Estero
L’accordo sul grano è già saltato?
Immagine Shutterstock
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L’Ucraina ha accusato Mosca di aver attaccato il porto di Odessa. Tutto il mondo condanna l’accaduto, ma il Cremlino sottolinea: “Distrutto infrastrutture militari”. Il DFAE: “È un palese disprezzo per la minaccia dell’insicurezza militare”

L'accordo sul grano rischia di disintegrarsi ancor prima di vedere la luce sotto il fuoco dei missili del presidente russo Vladimir Putin. A poco più di un giorno dalla firma a Istanbul dell'intesa mediata da Onu e Turchia sull'esportazione dei cereali ucraini da tre porti del Mar Nero (Odessa, Chernomorsk e Yuzhny), Kiev accusa Mosca di aver lanciato quattro missili da crociera Kalibr proprio contro il porto di Odessa, ed esattamente nel luogo che ospita uno dei magazzini di grano. Oggi Mosca afferma di aver distrutto “infrastrutture militari” ucraine nell’attacco al porto di Odessa. Lo riferiscono fonti della diplomazia russa.

La reazione ucraina
“Questo dimostra solo una cosa”, che Mosca “troverà il modo di non attuare” l’intesa, ha attaccato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ancora più duro il portavoce del ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko, che ha parlato di uno “sputo di Putin in faccia al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo”.

La Russia evita dichiarazioni dirette
Mosca tuttavia nega, anche se per interposta persona, evitando dichiarazioni dirette. “I russi ci hanno detto che non hanno assolutamente nulla a che fare con questo attacco e che stanno esaminando la questione molto da vicino”, ha precisato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, pur dicendosi “preoccupato”. Un balletto di accuse pesanti e smentite a metà che getta ombre grevi su un accordo che ieri è stato salutato dagli osservatori come un primo spiraglio di luce nel conflitto che sembra avvitato in una spirale senza prospettive.

Un racconto confuso
Dal terreno le notizie arrivano confuse. Responsabili locali hanno parlato di “due missili abbattuti dalle forze di difesa antiaeree e due che hanno colpito le strutture infrastrutturali del porto”. “Ecco quanto valgono questi accordi con un Paese terrorista”, ha commentato amaro Yuriy Ignat, portavoce del Comando dell’Aeronautica militare dell’Ucraina. In un primo momento il deputato Oleksiy Goncharenko aveva affermato che c’erano vittime, poi dalla Guardia meridionale è stata smentita sia la presenza di morti e feriti sia il fatto che ci fossero danni significativi. In serata un nuovo bilancio fornito dal capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Maksym Marchenko parlava invece di “alcuni feriti e danni all’infrastruttura portuale”. La Russia “è un Paese terrorista con il quale è impossibile negoziare qualsiasi cosa. E tutti gli accordi con loro non valgono nemmeno la carta su cui sono scritti”, ha attaccato Marchenko.

Il resto del mondo condanna l’attacco
Intanto dal mondo le reazioni sono durissime, a partire dall’Onu. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato “con fermezza” l’attacco, definendo “imperativa” la piena attuazione dell’accordo. Condanna anche da parte dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, secondo il quale “colpire un obiettivo cruciale per l’esportazione di grano un giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul” dimostra “ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali”. Per il commissario Ue Paolo Gentiloni le bombe russe su Odessa sono “una sfida all’Onu e a ogni sforzo di negoziato”. L’ambasciatrice Usa a Kiev, Bridget Brink, ha definito l’attacco missilistico russo “oltraggioso”. Per il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), che si è espresso via Twitter, si tratta di un “palese disprezzo” per la minaccia dell’insicurezza alimentare. “L’Italia - ha scritto in un tweet la Farnesina - condanna fermamente l’attacco al porto di Odessa e chiede che venga data piena attuazione all’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina firmato ieri”.

Anche il segretario di Stato americano Antony Blinken condanna l’attacco russo sul porto di Odessa e insinua “dubbi sulla credibilità” di Mosca. “Gli Stati Uniti condannano l’attacco della Russia al porto di Odessa. Mette a rischio gli sforzi per consegnare” cibo a chi ne ha bisogno e la “credibilità della Russia sugli impegni presi nell’accordo finalizzato per consentire le esportazioni ucraine”, afferma Blinken. All’indomani dell’accordo sul grano, Kiev accusa la Russia di aver lanciato quattro missili sul porto di Odessa prendendo di mira “esattamente il luogo dove si trovava il grano”.

Zelensky: “Russia inaffidabile”
“L’attacco missilistico russo a Odessa, al porto, cinico, calcolato, si è rivelato un duro colpo anche per le posizioni politiche della stessa Russia. Se qualcuno nel mondo potesse ancora dire che è necessario un qualche tipo di dialogo con esso, alcuni accordi per un cessate il fuoco senza il ritiro dal nostro territorio, i missili russi di oggi hanno distrutto la possibilità stessa di tali affermazioni”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video serale pubblicato su Telegram.

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