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La corsa al “dopo BoJo”
Foto Shutterstock
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Federico Marino
3 anni fa
Dopo le dimissioni di Johnson si sono aperte le speculazioni sul successore, tra concorrenti annunciati e altri candidati “nell’ombra”

Si è aperta la corsa al posto di Primo ministro del Regno Unito. Tra chi ha già annunciato la sua disponibilità, e chi potrebbe ricoprire la carica, l’agenzia di stampa Reuters ha cercato di fare il punto della situazione.

Rishi Sunak

Il ministro delle finanze incaricato ad inizio 2020 ha dato la sua disponibilità lo scorso venerdì, con un video che prometteva di affrontare la difficile congiuntura economica con “onestà, serietà e determinazione”. Elogiato per il suo pacchetto di aiuti ai tempi della pandemia, si è dovuto scontrare con delle critiche per non aver dato abbastanza supporto ai focoali per far fronte al costo della vita. La sua immagine è stata in parte danneggiata da delle rivelazioni sullo stato fiscale di “non domiciliata” di sua moglie, e di una multa ricevuta per aver infranto il confinamento Covid. Ha votato per lasciare l’Ue nel 2016.

Tom Tugendhat
Presidente del comitato degli affari esteri al parlamento, ex-soldato che ha combattuto in Iraq e Afghanistan, Tugendhat è sempre stato molto critico nei confronti di Bojo. Un suo accesso alla carica costituirebbe una rottura con i governi precedenti; ha inoltre votato per la permanenza nell’Unione.

Suella Braverman

Nel suo mandato di procuratrice generale è stata criticata duramente dagli avvocati dopo che il governo ha cercato di infrangere le leggi internazionali a proposito delle regole commerciali post-Brexit con l’Irlanda del Nord.
Ha attivamente promosso l’uscita dall’Unione Europea ed ha svolto il ruolo di sottosegretario al dipartimento Brexit sotto Theresa May, prima di dimettersi in segno di protesta per la controproposta della stessa May.

Kemi Badenoch
Eletta per la prima volta nel 2017, Badenoch ha giocato ruoli ministeriali minori; il più recente, quello di ministro per la parità. Non ha tuttavia mai servito nel “cabinet”. Ex-membro conservatore dell’Assemblea di Londra, ha inoltre servito come vicepresidente del partito Conservatore. Ha supportato la Brexit nel 2016.

Altri papabili candidati che non sono ancora usciti allo scoperto
Tra gli altri candidati possibili, che non si sono ancora espressi, troviamo Liz Truss, ministro degli esteri che è tra i conservatori più popolari. Jeremy Hunt, ex-ministro degli esteri, in un “leadership contest” del 2019 è arrivato secondo, dietro solo a Johnson. Sajid Javid, primo ministro del consiglio a rassegnare le dimissioni per protesta contro le accuse secondo le quali Johnson avrebbe mentito sulle accuse di molestie sessuali mosse a un compagno di partito. Zahawi è il nuovo ministro delle finanze, che aveva impressionato per la sua rapida gestione dei vaccini Covid. Penny Mordaunt, infine, è l’ex-ministro della difesa licenziata da Johnson quando è diventato primo ministro, a causa del supporto che ha mostrato a Hunt.

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