nove sono stati neutralizzati elettronicamente.

Il ministero della Difesa russo ha reso noto questa mattina di aver respinto nella notte un attacco ucraino con 25 droni aerei contro la Crimea annessa: 16 velivoli senza pilota sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, mentre gli altri nove sono stati neutralizzati da sistemi di difesa elettronica. "Il regime di Kiev ha tentato di effettuare nella notte un attacco terroristico con 25 droni di tipo aereo su strutture sul territorio della penisola di Crimea", si legge in un comunicato riportato dalla Tass. I nove droni neutralizzati elettronicamente "si sono schiantati nelle acque del Mar Nero e a Capo Tarkhankut".

4 mesi fa
Estero
A Mosca due droni colpiscono un edificio
I due apparecchi hanno causato una forte esplosione, danneggiando un grattacielo. Non si registrano feriti.

Due droni hanno causato una forte esplosione al centro di Mosca, colpendo un grattacielo adibito in parte a uffici e appartamenti residenziali. "I vetri sono andati in frantumi a seguito dell'esplosione al livello del quinto e del sesto piano dell'edificio di 50 piani sull'argine di Presnenskaya", ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza. Le persone presenti nel grattacielo sono state evacuate. Un video dell'attacco è stato diffuso sui social.

Nessun ferito

"I droni ucraini hanno attaccato stanotte. Le facciate di due torri di uffici della città sono state leggermente danneggiate. Non ci sono vittime o feriti", ha affermato il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin su Telegram.

Un drone distrutto da mezzi di difesa aerea russi

Secondo quanto riporta il ministero della Difesa russo la mattina del 30 luglio "il regime di Kiev ha tentato di lanciare un attacco terroristico contro le strutture di Mosca utilizzando droni. Un drone ucraino è stato distrutto da mezzi di difesa aerea sul territorio del distretto di Odintsovo della regione di Mosca. Altri due droni sono stati annientati da strumenti elettronici e, avendo perso il controllo, si sono schiantati su un complesso di edifici non residenziali di Moscow City, uno sviluppo commerciale a ovest della città". 

Gli attacchi con i droni

Mosca e i suoi dintorni, che si trovano a circa 500 chilometri dal confine ucraino, erano stati raramente presi di mira durante il conflitto in Ucraina. L'attacco di stanotte è l'ultimo di una serie di recenti assalti con droni, tra cui anche uno sul Cremlino, che Mosca ha attribuito a Kiev

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Due morti e un ferito in un raid russo a Zaporizhzhia
Lo riferisce su Telegram il sindaco ad interim Anatoly Kurtev.

Due persone sono morte e un'altra è rimasta ferita in un attacco missilistico russo su Zaporizhzhia. Lo riferisce su Telegram il sindaco ad interim della città, Anatoly Kurtev, scrive Ukrinform.

"Un razzo nemico ha colpito un'area aperta. Sfortunatamente, un uomo e una donna sono rimasti uccisi. Un'altra donna è rimasta ferita", scrive Kurtev. Diversi edifici, un istituto scolastico e un supermercato sono rimasti danneggiati a seguito dell'attacco.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Russia non è mai stata una minaccia per la Svizzera, torneremo amici"
È quanto afferma l'ambasciatore russo in Svizzera, il quale esclude una mediazione elvetica per arrivare alla pace: "È un'ipotesi al momento fuori discussione".

"La Russia nella storia non è mai stata una minaccia per la Svizzera, le sanzioni decise dalla Confederazione contro Mosca per la guerra in Ucraina stanno portando il paese in un vicolo cieco, Berna si può al momento scordare di svolgere un qualunque ruolo di mediazione, ma le due nazioni torneranno ad essere amiche": è questo, in estrema sintesi, il pensiero di Sergei Garmonin, ambasciatore russo in Svizzera. "Ritengo che la strada delle sanzioni intrapresa dalla Svizzera porti a un vicolo cieco", afferma il diplomatico in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. "Purtroppo la Confederazione non ha mantenuto la posizione assunta dal 2014, che era quella di impedire solo l'elusione delle sanzioni attraverso il suo territorio. Ha invece adottato tutte le restrizioni illegittime dell'Ue contro il nostro paese. Ciò è avvenuto sotto l'evidente pressione collettiva dell'Occidente. Sono bastati pochi giorni, nel febbraio 2022, perché la Svizzera cambiasse posizione. Molti interlocutori lo riconoscono nelle discussioni". In relazione a queste pressioni Garmonin cita ad esempio un'intervista dell'ambasciatore americano e una lettera degli ambasciatori del G7, che in entrambi i casi fornivano indicazioni su come Berna avrebbe dovuto comportarsi.

Gli aiuti dell'Occidente "non portano ai risultati sperati"

"La Russia non ha mai minacciato la Svizzera. Al contrario, il mio paese ha svolto un ruolo importante nella storia della Confederazione. Dopo il Congresso di Vienna del 1815, la Russia, insieme ad altre grandi potenze, si fece garante della sua neutralità perpetua. L'eccezionale diplomatico russo e primo inviato in Svizzera, Giovanni Capodistria, partecipò alla stesura della costituzione. Anche oggi gli svizzeri non dovrebbero avere dubbi sulle buone intenzioni del nostro paese. La 'esaltazione guerresca' - come è stata definita dal presidente della Confederazione Alain Berset - e la folle idea di infliggere una sconfitta strategica alla Russia dominano il pensiero delle élite di potere in Occidente", prosegue l'intervistato, il cui padre e il cui nonno sono stati soldati dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. "Ma questo non durerà per sempre. È evidente che anche il più attivo sostegno militare dell'Occidente non può portare ai risultati sperati".

"Fuori discussione la mediazione elvetica per la pace"

Berna - chiede il giornalista - può ancora svolgere un ruolo nel conflitto e contribuire alla pace? "La rappresentanza e la mediazione della Svizzera sono al momento fuori discussione", risponde l'interlocutore. "Come sapete, l'Unione europea ha riconosciuto la Confederazione come paese partner per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia. Berna ha un atteggiamento positivo al riguardo. Lo si evince in particolare dal comunicato stampa del Consiglio federale del 23 giugno 2023: la decisione dell'UE, si legge, è 'un altro riconoscimento dell'eccellente cooperazione della Svizzera con i paesi partner nell'attuazione delle sanzioni nei confronti della Russia'. Come si possa offrire contemporaneamente mediazione, rappresentanza o altri buoni uffici è incomprensibile". L'ambasciatore sottolinea diversi episodi che hanno segnato il peggioramento delle relazioni fra le due nazioni dopo l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio 2022. "L'anno scorso sono state annullate numerose esibizioni di artisti russi e gruppi musicali di fama internazionale in Svizzera, tra cui le tournée dell'Orchestra Mariinsky con il virtuoso pianista Denis Matsuev. Il famoso direttore d'orchestra Valery Gergiev è stato costretto a dimettersi dalla carica di direttore musicale del Festival di Verbier. Ai rappresentanti russi è stato impedito di partecipare alle celebrazioni della Fondazione Sergei Rachmaninov a Villa Senar. Potrei continuare l'elenco. Purtroppo le tendenze russofobiche sono aumentate in modo significativo, soprattutto a causa dei media elvetici".

I problemi riscontrati dai russi in Svizzera

Continuano intanto le minacce al personale delle rappresentanze diplomatiche di Mosca in Svizzera. "C'è di di più: le auto sono state danneggiate, i tubi dei freni sono stati tagliati. Alla nostra ambasciata sono stati recapitati pacchi dal contenuto sospetto. Ci sono stati anche casi di vandalismo, per esempio la ripetuta profanazione del monumento di Suvorov ad Andermatt. E sì che il generalissimo russo ha contribuito a liberare la Svizzera dal dominio straniero". I cittadini russi in Svizzera hanno inoltre seri problemi nel settore bancario, anche se non figurano nelle liste delle sanzioni, prosegue Garmonin. "Ad esempio, non possono aprire nuovi conti o devono chiudere quelli già esistenti. Vi è anche una persecuzione delle associazioni dei nostri connazionali".

"Russi e svizzeri torneranno amici"

Stando così le cose, russi e svizzeri - chiede il cronista - torneranno ad essere amici, un giorno? "Non ho dubbi su questo", risponde l'ambasciatore. "Sono anzi sicuro che torneremo a essere amici. Non abbiamo voltato le spalle alla Svizzera. Spero che la Confederazione sia uno dei primi paesi a costruire di nuovo dei ponti con la Russia quando l'Occidente porrà fine alla sua inutile pressione sanzionatoria nei confronti del nostro stato. Per questo siamo sempre favorevoli a mantenere ed espandere i nostri contatti umani, anche in un momento così difficile per le relazioni bilaterali. Saranno certamente la base per un nuovo inizio", conclude l'intervistato.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Si intensificano i combattimenti in Ucraina"
"Gli scontri principali si sono svolti, come si dice in Occidente, nella direzione dell'attacco principale: Zaporozhizhia", sostiene il presidente russo.

Il presidente russo, Vladimir Putin, sostiene che i combattimenti in Ucraina si siano intensificati nei giorni scorsi, soprattutto in direzione di Zaporizhzhia. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Per quanto riguarda gli ultimi giorni, confermiamo davvero che le ostilità si sono notevolmente intensificate. Gli scontri principali si sono svolti, come si dice in Occidente, nella direzione dell'attacco principale: Zaporozhizhia", ha detto Putin. Lo zar sostiene che le forze ucraine avrebbero perso 200 combattenti nelle ultime 24 ore e che questa cifra sia "più di dieci volte superiore" a quella delle perdite nelle file russe.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Mosca: "Al momento è impossibile tornare all'accordo sul grano"
È quanto ha affermato il portavoce del Cremlino.

"Sfortunatamente, al momento è impossibile tornare" all'accordo sul grano "perché non è in fase di attuazione": lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin "ha chiarito che la Russia è pronta a riprendere immediatamente l'accordo non appena sarà attuato". Lo riporta l'agenzia Interfax. La settimana scorsa Mosca ha annunciato di non rinnovare l'accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, a suo dire, non sarebbero stati rimossi "gli ostacoli" alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Putin sapeva della rivolta del gruppo Wagner, ma era incapace di agire"
Lo scrive il Washington Post, che cita valutazioni dell'intelligence condivise con il giornale.

I servizi di sicurezza russi avevano avvertito il presidente Vladimir Putin con almeno due o tre giorni di anticipo che il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, stava preparando una possibile ribellione. Lo scrive il Washington Post, che cita valutazioni dell'intelligence condivise con il giornale. Alla luce di questa indicazione, sono state prese misure per aumentare la sicurezza in diverse strutture strategiche, tra cui il Cremlino, dove è stato aumentato il personale della guardia presidenziale e sono state distribuite più armi. Tuttavia, sottolinea il quotidiano statunitense, non sono state prese altre misure. Quando Prigozhin ha lanciato il suo tentativo di ammutinamento la mattina del 24 giugno, riporta il Wp citando funzionari della sicurezza ucraina e di altri Paesi europei, Putin era paralizzato e incapace di agire con decisione. E per la maggior parte della giornata non è stato impartito alcun ordine, hanno sottolineato i funzionari. "Putin ha avuto il tempo di prendere la decisione di liquidare (la ribellione) e arrestare gli organizzatori", ha detto uno dei funzionari di sicurezza europei che, come gli altri, ha parlato a condizione di anonimato. "Poi, quando (la rivolta) è cominciata, c'è stata la paralisi a tutti i livelli... C'è stato sgomento e confusione assoluti. Per molto tempo non hanno saputo come reagire".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Un team dell'Unesco visiterà Odessa per valutare i danni
Lo riferisce il ministero della Cultura di Kiev citato dai media locali.

Un team Unesco visiterà nei prossimi giorni Odessa per una prima valutazione preliminare dei danni causati dai bombardamenti dei giorni scorsi attribuiti alle forze russe. Lo riferisce il ministero della Cultura di Kiev citato dai media locali. L'Unesco ha condannato "con la massima fermezza" i "brutali attacchi compiuti dalle forze russe" che hanno colpito diversi siti nel centro della città, Patrimonio dell'Umanità, tra cui la Cattedrale della Trasfigurazione di 200 anni. "Queste terribili distruzioni segnano una nuova escalation di violenza contro il patrimonio culturale dell'Ucraina", ha denunciato domenica il direttore generale dell'agenzia delle Nazioni Unite per la cultura, l'istruzione e la scienza, Audrey Azoulay.

4 mesi fa
Estero
Colpito deposito di munizioni in Crimea
Stando al governatore Sergei Aksenov 11 droni lanciati da Kiev sono stati abbattuti.

Un deposito di munizioni è stato colpito da un attacco ucraino in Crimea, 11 droni lanciati da Kiev sono stati abbattuti: lo ha reso Sergei Aksenov, governatore della penisola annessa da Mosca unilateralmente nel 2014. Lo riporta la Tass. "Nel cielo sopra la Crimea, 11 Uav nemici sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea e da apparecchiature di guerra elettronica. Un deposito di munizioni nel distretto di Dzhankoysky è stato colpito. Anche una casa privata nel distretto di Kirovsky è stata danneggiata da frammenti di Uav", ha detto Aksenov. Saranno evacuate le zone che si trovano nel raggio di 5 chilometri dal luogo dove un attacco ucraino ha colpito un deposito di munizioni nel distretto di Dzhankoi in Crimea. Secondo il governatore non ci sarebbero vittime.

4 mesi fa
Estero
Droni colpiscono la città di Mosca
Per il Cremlino si tratta di un tentato atto terroristico da parte di Kiev.

La Russia ha detto di aver "soppresso" due droni ucraini a Mosca, accusando Kiev di aver lanciato un "atto terroristico" sulla capitale russa. "Un tentativo del regime di Kiev di compiere un atto terroristico utilizzando due droni su obiettivi nel territorio della città di Mosca è stato fermato", ha affermato il ministero della Difesa russo. "I droni sono stati soppressi e si sono schiantati. Non ci sono vittime", viene aggiunto. 

Dove sono caduti

L'agenzia di stampa Tass ha riferito che un drone è caduto su Komsomolsky Prospekt, vicino al ministero della Difesa russo, mentre un altro ha colpito un centro commerciale in via Likhacheva vicino a una delle principali tangenziali di Mosca.

4 mesi fa
Bielorussia
Lukashenko: "I Wagner vogliono marciare verso Varsavia"
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"I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: 'Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo'". Queste le affermazioni del presidente bielorusso.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko durante l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo ha affermato che i membri del Gruppo Wagner "iniziano a stressarlo" perché "vogliono marciare verso Varsavia". Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Interfax.

Le affermazioni

"I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: 'Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo'. Chiedo perché vogliano andare in Occidente. 'Beh, vogliamo fare un'escursione in Polonia, a Rzeszow'", ha riferito Lukashenko. Il quale ha portato a Putin una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche ai confini dello Stato dell'Unione.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Bombardamenti in Russia: diversi reporter feriti e un morto
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Il bombardamento è avvenuto nei pressi del villaggio di Pyatikhatki, a sud di Zaporizhzhia, dove un gruppo di giornalisti è finito sotto il fuoco.

Il ministero della Difesa di Mosca riferisce che quattro giornalisti russi sono rimasti feriti in un attacco con munizioni a grappolo lanciato dall'esercito ucraino nella regione di Zaporizhzhia. Inoltre, un fotografo che lavora per il giornale tedesco Deutsche Welle, Eugene Shilko, è stato ferito in un attacco russo con bombe a grappolo nel Donetsk. Lo riporta il media tedesco su Telegram.

Ria Novosti

Questa la notizia condivisa da Ria Novosti: "Quattro operatori dei media hanno riportato ferite di varia gravità e sono stati rapidamente trasferiti in strutture mediche sul campo". In precedenza l'agenzia di stampa russa ha reso noto che un suo reporter di guerra - Rostyslav Zhuravlev - è rimasto ucciso in un bombardamento. Anche il fotografo corrispondente militare dell'agenzia di stampa è stato colpito ed è rimasto ferito. Il bombardamento è avvenuto nei pressi del villaggio di Pyatikhatki, a sud di Zaporizhzhia, dove un gruppo di giornalisti è finito sotto il fuoco. Il capo militare delle forze russe a Zaporizhzhia ha scritto su Telegram che il bombardamento ha colpito un'auto civile nel villaggio di Vladimirovka su cui si trovava il corrispondente di guerra di Ria Novosti Rostislav Zhuravlev.

4 giornalisti russi feriti dalle bombe a grappolo

Il ministero della Difesa di Mosca riferisce che quattro giornalisti russi sono rimasti feriti in un attacco con munizioni a grappolo lanciato dall'esercito ucraino nella regione di Zaporizhzhia. Lo scrive Ria Novosti: "Quattro operatori dei media hanno riportato ferite di varia gravità e sono stati rapidamente trasferiti in strutture mediche sul campo".

La comunicazione

Il capo militare delle forze russe a Zaporizhzhia ha scritto su Telegram che il bombardamento ha colpito un'auto civile nel villaggio di Vladimirovka su cui si trovava il corrispondente di guerra di Ria Novosti Rostislav Zhuravlev. "Durante l'evacuazione, Rostislav Zhuravlev, è morto per le ferite riportate a causa dello scoppio di una submunizione a grappolo", ha dichiarato il ministero. Inoltre, il corrispondente fotografico di Ria Novosti, Konstantin Mikhalchevsky, è stato ferito, riporta Ria Novosti.

Le ferite di due giornalisti

"Il corrispondente di Izvestiya Roman Polskov e il cameraman Dmitriy Shikov sono rimasti feriti nella zona dell'operazione militare speciale quando i militanti ucraini hanno sparato contro di loro. Il giornalista ha riportato la rottura di una gamba e ferite da schegge alla gamba, all'addome e alla schiena. Il cameraman ha riportato ferite da schegge e una frattura delle ossa dell'anca", ha riferito Ren Tv.

La sepoltura

Dmitry Kiselyov, direttore generale dell'agenzia di stampa Rossiya Segodnya, ha dichiarato che Zhuravlev sarà sepolto secondo i desideri della madre a Ekaterinburg, dove è nato. Kiselyov ha descritto il corrispondente militare deceduto come un professionista esperto che si è recato per primo nelle zone più pericolose e ha riportato informazioni accurate e importanti. Il bombardamento è avvenuto intorno a mezzogiorno nei pressi della località Pyatikhatki. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che i giornalisti di Ria Novosti e Izvestiya stavano preparando materiale sul bombardamento degli insediamenti della regione di Zaporizhzhia da parte delle forze ucraine con munizioni a grappolo.

Il giornalista tedesco ferito e un ufficiale ucraino ucciso

Shilko era nella città di Druzhkovka, nel distretto di Kramatorsk, a 23 chilometri dalla linea del fronte. Le sue condizioni sono stabili. Nell'attacco un ufficiale ucraino sarebbe stato ucciso, mentre diversi altri sarebbero rimasti gravemente feriti.

4 mesi fa
Conflitti
Ambasciatore russo convocato a Varsavia dopo le parole di Putin
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Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell'attuale Polonia sono state "un regalo di Stalin" ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale.

L'ambasciatore russo in Polonia è stato convocato d'urgenza oggi presso il ministero degli Esteri in seguito alle dichiarazioni di Vladimir Putin che Varsavia ha definito "provocatorie". Ieri il presidente russo ha accusato la Polonia di avere "piani di vendetta" e di voler rivendicare i territori dell'Ucraina occidentale, un'accusa ricorrente da parte delle autorità russe.

Le parole del leader russo

Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell'attuale Polonia sono state "un regalo di Stalin" ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale. La convocazione dell'ambasciatore russo fa seguito alle "dichiarazioni provocatorie del presidente russo Vladimir Putin, nonché alle minacce e ad altre azioni ostili della Federazione Russa nei confronti della Polonia e dei nostri alleati", ha dichiarato il vice ministro polacco Pawel Jablonski.

L'incontro

"L'incontro è stato molto breve", ha dichiarato alla stampa. "I confini tra i nostri Paesi sono assolutamente intoccabili e la Polonia si oppone a qualsiasi revisione", ha detto. Ieri sera, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha risposto a Putin su Twitter, scrivendo che "Stalin era un criminale di guerra, responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchi" durante e dopo la Seconda guerra mondiale.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il capo degli 007 Gb: "Non bisogna umiliare Putin"
Secondo Richard Moore, per la Russia "la strada per loro è molto chiara: ritirare tutte le loro truppe".

L'obiettivo dell'Occidente non è quello di mettere in imbarazzo la Russia o lo stesso presidente Vladimir Putin: lo ha detto il capo dell'MI6, i servizi segreti esteri britannici, Richard Moore, in un'intervista a Politico.

L'intervista

Dall'inizio della guerra, alcuni leader occidentali - in particolare il presidente francese Emmanuel Macron, ricorda il media statunitense - hanno espresso preoccupazione per il rischio di "umiliare" Putin. E sembra che Moore sia dello stesso parere. "Nessuno vuole umiliare Putin, tanto meno nessuno vuole umiliare la grande nazione russa", ha affermato. "Ma la strada per loro è molto chiara: ritirare tutte le loro truppe".

Un possibile negoziato

Moore ha in seguito aggiunto: "La maggior parte dei conflitti si conclude con una sorta di negoziato. Spetta all'Ucraina definire i termini della pace, non a noi. Il nostro compito è cercare di metterli nella posizione più forte possibile per negoziare, da una posizione di forza, ed è quello che intendiamo fare".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Regione Belgorod attaccata con bombe a grappolo
È quanto ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. I bombardamenti sono avvenuti ieri, 21 luglio.

Le forze ucraine hanno colpito ieri con bombe a grappolo il villaggio russo di confine di Zhuravlevka, nella regione occidentale di Belgorod: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. "Nella regione di Belgorod, sono stati sparati (dall'esercito ucraino) 21 proiettili di artiglieria e tre munizioni a grappolo da un lanciarazzi multiplo contro il villaggio di Zhuravlevka", ha scritto oggi Gladkov riferendosi agli attacchi di venerdì.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Gli sponsor occidentali di Kiev sono insoddisfatti"
Lo ha affermato il presidente russo.

Gli sponsor occidentali di Kiev sono chiaramente insoddisfatti della cosiddetta controffensiva ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, riporta l'agenzia Tass. I tentativi occidentali di coinvolgere più Paesi nel conflitto in Ucraina - ha poi aggiunto Putin sempre secondo quanto riportato da Tass sono un "gioco molto pericoloso", foriero di conseguenze. Un'aggressione scatenata contro la Bielorussia - ha ancora detto Putin, citato da Tass - è un'aggressione contro la Russia e Mosca risponderà con tutti i mezzi disponibili.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Casa Bianca: "Le bombe a grappolo sono efficaci nella controffensiva"
Lo ha affermato il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti e schierate in Ucraina stanno avendo un impatto sulla controffensiva ucraina contro le forze russe: "Abbiamo ricevuto alcuni feedback iniziali da Kiev e le stanno usando in modo abbastanza efficace", ha detto ai giornalisti il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, citato dai media internazionali.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Kiev ha iniziato a usare le bombe a grappolo Usa"
Stando ad alcuni alti funzionari ucraini le bombe sono usate per "conquistare più velocemente i territori occupati dai Russi che Mosca non vuole cedere a Kiev".

La controffensiva ucraina prova a ritrovare slancio con le controverse bombe a grappolo, che dopo giorni di annunci entrano ufficialmente in uso tra le munizioni di Kiev nei raid contro i russi nel sudest del Paese. Ad affermarlo sono stati per primi funzionari ucraini citati dal Washington Post, secondo cui le bombe - bandite da oltre 120 Paesi per la loro estrema pericolosità sulla popolazione civile - sono già state lanciate nel tentativo di smantellare le posizioni russe ben fortificate che hanno rallentato l'offensiva estiva di Kiev. La notizia è stata poi confermata dalla Casa Bianca. L'intento di Kiev è chiaro: accelerare la riconquista dei territori occupati che la Russia non ha alcuna intenzione di cedere. Anzi, per il terzo giorno consecutivo Mosca ha colpito nella notte Odessa provocando un morto e danni anche al consolato cinese. Due morti e 20 feriti si contano anche in raid su Mykolaiv.

La tensione sul Mar Nero

Sale ancora la tensione sul Mar Nero quindi, dopo la rottura del patto sul grano da parte del Cremlino: Kiev ha annunciato che tutte le navi che raggiungeranno porti russi o dei territori occupati in Ucraina saranno considerate come potenziali "imbarcazioni militari", in risposta alla decisione simile presa da Mosca per i mezzi diretti ai porti ucraini. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense Adam Hodge, la Russia sta prendendo in considerazione attacchi a navi civili che trasportano grano dall'Ucraina sul Mar Nero per poi incolpare le forze ucraine. In ogni caso, l'intenzione di Mosca è di voler fermare in modo più attivo qualsiasi nave mercantile nel bacino, secondo il ministero della Difesa britannico. Venerdì il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà per parlare delle "conseguenze umanitarie" del ritiro della Russia dall'accordo sul grano, mentre cresce il coro occidentale di condanna contro Mosca. A partire dall'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, che ha invitato la comunità internazionale a "rispondere in modo determinato" al tentativo di Mosca di "affamare il mondo". Ma la Russia tira dritto e continua la sua campagna di morte sulle città ucraine che si affacciano sul Mar Nero e non solo: nella notte, le forze di Kiev hanno affermato di aver abbattuto 18 tra missili da crociera e droni kamikaze sui 38 lanciati dagli invasori. Se i danni maggiori si sono registrati a Odessa e Mykolaiv, bombe russe si sono abbattute anche nel nord, provocando un morto nell'oblast di Kharkiv.

Zelensky: "Vogliono distruggere la vita in Ucraina"

L'Onu ha condannato "gli attacchi della Russia contro i porti ucraini nel Mar Nero", mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha bollato i raid su Odessa e Mykolaiv come "tentativi di distruggere la vita del nostro Paese". Intanto, dall'altra parte del fronte sono diventate ormai quotidiane le segnalazioni di attacchi in Crimea: nella notte, il governatore filorusso della penisola occupata Sergei Aksionov ha denunciato che un drone ucraino ha ucciso un'adolescente, mentre un altro è stato abbattuto nel pomeriggio senza provocare vittime. Nel frattempo si guarda anche a nord dell'Ucraina, in Bielorussia: il ministero della Difesa di Minsk ha riferito infatti che combattenti del gruppo Wagner si addestreranno con le forze speciali del Paese. Kiev ha più volte ribadito di non temere un attacco imminente dall'alleato di Putin, ma resta l'allerta al confine.

Le conseguenze diplomatiche

Con la guerra che non vede tregua all'orizzonte, l'Occidente spinge sul sostegno militare a Kiev: Borrell ha proposto "di finanziare fino a 5 miliardi all'anno per i prossimi 4 anni la difesa Ucraina nell'ambito dell'European Peace Facility" dell'Ue. La diplomazia sembra intanto rimanere al palo e le tensioni tra i due blocchi non accennano a diminuire. Al contrario, Mosca ha convocato l'incaricato d'affari britannico Tom Dodd informandolo di aver emesso restrizioni di viaggio all'interno della Russia per i diplomatici inglesi, in risposta alle "azioni ostili" di Londra.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Dagli USA un pacchetto di aiuti da 1.3 miliardi a Kiev
Lo ha annunciato ufficialmente il Pentagono.

Gli Stati Uniti hanno annunciato un ulteriore pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, per un totale di circa 1,3 miliardi di dollari. Lo ha annunciato ufficialmente il Pentagono. I nuovi aiuti comprendono capacità di difesa aerea e munizioni. "Questo annuncio rappresenta l'inizio di un processo di appalto per fornire ulteriori capacità prioritarie all'Ucraina", ha spiegato il Dipartimento della difesa americano. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha subito ringraziato su Twitter: "Grazie Potus (acronimo per Presidente degli Stati Uniti, ndr) per un nuovo potente pacchetto di supporto alla difesa del valore di 1,3 miliardi di dollari". "I sistemi missilistici antiaerei Nasams con munizioni, proiettili di artiglieria, attrezzature per lo sminamento e altra assistenza tanto necessaria salveranno le vite degli ucraini e avvicineranno la nostra vittoria comune. Apprezziamo il supporto instancabile degli amici statunitensi", ha aggiunto il leader ucraino.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "Se verrà soddisfatta la parte russa torneremo nell'accordo sul grado"
Lo ha affermato il presidente russo durante una riunione di governo.

Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato la sua disponibilità a tornare nell'accordo del grano se gli ostacoli alle esportazioni agricole russe saranno rimossi. Lo riporta la Tass. In ogni caso, secondo il leader del Cremlino la Russia è pronta a sostituire il grano ucraino sul mercato mondiale attraverso donazioni e vendite. "La continuazione dell'accordo sul grano nella sua forma attuale ha perso ogni significato", ha detto Putin in una riunione del governo. "Ovviamente prenderemo in considerazione la possibilità di tornarci, ma solo a una condizione: se tutti i principi in base ai quali la Russia accettato di partecipare all'accordo saranno pienamente presi in considerazione e rispettati." Putin ha poi accusato l'Occidente di "arricchirsi con l'accordo sul grano" e di "aver fatto di tutto per farlo fallire". La Russia ha mostrato "una pazienza eccezionale" estendendo regolarmente l'intesa, ha detto il leader del Cremlino secondo cui l'Occidente "impedisce anche le consegne gratuite di fertilizzanti da parte della Russia ai paesi più poveri".

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "60mila tonnellate di grano distrutte dai raid russi"
Secondo il ministro dell'Agricoltura ucraino Mykola Solsky, ci vorrà almeno un anno per riparare completamente le infrastrutture danneggiate.

I raid notturni delle forze armate russe hanno distrutto 60mila tonnellate di grano ucraino, secondo quanto sostiene Kiev. 60mila tonnellate di grano che erano destinate all'esportazione e stoccate nel porto ucraino di Chornomorsk, vicino a Odessa, come ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura ucraino Mykola Solsky.

"Ci vorrà almeno un anno per riparare completamente le infrastrutture danneggiate", ha commentato Solsky, secondo il quale le forniture di cereali "avrebbero dovuto essere spedite attraverso il corridoio del grano 60 giorni fa". Il ministero della Difesa russo sostiene dal canto suo che le sue truppe avrebbero attaccato e colpito nella notte "strutture dell'industria militare, infrastrutture per il carburante e depositi di munizioni delle forze armate dell'Ucraina" nella zona di Odessa, "nonché la base aerea di Kanatovo dell'aeronautica militare ucraina". Lo riporta l'agenzia Interfax.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "A Odessa sono stati colpiti i terminal del grano e del petrolio"
È quanto ha reso noto Vladyslav Nazarov, portavoce del comando militare ucraino Sud.

"Durante l'attacco notturno alla regione di Odessa, i razzi hanno colpito il terminal del grano e del petrolio, danneggiato i serbatoi e le attrezzature per il carico ed è scoppiato un incendio", ha reso noto Vladyslav Nazarov, portavoce del comando militare ucraino Sud, citato dall'emittente statale ucraina Suspilne. Nella città di Odessa sono stati danneggiati diversi condomini, sei civili tra cui un bambino di nove anni sono rimasti feriti. Nella regione di Odessa inoltre è stato colpito un impianto industriale e due magazzini. "I terroristi russi hanno deliberatamente preso di mira le infrastrutture per il commercio del grano e ogni missile russo è un colpo non solo per l'Ucraina, ma per tutti coloro che nel mondo vogliono una vita normale e sicura", ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

4 mesi fa
Svizzera
Accordo sul grano, la Svizzera spera in un veloce rinnovo
È quanto si legge in un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri.

La Svizzera deplora il mancato rinnovo da parte della Russia dell'accordo internazionale sui cereali. La Confederazione spera in un rinnovo nel prossimo futuro per garantire la sicurezza alimentare globale, si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Mosca ha sospeso ieri l'accordo sull'esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero, concluso un anno fa. L'intesa è scaduta ufficialmente nella stessa serata. Dall'estate scorsa, l'accordo aveva permesso all'Ucraina di vendere più di 30 milioni di tonnellate di grano via mare ad altri Paesi e ciò nonostante la guerra in corso con la Russia.

"Il diritto umanitario internazionale va rispettato"

In occasione di un incontro tenutosi ieri a New York, i rappresentanti della Svizzera hanno lanciato un appello per la sicurezza alimentare globale, in particolare in vista dell'estensione dell'Iniziativa del Mar Nero. La Svizzera ha sostenuto gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite e della Turchia per raggiungere un'intesa tra le parti e per estendere l'iniziativa, sottolinea la nota. Durante l'incontro ad alto livello presieduto dal ministro degli Esteri britannico James Cleverly, a cui ha anche partecipato il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, la Svizzera ha inoltre ribadito il proprio sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina. Ha inoltre ricordato l'obbligo di tutte le parti di rispettare il diritto umanitario internazionale.

4 mesi fa
Estero
Mosca, "sostituiremo gratis il grano ucraino all'Africa"
Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

La Russia "è pronta a sostituire la fornitura di grano ucraino ai paesi che ne hanno bisogno gratuitamente" dopo il ritiro di Mosca dall'intesa. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass. Questi ha aggiunto che le forniture di grano dalla Russia all'Africa saranno discussi al vertice di San Pietroburgo" del 27 e 28 luglio.

La mancata proroga

Ieri Mosca ha annunciato di non rinnovare l'accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, a suo dire, non sarebbero stati rimossi "gli ostacoli" alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti. "Apprezziamo molto il ruolo del signor Guterres nella conclusione di questo accordo e apprezziamo molto gli sforzi del signor Guterres nel cercare di convincere i paesi europei ad adempiere agli obblighi che si sono assunti", ha detto Peskov nominando il segretario generale dell'Onu. "Sfortunatamente - ha proseguito - ciò non è avvenuto. L'espressione 'senza scrupoli' è assolutamente applicabile ai paesi europei".

I rischi

Secondo quanto riporta l'agenzia Interfax, Peskov ha anche dichiarato che esportare i cereali ucraini sul Mar Nero senza le "adeguate garanzie di sicurezza" della partecipazione della Russia all'accordo sul grano può far sorgere dei "rischi" perché si tratta di "una zona che è direttamente vicina all'area di combattimento". "Se qualcosa viene formalizzato senza la Russia, allora questi rischi dovrebbero essere presi in considerazione", ha detto Peskov.

La posizione di Zelensky

Ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver inviato lettere ufficiali al presidente turco Recep Tayyip Erdogan e a Guterres con una proposta per continuare il lavoro sull'accordo sul grano in un formato tripartito, senza la Russia. "Ucraina, Nazioni Unite e Turchia possono garantire congiuntamente il funzionamento del corridoio alimentare e l'ispezione delle navi. E questo è necessario per tutti nel mondo", aveva affermato. Peskov ha pure accusato l'Ucraina di usare il corridoio del grano sul Mar Nero per "scopi di combattimento". "Questo è un aspetto molto importante che non dovrebbe essere dimenticato", ha detto il portavoce del Cremlino secondo l'agenzia Interfax.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Fine dell'accordo sul grano, "approvvigionamento garantito in Svizzera"
Lo afferma il direttore della Federazione svizzera dei produttori di cereali. "Le conseguenze nel nostro Paese saranno minime, potremmo averne alcune legate a logistica e trasporto".

La decisione di non rinnovare l'accordo sul grano ucraino, annunciata ieri da Mosca, avrà "poche ripercussioni" sulla Svizzera. Secondo Pierre-Yves Perrin, direttore della Federazione svizzera dei produttori di cereali (FSPC), "le forniture di grano sono garantite". Le conseguenze per la Svizzera saranno piuttosto minime: ne è convinto l'ingegnere agricolo, ripreso dai microfoni della radiotelevisione svizzero romanda RTS questa mattina. Tuttavia "Potremmo avere alcune difficoltà con la logistica e il trasporto, ma le forniture sono garantite", ha sottolineato Perrin.

Le conseguenze maggiori "sui cereali da foraggio"

Secondo il direttore della FSPC i cereali da foraggio, che vengono importati in massa per coprire il fabbisogno interno del Paese, potrebbero essere interessati maggiormente dalla scadenza dell'accordo. "È su questo tipo di frumento che i mercati saranno più rigidi nelle prossime settimane", afferma. "Forse sarà un po' complicato, ma le quantità necessarie potranno arrivare in Svizzera", rassicura Perrin. L'accordo sulle esportazioni di cereali ucraini, fondamentale per l'approvvigionamento alimentare globale, è scaduto ieri e la Russia ha annunciato prontamente di non voler estendere l'accordo firmato nel luglio 2022 con l'Ucraina, sotto l'egida delle Nazioni Unite e della Turchia.

La preoccupazione internazionale

Da tempo Mosca minacciava di ritirarsi dal patto sul grano. Ora l'annuncio del Cremlino preoccupa il mondo intero, aumentando i timori per la sicurezza alimentare del pianeta.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Wagner chiude la sua base principale in Russia"
Lo riportano gli stessi mercenari sui canali Telegram vicini alla milizia di Yevgeny Prigozhin

Dal 30 luglio il campo di addestramento del Gruppo Wagner a Molkino, nel sudovest della Russia, cesserà di esistere. Lo riportano gli stessi mercenari sui canali Telegram vicini alla milizia di Yevgeny Prigozhin, oltre ad alcuni media russi come l'indipendente Meduza. Nel video, pubblicato per primo dal canale Unloading Wagner, si vedono i wagneristi ammainare le bandiere della milizia privata e quelle della Russia.

4 mesi fa
Guerra in UCraina
La Svizzera a sostegno dello sminamento in Ucraina
Scolari/Cdt
Scolari/Cdt
Nel Piano d'azione per la lotta contro le mine 2023–2026, il DFAE e il DDPS hanno già previsto di ampliare il sostegno al Paese in guerra.

La Confederazione si affida all'esperienza della Svizzera e sostiene lo sminamento in Ucraina con uno stanziamento complessivo pari a 5,7 milioni di franchi. Lo ha reso noto oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). "Lo sminamento umanitario è fondamentale per la ricostruzione in Ucraina. È un presupposto fondamentale per l'accesso umanitario, per il ritorno delle persone sfollate, per la stabilizzazione sociale ed economica, per le attività agricole e per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte", aveva dichiarato il Consigliere federale Ignazio Cassis alla Ukraine Recovery Conference 2023 lo scorso 22 giugno a Londra.

Il piano

Nel Piano d'azione per la lotta contro le mine 2023–2026, il DFAE e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) hanno già previsto di ampliare il sostegno al Paese in guerra. Con un credito aggiuntivo approvato dal Parlamento nella sessione estiva del 2023, la Confederazione può attuare ulteriori misure nel campo dello sminamento umanitario. Lo stanziamento sarà destinato ai progetti istituiti del Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) e della Fondation suisse de déminage (FSD). Il DFAE e, dal 2024 anche il DDPS, finanzieranno le attività del GICHD con 3,2 milioni di franchi dal 2023 al 2025. "Con il sostegno del DFAE, i team dell'FSD individuano le zone contaminate, informano la popolazione locale sui pericoli e sul comportamento corretto da seguire e si occupano della bonifica da mine e munizioni inesplose", si legge nel comunicato. "L'FSD recluta e forma il 90% del personale direttamente in loco".

4 mesi fa
Estero
Russia all'Onu, "la decisione sul grano è definitiva"
Lo ha dichiarato la missione russa alle Nazioni Unite

La decisione sull'accordo sul grano è definitiva e non sono previsti ulteriori negoziati. Lo ha dichiarato la missione russa alle Nazioni Unite, come riportato dal Kommersant.

Guterres: "milioni pagheranno per lo stop"

Dal canto suo il segretaro generale dell'Onu Antonio Guterres ha dichiarato che "milioni di persone pagheranno il prezzo per l'uscita della Russia dall'accordo sul grano". "

4 mesi fa
Estero
Kuleba: "Senza accordo sul grano i prezzi saliranno ovunque"
Lo ha dichiarato il ministro ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba dopo la mancata proroga dell'accordo da parte di Mosca.

Senza la proroga dell'accordo sul grano ucraino "i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo". Lo sostiene il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba come riportato da Rbc Ukraine su Telegram. "La Russia ha lentamente ucciso l'accordo sul grano da un'estensione all'altra", ha dichiarato Kuleba ricordando come l'anno scorso, quando è stata attuata l'iniziativa sui cereali del Mar Nero, "i prezzi alimentari globali sono scesi del 20%", mentre la mancata proroga "significa che i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo". Il ministro ritiene che Mosca "usi la fame come strumento" per ricattare il mondo intero.

4 mesi fa
Estero
Zelensky: "Avanti con export di grano anche senza Mosca"
Lo ha dichiarato il presidente ucraino dopo che Mosca non ha rinnovato l'accordo.

L'Ucraina è pronta a continuare le esportazioni nonostante l'uscita della Russia dall'accordo sul grano. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha detto che c'erano due accordi, uno tra "Ucraina, Turchia e Onu" e "l'altro tra Russia, Turchia e Onu", questo significa che la Russia "sta violando gli accordi con il segretario generale dell'Onu Guterres e con il presidente Erdogan, non con noi". Lo riporta Rbc Ukraine. Zelensky conclude dicendo: "non avevamo accordi con loro".

4 mesi fa
Estero
Mosca ai turisti in Crimea, "tornate a casa dall'Ucraina occupata"
Il presidente Vladimir Putin ha ordinato alle autorità di riparare il ponte, attaccato questa mattina da Kiev, e di aiutare i turisti bloccati in Crimea.

I funzionari russi hanno invitato i turisti che si trovano in Crimea a tornare a casa passando per i territori ucraini occupati dai russi, così da evitare l'utilizzo del ponte che collega la penisola alla terraferma, attaccato stamattina da Kiev. "Chiedo ai residenti e agli ospiti della penisola di astenersi dal viaggiare sul ponte di Crimea e di scegliere, ai fini della sicurezza, un percorso alternativo via terra attraverso le nuove regioni", ha dichiarato il capo della Crimea insediato da Mosca, Sergei Aksyonov.

Un tratto di strada di circa 400 chilometri attraverso i territori tenuti dall'esercito russo, alcuni dei quali gravemente colpiti dai combattimenti. Per facilitare l'uscita dalla Crimea, la televisione di Stato russa ha ricordato alle persone di portare con sé il passaporto e ha anche mandato in onda una mappa del percorso, che passa attraverso la Melitopol occupata fino al porto di Mariupol e termina nella città meridionale russa di Rostov.

Il presidente Vladimir Putin ha ordinato alle autorità di riparare il ponte e aiutare i turisti bloccati in Crimea. I funzionari filorussi dell'Ucraina occupata hanno dichiarato che ridurranno gli orari del coprifuoco per consentire il passaggio dei turisti e che l'esercito russo rafforzerà la sicurezza.

4 mesi fa
Estero
Caccia russo si schianta davanti a centinaia di bagnanti
Il pilota ha rischiato di annegare ma è stato recuperato dai soccorritori che lo hanno rianimato.

Un Sukhoi Su-25, aereo da attacco russo, si è schiantato nell'estuario di Ejsk, una baia del Mar d'Azov nel territorio controllato da Mosca, davanti a centinaia di bagnanti su materassini e in salvagente che hanno rilanciato sui social video e immagini. Lo riportano i media russi e ucraini. Il pilota è riuscito ad auto espellersi dal velivolo prima dello schianto. Durante la discesa, riferisce il sito Baza, la cupola del paracadute è caduta sul pilota e le imbracature si sono aggrovigliate, il militare ha rischiato di annegare ma infine è stato recuperato dai soccorritori che lo hanno rianimato.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
L'Ue condanna la decisione russa di sospendere l'accordo sul grano
© Shutterstock
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Lo ha scritto su Twitter la presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen. Intanto il presidente turco Erodgan si è detto "sicuro che Putin porterà avanti l'accordo".

"Condanno fermamente la mossa cinica della Russia di porre fine all'iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "L'Ue sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà Ue continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall'Ucraina ai mercati globali", aggiunge.

Erdogan: "Putin proseguirà l'accordo sul grano"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è detto convinto "che Vladimir Putin voglia portare avanti l'accordo" sui cereali ucraini. "L'iniziativa del Mar Nero, che sta per entrare nel suo primo anno, è passata alla storia come un importante successo diplomatico. Sono state spedite più di 33 milioni di tonnellate di prodotti cerealicoli. A molti Paesi è stato impedito di essere trascinati in una crisi alimentare. Grazie a tutte le parti coinvolte. Credo che il presidente Putin voglia che questo ponte umanitario continui. Quando tornerò dal mio viaggio, avrò un incontro con il presidente russo. Parleremo di questo argomento quando ci incontreremo ad agosto in Turchia", ha affermato Erdogan in conferenza stampa all'aeroporto Atatürk prima della sua partenza per l'Arabia Saudita, citato da Hurriyet.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Cremlino: "L'accordo sul grano si è concluso"
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

L'accordo sul grano ucraino si è concluso. Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass. Oggi gli accordi del Mar Nero hanno effettivamente cessato di avere effetto. La parte dell'accordo sul grano che riguarda la Russia non è stata rispettata. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Gli accordi del Mar Nero hanno cessato di essere validi oggi - ha spiegato Peskov - Come ha detto in precedenza il presidente della Federazione Russa, la scadenza era il 17 luglio. Purtroppo, la parte relativa alla Russia in questo accordo sul Mar Nero non è stata finora attuata. Pertanto, il suo effetto è terminato". Peskov ha aggiunto che Mosca tornerà immediatamente all'attuazione degli accordi del Mar Nero non appena la parte dell'accordo sul grano che riguarda la Russia sarà completata. "L'accordo sul grano è stato interrotto. Non appena la parte che riguarda la Russia sarà completamente rispettata, torneremo immediatamente alla sua attuazione", ha detto il portavoce presidenziale, aggiungendo che l'attacco al ponte di Crimea non influenzerà la posizione di Mosca riguardo l'accordo.

4 mesi fa
Estero
Kiev conferma la responsabilità dell'attacco al ponte in Crimea
Lo ha affermato il portavoce del Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) Artem Dekhtyarenko.

Il portavoce del Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) Artem Dekhtyarenko, intervistato da Rbc-Ukraine, ha affermato che "tutti i dettagli 'dell'incidente sul ponte di Crimea della notte scorsa' saranno rivelati dopo la vittoria dell'Ucraina sulla Russia". "Nel frattempo, osserviamo con interesse come uno dei simboli del regime di Putin non sia riuscito ancora una volta a resistere agli attacchi", ha detto Dekhtyarenko

4 mesi fa
Estero
"Il ponte di Crimea attaccato dai servizi speciali ucraini"
Lo rende noto il Comitato investigativo russo, riportando i risultati delle indagini.

L'attacco della notte scorsa al ponte di Crimea è stato commesso dai servizi speciali ucraini: lo ha reso noto il Comitato investigativo russo, come riporta la Tass. "Secondo i risultati delle indagini, una delle sezioni del ponte di Crimea è stata danneggiata nella notte del 17 luglio a causa di un attacco terroristico commesso dai servizi speciali ucraini - si legge in un comunicato -. Due civili, un uomo e una donna che attraversavano il ponte in auto, sono stati uccisi. La loro figlia minorenne ha riportato ferite".

Anche per il presidente del consiglio di Stato della Crimea, Vladimir Konstantinov, Kiev è responsabile dell'attacco. Lo riporta la Tass. "Ieri sera il regime terroristico di Kiev ha commesso l'ennesimo crimine attaccando il ponte di Crimea. Kiev doveva sapere che la strada è una struttura puramente civile, ma cose come queste non hanno mai fermato i terroristi", ha scritto su Telegram il capo del Parlamento della Crimea annessa.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni sul Ponte di Crimea, ci sarebbero almeno due morti
Il governatore dell'oblast russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha confermato la morte di un uomo e una donna della regione a seguito di "un'emergenza" sul Ponte di Crimea.

Media ucraini e russi parlano di esplosioni avvenute sul Ponte di Crimea, con un bilancio di almeno due morti. Precedentemente le autorità russe della regione avevano riferito di una "emergenza" sulla struttura, che ha imposto la chiusura del traffico sul ponte. Secondo l'agenzia Rbc Ukraine e il canale filorusso Grey Zone, le deflagrazioni sarebbero avvenute alle 3:04 e alle 3:20 ora locale. Due persone a bordo di un'auto sarebbero morte per il crollo di una campata della struttura. Il governatore dell'oblast russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha confermato la morte di un uomo e una donna della regione a seguito di "un'emergenza" sul Ponte di Crimea. La figlia minore della coppia è rimasta ferita nell'incidente, secondo quanto scrive Gladkov su Telegram. Le autorità del territorio russo di Krasnodar riportano da parte loro la notizia di un "bambino che ha riportato un trauma cranico di gravità moderata" sul ponte.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "La controffensiva ucraina non ha successo, il nostro esercito è eroico"
Il presidente russo ha dichiarato di valutare positivamente il corso dell'"operazione militare speciale".

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la controffensiva ucraina "non ha successo", valutando invece "positivamente" il corso dell'operazione militare speciale russa in Ucraina, dove l'esercito di Mosca "sta agendo in modo eroico". Lo riporta la Tass.

Secondo Putin, la controffensiva delle forze armate ucraine non porta risultati. "Tutti i tentativi del nemico di sfondare le nostre difese, e questo è un compito che include l'uso di riserve strategiche, non hanno avuto successo durante l'intera offensiva. Il nemico non ha successo", ha affermato, valutando invece "positivamente" le operazioni russe al fronte.

"Le nostre truppe si stanno comportando in modo eroico. Inaspettatamente per il nemico, in alcune zone passano all'offensiva, prendono le posizioni più vantaggiose", ha dichiarato il presidente russo in un'intervista per il canale Rossiya-1.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Partita da Odessa ultima nave dell'accordo su grano
Ucraina e Russia hanno tempo fino a domani per rinnovare l'intesa, ma una decisione è ben lungi dall'essere scontata.

L'ultima nave a cui è stato concesso un passaggio sicuro dall'accordo sul grano del Mar Nero ha lasciato il porto di Odessa. Lo riporta Sky News, ricordando che il termine per prorogare l'accordo si avvicina rapidamente: Ucraina e Russia hanno tempo fino a domani per il rinnovo dell'intesa, sul quale si attende l'ok di Mosca.

Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente minacciato di porre fine all'intesa, considerata cruciale per scongiurare una crisi alimentare mondiale e combattere la fame nei paesi in via di sviluppo.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Russia: "Respinto attacco ucraino con droni su Sebastopoli"
A riferirlo è il governatore filorusso di Sebastopoli, in Crimea.

Il governatore filorusso di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, ha affermato che le forze russe hanno respinto la notte scorsa un attacco con droni lanciato dagli ucraini nell'area della baia di Sebastopoli e di Balaklava, nella Crimea annessa. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo Razvozhaev, Sebastopoli è stata attaccata anche con droni marini. Non ci sono per il momento notizie di eventuali vittime o danni.

4 mesi fa
Guerra in Ucraina
Bombe russe sulla regione di Kherson, un civile ucciso
Secondo il governatore della regione ieri i russi hanno lanciato 69 attacchi nella zona.

Un civile è morto durante i bombardamenti russi di ieri nella regione di Kherson: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform.

"Ieri il nemico ha lanciato 69 attacchi" nella regione, "sparando 415 proiettili da mortai, artiglieria, Grad (lanciamissili multipli, ndr), aerei, lanciagranate e droni. Il nemico ha sparato dieci proiettili contro la città di Kherson", ha scritto Prokudin sottolineando che "l'aggressione russa ha provocato un morto".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il gruppo Wagner giuridicamente non esiste"
Lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l'ammutinamento del 24 giugno.

Il gruppo paramilitare Wagner non esiste, almeno dal punto di vista giuridico: lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l'ammutinamento del 24 giugno. "Ebbene, la Wagner non esiste!", ha esclamato Putin rispondendo al giornalista del Kommersant che gli chiedeva se il gruppo rimarrà come una unità di combattimento. "Non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private! Semplicemente non esiste!", ha aggiunto: "C'è un gruppo, ma legalmente non esiste!". "Si tratta di una questione separata rispetto alla legalizzazione vera e propria. Ma è una questione che dovrebbe essere discussa dalla Duma di Stato, dal governo. Non è una questione semplice", ha spiegato Putin riferendosi ad un eventuale riconoscimento giuridico del gruppo Wagner.

Incontro al Cremlino

Il leader russo ha poi parlato pubblicamente per la prima volta dei temi affrontati durante l'incontro al Cremlino a cui hanno partecipato 35 comandanti della Wagner, incluso Prigozhin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno, solo cinque giorni dopo il fallito ammutinamento. "Cosa è successo veramente?" ha chiesto Putin rispondendo a una domanda sull'incontro: "Tutto è molto semplice e ovvio per la società russa. I combattenti di Wagner hanno combattuto con dignità, quindi... Il fatto che siano stati coinvolti in questi eventi è deplorevole ...", ha aggiunto riferendosi alla rivolta guidata da Prigozhin. "Durante l'incontro ho valutato da un lato ciò che avevano fatto sul campo di battaglia (in Ucraina) e dall'altro ciò che avevano fatto durante gli eventi del 24 giugno - ha spiegato il presidente russo -. In terzo luogo, ho mostrato loro le possibili opzioni per il loro ulteriore servizio, compreso l'uso della loro esperienza di combattimento. Tutto qui".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Biden mobilita le forze di riserva selezionate
"Questo riafferma il fermo sostegno e l'impegno a difendere il fianco orientale della Nato sull'onda della guerra illegale e non provocata della Russia contro l'Ucraina", ha affermato il generale dell'esercito Douglas A. Sims II,

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso oggi un ordine esecutivo che approva la mobilitazione di forze di riserva selezionate fino ad un massimo di 3000 persone, aumentando le forze armate a sostegno dell'operazione Atlantic Resolve, finalizzata a contrastare le azioni russe in Ucraina. Questa operazione sarà designata come operazione contingente, ha spiegato in una conferenza stampa il generale dell'esercito Douglas A. Sims II, direttore delle operazioni dello stato maggiore. "Questo riafferma il fermo sostegno e l'impegno a difendere il fianco orientale della Nato sull'onda della guerra illegale e non provocata della Russia contro l'Ucraina", ha aggiunto.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Biden: "Putin ha già perso la guerra"
Il presidente USA Biden ha spiegato che "Putin prima o poi deciderà che non è nell'interesse della Russia continuare a lungo il conflitto".

"Putin ha già perso la guerra" in Ucraina: lo ha affermato oggi il presidente Usa Joe Biden nella conferenza stampa a Helsinki col presidente finlandese Sauli Niinisto dopo il summit con i leader nordici. La Russia, ha aggiunto, "non può proseguire la guerra in Ucraina per anni" e Putin "prima o poi deciderà che non è nell'interesse della Russia continuarla".

Pace e sicurezza "sono indispensabili"

Stando a Biden, "la pace e sicurezza in Europa sono indispensabili per la pace e la sicurezza" americana e nel mondo. A detta del presidente statunitense il summit con i leader nordici è stato "molto produttivo" e ha ribadito il sostegno incondizionato a Kiev in una guerra che "riguarda la sicurezza e la liberta'. Biden ha sottolineato che gli Usa difenderanno "ogni centimetro del territorio della Nato, compresa la Finlandia", ultimo membro ad entrare formalmente nell'alleanza. "Il summit della Nato ha mostrato che siamo più uniti che mai", ha aggiunto.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Lavrov: "A luglio nessun colloquio di pace"
Lo riporta la Tass.

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha smentito oggi indiscrezioni dei media secondo cui colloqui ufficiali per la pace in Ucraina potrebbero tenersi questo mese. "Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione in merito. Ci sono ragioni per ritenere che si tratti di una fake news, considerando la persistente intenzione di Kiev e dei suoi referenti occidentali di inasprire le ostilità", ha affermato Lavrov in un'intervista al quotidiano online Lenta.ru. Lo riporta la Tass.

"Nessun ritorno alle relazioni precedenti"

Il 26 giugno l'emittente tv tedesca Ard aveva riferito che il 24 giugno si è tenuto a Copenaghen un incontro internazionale sull'Ucraina "in condizioni di stretta segretezza" con la partecipazione di diplomatici dei Paesi occidentali, nonché di rappresentanti di Brasile, India, Cina e Sudafrica. In quell'occasione sarebbe stato affermato che colloqui ufficiali per la pace in Ucraina erano previsti a luglio. Mosca non tornerà alle relazioni precedenti con i Paesi che adesso considera ostili, ha poi affermato il ministro degli Esteri russo. "È anche ovvio che non ci sarà un ritorno alle nostre relazioni precedenti con i Paesi non amici", ha dichiarato al portale Lenta.ru.  "Se decidono di rinunciare alla loro linea anti-Russia all'improvviso, vedremo cosa significa esattamente e decideremo la nostra linea successiva basandoci sui nostri interessi. Questo riguarda l'Occidente collettivo", ha aggiunto Lavrov. Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di "prolungare la guerra di logoramento". Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda, ha detto Lavrov citato dalla Tass, aggiungendo che "Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità".

"La Nato torna agli schemi da Guerra Fredda"

Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di "prolungare la guerra di logoramento". Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda, ha detto Lavrov citato dalla Tass, aggiungendo che "Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità".

F-16, una minaccia nucleare per Mosca

Inoltre, il ministro russo ha affermato che gli F-16 in Ucraina rappresenteranno una minaccia "nucleare" per Mosca. "Considereremo il solo fatto che le forze armate ucraine dispongano di tali sistemi come una minaccia dell'Occidente in campo nucleare", ha dichiarato Lavrov. "La Russia non può ignorare la capacità di questi aerei di trasportare testate nucleari", ha sottolineato il capo della diplomazia russa, assicurando che Mosca ha avvertito Stati Uniti, Regno Unito e Francia.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Abbattuti una decina di droni nei cieli sopra Kiev
Lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform.

Le forze ucraine hanno abbattuto nella notte una decina di droni russi sui cieli di Kiev nel corso del terzo attacco aereo lanciato da Mosca sulla capitale in tre giorni: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform. "Il 505/o giorno dell'invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina. Per il terzo giorno consecutivo, Kiev viene attaccata dalle munizioni di sbarramento degli Shahed" ha affermato il capo dell'amministrazione militare della città, Sergiy Popko. "Questa notte c'è stato un massiccio attacco di droni iraniani. I velivoli senza equipaggio sono entrati nella capitale da diverse direzioni. Circa una decina di obiettivi nemici sono stati identificati e distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea nello spazio aereo di Kiev", aggiunge. Nell'attacco un civile ha perso la vita e altri quattro sono rimasti feriti, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Popko ha precisato che questi ultimi sono una ragazza di 19 anni e un uomo di 23 anni, entrambi colpiti da schegge di vetro.

5 mesi fa
Vilnius
Il G7 blinda l'Ucraina, Zelensky ora parla di successo
Si è concluso il vertice della Nato, tenutosi nella capitale lituana l'11 e il 12 luglio. Uno dei temi principali è stato il processo di adesione dell'Ucraina, che insiste per diventare membro il prima possibile.

Magari non sarà proprio "storico" come va ripetendo il segretario generale Jens Stoltenberg, ma il summit di Vilnius della Nato si chiude con diversi risultati concreti. Soprattutto per l'Ucraina, che incassa l'impegno degli alleati del G7 a fornire "garanzie di sicurezza" per Kiev per assisterla nel suo percorso verso l'Alleanza ed evitare che la Russia l'attacchi di nuovo.

Zelensky corregge il tiro

Volodymyr Zelensky ha ringraziato e ha corretto il tiro, abbandonando i toni accusatori della vigilia. "Per noi si tratta di un grande successo", ha dichiarato alla stampa. Restando fermo su un punto però: nulla può "sostituire" l'articolo 5 della Nato. Tutto bene dunque per quanto, indubbiamente, una parte dei leader si è dimostrata infastidita, privatamente e a volte persino pubblicamente, per l'uscita sopra le righe del presidente ucraino su Twitter e quell'accusa di "assurdità" alla mancanza di un chiaro calendario per l'ingresso nell'Alleanza. Stoltenberg, dopo l'inaugurazione del Consiglio Nato-Ucraina, ha notato come Kiev "non sia mai stata più vicina di così" al Patto Atlantico e che gli alleati la sosterranno sia nel vincere la guerra - a Vilnius si sono susseguiti nuovi annunci di forniture militari, dalla Francia alla Germania - sia nell'attuare le riforme.

L'Ucraina sarà un giorno nella Nato

Perché l'Ucraina deve fare i compiti a casa e su questo non si scappa. Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace è però tra quelli che non si è trattenuto e, seppur bonariamente, ha incoraggiato gli ucraini a mostrare un po' di "gratitudine" verso le opinioni pubbliche occidentali e non considerarle solo alla stregua di un "magazzino Amazon" da dove partono le consegne dei pacchi pieni di armi. Persino Joe Biden - pur lodando il popolo ucraino per "il coraggio che sta ispirando il mondo" - ha mostrato un certo fastidio. "Tutti gli alleati concordano che l'Ucraina sarà un giorno nella Nato", ha sottolineato nel corso della cerimonia di presentazione delle garanzie di sicurezza del G7. "Non credo che sia una sorpresa per nessuno di noi qui e spero che non sia una sorpresa per lei, signor presidente". Parole sibilline. "Aiuteremo l'Ucraina a costruire forti strutture di difesa, di cielo, mare e terra, in modo che diventi una fonte di stabilità nella regione", ha chiosato Biden. "Ed è una potente dichiarazione per l'Ucraina".

L'impegno dei leader

Il documento del G7 è sostanzioso. I leader si impegnano a garantire una "fornitura continua di equipaggiamento militare moderno", che comprenderà navi, jet, difesa missilistica, artiglieria e armi "a lungo raggio" attraverso "impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali".

Per il Cremlino un passo errato e pericoloso

Prima del pieno ingresso nella Nato - "nessuno vuole una guerra mondiale, lo capiamo, ma chiediamo segnali per galvanizzare la nostra gente e siamo pronti ad entrare al termine del conflitto", ha detto Zelensky - si apre dunque per l'Ucraina il modello israeliano-porcospino: armi fino ai denti per diventare un boccone indigesto alla Russia. Tant'è vero che il Cremlino ha reagito con rabbia. "È un passo estremamente errato e potenzialmente molto pericoloso, così facendo il G7 viola la nostra sicurezza", ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin, accreditando indirettamente la strategia occidentale e perdendo forse l'occasione per mettere in risalto l'insoddisfazione ucraina per un cronoprogramma più stringente.

Un accordo che consolida il fronte interno

Ma l'accordo siglato al G7, aperto ad altre nazioni che vogliono sottoscriverlo, non è solo una mossa a favore dell'Ucraina e un avvertimento alla Russia (non conti sul fattore tempo perché gli alleati sono pronti alla maratona); lo è pure per consolidare il fronte interno. La premier estone Kaja Kallas ha detto in chiaro quello che altri confidano a margine del vertice: "Mettere per iscritto" questi impegni di sicurezza serve a chiarire che la linea non cambierà "anche se ci dovessero essere dei cambi di governo dopo le elezioni". E non a caso molti dei Paesi firmatari vogliono portare l'accordo nei parlamenti per la ratifica. Un riferimento che pare tarato sulle presidenziali Usa del prossimo anno con lo spettro di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Pronti a entrare nella Nato dopo la guerra"
È quanto ha affermato il presidente ucraino in conferenza stampa con Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

"Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l'ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Caro Volodymyr - ha detto da parte sua Stoltenberg -, è un onore averti qui al summit Nato: quando Putin ha invaso l'Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership ucraina, ma anche l'unità della Nato. Il summit di Vilnius marca l'inizio di una nuova relazione con l'Ucraina. L'Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d'ora".

"Un segnale importante"

Zelensky ha aggiunto che "capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali". "Se oggi il G7 concorderà la dichiarazione per le garanzie di sicurezza sarà un passo importante perché nel testo si dice che valgono per coprire il nostro percorso sulla via per la Nato", ha aggiunto, sottolineando che "le promesse del G7 non possono sostituire l'ingresso dell'Ucraina nella Nato come Stato membro. Capisco che la questione della timeline dell'invito nella Nato sia un segnale tecnico. Ma non gestiamo solo burocrazia. Sarebbe un fattore per motivare la società e per me sarebbe stato importante e lo paragono allo status di candidato per l'Ue. Anche quello era un segnale, non era attuale un ingresso nell'Ue. Ma era un segnale potente per la Russia che l'Ucraina sarà uno Stato indipendente", ha ancora spiegato Zelensky.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Nato è transatlantica ma la sicurezza è globale"
Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dando il via al Consiglio Atlantico allargato ai partner.

"Un caloroso benvenuto ai nostri partner più stretti, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea, e anche all'Unione europea. È bello vedervi di nuovo tutti insieme. La Nato è un'Alleanza regionale tra Europa e Nordamerica, ma le sfide che dobbiamo affrontare sono globali e la nostra sicurezza è interconnessa. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dando il via al Consiglio Atlantico allargato ai partner. "Ciò che accade nella regione euro-atlantica - ha affermato - è importante per l'Indo-Pacifico e ciò che accade nell'Indo-Pacifico è importante per l'Euro-Atlantico. La guerra in Ucraina ha ramificazioni globali. Le minacce terroristiche e informatiche non conoscono confini. E i regimi autoritari si stanno avvicinando. Dobbiamo quindi difendere insieme l'ordine internazionale basato sulle regole. Per questo motivo, accolgo con favore la presenza dei partner qui con noi oggi."

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Germania ci fornirà altri missili Patriot"
È quanto ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.

Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vilnius è stato raggiunto un accordo per un'ulteriore fornitura di missili antimissile Patriot con relativi lanciatori all'Ucraina, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. "C'è un accordo per ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l'Ucraina e la nostra difesa della libertà", scrive Zelensky al termine dell'incontro con Scholz a margine del vertice della Nato nella capitale lituana.

5 mesi fa
Estero
La Nato, dalla fondazione all'espansione a Est
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Fondata nel 1949 da dieci Paesi europei e due nordamericani, oggi conta 31 alleati. Ripercorriamo la storia dell'Organizzazione del trattato dell'Atlantico del Nord.

La Svezia e poi, "a guerra finita", probabilmente anche l'Ucraina si andranno ad aggiungere ai 31 Paesi che fanno già parte della Nato. Acronimo dell'inglese North Atlantic Treaty Organization, l'alleanza militare a carattere difensivo venne fondata nel 1949 da dieci Paesi europei e due nordamericani per controbilanciare la crescente forza dell'Unione delle repubbliche sovietiche (Urss), in un mondo che usciva dalla Seconda guerra mondiale per entrare nella Guerra fredda.

I paesi fondatori

Gran Bretagna, Francia, Italia, Islanda, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Danimarca, Norvegia e Portogallo, e ancora Stati Uniti e Canada. Questi i 12 Paesi che si riunirono a Washington il 4 aprile del 1949 per firmare il trattato istitutivo della Nato. La base giuridica era l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, in cui si riafferma il diritto intrinseco degli Stati indipendenti alla difesa individuale o collettiva. Proprio quest'ultima risponde al principale obiettivo dell'Alleanza, ovvero l'impegno dei membri a proteggersi reciprocamente in caso di attacco a uno di loro. Un principio sancito dall'articolo 5 di un Trattato per certi versi semplice, che contiene solamente 14 punti.

Le prime adesioni

Poco dopo la fondazione dell'Alleanza ci furono anche le prime adesioni. Prima Grecia e Turchia, nel 1952, poi tre anni più tardi la Germania Ovest, lo stesso anno in cui i sovietici crearono un'organizzazione specchio della Nato con la firma del Patto di Varsavia. La Spagna, nel 1982, fu l'ultimo Paese a entrare prima della caduta del Muro del Berlino del 1989. Un evento spartiacque per la composizione stessa della Nato: da lì in avanti l'Alleanza si espanderà verso est. Da annotare, in questo periodo di tempo, anche l'uscita della Francia dal Comando militare integrato, nel 1966, per volere di Charles De Gaulle. Parigi rientrerà solo nel 2009.

L'allargamento a est

La fine dell'Urss determinò un cambio di rotta per la Nato: da lì in avanti entrarono a far parte dell'Alleanza ex appartenenti al Patto di Varsavia ed ex Paesi del blocco comunista. Nel 1997 furono invitate Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, che entrarono definitivamente nel 1999, lo stesso anno in cui la Nato intervenne militarmente in Kosovo. Pochi anni prima, nel 1995, era accaduto lo stesso in Bosnia ed Erzegovina sempre nell'ambito della dissoluzione della Jugoslavia. Nel 1999 venne ufficializzata la procedura che permetteva i nuovi ingressi, il cosiddetto Piano d'azione per l'adesione (Map) che adesso alcuni Stati vorrebbero eliminare per favorire l'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza. Nel 2004 ci fu l'allargamento più grande dalla fondazione del 1949: nello stesso anno aderirono i Paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), ma anche Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia. Cinque anni dopo, nel 2009, entrarono anche Croazia e Albania e, sempre dai Balcani, il Montenegro aderì nel 2017. Nel 2020 fu la volta della Macedonia, l'ultimo ingresso prima della discussa adesione della Finlandia, nel 2023, che ha portato a 31 il numero totale dei Paesi alleati.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Stoltenberg: "L'invito a Kiev quando ci saranno le condizioni"
Lo ha detto il segretario generale della Nato al termine del primo giorno del vertice di Vilnius. "È un chiaro percorso d'ingresso per Kiev".

I leader hanno concordato che "estenderanno all'Ucraina l'invito ad entrare nell'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del primo giorno del vertice di Vilnius. "È un chiaro percorso d'ingresso per Kiev". Si tratta di un pacchetto, insieme al Consiglio Nato-Ucraina e al sostegno pluriennale, che dà un messaggio forte, positivo e unito per l'Ucraina", ha aggiunto Stoltenberg. Non c'è una timeline per il processo d'ingresso nella Nato, si basa sul raggiungimento delle condizioni, è sempre stato così", ha precisato Stoltenberg. "È il messaggio più forte che abbiamo mai mandato all'Ucraina e nel comunicato sosteniamo che l'Ucraina è andata oltre la necessità di avere il Map", ha notato commentando un tweet di Zelensky. "Le condizioni sono precisate nell'articolo 10 del Patto Atlantico e sono gli alleati a dover giudicare se sono rispettate o no".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky è arrivato a Vilnius per il vertice Nato, "è una questione di rispetto"
Per il presidente ucraino "non sembra esserci alcuna disponibilità a far entrare l'Ucraina nella Nato", ha scritto sui suoi social. "L'incertezza è debolezza e parlerà anche di questo al summit".

Il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, è arrivato a Vilnius dove parteciperà al vertice Nato. "Apprezziamo i nostri alleati, la nostra sicurezza in comune e la possibilità di discutere apertamente", ha twittato Zelensky. "L'Ucraina sarà rappresentata al vertice Nato di Vilnius. È una questione di rispetto. Anche Kiev merita rispetto e mentre ci stiamo recando nella capitale lituana abbiamo sentito che stanno trattando alcuni temi senza di noi. Questi riguardano l'invito a diventare membri della Nato, non l'adesione di Kiev", continua a scrivere Zelensky. "È assurdo che non vengano stabiliti né i tempi né l'invito all'Ucraina per diventare membro quando, contemporaneamente, si parla vagamente delle condizioni con le quali chiederci di far parte dell'Alleanza atlantica. Sembra che non ci sia alcuna disponibilità a farci entrare nella Nato e questo può motivare la Russia a continuare con la guerra". Il presidente ucraino conclude il messaggio affermando che "l'incertezza è debolezza e di questo parlerò apertamente all'incontro": 

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Paesi baltici e nordici: "Subito una road map per far entrare Kiev nella Nato"
Nella dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri affermano che "la Russia non può raccogliere i frutti dell'aggressione".

I ministri degli Esteri dei Paesi nordici e baltici (Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui invitano la Nato a sostenere in maniera concreta il processo di integrazione dell'Ucraina nella Nato. "Non possiamo lasciare", si legge nella dichiarazione, "che la Russia raccolga i frutti dell'aggressione. Il futuro dell'Ucraina e del suo popolo è nella famiglia euro-atlantica. L'Unione europea lo ha confermato concedendo all'Ucraina lo status di paese candidato all'adesione all'Ue. Siamo impegnati nel continuo rafforzamento delle capacità di autodifesa dell'Ucraina", si legge nel testo.
"Ad oggi, dall'inizio dell'assalto su vasta scala della Russia, gli aiuti promessi all'Ucraina ammontano a più di 8,5 miliardi di euro e il nostro sostegno durerà quanto necessario. Allo stesso tempo, dobbiamo creare un quadro affidabile e permanente per garantire il futuro dell'Ucraina, colmando le lacune nel percorso dell'Ucraina verso la futura adesione alla Nato".

5 mesi fa
Estero
Fumata bianca a Vilnius
Erdogan dice sì alla Svezia, ecco cosa prevede l'accordo.

Fumata bianca. La Turchia e la Svezia hanno trovato un accordo e il presidente Recep Tayyip Erdogan si impegnerà a trasmettere "il prima possibile" le carte al Parlamento per permettere una veloce ratificazione dell'ingresso di Stoccolma nella Nato. Alla vigilia dell'inizio del summit di Vilnius dell'alleanza atlantica l'incontro trilaterale promosso dal segretario generale Jens Stoltenberg ha dato i suoi frutti. "È una giornata storica", ha commentato in conferenza stampa.

Cosa prevede l'accordo

L'accordo prevede che la Nato crei - ed è una prima assoluta - un Coordinatore per la lotta contro il terrorismo e che la Svezia implementi gli accordi sulla rimozione delle limitazioni per l'export di armi verso Ankara. Inoltre Stoccolma si impegnerà a sostenere il processo d'ingresso della Turchia nell'Ue, in quanto Stato membro. E questo è un particolare rilevante. "Apriamo la strada per la Turchia nell'Unione Europea e noi daremo il via libera all'ingresso della Svezia nella Nato, come abbiamo fatto con la Finlandia", aveva detto il sultano in prima di salpare per la capitale lituana. Creando, ovviamente, un terremoto. "L'Ue ha un processo molto strutturato di allargamento e i diversi passaggi devono essere soddisfatti da ogni candidato", ha risposto a stretto giro la portavoce della Commissione Europea. È un percorso che "guarda al merito" e non può essere legato a quello dell'adesione della Svezia nella Nato. "Non possono che essere separati", ha tagliato corto la portavoce. In serata però il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha avuto un faccia a faccia con Erdogan. "Sono state esplorate le opportunità per riportare la cooperazione Ue-Turchia in primo piano e rivitalizzare le nostre relazioni. Il Consiglio Europeo ha invitato l'Alto rappresentante e la Commissione Europea a presentare un rapporto per procedere in modo strategico e lungimirante", ha scritto su Twitter. "Abbiamo anche discusso dell'adesione della Svezia alla Nato anche in vista del miglioramento delle relazioni Ue-Turchia", ha aggiunto.

I negoziati con la Turchia in stallo dal 2018

Che sia stata una provocazione o meno, l'uscita di Erdogan ha avuto qualche effetto. Certo, il Consiglio Ue sul punto è nettissimo. "La Turchia ha ottenuto lo status di Paese candidato all'Ue nel dicembre 1999. Nell'ottobre 2005 l'Ue e la Turchia hanno avviato negoziati di adesione, che si trovano tuttavia in una fase di stallo dal giugno 2018 a causa della continua regressione in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali". Ma la giornata di trattative, evidentemente, è stata sufficiente a portare Erdogan a più miti consigli. Ora resta solo l'Ungheria ad opporsi all'ingresso della Svezia. "Credo che il problema sarà risolto", ha assicurato Stoltenberg. L'osso duro, nel gioco, non è mai stato Orban.

5 mesi fa
Estero
Svezia presto nella Nato, trovato l'accordo con Erdogan
Lo ha annunciato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

"Sono felice di annunciare che il presidente Erdogan ha concordato di concedere l'ingresso della Svezia nella Nato il prima possibile". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine dell'incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia. "Siamo stati in grado di riconciliare le preoccupazioni della Turchia e della Svezia, ora abbiamo nel testo concordato fatti passi avanti su come implementare la lotta al terrorismo, lavorare insieme come alleati e far sì che le restrizioni sull'export delle armi da Stoccolma ad Ankara siano rimosse", ha detto Stoltenberg. Alla Nato verrà creato un Coordinatore speciale per la lotta contro il terrorismo, ha notato il segretario generale.

"Oggi è giorno storico. Abbiamo un chiaro impegno da parte di Ankara di presentare la ratificazione della Svezia al Parlamento il primo possibile e di lavorare perché la ratificazione avvenga il prima possibile. Ma non è mio compito dare dei tempi su quanto tempo ci vorrà, dobbiamo rispettare i tempi del Parlamento turco", ha aggiunto. Budapest ora resta l'altro paese a dover dare luce verde. "Credo che il problema dell'Ungheria verrà risolto", ha notato.

La Svezia sosterrà ingresso di Ankara nell'Ue

Infine Stoltenberg ha affermato che "non sta alla Nato commentare il processo di ingresso della Turchia nell'Ue ma la Svezia ha concordato, come membro dell'Ue, di sostenere il rinvigorimento del processo di ingresso di Ankara". 

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il Cremlino conferma l'incontro tra Putin e Prigozhin
Questo è avvenuto il 29 giugno.

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin ha incontrato il presidente Vladimir Putin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno, pochi giorni dopo l'inserruzione del 24 giugno. Lo riferisce la Tass.

Peskov ha confermato le indiscrezioni pubblicate dalla testata francese Libération, precisando che all'incontro hanno partecipato 35 persone, compresi Prigozhin e comandanti di vari reparti della Wagner. "L'incontro è durato quasi tre ore", ha aggiunto il portavoce.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev: "Riconquistati 14 km quadrati a est e sud in 7 giorni"
Lo ha detto oggi il portavoce Andrii Kovaliov.

L'esercito ucraino ha riconquistato 14 chilometri quadrati nell'est e nel sud del Paese la scorsa settimana come parte della sua controffensiva. Lo ha detto oggi il portavoce Andrii Kovaliov. "Più di 10 chilometri quadrati sono stati liberati nel sud dell'Ucraina la scorsa settimana", ha detto alla televisione ucraina, aggiungendo che altri 4 km quadrati sono stati liberati anche "nel settore Bakhmut", a est. Queste cifre portano a 193 chilometri quadrati l'area totale occupata dall'Ucraina dal lancio della sua controffensiva all'inizio di giugno. Secondo Kovaliov, l'esercito ucraino ha conquistato "169 km quadrati nei settori di Melitopol e Berdyansk", le due principali città dell'Ucraina meridionale attualmente sotto il controllo russo, e 24 chilometri quadrati nel settore di Bakhmut.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Prigozhin è a Mosca, ha incontrato Putin"
Lo riporta Libération, citando fonti "dei servizi di informazione occidentali".

Il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin sarebbe a Mosca e avrebbe incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Libération, citando fonti "dei servizi di informazione occidentali". Da inizio luglio, scrive il quotidiano francese, "Prigozhin sarebbe al Cremlino, dove è stato convocato dai suoi principali comandanti". Prigozhin, precisa Libération, avrebbe incontrato Putin e sarebbe stato ascoltato dal generale Viktor Zolotov, comandante della guardia nazionale Rosgvardia e fedelissimo del presidente, e da Serghei Naryshkin, capo dei servizi di informazione esterni russi.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Bombe russe sulla regione di Zaporizhzhia, 4 civili uccisi"
Lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Yury Malashko.

Quattro persone sono state uccise durante un attacco russo alla città di Orikhiv, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Yury Malashko, come riporta Ukrainska Pravda. L'attacco, ha precisato, è avvenuto con una bomba aerea guidata mentre venivano distribuiti aiuti umanitari. "I russi hanno commesso un crimine di guerra nella città in prima linea di Orikhiv - ha scritto Malashko -. Hanno colpito con una bomba aerea guidata durante la distribuzione di aiuti umanitari in un quartiere residenziale. Quattro persone sono morte sul colpo: tre donne di 43, 45 e 47 anni e un uomo di 47 anni". Nell'attacco sono inoltre rimaste ferite 13 persone, rende noto l'Ufficio del procuratore generale ucraino, riferisce Ukrinform.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Secondo Londra l'alto tasso di mortalità tra soldati russi è dovuto a cure inadeguate
Potenzialmente, secondo l'intelligence britannica, si potrebbe prevenire fino alla metà dei decessi.

L'alto tasso di mortalità tra i soldati russi feriti in Ucraina è causato da cure mediche inadeguate: si potrebbe prevenire fino al 50% dei decessi. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

La Russia è quasi certamente alle prese con una crisi delle forniture mediche da combattimento dopo aver subito una media di circa 400 vittime al giorno per 17 mesi, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter. L'afflusso di vittime militari ha probabilmente compromesso la normale fornitura di alcuni servizi medici civili russi, soprattutto nelle regioni di confine con l'Ucraina, aggiunge Londra.

È probabile che fino al 50% delle vittime russe sul campo di battaglia avrebbe potuto essere evitato con un primo soccorso adeguato, sottolineano gli esperti del ministero citando il capo della divisione di addestramento alla medicina da combattimento dell'azienda Kalashnikov.

L'evacuazione molto lenta dei feriti, insieme all'uso inappropriato del rozzo laccio emostatico da combattimento in dotazione ai servizi sanitari russi, è una delle principali cause dei decessi e delle amputazioni evitabili, conclude il rapporto.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky ad Abc News assicura: "Non mi sento sotto pressione per accelerare ritmo della controffensiva"
Il presidente ucraino ha ribadito l'importanza di un sostegno trasversale al suo Paese nella politica Usa.

In un'intervista rilasciata a Martha Raddatz di Abc News, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che gli aiuti statunitensi a Kiev devono rimanere una priorità politica nonostante i "segnali pericolosi" di alcuni politici Usa. "È importante per noi preservare il sostegno bipartisan all'Ucraina", ha sottolineato Zelensky.

Per quanto riguarda la controffensiva di Kiev, il presidente ucraino ha dichiarato di non sentirsi sotto pressione per accelerarne il ritmo: "Oggi l'iniziativa è dalla nostra parte", ha detto. Zelensky non ha quindi smentito le notizie secondo cui un obiettivo chiave della controffensiva ucraina sia di raggiungere il confine con la Crimea e spingere il presidente russo Vladimir Putin a negoziati. Una volta che le forze ucraine raggiungeranno quel punto "è molto probabile che Putin sarà costretto a cercare il dialogo con il mondo civile", ha affermato Zelensky.

Il presidente ucraino ha detto che la rivolta della Wagner ha rivelato la debolezza di Putin. "Ci sono segnali che potrebbe esserci un altro ammutinamento in Russia, una rivoluzione", ha affermato Zelensky. In merito al prossimo vertice Nato, il presidente ucraino ha espresso la speranza che da Vilnius possano arrivare concrete garanzie di sicurezza per Kiev. "Siamo un Paese rispettato, che sta davvero lottando per i valori umani, per i diritti umani, per la libertà e per la democrazia", ha sottolineato Zelensky.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky autoritario, questa l’analisi degli 007 elvetici
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In vista delle elezioni presidenziali che si terranno l’anno prossimo, il presidente starebbe tentando di sbarazzarsi della concorrenza.

In seguito all’incontro online a Lugano tra Cassis e Zelensky, tutto lasciava presagire che i rapporti tra la Svizzer e l’Ucraina non potessero essere intaccati. Questi potrebbero invece traballare in seguito a un rapporto del servizio di intelligence federale (SIC) i cui contenuti sono stati rivelati dalla NZZ am Sonntag.

Il rapporto

Nel documento, il SIC avrebbe criticato i “tratti autoritari” dell’attuale leader ucraino Volodymyr Zelensky. In vista delle elezioni presidenziali che si terranno l’anno prossimo, il presidente starebbe tentando di sbarazzarsi della concorrenza.

La concorrenza

Une delle possibili minacce per il leader in carica potrebbe essere l’attuale sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko. Secondo il rapporto del SIC i paesi occidentali dovrebbero esercitare delle pressioni sul presidente in carica così da evitare eventuali derive autoritarie.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev ammette per la prima volta attacco al ponte di Crimea
La vice ministro della Difesa Hanna Malyar nel 500esimo giorno della guerra ha pubblicato su Telegram un elenco delle azioni più importanti messe a segno dall'esercito, tra queste proprio l'attacco al ponte.

Per la prima volta il ministero della Difesa ucraino ha riconosciuto la responsabilità di Kiev nell'attacco al ponte di Crimea dell'8 ottobre 2022.

L'attacco al ponte

La vice ministro della Difesa Hanna Malyar nel 500esimo giorno della guerra ha pubblicato su Telegram un elenco delle azioni più importanti messe a segno dall'esercito, tra queste proprio l'attacco al ponte: "273 giorni da quando è stato effettuato il primo attacco sul ponte di Crimea per interrompere la logistica dei russi", ha scritto. Il ponte di Crimea fu fatto saltare in aria con esplosivo portato da un camion bomba.

Bombe a grappolo

Intanto il presidente Volodymyr Zelensky è rientrato in Ucraina dalla Turchia con alcuni dei militari che difesero per mesi l'acciaieria Azovstal di Mariupol, rilasciati in uno scambio di prigionieri. Mosca parla però di accordi violati, "sia dalla parte turca che da Kiev". L'Ucraina ha pure assicurato che le bombe a grappolo "non saranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto".

Nomina militare

Zelensky ha pure nominato l'ufficiale militare Oleksiy Pivnenko comandante della Guardia nazionale. Lo riferisce Ukrinform. "Ora abbiamo tra noi l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko, un potente soldato della Guardia nazionale, un ufficiale combattente che si è distinto nelle battaglie contro gli occupanti russi, in particolare nelle battaglie per Bakhmut. Ho nominato l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko comandante della Guardia nazionale ucraina", ha dichiarato.

Adesione alla Nato

Dal canto suo, la Germania insisterà per ritardare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per timore che la mossa possa portare l'Alleanza alla guerra con la Russia, afferma il Telegraph citando fonti della stessa Nato. Secondo le informazioni del quotidiano britannico, Berlino utilizzerà il vertice annuale della Nato in programma la prossima settimana a Vilnius per sollecitare gli altri paesi a concentrarsi sulle garanzie di sicurezza piuttosto che sulle proposte di adesione. La Germania "non vuole vedere" il presidente russo "Vladimir Putin testare potenzialmente l'articolo 5", affermano le fonti del Telegraph. In base a tale clausola, qualsiasi stato Nato attaccato da un aggressore esterno ha il diritto di richiedere l'intervento militare dal resto degli alleati. Intanto il presidente Usa Joe Biden parte oggi per l'Europa.

5 mesi fa
Guerrra in Ucraina
Zelensky sull'Isola dei Serpenti nel 500mo giorno di guerra
L'isola dei Serpenti, liberata dalle forze ucraine il 30 giugno 2022, divenne famosa quando i soldati di Kiev a poche ore dall'invasione russa e con i missili dell'incrociatore Moskva puntati contro urlarono la frase simbolo della resistenza.

Nel 500mo giorno di guerra, Volodymyr Zelensky è arrivato sull'Isola dei Serpenti dove ha deposto fiori per i soldati caduti.

Il messaggio su Telegram

Lo scrive lo stesso leader su Telegram: "500 giorni di guerra totale. L'isola dei serpenti. L'isola libera della libera Ucraina. Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero". Il video mostra il presidente arrivato in barca, accompagnato dal capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak.

Liberazione il 30 giugno 2022

L'isola dei Serpenti, liberata dalle forze ucraine il 30 giugno 2022, divenne famosa quando i soldati di Kiev a poche ore dall'invasione russa e con i missili dell'incrociatore Moskva puntati contro urlarono la frase simbolo della resistenza: "Nave da guerra russa, vai a farti fottere". I tredici militari ucraini a presidio di un avamposto strategico nel Mar Nero, sorpresi dalla flotta di Vladimir Putin e costretti a una sfida decisamente impari, rifiutarono così la resa.

La difesa dell'Isola

La difesa impossibile dell'Isola dei Serpenti è diventata così l'epopea della difesa dell'Ucraina, abilmente iconizzata in un francobollo sogno dei collezionisti in cui un soldato mostra il dito medio all'ammiraglia del Cremlino, poi affondata, come cemento ulteriore nella costruzione del mito. Nel frattempo, molti degli "eroi" di Zmiiny (questo il nome in ucraino) sono tornati a casa grazie a uno scambio di prigionieri, dopo essere stati dati inizialmente per morti. "La notte più buia è sempre prima dell'alba. Quest'alba sull'Isola dei Serpenti è stata fonte di ispirazione. L'Isola della Vittoria che abbiamo visitato con il presidente e la sua squadra. 500 giorni, 9 anni di guerra: l'Isola dei Serpenti è un simbolo dell'invincibilità dell'Ucraina. Riconquisteremo tutto", ha scritto su Twitter Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, che ha accompagna Zelensky nella sua visita.

5 mesi fa
Milizia Wagner
Prigozhin ricompare sui social e attacca i media russi
"I bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno...", questa una delle frasi che ha usato il fondatore della milizia Wagner.

Dopo lunghi giorni di silenzio seguiti alla "marcia su Mosca" del 24 giugno, il fondatore della milizia Wagner ricompare sui social con un post al vetriolo contro i media statati russi, citato da Novaya Gazeta.

Le affermazioni

"Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno... Ricordate, bastardi della tv, che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa".

"Prigozhin da non sottovalutare"

Novaya Gazeta, nell'articolo dal titolo 'Yevgeny Prigozhin continua la battaglia', sottolinea che 'il proprietario della Wagner non va sottovalutato'. "In effetti, tutti i principali media dello Stato hanno fornito ampi materiali devastanti sulla "campagna per la giustizia" di Prigozhin contro Mosca. Adesso è più difficile per l'ex cuoco di Putin difendersi in campo mediatico: il suo impero propagandistico è crollato sotto i nostri occhi, non sono rimasti quasi più fedeli. I suoi dipendenti stanno già raccontando ai giornalisti le regole e le usanze nella fabbrica dei troll e nel gruppo dei media', racconta la pubblicazione indipendente.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Kiev (per ora) non entrerà nella NATO
Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un briefing alla Casa Bianca, spiegando che al vertice si discuteranno quasi passi sono necessari perché Kiev sia idonea a entrare nella Nato.

L'Ucraina non entrerà nella Nato come risultato del prossimo vertice dell'Alleanza a Vilnius ma il summit sarà un importante passo nel cammino di Kiev verso la Nato. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un briefing alla Casa Bianca, spiegando che al vertice si discuteranno quasi passi sono necessari perché Kiev sia idonea a entrare nella Nato. Ha però aggiunto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà il benvenuto al vertice Nato che si terrà nella capitale lituana.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Controffensiva avanza ma non veloce come vorrei"
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Ad affermarlo il presidente ucraino in un'intervista rilasciata ad Abc News.

La controffensiva ucraina "sta avanzando" ma "non così velocemente come vorremmo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in alcune anticipazioni di un'intervista rilasciata ad Abc News. La controffensiva ha permesso alle forze ucraine di prendere "l'iniziativa" nella guerra contro i russi , ma "vogliamo farlo più velocemente", ha detto il presidente ucraino, aggiungendo di sostenere la valutazione dei suoi militari secondo cui l'operazione, iniziata il mese scorso, "stava andando secondo i piani. Tutti vorremmo vedere la controffensiva compiuta in un periodo di tempo più breve, ma c'è la realtà", ha detto Zelensky. "Non siamo bloccati in un posto" e "oggi l'iniziativa è dalla nostra parte", ha sottolineato. "Stiamo avanzando, anche se non così velocemente (come vorremmo). Ma stiamo avanzando". Nell'intervista Zelensky ha poi affermato che è ancora "troppo presto" per riportare grandi successi sul campo di battaglia.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sale a cinque il numero delle vittime a Leopoli
Lo ha annunciato il governatore Maksym Kozytskyi su Telegram.

È salito a cinque il numero delle vittime dell'attacco russo della scorsa notte sulla città occidentale di Leopoli: ha annunciato il governatore Maksym Kozytskyi su Telegram. "Sfortunatamente, il numero delle persone uccise a causa dell'attacco missilistico notturno su Leopoli è salito a cinque. Il corpo di una donna è stato recuperato dalle macerie. Le mie condoglianze alla famiglia", ha scritto. I lavori per la rimozione dei detriti sono ancora in corso. Il dipartimento di Leopoli del servizio di emergenza statale dell'Ucraina ha riferito che oltre a cinque morti, 36 persone sono rimaste ferite nell'attacco russo che stanotte ha colpito la città. In un post su Facebook, il servizio ha riferito che 7 persone sono state estratte vive dalle macerie e 64 sono state evacuate.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
La ricostruzione dell'Ucraina richiederà 384 miliardi spalmati su 10 anni
Il dato, si legge, è basato su una valutazione congiunta del governo ucraino, del Gruppo della Banca Mondiale, della Commissione europea e delle Nazioni Unite.

"La ricostruzione dell'Ucraina richiederà da tutti i partner 384 miliardi di euro nei prossimi 10 anni". È quanto si legge nello Strategic Foresight Report 2023 della Commissione europea, che analizza le sfide future dell'Europa. Il dato, si legge, è basato su una valutazione congiunta del governo ucraino, del Gruppo della Banca Mondiale, della Commissione europea e delle Nazioni Unite.

A dura prova le basi del multilateralismo

"La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha messo a dura prova le basi del multilateralismo e dell'ordine internazionale basato sulle regole. La Cina sta entrando in una nuova era, incentrata sull'influenza economica e sull'assertività diplomatica, mirando a un cambiamento sistemico dell'ordine internazionale. Rimane un rivale sistemico e un concorrente economico, pur essendo un partner multilaterale. Gli Stati Uniti stanno seguendo un percorso di profonda integrazione tra politica interna ed estera", si legge nel rapporto. "Ciò comporta il rafforzamento della base industriale, la protezione delle tecnologie di nuova generazione, la collaborazione con i partner internazionali per lo sviluppo di partenariati economici, tecnologie di prossima generazione, collaborando con i partner internazionali per sviluppare partenariati economici incentrati su sfide globali e mobilitando gli investimenti nelle economie emergenti", prosegue il rapporto, in cui si sottolinea: "gli Stati Uniti rimangono inoltre partner strategico dell'Ue. Allo stesso tempo, il percorso strategico della Cina e degli Stati Uniti sta galvanizzando la rivalità geopolitica, economica e tecnologica a livello globale". "Assistiamo a una battaglia di narrazioni che è diventata una battaglia di offerte e che ora chiaramente sta diventando una battaglia di modelli. Dobbiamo riconoscere che il tempo in cui la democrazia liberale era il modello della scelta ovvia è finito", ha sottolineato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic presentando il rapporto, che sarà sottoposto ai paesi membri al Consiglio Affari generali del 10 luglio.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Tra Mosca e Kiev concluso il reciproco scambio di 45 prigionieri
In totale, annuncia il ministero della difesa russo citato da "Kommersant", 45 militari di Mosca "sono stati restituiti dal territorio controllato da Kiev".

La Russia e l'Ucraina hanno concluso un reciproco scambio di prigionieri, come annunciato dalle rispettive compagini. In totale, annuncia il ministero della difesa russo citato da "Kommersant", 45 militari di Mosca "sono stati restituiti dal territorio controllato da Kiev". Il capo dell'ufficio della presidenza ucraina Andriy Yermak, secondo quanto riporta Rbc Ukraine, ha invece commentato che "anche oggi abbiamo buone notizie", perché "siamo riusciti a ridare la libertà a 45 tra soldati delle Forze armate, della Guardia nazionale, del Servizio di guardia di frontiera dello Stato e due civili".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
4 morti in un attacco missilistico su Leopoli
I missili hanno colpito un condominio distruggendo il terzo e il quarto piano. Ci sono ancora persone sotto le macerie i soccorritori continuano a smantellare i detriti.

Quattro persone sono morte dopo che un missile ha colpito un condominio nella città di Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Lo rende noto il ministro degli Interni Igor Klymenko citato da Unian. "L'operazione di ricerca e soccorso continua. Alle 7 ora locale, 4 persone sono morte. 7 sono state soccorse, 64 sono state evacuate. I soccorritori continuano a smantellare i detriti, ci sono ancora persone sotto le macerie", ha riferito. I feriti sono 32.

Nell'attacco su Leopoli, a centinaia di chilometri dal fronte, i missili hanno colpito un condominio distruggendo il terzo e il quarto piano. Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovy ha definito quello della notte scorsa "il più grande attacco alle infrastrutture civili della città dall'inizio dell'invasione russa", come riporta Rbc-Ukraine. "Ci sono morti e feriti. Più di 50 appartamenti sono stati distrutti", ha scritto su Telegram.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Esplosioni al tribunale di Kiev, morto l'autore del gesto
L'attentatore, ha spiegato il ministro dell'Interno ucraino, "era accusato di essere l'autore di un attacco terroristico avvenuto nel 2015 nei pressi del parlamento ucraino".

Esplosioni questo pomeriggio nel tribunale di Shevchenkiv a Kiev. Stando alle prime ricostruzioni, un ordigno è stato detonato da un uomo che era stato portato nell'edificio per un'udienza. L'autore del gesto, deceduto sul posto, era accusato di un attentato nel 2015. L'uomo che ha provocato l'esplosione era accusato di essere l'autore di un attacco terroristico nei pressi della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) il 31 agosto 2015. Lo ha riferito il ministro dell'Interno ucraino Igor Klymenko, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Allora nell'attentato morirono 4 militari e rimasero ferite oltre 130 persone per l'esplosione di granate. Secondo quanto ricostruito dal giornale ucraino, l'udienza di Humenyuk era in programma per oggi. Dopo l'incontro, secondo le prime informazioni, ha fatto esplodere ordigni non identificati nella toilette e ha cercato di scappare. Successivamente, si è barricato in una stanza e mentre le forze dell'ordine tentavano l'assalto per arrestarlo, c'è stata un'altra esplosione a seguito della quale lo stesso Humenyuk è morto e due agenti sono rimasti feriti alle gambe.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Nuovo audio attribuito a Prigozhin: "Presto altre vittorie"
L'audio, di una quarantina di secondi, è stato diffuso da Grey Zone. "In un prossimo futuro sono sicuro che vedrete le nostre prossime vittorie al fronte".

Yevgeny Prigozhin ha promesso "nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo" per la sua compagnia Wagner nel primo messaggio audio diffuso in una settimana, mentre non si sa ancora dove si trovi. È quanto si sente in un audio postato sul canale Grey Zone, vicino alla Wagner. La voce che parla sembra essere effettivamente quella di Prigozhin.

"Abbiamo bisogno del vostro sostegno più che mai"

L'audio, di una quarantina di secondi, è stato diffuso da Grey Zone ma non da altri canali normalmente utilizzati per trasmettere i messaggi di Prigozhin, in particolare quello considerato ufficiale, il Press-Sluzhba Prigozhina, appartenente alla sua holding Concord. "Oggi - afferma nel messaggio l'autore che viene presentato appunto come il capo della Wagner - abbiamo bisogno del vostro sostegno più che mai. Grazie per questo. Voglio che capiate che la nostra Marcia per la Giustizia (del 24 giugno, ndr.) era diretta a combattere i traditori e a mobilitare la nostra società. E penso che abbiamo ottenuto molto di questo. In un prossimo futuro sono sicuro che vedrete le nostre prossime vittorie al fronte. Grazie ragazzi!".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Il 90% delle forze di terra russe è impegnato in Ucraina"
È quanto ha riferito la Nato, precisando che i russi hanno ancora molte forze per "l'aviazione, la marina, il cyber e il nucleare".

"Il 90% delle forze di terra russe è al momento impegnato in Ucraina". Lo ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer, precisando che le forze russe sono ancora molto capaci per quanto riguarda "l'aviazione, la marina, il cyber e il nucleare". "I nostri piani di difesa futuri non si basano sullo stato attuale delle forze russa ma su quello pre-24 febbraio 2022", ha sottolineato. "I russi andranno a ricostituire le perdite nell'esercito e abbiamo dunque qualche anno di tempo: non dobbiamo mai sottovalutare la loro capacità poiché più volte nella storia hanno dimostrati di sapersi rimettere in piedi", ha aggiunto. Baur ha poi evidenziato che i russi si muovono "con grande circospezione e attenzione" quando operano in zone che confinano direttamente con la Nato. "Non vogliono rischiare un conflitto con noi", ha spiegato.

5 mesi fa
Russia
La guerra non fa rinunciare alle vacanze, turisti russi in coda verso la Crimea
© Shutterstock
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Il responsabile per i trasporti dell'amministrazione russa locale ha spiegato che "la coda di auto per attraversare il Ponte di Crimea è stamane di otto chilometri e il tempo di attesa è stimato in cinque ore".

Il pericolo dei bombardamenti con i droni e la possibilità che la Crimea diventi un obiettivo della controffensiva ucraina non sembra fermare il flusso dei vacanzieri russi verso le spiagge della penisola sul Mar Nero, annessa nel 2014 da Mosca. La lunga attesa è prima di tutto dovuta ai severi controlli a cui sono soggetti i passeggeri dei veicoli e i loro bagagli. La coda di auto per attraversare il Ponte di Crimea è stamane di otto chilometri e il tempo di attesa è stimato in cinque ore, secondo il responsabile per i trasporti dell'amministrazione russa locale, Nikolai Lukashenko, citato dall'agenzia Ria Novosti. Sabato la coda aveva raggiunto in nove chilometri e domenica di otto. Solo durante la notte si è ridotta leggermente, a sei chilometri, per tornare poi ad allungarsi.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Nessun rischio di ritiro della Wagner dal fronte"
Lo ha dichiarato il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov.

"Il ritiro della Wagner dal fronte in Ucraina non pone rischi per il nostro potenziale di combattimento poiché le forze armate russe dispongono di mezzi sufficienti per sostituire il suo apporto". Lo ha dichiarato alla Tass il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov. "Al momento dell'ammutinamento - ha aggiunto - non c'erano combattenti Wagner in prima linea poiché erano tutti nelle retrovie. La resistenza alla controffensiva ucraina è stata condotta praticamente senza il loro coinvolgimento. Ad oggi non vi è alcun rischio di calo del potenziale di combattimento, sia nella prospettiva di medio che di lungo termine".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Ue con Kiev sino alla pace"
Lo afferma il premier Pedro Sánchez a fianco del presidente Volodymyr Zelensky a Kiev.

"Sono qui, il primo giorno della presidenza spagnola dell'Ue, per ribadire un messaggio chiaro sul nostro pieno appoggio all'Ucraina che lotta per la propria sopravvivenza". Lo afferma il premier Pedro Sánchez a fianco del presidente Volodymyr Zelensky a Kiev.

Nuovi aiuti a Kiev

"Sono qui con aiuti per 55 milioni di euro: 51 dalla Banca mondiale, altri quattro attraverso l'Onu per energia rinnovabili. Ci auguriamo che l'Ucraina abbia una pace giusta: la posizione dell'Ue è chiara. Tutti uniti condanniamo l'aggressione russa e lavoriamo insieme. E continueremo così sino a quando avremo la pace. Da qui lanciamo un messaggio chiaro a Putin: l'Europa aiuterà Kiev sino a quando sarà necessario", ha aggiunto il premier spagnolo.

"L'Ucraina ha diritto di entrare nella Nato"

Questi ha paure affermato che "siamo arrivati a un accordo con i paesi alleati perché possano addestrare i nostri militari ma alcuni paesi stanno ritardando molto: posso ricordare che nel summit di Vilnius vedremo questo aspetto più chiaramente. L'Ucraina ha il pieno diritto di entrare nella Nato. Questo invito è un primo passo molto importante per noi".

"Mosca punta al terrorismo"

Da parte sua Zelensky ha dichiarato che "siccome non può vincere la guerra, Mosca così punta al terrorismo: è una minaccia non solo per l'Ucraina ma per tutto il mondo. È una cosa molto molto pericolosa. È molto importante che la centrale nucleare passi sotto il comando ucraino, ed è un passaggio molto delicato, perché la Russia può minarla, distruggerla a distanza e poi accusare noi".

L'Ue "non si può immaginare senza l'Ucraina"

Su Telegram il presidente ucraino ha sottolineato quanto "è estremamente simbolico che questa visita avvenga proprio nel primo giorno della presidenza spagnola dell'Ue". "La nostra casa comune europea non può essere immaginata senza l'Ucraina, senza il nostro coraggio e il nostro impegno per la libertà e la giustizia". In una dichiarazione congiunta si legge che "la Spagna ribadisce il suo sostegno alla candidatura dell'Ucraina all'UE, che sarà una delle priorità della sua presidenza. La Spagna sostiene il rafforzamento del partenariato tra NATO e Ucraina, anche attraverso la creazione di un Consiglio NATO-Ucraina".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sánchez a Kiev, "Tocca a voi stabilire tempi e termini pace"
È quanto ha affermato il premier spagnolo al parlamento ucraino nel corso della sua visita nel Paese.

"Solo l'Ucraina può stabilire termini e tempi per i negoziati di pace." Lo ha detto il premier Pedro Sánchez intervenendo nel parlamento di Kiev, proprio nel giorno in cui si apre il semestre di presidenza spagnola del Consiglio europeo. "Altri paesi stanno proponendo piani di pace. Il loro contributo è molto apprezzato, ma, allo stesso tempo, non possiamo accettarlo completamente. Questa è una guerra di aggressione, con un aggressore e una vittima. Non possono essere trattati allo stesso modo", ha spiegato il premier spagnolo.

Nuovi aiuti a Kiev

Il leader socialista ha anche annunciato nuovi aiuti pari a 55 milioni di euro per Kiev, ha promesso che la fornitura di armi continuerà e ha dato il suo sostegno all'ingresso del paese nell'Ue. "L'Europa è con voi", ha aggiunto.

È la sua terza visita

Il presidente del governo di Madrid sta ora incontrando il presidente Volodymyr Zelensky. Si tratta della terza visita di Sánchez in Ucraina dall'inizio della guerra che cade in un momento particolare, mentre sta iniziando la controffensiva ucraina.

5 mesi fa
L'affermazione
"La neutralità svizzera ha favorito la Russia"
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È la critica mossa dall'ex presidente tedesco Joachim Gauck in un'intervista con la stampa svizzerotedesca.

La neutralità svizzera ha favorito la Russia: ne è convinto l'ex presidente tedesco Joachim Gauck, secondo cui il mantenimento di una neutralità assoluta è difficilmente comprensibile. In un'intervista alla "Schweiz am Wochenende", Gauck afferma di non considerare un problema il non allineamento, e non è necessario appartenere alla NATO. Ma in una situazione come in Ucraina "in cui è così chiaro chi sia l'aggressore e chi la vittima", egli fatica a capire la neutralità.

"I tedeschi ammirano la Svizzera"

Ciononostante Gauck - pastore protestante e attivista per i diritti umani ai tempi della Germania Est - spiega che i suoi connazionali ammirano la Svizzera, e desidererebbero "loro stessi avere una storia più pacifica o essere più neutrali".

Svizzera-Ue

L'ex presidente (2012-2017) guarda con scetticismo alla democrazia diretta in Svizzera, tuttavia si dice "impressionato dalla convivenza tra i diversi gruppi linguistici e le varie confessioni". Egli auspica che la Svizzera, "con questa unità nella diversità vissuta da tempo" - sia maggiormente integrata nell'Unione europea.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Sánchez a Kiev, "primo atto della presidenza Ue spagnola"
Lo ha scritto su Twitter il premier spagnolo Pedro Sánchez, allegando un video del suo arrivo nella capitale ucraina.

"Sono già a Kiev. Volevo che il primo atto della presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue fosse in Ucraina insieme a Zelensky." Lo ha scritto su Twitter il premier spagnolo Pedro Sánchez, allegando un video del suo arrivo nella capitale ucraina. "Trasferirò al vostro governo e parlamento tutta la solidarietà europea. Manterremo il nostro sostegno al popolo ucraino fino al ritorno della pace in Europa", ha aggiunto Sánchez.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Diga Kakhovka, "Danni per almeno 2 miliardi di dollari"
Lo ha comunicato il ministero dell'economia ucraino.

Ammontano ad almeno 2 miliardi di dollari i danni subiti dall'Ucraina a seguito della distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo comunica - come riporta Ukrinform - il ministero dell'economia ucraino precisando che i danni riguardano i settori dell'edilizia abitativa e dei servizi pubblici, dell'energia, dell'agricoltura, dei trasporti, dell'ambiente e dell'industria.

I dettagli dei dei danni

In dettaglio le perdite - secondo il report - sono state di 950 milioni di dollari nel settore immobiliare, di 600 milioni nel settore energetico, di 300 milioni nei trasporti e di 100 milioni nell'industria.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il capo della Cia avrebbe ascoltato il piano di Kiev per porre fine alla guerra
Il viaggio in Ucraina sarebbe avvenuto prima del fallito ammutinamento del Gruppo Wagner.

Il direttore della Cia William Burns ha compiuto un viaggio segreto in Ucraina agli inizi di giugno, durante il quale gli è stata rivelata dai funzionari di Kiev una strategia per riprendere i territori occupati dalla Russia e aprire le trattative per un cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell'anno. Lo riporta il "Washington Post" citando alcune fonti, secondo le quali il viaggio è avvenuto prima del fallito ammutinamento di Wagner.

Il piano di Kiev

In vista dell'autunno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi uomini, riporta il "Washington Post", hanno iniziato a pensare come Kiev potrebbe premere per una fine dei combattimenti sulla base di termini accettabili per la Russia e la popolazione ucraina. Lo scenario preferito da Kiev prevede un'avanzata delle sue truppe al confine della Crimea, prendendo in ostaggio la penisola. Senza riprendere la Crimea con la forza, Kiev chiederebbe quindi alla Russia di accettare le garanzie di sicurezza che l'Ucraina può assicurarsi dall'Occidente.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"007 russi incaricati di uccidere Prigozhin"
Lo sostiene il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov.

L'Fsb russo è stato incaricato di liquidare il leader della Wagner Yevgeny Prigozhin dopo il fallito ammutinamento dello scorso fine settimana. Lo sostiene il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov in un'intervista a The War Zone, come riferisce Ukrinform. "Sappiamo che l'Fsb è stato incaricato di assassinare Prigozhin. Riusciranno a farlo? Vedremo con il tempo...", afferma Budanov. "Tutti i potenziali tentativi di assassinio non saranno veloci. Ci vorrà del tempo per avere approcci adeguati e raggiungere la fase in cui essere pronti per un'operazione enorme. Ma ancora una volta, vorrei sottolineare che è una grande domanda aperta. Riusciranno ad eseguire l'ordine? Avranno il coraggio di eseguire quell'ordine?", ha aggiunto Budanov.

5 mesi fa
Estero
Kiev: 'l'offensiva prosegue, ci sono progressi'
I quadri ucraini annunciano stabili successi nel quadro del conflitto.

"Siamo riusciti a prendere l'iniziativa strategica, le Forze di sicurezza e di difesa dell'Ucraina continuano a condurre operazioni offensive e stanno facendo progressi": lo scrive su Telegram il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valerii Zaluzhnyi, riferendo di una conversazione telefonica con il capo di Stato Maggiore congiunto, Mark Milley.

"Ha avuto una conversazione telefonica con il capo dello Stato Maggiore congiunto, il generale Mark Milley. Abbiamo discusso della situazione al fronte... - si legge nel messaggio -. Il nemico oppone una forte resistenza, ma allo stesso tempo subisce pesanti perdite. Sta cercando di mantenere le proprie posizioni con un continuo lavoro di minamento nell'area".

"Ho comunicato al generale Milley le attuali necessità delle nostre truppe in termini di armi, munizioni e attrezzature per lo sminamento. L'ho anche ringraziato per il pacchetto di assistenza militare annunciato dagli Stati Uniti" martedì, conclude Zaluzhnyi.

5 mesi fa
Estero
Almeno 11 morti dopo il raid russo su Kramatorsk
"Le operazioni di soccorso sono in corso. È possibile che ci siano ancora persone sotto le macerie", ha scritto Kostin su Telegram.

E' salito ad almeno 11 il bilancio delle vittime dell'attacco russo di ieri a Kramatorsk. I feriti sono saliti a 61, riporta Rbc-Ucraina con riferimento alla polizia. Tra le vittime ci sono anche quattro minorenni. Lo ha reso noto l'emittente statale Suspilne, come riporta il Guardian. Il sindaco di Kramatorsk, Oleksandr Goncharenko, ha confermato il nuovo bilancio affermando che le squadre di "soccorso hanno estratto dalle macerie il corpo di un bambino". Le vittime minorenni salgono così a quattro, fra cui una 17enne e due sorelle di 14 anni, ha reso noto il procuratore generale Andriy Kostin, come riporta Ukrinform. "Le operazioni di soccorso sono in corso. È possibile che ci siano ancora persone sotto le macerie", ha scritto Kostin su Telegram. "Il regime criminale della Federazione Russa continua le sue tattiche di terrore contro i pacifici ucraini", ha aggiunto, precisando che il ristorante di Kramatorsk è stato colpito "da due missili Iskander". Ieri era stato ipotizzato che nell'attacco erano stati usati due missili S-300.

5 mesi fa
Estero
"Alcuni mercenari Wagner rimangono in Ucraina"
L'ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Alcuni membri del gruppo di mercenari russi Wagner rimangono in Ucraina, ma l'esercito ucraino ritiene che la situazione nel nord del paese sia sotto controllo. L'ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

5 mesi fa
Estero
Zelensky: "Vogliamo produrre armi occidentali"
Il presidente ucraino: "Miriamo a produrre e localizzare i sistemi d'arma necessari; difesa antiaerea, carri armati, cannoni per veicoli corazzati forniti dai partner in Ucraina".

L'Ucraina vuole migliorare il suo comparto industriale della difesa a un livello tale da poter produrre armi di tipo occidentale sul suo territorio. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla Verkhovna Rada (parlamento) in occasione del Giorno della Costituzione. "Miriamo a produrre e localizzare i sistemi d'arma necessari: difesa antiaerea, carri armati, cannoni per veicoli corazzati forniti dai partner in Ucraina. I nostri soldati avranno sempre armi", ha affermato Zelensky.  "Questo non è un sogno, ma ancora una volta una realtà. Comprendiamo che il volume di produzione non è ancora sufficiente. Abbiamo ancora bisogno del supporto globale dei nostri partner. Ma sarà sufficiente, ce la faremo."

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
La Svizzera estende l’elenco delle sanzioni
© Shutterstock
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Il 23 giugno l'UE ha adottato sanzioni finanziarie e restrizioni di viaggio nei confronti di 71 imprese e 33 organizzazioni. I valori patrimoniali di queste persone fisiche, imprese e organizzazioni in Svizzera devono essere congelati e notificati alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Il Consiglio federale è stato informato che oggi il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha esteso l’elenco delle sanzioni riguardanti la Russia. Le modifiche entrano in vigore alle ore 18. La Svizzera adotta quindi le sanzioni nei confronti di ulteriori persone e organizzazioni decise dall’Unione europea (UE) il 23 giugno nell’ambito dell’11esimo pacchetto di sanzioni.

Le decisioni

Il 23 giugno l'UE ha adottato sanzioni finanziarie e restrizioni di viaggio nei confronti di 71 imprese e 33 organizzazioni. Si tratta di individui, aziende e organizzazioni che sostengono la deportazione illegale di bambini ucraini in Russia. Sono stati sanzionati anche membri delle forze armate russe, importanti rappresentanti dei media controllati dallo Stato e membri del gruppo Wagner. I valori patrimoniali di queste persone fisiche, imprese e organizzazioni in Svizzera devono essere congelati e notificati alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). Le persone fisiche in questione sono soggette anche al divieto di entrata e di transito in Svizzera.

Allineamento

Al contempo vengono riprese le modifiche emanate dall'UE lo scorso 13 marzo. Si tratta della cancellazione delle voci di tre persone decedute e di due voci elencate due volte. Con la modifica odierna, l'elenco delle sanzioni della Svizzera in relazione all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina corrisponde a quello dell'UE. Il 23 giugno l'UE ha inoltre inasprito le sanzioni esistenti contro la Russia e ha adottato nuove misure per impedirne l'elusione. Nella seduta di oggi il Governo svizzero è stato informato di queste modifiche e del calendario dei lavori per l'adozione delle nuove misure.

5 mesi fa
Estero
"A Kramatorsk è stato colpito un comando militare"
Lo ha detto il portavoce, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Interfax.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che l'obiettivo colpito nel bombardamento a Kramatorsk non era civile ma un "punto di dispiegamento temporaneo del personale di comando della 56/a Brigata di fanteria motorizzata delle forze armate ucraine". Lo ha detto il portavoce, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Interfax.

5 mesi fa
Estero
Attacco russo nella regione di Kharkiv, 3 morti
Le vittime sono 3 uomini di 48, 45 e 57 anni.

I russi hanno bombardato la regione di Kharkiv nel villaggio di Volchanskie Khutor, uccidendo tre civili che si trovavano vicino alle loro case. Lo afferma capo dell'amministrazione militare di Kharkiv Oleg Sinegubov. Le vittime sono 3 uomini di 48, 45 e 57 anni.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
No del Consiglio federale alla riesportazione dei Leopard 1 in Ucraina
© Wikimedia - Flashpoint, CC BY-SA 3.0
© Wikimedia - Flashpoint, CC BY-SA 3.0
Il Consiglio federale ha respinto oggi una richiesta in tal senso formulata dalla Ruag, definendola incompatibile con il diritto vigente.

No alla riesportazione di 96 carri armati Leopard 1 A5 dismessi, che si trovano attualmente in Italia. Il Consiglio federale ha respinto oggi una richiesta in tal senso formulata dalla Ruag, definendola incompatibile con il diritto vigente.

Mezzi destinati all'Ucraina

Il 27 aprile 2023 la Ruag SA ha presentato alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) una domanda per il commercio di 96 carri armati Leopard 1 A5 dismessi e non operativi. Attualmente in Italia, i carri armati sarebbero stati ricondizionati in Germania e poi riesportati in Ucraina. Il Consiglio federale è giunto alla conclusione che la vendita dei 96 carri armati non è possibile secondo il diritto vigente. La vendita sarebbe soprattutto in contrasto con la legge sul materiale bellico e comporterebbe un cambiamento nella politica di neutralità della Svizzera.

5 mesi fa
Estero
Comandante della Wagner: "Non smobilitiamo, siamo al confine'"
L'appello motivazionale di Brest è stato rilanciato dal canale Telegram ufficiale della Wagner. La Wagner, afferma il comandante, "continua a lavorare nella sua modalità calma e si sta aprendo una nuova direzione: la Bielorussia che ha ricevuto l'unità più pronta al combattimento al mondo".

La Wagner non smobilita anzi rilancia. E minaccia: "Siamo a breve distanza dal confine della Bielorussia con l'Ucraina". Questo il senso delle parole di Brest, responsabile dell'addestramento alle armi pesanti di Wagner, anche lui riparato in Bielorussia dopo il tentato ammutinamento dei mercenari di Prigozhin. L'appello motivazionale di Brest è stato rilanciato dal canale Telegram ufficiale della Wagner. La Wagner, afferma il comandante, "continua a lavorare nella sua modalità calma e si sta aprendo una nuova direzione: la Bielorussia che ha ricevuto l'unità più pronta al combattimento al mondo". "Il contingente Nato è in allarme". Il comandante aggiunge che la milizia "lavora in Siria, Libia, Repubblica Centrafricana, Mali: lavoreremo ovunque saremo inviati". "Il tempo lo dirà: lavoreremo, non andremo da nessuna parte", conclude Brest.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Il consigliere di Putin riceverà il cardinale Zuppi
Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato da Interfax.

Il cardinale Matteo Zuppi sarà ricevuto dal consigliere per la politica estera del Cremlino Yuri Ushakov. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato da Interfax. Il Cremlino esprime "un alto apprezzamento per le iniziative del Papa per la soluzione del conflitto ucraino", ha aggiunto Peskov. "Su incarico di Vladimir Putin - ha detto Peskov - il consigliere presidenziale Ushakov terrà oggi con Zuppi un colloquio per discutere la situazione riguardante il conflitto in Ucraina e naturalmente le possibili vie per una soluzione politica e diplomatica". "Abbiamo ripetutamente affermato di avere un alto apprezzamento degli sforzi, le iniziative del Vaticano nella ricerca di una soluzione pacifica alla crisi ucraina e accogliamo gli sforzi del Papa nel contribuire alla cessazione del conflitto armato".

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"Un alto generale russo sapeva dei piani di Prigozhin"
Lo avrebbero detto alcuni funzionari USA informati dei fatti.

Un alto generale russo era a conoscenza dei piani di Yevgeny Prigozhin di ribellarsi ai vertici militari di Mosca: lo scrive il New York Times (Nyt), che cita funzionari statunitensi informati sulla vicenda dall'intelligence americana. Queste fonti stanno cercando di capire adesso se il generale Sergei Surovikin, l'ex comandante russo in Ucraina, abbia contribuito a pianificare l'operazione del fondatore del Gruppo Wagner di sabato scorso in Russia, che ha rappresentato la più grande minaccia per il presidente Vladimir Putin nei suoi 23 anni di potere. Secondo gli analisti, il generale Surovikin è un leader militare rispettato che ha contribuito a rafforzare le difese lungo le linee di battaglia dopo la controffensiva ucraina dello scorso anno, scrive il Nyt. È stato sostituito come comandante supremo a gennaio, ma ha mantenuto la sua influenza nella gestione delle operazioni di guerra e rimane popolare tra le truppe. Secondo i funzionari Usa, anche altri generali russi potrebbero aver sostenuto il tentativo di Prigozhin di cambiare la leadership del ministero della Difesa con la forza. Diverse fonti sentite dal giornale affermano che Prigozhin non avrebbe lanciato la sua rivolta se non avesse creduto che altri in posizioni di potere sarebbero venuti in suo aiuto.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"La Nato pronta a difendersi contro Mosca o Minsk"
Ad affermarlo Jens Stoltenberg, segretario generale dell'Alleanza atlantica.

La Nato è pronta a difendersi da ogni minaccia proveniente da "Mosca o Minsk". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, dopo che la Bielorussia ha annunciato che accoglierà il capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin. Stoltenberg, che ieri sera a cenato all'Aja con alcuni leader europei, incluso il premier olandese Mark Rutte, ha detto che la Nato al prossimo vertice in programma a metà luglio a Vilnius accetterà di rafforzare le difese per proteggere tutti i suoi membri, in particolare quelli che confinano con la Bielorussia.

Il messaggio della Nato

"È troppo presto per esprimere un giudizio definitivo sulle conseguenze del fatto che Prigozhin si sia trasferito in Bielorussia e che anche alcune delle sue forze molto probabilmente saranno dislocate in Bielorussia", ha detto Stoltenberg ai giornalisti. "Ciò che è assolutamente chiaro è che abbiamo inviato un chiaro messaggio a Mosca e a Minsk che la Nato è lì per proteggere ogni alleato e ogni centimetro del territorio della Nato. Quindi non c'è spazio per malintesi a Mosca o Minsk sulla nostra capacità di difendere gli alleati da qualsiasi potenziale minaccia, e questo indipendentemente da ciò che pensi del movimento delle forze Wagner". Stoltenberg ha aggiunto che l'Occidente "non deve sottovalutare la Russia" nonostante il caos del fine settimana, provocato dall'ammutinamento di Prigozhin. Ed ha aggiunto che è fondamentale continuare a sostenere l'Ucraina contro l'invasione della Russia e che gli alleati della Nato avrebbero tracciato un percorso verso l'adesione di Kiev.

"Un pericolo per molti paesi"

Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha avvertito del rischio che la Bielorussia ospiti i combattenti Wagner. "Se Wagner schiera i suoi serial killer in Bielorussia, tutti i paesi vicini affrontano un pericolo ancora maggiore di instabilità", ha detto alla conferenza stampa. Il padrone di casa della cena, Rutte, ha respinto le affermazioni di Putin secondo cui l'Occidente voleva che i russi si uccidessero a vicenda: "Confuto ciò che Putin ha suggerito ieri che noi in Occidente vogliamo che la Russia precipiti nel caos interno. Al contrario, l'instabilità in Russia crea instabilità in Europa".

5 mesi fa
Gruppo Wagner
Lukashenko conferma, "Prigozhin è in Bielorussia"
Secondo il leader bielorusso "le garanzie di sicurezza sono state fornite".

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha confermato la presenza del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. "Le garanzie di sicurezza, come promesso ieri, sono state fornite. Prigozhin oggi è in Bielorussia", ha detto Lukashenko citato dall'agenzia Belta.

"Come (il presidente russo Vladimir Putin, ndr) aveva promesso ieri, sono state fornite garanzie di sicurezza. Vedo che Prigozhin stava già in volo su un aereo. Sì, a dire la verità, oggi è in Bielorussia", ha dichiarato Lukashenko.

5 mesi fa
Gruppo Wagner
Archiviato il procedimento per ribellione armata
Il motivo dichiarato è l'interruzione volontaria dell'ammutinamento.

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno archiviato il procedimento penale per ribellione armata nei confronti dei miliziani del gruppo Wagner, rilevando che "i suoi partecipanti hanno interrotto le azioni direttamente volte a commettere l'ammutinamento".

5 mesi fa
Estero
Stampa ucraina, l'aereo privato di Prigozhin è atterrato a Minsk
Lo riferisce l'"Ukrainska Pravda".

Il jet privato del capo del gruppo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, è atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk. L'aereo, scrive l'Ukrainska Pravda, è arrivato all'aeroporto alle 6.40, ora locale (le 5.40 in Svizzera) da Rostov sul Don. Pochi minuti dopo un altro jet è atterrato allo stesso aeroporto da San Pietroburgo.

Dopo la sua clamorosa marcia verso Mosca di sabato scorso, interrotta a poche centinaia di chilometri dalla capitale russa, Prigozhin era stato visto a Rostov, coordinando il ritiro dalla città degli uomini della Wagner. Ieri, dopo due giorni di misteri e speculazioni, ha diffuso un audio nel quale ha sostenuto che il motivo della sua ribellione non era la sua volontà di rovesciare il presidente Vladimir Putin, bensì impedire la "distruzione" della Wagner.

Il gruppo torna a reclutare

Nulla però è ancora chiaro su quello che è veramente successo e su quali saranno le conseguenze. Ne è la riprova il fatto che lo stesso Prigozhin rimane incriminato dalla Procura generale per insurrezione armata e allo stesso tempo la sua compagnia ha ripreso "normalmente" l'attività nel quartier generale di San Pietroburgo e in diverse altre città, dove è ricominciato anche il reclutamento.

 

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Zelensky: "Ieri siamo avanzati in tutte le direzioni"
Secondo lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev le forze russe continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut e Marinka, nella regione di Donetsk, dove nel corso della giornata di ieri sono stati segnalati 38 scontri.

Le truppe ucraine "sono avanzate in tutte le direzioni" nella giornata di ieri nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Oggi (ieri, ndr) - il fronte. Regioni di Donetsk, Zaporizhzhia. I nostri guerrieri, le nostre posizioni in prima linea, le aree di operazioni attive al fronte. Oggi (ieri, ndr) i nostri guerrieri sono avanzati in tutte le direzioni e questo è un giorno felice. Ho augurato ai ragazzi altre giornate come questa": ha scritto Zelensky. Secondo lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina, le forze russe continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut e Marinka, nella regione di Donetsk, dove nel corso della giornata di ieri sono stati segnalati 38 scontri. Nelle ultime 24 ore i russi hanno effettuato un attacco missilistico, 45 raid aerei e 38 attacchi con lanciarazzi multipli sull'Ucraina. In particolare, sono stati lanciati tre missili S-300. Le forze di difesa hanno abbattuto due missili da crociera Kalibr e sette droni kamikaze Shahed. Inoltre, le forze russe hanno attaccato da nord con quattro droni non identificati, che sono stati distrutti.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
"I servizi russi hanno minacciato le famiglie dei leader Wagner"
Questo avrebbe portato alla decisione di Prigozhin di ritirarsi e interrompere l'avanzata su Mosca.

I servizi di sicurezza russi hanno minacciato le famiglie dei leader del Gruppo Wagner prima che il fondatore della milizia russa, Yevgeny Prigozhin, decidesse di interrompere la sua marcia verso Mosca sabato scorso: lo riporta il Telegraph, che cita fonti della sicurezza del Regno Unito. Secondo il quotidiano, questo potrebbe aver contribuito alla decisione di Prigozhin di annullare inaspettatamente l'operazione militare. Secondo le stesse fonti, le truppe della Wagner ammontavano solo a 8.000 uomini anziché 25.000 e molto probabilmente avrebbero rischiato una sconfitta se avessero tentato di prendere la capitale.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Putin: "I tentativi di creare disordini interni falliranno"
© Shutterstock
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In apertura del suo discorso alla nazione, il presidente russo ha condannato quelle che ha definito le "azioni criminali" di chi ha messo in atto un "ammutinamento armato".

"Tutti i tentativi di creare disordine interno andranno a fallire". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento in tv alla nazione. Secondo Putin, la rivolta sarebbe stata soffocata comunque, "ma volevamo evitare lo spargimento di sangue".

"Un ammutinamento armato"

In apertura del suo discorso alla nazione, il presidente russo ha condannato quelle che ha definito le "azioni criminali" di chi ha messo in atto un "ammutinamento armato". "Sappiamo e sapevamo che la maggior parte dei combattenti e dei comandanti della Wagner sono patrioti e fedeli alla loro patria, l'hanno dimostrato sul campo di battaglia, liberando diversi territori", ha aggiunto. Secondo Putin "i neonazisti ucraini volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione". I miliziani della Wagner possono sottoscrivere un contratto per mettersi agli ordini del ministero della Difesa, tornare alle loro famiglie o riparare in Bielorussia, ha aggiunto il presidente russo,

Lukashenko parlerà domani

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko parlerà e risponderà alle domande dei giornalisti domani. Lo riportano i media statali bielorussi citati da Ria Novosti dopo che si era diffusa la notizia di un suo discorso alla nazione già stasera. A questo proposito, il presidente russo nel suo intervento in tv ha dichiarato di essere "riconoscente al presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko per il suo grande contributo alla soluzione alla crisi con modi pacifici". Dal canto loro, gli Usa hanno avuto comunicazioni buone e dirette con Mosca durante la tentata rivolta della Wagner nel week-end, ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, auspicando che questi canali proseguano. Kirby ha aggiunto di non aver visto nessun segnale dell'intenzione di Vladimir Putin di usare l'arma nucleare in Ucraina, ribadendo che gli Usa non hanno cambiato la loro postura nucleare.

5 mesi fa
Guerra in Ucraina
Prigozhin: "La marcia verso Mosca voleva esprimere una protesta, non rovesciare il governo"
Secondo il leader della Wagner, la marcia organizzata verso Mosca aveva lo scopo di impedire la "distruzione" della compagnia militare privata e di chiamare alle loro responsabilità "quegli individui" che "hanno commesso un enorme numero di errori nell'operazione militare speciale".

Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha postato un audio di 11 minuti in cui dà la sua versione di quanto avvenuto negli ultimi giorni in Russia. Le autorità avevano deciso di sciogliere la Wagner il primo luglio a seguito di "intrighi", ha denunciato Prigozhin nel messaggio audio. La Wagner ha dato vita alla sua marcia verso Mosca per "esprimere una protesta" e "non per rovesciare il governo del Paese", ha aggiunto il suo capo. La marcia organizzata verso Mosca dalla Wagner aveva lo scopo di impedire la "distruzione" della compagnia militare privata e chiamare alle loro responsabilità "quegli individui" che "hanno commesso un enorme numero di errori nell'operazione militare speciale" in Ucraina, ha dichiarato ancora Prigozhin. Il militare nel messaggio audio non ha però rivelato il luogo dove si trova. 

Accoglienza positiva

Prigozhin ha detto anche che i suoi combattenti hanno avuto il sostegno di civili "felici" nelle città che hanno attraversato mentre avanzavano verso Mosca. "Nelle città russe i civili ci hanno accolti con bandiere russe e simboli di Wagner", ha spiegato. "Erano tutti felici quando siamo passati", ha aggiunto. Il capo di Wagner ha pure affermato che la sua marcia ribelle su Mosca durante il fine settimana ha mostrato che in Russia c'è "un problema di sicurezza molto serio". Secondo Prigozhin, il convoglio si è fermato a 200 chilometri da Mosca e ha "bloccato tutte le infrastrutture militari", comprese le basi aeree lungo il suo percorso.