Quasi 1,7 miliardi, pari all'82% del totale, sono stati destinati a questo scopo, scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI). Tale somma, che comprende il sostegno della Confederazione ai Cantoni per l'assistenza sociale e vari programmi di sostegno cantonali, è stata stanziata dalla Segreteria di Stato della migrazione.
Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Svizzera ha stanziato fino al 31 luglio 2,03 miliardi di franchi per le persone colpite dal conflitto. La maggior parte dei fondi è destinata all'accoglienza e al sostegno di quelle che beneficiano dello status di protezione S. Quasi 1,7 miliardi, pari all'82% del totale, sono stati destinati a questo scopo, scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Lorenzo Quadri (Lega/TI). Tale somma, che comprende il sostegno della Confederazione ai Cantoni per l'assistenza sociale e vari programmi di sostegno cantonali, è stata stanziata dalla Segreteria di Stato della migrazione.
295 milioni (pari al 14 %) provengono dalle unità responsabili della cooperazione internazionale per l'aiuto umanitario e per le misure di cooperazione economica e allo sviluppo. I fondi sono stati impiegati per il soccorso invernale, la consegna di oltre 1'200 tonnellate di materiale di soccorso, il sostegno ai sistemi sanitari, alla decentralizzazione, alla digitalizzazione, alla formazione professionale e alle PMI e per il rafforzamento del settore agricolo. Alcuni progetti e fondi multilaterali sono destinati a più Paesi. Circa 45 milioni di franchi sotto forma di spese della cooperazione internazionale sono andati a beneficio delle popolazioni colpite dalla guerra che vivono nei Paesi della regione, in particolare in Moldova. 32 milioni (pari al 2 %) sono stati messi a disposizione dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport per finanziare la fornitura di materiale all'Ucraina (per es. camion dei pompieri, attrezzature mediche, abbigliamento invernale). Circa 10 milioni sono impiegati per sostenere l'attuazione, da parte di organizzazioni internazionali, di progetti nei Paesi limitrofi all'Ucraina, per esempio nei settori dell'integrazione, delle infrastrutture, della protezione e dell'inserimento nel mercato del lavoro. Altri uffici federali hanno contribuito con circa 25 milioni (l'1%) per prestare aiuto alla popolazione colpita, tutelando i beni culturali, sostenendo ricercatrici e ricercatori ucraini in Svizzera o partecipando all'organizzazione della Ukraine Recovery Conference a Lugano