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La Cina agli Usa: "Basta vendere armi a Taiwan"
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Ats
3 giorni fa
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese commenta la notizia secondo cui gli Usa vogliono vendere più armi a Taiwan. "Non create nuove tensioni", afferma Lin Jian.

La questione di Taiwan "è al centro degli interessi fondamentali della Cina e rappresenta la prima linea rossa da non oltrepassare nelle relazioni Cina-Stati Uniti". Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, commentando i report dei media internazionali secondo cui Washington intende aumentare la vendita di armi a Taipei oltre il controvalore dei 18,3 miliardi di dollari raggiunto durante il primo mandato del presidente Donald Trump, ha affermato che Pechino "si oppone con forza alle transazioni di armi americane alla regione di Taiwan", sollecitando gli Usa ad "evitare nuovi fattori di tensione".

L'invito agli Usa

Lin, nel corso del briefing quotidiano, ha invece invitato Washington "ad aderire al principio della 'Unica Cina'" e ai tre comunicati congiunti, "in particolare quello del 17 agosto", sulla sospensione della vendita di armi a Taiwan in modo da evitare "nuovi fattori che possano portare al rialzo delle tensioni nello Stretto di Taiwan".

"Taipei è parte della Cina"

Il portavoce ha ribadito l'assoluta "determinazione della Cina a salvaguardare la propria sovranità nazionale e la propria integrità territoriale". Pechino considera Taipei una provincia ribelle, parte "sacra" e "inalienabile" del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario. A tal proposito, ha intensificato negli ultimi anni la pressione diplomatica e militare per rivendicare la sua sovranità su Taiwan.