
È stata immediata e compatta, sul fronte politico, la reazione dei principali governi occidentali nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Il premier italiano Mario Draghi ha definito "impossibile" in questo momento il dialogo con Mosca. Per il presidente statunitense Joe Biden, che ha riunito il Consiglio di sicurezza nazionale alla casa Bianca annunciando severe sanzioni, "Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza". Il premier britannico Boris Johnson ha chiesto di fermare "diplomaticamente, politicamente, economicamente e - eventualmente - militarmente, questa orribile e barbara avventura del dittatore Putin". Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz "non c'è nessuna giustificazione, questa è la guerra di Putin" e il presidente francese Emmanuel Macron ha sostenuto "la fine immediata" delle operazioni russe. La Cina invece respinge "l'uso preconcetto delle parole" in merito al termine "invasione" e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko non ha escluso la partecipazione delle truppe di Minsk alle operazioni militari russe "se sarà necessario".
L’Ue
Una dura reazione è arrivata anche dall'Ue. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il varo di "un pacchetto di sanzioni massicce e mirate" che "avranno un impatto molto pesante sull'economia russa e andranno a sopprimere la crescita della Russia, ad erodere la sua base industriale. Vedremo molti capitali uscire dal Paese. Limiteremo l'accesso di Mosca alle tecnologie chiave. In gioco ci sono la stabilità dell'Europa e l'ordine mondiale internazionale, Putin dovrà spiegare queste sanzioni ai suoi cittadini, so che il popolo russo non ha voluto questa guerra". Stasera sono in programma un consiglio Ue straordinario e una riunione del G7.
La reazione militare
Rapidissima è stata la reazione sul fronte militare, con la Nato che ha riunito il Consiglio atlantico, in previsione di un vertice dei leader, domani in videoconferenza. L'Alleanza ha ribadito che "i Paesi alleati non accetteranno mai riconoscimenti illegali" da parte di Mosca, approvando "un ulteriore dispiegamento di forze" a Est e aumentando "la prontezza di risposta dei contingenti". Il segretario generale Jens Stoltenberg ha però assicurato che "non ci sono truppe Nato in Ucraina e non abbiamo né piani né intenzioni di dispiegarle".
Conseguenze sul settore economico
Inevitabili i contraccolpi sui mercati: schizzano i prezzi del gas (117,2 euro al megawattora, +32%, dopo un massimo di +41% a 125 euro) e del petrolio, con il Brent oltre quota 105 dollari al barile e le quotazioni aumentate del 7,7% a New York, a 99,26 dollari. Sotto pressione le Borse, Wall Street ha aperto a -2,47%, Mosca sprofonda fino a -45% e brucia oltre 200 miliardi di dollari capitalizzazione. Conseguenze si prospettano infine anche nel campo dello sport: l'Uefa si avvia a sospendere l'assegnazione della finale di Champions League 2022 del prossimo 28 maggio a San Pietroburgo.
“Risponderemo alle sanzioni dell’Ue”
La Russia risponderà con “inevitabili atti di rappresaglia” a quelle che definisce le sanzioni “illegittime” dell’Unione europea. Lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso la Ue, Vladimir Chizhov, citato da Interfax, sottolineando di averne informato l’Unione.
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