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La ABC sospende lo show di Jimmy Kimmel per dei commenti su Charlie Kirk
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Il noto conduttore è accusato di battute "offensive" sull’omicidio dell’attivista conservatore.

La rete televisiva ABC ha deciso di sospendere a tempo indeterminato Jimmy Kimmel Live!, lo storico late-night show in onda dal 2003 e condotto dal popolare comico Jimmy Kimmel. La decisione arriva dopo le accese polemiche scatenate da alcuni commenti pronunciati dal conduttore nei giorni scorsi a proposito dell’uccisione dell’attivista conservatore Charlie Kirk. Nexstar media, il maggior proprietario di stazioni televisive locali negli Usa con oltre 200 stazioni di proprietà o in partnership in circa 116 mercati, ha infatti definito "offensivi" i commenti di Kimmel sul caso Kirk. L'azienda, che ha cancellato lo show del comico, raggiunge il 70-80% delle famiglie americane tramite le sue stazioni. Ha detto che le parole di Kimmel sono state "prive di delicatezza in un momento cruciale del nostro discorso politico nazionale". Il presidente di Nexstar, Andrew Alford, ha aggiunto che Kimmel per quel che ha detto "non riflette lo spettro di opinioni, vedute o valori delle comunità in cui siamo posizionati". 

Cosa è successo

Durante un monologo, Kimmel aveva accusato alcuni esponenti del movimento MAGA (Make America Great Again) di voler “capitalizzare politicamente” sulla tragedia, una battuta che ha sollevato forti critiche negli ambienti conservatori e non solo. Nella puntata da oggi all'indice del suo show di tarda serata, Jimmy Kimmel aveva montato un filmato in cui Donald Trump parlava con i giornalisti della sua reazione alla morte di Charlie Kirk, per poi deviare sul tema della sala da ballo in costruzione alla Casa Bianca. Trump "è nella quarta fase del lutto", aveva detto Kimmel. "Costruzione, demolizione, costruzione: questo non è il modo in cui un adulto elabora il lutto per l'omicidio di qualcuno che chiama amico, è il modo in cui un bambino di quattro anni piange un pesciolino rosso". La bufera è arrivata fino a Washington: il presidente della Federal Communications Commission (FCC), Brendan Carr, ha definito i commenti "offensivi e insensibili" e ha lasciato intendere che potrebbero essere presi provvedimenti regolatori nei confronti di ABC/Disney, proprietaria della rete. Walt Disney, il colosso a cui fa capo Abc, ha pertanto sospeso lo show di Kimmel a tempo indeterminato. Lo stop segue le minacce del presidente della Federal Communications Commission (Fcc), Brendan Carr, che nel corso di un podcast aveva parlato di possibili azioni contro Disney e Abc in seguito ai commenti. Kimmel è da tempo un 'nemico' del presidente americano Donald Trump. Quando Stephen Colbert ha annunciato la chiusura del suo show, Trump aveva attaccato: "Si dice che Jimmy Kimmel sarà il prossimo ad andare via dalla lotteria del Late Night e poi Fallon". Abc ha nei mesi scorsi patteggiato per 15 milioni una causa con il tycoon, che l'aveva accusata - insieme al giornalista George Stephanopoulos - di diffamazione.

La reazione di Trump

Nextstar è in attesa del semaforo verde dell'amministrazione Trump per una fusione da 6,2 miliardi di dollari con Tegna, che darebbe alla società con sede a Dallas un monopolio senza rivali sulle televisioni locali. Assorbendo Tegna, Nexstar diventerebbe proprietaria di oltre 260 stazioni tv in 44 stati Usa. Il Jimmy Kimmel Show è "cancellato" e questa è una "grande notizia per l'America. Congratulazioni ad Abc per aver finalmente avuto il coraggio di fare quello che andava fatto. Kimmel ha zero talento e rating peggiori di Colbert se è possibile", ha affermato Trump, sottolineando che con l'uscita di Kimmel restano "Jimmy" Fallon e "Seth" Meyers, due perdenti, su Nbc. I loro rating sono orribili". Il presidente Usa quindi esorta Nbc a seguire la strada di Abc.

Jimmy Kimmel Live!

Lo show, punto di riferimento della tarda serata americana, era già stato rinnovato fino al 2026, ma questa sospensione mette ora in dubbio il futuro del programma e dello stesso conduttore, che finora aveva saputo coniugare satira politica e intrattenimento. Al momento né Kimmel né ABC hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali oltre alla conferma della sospensione. La vicenda riaccende il dibattito sulla libertà d’espressione negli Stati Uniti e sul ruolo della satira politica in televisione, terreno sempre più sensibile in un Paese diviso e in piena campagna elettorale.