Live Guerra in Ucraina
Peskov, "Improbabile un vertice Putin-Zelensky-Trump"
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3 giorni fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
2 giorni fa
"Un vertice con Zelensky? Come parlare con i terroristi"
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che tenere un vertice con il leader ucraino Volodymyr Zelensky equivarrebbe a "negoziare con terroristi". Putin ha accusato i vertici politici di Kiev di avere deciso gli attentati ai treni avvenuti nella notte tra sabato e domenica nelle regioni russe di Bryansk e Kursk. Nella prima è stato fatto saltare con esplosivo un ponte stradale che è crollato su un treno passeggeri provocando 7 morti e oltre 100 feriti, tra cui alcuni bambini. Nella seconda un ordigno ha fatto crollare un altro ponte al passaggio di un treno merci, ma non si registrano vittime. Successivamente, le autorità russe hanno detto di aver scoperto anche danni a un tratto di ferrovia nella regione di Bryansk. "Come si possono tenere tali incontri in queste condizioni? Di cosa possiamo parlare? - ha chiesto Putin, citato dalla Tass, in un incontro con autorità di governo -. Chi è che negozia con coloro che fanno affidamento sul terrore? Con i terroristi?".

Le conseguenze sui civili

Gli attacchi, ha aggiunto Putin, miravano a far fallire i negoziati di Istanbul. "Naturalmente - ha detto Putin - ovunque e sempre durante i conflitti armati i civili sfortunatamente soffrono. Ma quello che è avvenuto nella regione di Bryansk è stato un attacco deliberato ai civili". "Non molto tempo fa - ha aggiunto il presidente - le autorità ucraine e i loro alleati sognavano una sconfitta strategica della Russia sul campo di battaglia. Oggi, in presenza delle gravi perdite (ucraine) e del ritiro lungo tutta la linea del fronte, nel tentativo di intimidire la Russia le autorità di Kiev hanno fatto ricorso all'organizzazione di attacchi terroristici".

"Una tregua per rifornirsi di armi?"

Putin ha anche dichiarato che le forze ucraine userebbero, a suo dire, un'eventuale tregua per fare scorta di armi e proseguire la mobilitazione. "Perché dovrebbero essere incoraggiati concedendo una tregua alle operazioni militari che sarà utilizzata per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la mobilitazione forzata e la preparazione di altri atti terroristici simili a quelli perpetrati nelle regioni di Bryansk e Kursk?", si è chiesto retoricamente Putin secondo quanto riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. Intanto il Comitato investigativo russo accusa i servizi segreti ucraini del crollo dei due ponti, scrive sempre la Tass citando il presidente del Comitato investigativo russo Aleksandr Bastrykin. "Le prove raccolte dall'inchiesta indicano chiaramente che tutti e tre gli attacchi terroristici sono stati, senza ombra di dubbio, organizzati dai servizi segreti ucraini", ha dichiarato Bastrykin in un incontro con Putin. Le accuse di Mosca non sono verificabili. La Tass riferisce anche che il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha dichiarato che "per raggiungere gli obiettivi" dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe "si devono utilizzare tutti i mezzi, compresi i negoziati". E a suo dire Putin si è detto d'accordo con lui.

2 giorni fa
"Uno scambio di 500 prigionieri è previsto nel fine settimana"
Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L'Ucraina e la Russia sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana. Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi all'unico punto di intesa raggiunto nei colloqui a Istanbul. Il capo negoziatore russo ai colloqui con gli ucraini, Vladimir Medinsky, ha confermato che Mosca è pronta ad avviare il nuovo scambio di prigionieri con Kiev nei giorni 7, 8 e 9 giugno. Secondo Medinsky, che parlava in una riunione governativa alla presenza del presidente Vladimir Putin e viene citato dall'agenzia Ria Novosti, saranno però "probabilmente 1'200 per parte" i militari che saranno rilasciati da Mosca e Kiev. Per il resto, Zelensky ha sostenuto che "le condizioni di pace presentate da Mosca sono un ultimatum. Mosca sta conducendo colloqui solo per ritardare nuove sanzioni". A suo dire continuare i colloqui a Istanbul con le attuali delegazioni "non ha senso".

"Siamo pronti a parlare con Mosca"

Il leader ucraino ha poi proposto che la Russia introduca un cessate il fuoco fino all'incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin. "Offriamo ai russi un cessate il fuoco finché i leader non si incontreranno. La mia opinione personale è che siamo pronti a incontrarci immediatamente", ha affermato il leader ucraino come riporta l'"Ukrainska Pravda". "Incontro a scelta dei russi: Istanbul, Città del Vaticano, Svizzera. Offriamo - aggiunge Zelensky - un incontro da lunedì in qualsiasi giorno. Perché un cessate il fuoco prima dell'incontro dei leader? Perché ci incontreremo e se non c'è intesa, nessun desiderio di de-escalation e nessuna idea su come porvi fine, allora il cessate il fuoco terminerà lo stesso giorno. Se ci renderemo conto che possiamo proseguire il dialogo e siamo pronti ad adottare le misure appropriate per la de-escalation, allora continueremo il cessate il fuoco. Con il monitoraggio americano e le garanzie americane di mediazione". Zelensky ha anche ribadito di essere "pronto" per un vertice con Putin, il presidente americano Donald Trump e quello turco Recep Tayyip Erdogan "in qualsiasi momento".

3 giorni fa
Riaperto al traffico il Ponte di Crimea
Lo hanno riferito le autorità russe citate da Ria Novosti.

Il traffico sul Ponte di Crimea è ripreso circa 2 ore e 20 minuti dopo la sua sospensione: lo hanno riferito le autorità russe citate da Ria Novosti. "Il traffico veicolare sul ponte di Crimea è stato ripristinato", si legge nella nota del centro informazioni del ponte, chiuso al traffico nel pomeriggio dopo che i servizi d'intelligence ucraini hanno detto di avere compiuto un attentato esplosivo alla struttura.

3 giorni fa
Peskov, "Improbabile un vertice Putin-Zelensky-Trump"
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Un vertice tra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è "improbabile in un prossimo futuro". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Peskov rispondeva alla Casa Bianca, la quale aveva detto che il presidente americano sarebbe aperto alla possibilità di un vertice con quello ucraino e quello russo. "Il presidente Putin - ha commentato il portavoce - ha ripetutamente sottolineato la sua disponibilità a contatti al massimo livello, sottolineando che questi contatti dovrebbero essere il risultato di accordi già sviluppati a livello tecnico, a livello di esperti. Pertanto, Putin sostiene questi contatti, ma ritiene che debbano essere ben preparati".

Lavori in corso

Peskov ha anche affermato che "sarebbe sbagliato aspettarsi decisioni e progressi immediati" nei negoziati di Istanbul per la pace in Ucraina. "Il lavoro è in corso, alcuni accordi sono stati raggiunti a Istanbul, e sono importanti", ha detto il portavoce del Cremlino sottolineando che essi riguardano prima di tutto "le persone" e che "saranno attuati". "Il lavoro continuerà, ci aspettiamo una reazione al testo del memorandum che è stato consegnato", ha osservato Peskov, citato da Interfax. Il testo presentato dai negoziatori russi, ha aggiunto, "è finalizzato a eliminare le cause profonde di questo conflitto e a imboccare la strada verso una soluzione sostenibile". Rispondendo a una domanda sulla possibilità di "compromessi" da parte di Mosca rispetto alle sue richieste per mettere fine all'invasione dell'Ucraina, Peskov ha dichiarato che "si tratta di un argomento che rientra nel processo negoziale e che non può essere reso pubblico".

3 giorni fa
Il Ponte di Crimea colpito con esplosivi sott'acqua
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Lo riferisce la stessa SBU, come riporta RBC Ukraina.

I servizi di sicurezza ucraini (SBU) hanno condotto un'altra operazione unica nel suo genere e hanno colpito per la terza volta il Ponte di Crimea. Lo riferisce la stessa SBU, come riporta RBC Ukraina. Secondo l'SBU, l'operazione è durata diversi mesi. Inizialmente, gli agenti hanno minato i pilastri del Ponte di Crimea e oggi, senza vittime civili, alle 04:44 ora locale (le 03.44 in Svizzera)è stato attivato il primo ordigno esplosivo. Durante la deflagrazione, viene aggiunto, i supporti subacquei del livello inferiore sono stati gravemente danneggiati. L'SBU rileva che sono stati utilizzati 1'100 kg di esplosivo. L'8 ottobre 2022 un camion esplose sul Ponte di Crimea causando anche un violento incendio. Nel luglio 2023 ci fu un altro attacco al Ponte di Crimea e, secondo gli ucraini, due campate furono distrutte. Il capo dell'SBU Vasyl Malyuk confermò il coinvolgimento dei servizi segreti in questo attacco, sottolineando che era stato organizzato con l'ausilio dei droni Sea Baby.

Mosca: "Il Ponte di Crimea è chiuso al traffico"

Il traffico sul Ponte di Crimea, che collega il territorio russo alla penisola, è stato temporaneamente sospeso. Lo annuncia il centro informazioni, citato dall'agenzia Ria Novosti, dopo che i servizi d'intelligence ucraini hanno detto di avere compiuto un attentato esplosivo alla struttura.

4 giorni fa
Kiev chiede una tregua di un mese e un incontro Putin-Zelensky
Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, dopo avere partecipato a colloqui con una delegazione di Mosca a Istanbul.

Un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, il rilascio dei prigionieri e un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin sono i tre obiettivi a cui punta l'Ucraina per risolvere il conflitto con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, dopo avere partecipato a colloqui con una delegazione di Mosca a Istanbul. Una tregua incondizionata sarà "la base per iniziare un negoziato", ha detto Umerov dopo i colloqui. Kiev insiste anche sullo scambio di prigionieri mentre all'incontro tra i leader Kiev è aperta alla possibilità che partecipi anche Donald Trump, ha aggiunto.

"Proposto un nuovo incontro entro giugno"

L'Ucraina valuterà "nel corso delle prossime settimane" documenti ricevuti oggi da una delegazione della Russia durante i colloqui che si sono tenuti a Istanbul. "Abbiamo dato alla Russia i nostri documenti nei giorni scorsi, i russi ci hanno dato i loro solo oggi, per alcune settimane li esamineremo", ha affermato il ministro della Difesa dell'Ucraina, Rustem Umerov, durante una conferenza stampa presso il palazzo Ciragan di Istanbul, dopo avere partecipato ai colloqui con la delegazione russa. L'Ucraina ha proposto alla Russia di tornare al tavolo negoziale entro la fine di giugno. "Abbiamo proposto alla parte russa di tenere un incontro per la fine di questo mese, tra il 20 e il 30 di giugno", ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, al termine dei colloqui di Istanbul.

Mosca propone una tregua di 2-3 giorni

La Russia ha proposto all'Ucraina un cessate il fuoco di due o tre giorni lungo certi settori del fronte. Lo ha annunciato il capo della delegazione di Mosca ai negoziati di Istanbul, Vladimir Medinsky, aggiungendo che le parti hanno anche deciso un nuovo scambio di tutti i prigionieri seriamente feriti o malati e di quelli sotto i 25 anni di età. Lo riferisce Ria Novosti. La Russia, inoltre, consegnerà la settimana prossima le salme di 6.000 soldati ucraini caduti.

4 giorni fa
Zelensky: "Prepariamo un nuovo scambio di prigionieri con Mosca"
Lo ha detto il presidente ucraino a margine di una riunione della Nato.

Volodymyr Zelensky ha annunciato che è in "preparazione" un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Il leader ucraino ha parlato da Vilnius, a margine di una riunione della Nato. La presidenza di Kiev, al termine dei colloqui di Istanbul, ha fatto sapere che la sua delegazione ha trasmesso a quella russa una lista di "centinaia di bambini" portati in Russia.

"Nessuna ricompensa a Putin"

"Vogliamo tutti la stessa cosa, fermare la guerra. Ho informato i partner della nostra operazione coi droni che ha indebolito la Russia, che tutto ciò che facciamo con i nostri partner rafforza l'Europa. Le sanzioni contro la Russia sono necessarie, comprese quelle secondarie, e i dazi. In caso contrario, Putin continuerà a giocare", ha inoltre detto il presidente ucraino. "Putin non deve avere nessuna ricompensa per la sua guerra: se gli viene concesso di decidere chi entra o no nella Nato il suo appetito crescerà", ha aggiunto Zelensky a Vilnius.

4 giorni fa
"Terminati i colloqui Mosca-Kiev a Istanbul"
L'incontro, precisa la parte russa, è durato oltre un'ora.

Le agenzie di stampa russe hanno riferito che sono terminati i colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev a Istanbul. Una fonte della Tass ha detto che non è prevista per oggi una ripresa dei colloqui e che le delegazioni lasceranno Istanbul. L'incontro, precisa la parte russa, è durato oltre un'ora.

9 giorni fa
Zelensky propone un incontro a tre con Trump e Putin
Il leader ucraino ha anche affermato di aspettarsi “sanzioni dagli Stati Uniti", in particolare contro il settore energetico e il sistema bancario russo, in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un vertice a tre con i presidenti americano Donald Trump e russo Vladimir Putin, nel tentativo di costringere Mosca ad accettare un cessate il fuoco. Intanto 50'000 soldati russi vengono schierati al fronte di Sumy. "Siamo pronti per il formato Trump-Putin-io", ha dichiarato ieri il presidente ucraino in una conferenza stampa sotto embargo fino a stamattina. "Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono un incontro trilaterale, non mi preoccupa. Sono pronto per qualsiasi formato", ha aggiunto.

Zelensky: "Ci aspettiamo sanzioni dagli Usa"

Il leader ucraino ha inoltre affermato che "ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti", in particolare "contro il settore energetico e il sistema bancario russo", in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco. Secondo Zelensky, Kiev non ha ancora ricevuto da Mosca il "memorandum" menzionato la scorsa settimana dalla Russia, che dovrebbe delineare le condizioni russe per un accordo di pace duraturo. "Leggeremo le loro proposte e risponderemo sicuramente" una volta ricevute, ha aggiunto il presidente ucraino.

Soldati russi schierati

In precedenza, la diplomazia russa aveva affermato che avrebbe inoltrato questo documento a Kiev una volta finalizzato lo scambio di prigionieri su larga scala dello scorso fine settimana. Per quanto riguarda la situazione sul terreno, Zelensky ha affermato che la Russia sta schierando "più di 50'000" soldati sulla linea del fronte intorno alla regione di confine nord-orientale di Sumy, dove l'esercito di Mosca ha conquistato diversi insediamenti nel tentativo di stabilire una "zona cuscinetto" all'interno del territorio ucraino. "Ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy. Più di 50'000", ha dichiarato Zelensky ai media.

10 giorni fa
Mosca: "La bozza di un memorandum conterrà possibili date per l'intesa"
Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo.

La Russia continua a lavorare alla preparazione di un memorandum sull'Ucraina che includerà i principi e le potenziali date dell'accordo. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova in un briefing ripreso dalla Tass. "La Russia continua a sviluppare una bozza di memorandum relativa al futuro trattato di pace, definendo diversi aspetti, come i principi dell'accordo, i tempi del potenziale accordo di pace e l'eventuale cessate il fuoco per un certo periodo di tempo qualora vengano raggiunti accordi pertinenti", ha affermato. "Non appena sarà redatto il memorandum, verrà presentato a Kiev. Speriamo che la parte ucraina stia svolgendo un lavoro simile e che condividerà con noi le sue opinioni non appena riceverà il documento dalla Russia", ha aggiunto la Zakharova.

Per la pace "c'è bisogno di tempo"

Da parte sua il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che il processo di pace in Ucraina è "complesso e, naturalmente, c'è bisogno di tempo". "È chiaro - ha affermato citato dall'agenzia Ria Novosti - che non tutto è semplice. È chiaro che vorremmo che tutto avvenisse più presto, ma la materia relativa alla soluzione delle cause di fondo del conflitto ucraino è così complessa che c'è bisogno di tempo. Il lavoro procede". Peskov ha anche condannato i continui attacchi ucraini con droni contro il territorio russo, affermando che "come minimo, non contribuiscono a fare avanzare il processo di pace". Il portavoce ha inoltre affermato che le critiche rivolte dal presidente americano Donald Trump a quello russo Vladimir Putin per i bombardamenti sull'Ucraina non ostacoleranno le trattative tra Mosca e Washington per un nuovo scambio di prigionieri. "È chiaro che le parti russa e americana non dovrebbero e non possono concordare su tutto, ci saranno sempre alcune differenze, ma la volontà politica di attuare gli accordi raggiunti c'è e il lavoro continua", ha detto Peskov.

"La Russia continua a perdere tempo"

Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha subito reagito su X affermando che "la Russia continua a prendere tempo, a elaborare 'qualcosa' e a rifiutarsi di cessare il fuoco: una tipica tattica dilatoria volta a evitare la responsabilità delle uccisioni e a cercare di sfuggire a sanzioni più severe. È tempo di porre fine a questa attesa infinita: la Russia dovrà affrontare ulteriori sanzioni".

11 giorni fa
Mosca: "È pericoloso togliere i limiti di gittata alle armi fornite a Kiev"
Lo riporta l'agenzia Interfax citando un'intervista al portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha definito "piuttosto pericolose, se venissero prese" le decisioni dei Paesi europei di rimuovere le restrizioni sulla gittata delle armi fornite all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax citando un'intervista a Peskov del giornalista Aleksandr Yunashev. "Queste potenziali decisioni, se mai venissero effettivamente prese, sono in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni a raggiungere una soluzione politica", ha dichiarato Peskov. Il cancelliere tedesco Merz ha dichiarato che Berlino e altri alleati occidentali di Kiev hanno rimosso le restrizioni alla gittata delle armi inviate all'Ucraina.

11 giorni fa
"Le armi inviate a Kiev non hanno più limiti di gittata"
Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

"Non ci sono più restrizioni di raggio d'azione sulle armi fornite all'Ucraina, né da parte britannica, né da parte francese, né da parte nostra, né da parte americana". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz intervenendo all'Europa Forum della rete Wdr. Merz ha quindi affermato che "ora l'Ucraina può difendersi anche attaccando posizioni militari in Russia, ad esempio. Fino a qualche tempo fa non poteva farlo, adesso può farlo". "Un Paese che può difendersi solo da un attacco sul proprio territorio non si difende adeguatamente", ha spiegato. Secondo Merz, il presidente russo Vladimir Putin interpreta le offerte di dialogo come una debolezza: "Nessuno può accusarci seriamente di non aver esaurito tutti i mezzi diplomatici a disposizione", ha aggiunto.

11 giorni fa
Trump: "Putin è impazzito, sta uccidendo molte persone"
Il presidente statunitense ha aggiunto che tentare di conquistare tutta l'Ucraina porterà alla "caduta" della Russia. Ma non ha risparmiato critiche neppure al presidente ucraino: Volodymyr Zelensky: "Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi.".

"Ho sempre avuto un buon rapporto con Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sottolineando che tentare di conquistare tutta l'Ucraina porterà alla "caduta" della Russia. "Ho sempre detto che voleva tutta l'Ucraina, non solo una parte, e forse sta iniziando a rivelarsi giusto, ma se lo fa porterà alla caduta della Russia", ha aggiunto il tycoon sul suo social Truth.

Non si escludono sanzioni

Il presidente russo Vladmir Putin "è impazzito. Sta uccidendo molte persone. Missili e droni contro le città in Ucraina per nessuna ragione", ha detto ancora Trump, aggiungendo di non escludere sanzioni alla Russia. Il tycoon ha attaccato Putin, ma non ha risparmiato critiche nemmeno al presidente ucraino: Volodymyr Zelensky "non fa un favore al suo Paese parlando come fa. Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi. Non mi piace, è meglio che smetta", afferma. La guerra in Ucraina "non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di Trump. Io sto solo aiutando a mettere fine a un conflitto iniziato da una grossa incompetenza e odio", ha concluso Trump.

12 giorni fa
Completato lo scambio di prigionieri, 303 per parte
Si conclude così l'accordo per lo scambio di mille prigionieri per parte, raggiunto nei giorni scorsi. Lo ha reso noto l'agenzia Tass.

L'ultima tranche di 303 prigionieri russi e altrettanti ucraini sono stati scambiati oggi fra Mosca e Kiev. Si conclude così l'accordo per lo scambio di mille prigionieri per parte, raggiunto nei giorni scorsi. Lo ha reso noto l'agenzia Tass. In un post su Telegram, il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha confermato l'avvenuto scambio con la Russia. "303 difensori ucraini a casa. È stata completata la terza parte dello scambio 1000x1000 concordato in Turchia. Oggi tornano i soldati del nostro esercito, della Guardia Nazionale, del Servizio di Frontiera dello Stato e del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato", scrive il presidente ucraino.

13 giorni fa
Zelensky: "domenica la terza fase di scambio dei prigionieri"
In totale, 697 ucraini sono già rientrati nel paese, ha affermato Zelensky.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che domani si terrà la terza fase dello scambio di prigionieri con la Russia. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. "Lo scambio è proseguito oggi - ha affermato il leader ucraino nel suo discorso serale -. Altri 307 nostri soldati sono stati rimpatriati. Soldati semplici e sergenti. La maggior parte proviene dalle Forze Armate ucraine. Di tutte queste persone, 273 sono state catturate nella regione di Donetsk, una parte significativa - nel 2022 - proveniva anche dai territori di Kherson, Zaporizhzhia, Kharkiv e Luhansk.

In totale rimpatriati 697 ucraini

In totale, 697 ucraini sono già rientrati in patria in due giorni di scambi", ha concluso Zelensky, aggiungendo che "domani ci sarà la terza fase" di scambio con Mosca.

13 giorni fa
Avvenuto il secondo scambio di prigionieri, 307 per parte
Si tratta con oggi della seconda fase di uno scambio record di prigionieri tra Kiev e Mosca.

La Russia ha reso noto che è avvenuto il secondo scambio di prigionieri, 307 da ciascuna parte, con l'Ucraina. Si tratta con oggi della seconda fase di uno scambio record di prigionieri tra Kiev e Mosca. "Il 24 maggio, in conformità con gli accordi russo-ucraini conclusi il 16 maggio a Istanbul, altri 307 militari russi sono stati rimpatriati" dall'Ucraina, ha affermato il Ministero della Difesa russo in una nota, aggiungendo che questi militari si trovano attualmente in Bielorussia, dove stanno ricevendo "assistenza medica e psicologica". Da parte sua, su Telegram il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky,a scritto che "altri 307 difensori ucraini sono a casa. Oggi è il secondo giorno dello scambio 1.000 per 1.000, concordato in Turchia. In soli due giorni sono già state rimpatriate 697 persone. Ci aspettiamo una continuazione anche domani".

14 giorni fa
È cominciato il maxi scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina
Ne danno notizia le agenzie russe.

Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul, che proseguirà nei prossimi giorni. Ne danno notizia le agenzie russe. La Russia ha restituito all'Ucraina 270 prigionieri e 120 civili, ha affermato il Ministero della Difesa russo. In risposta, sono stati rimpatriati 270 militari russi e 120 civili, tra cui alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine, riporta Sky News. I 390 rilasciati sono stati consegnati dagli ucraini alla Bielorussia, da dove rientreranno in patria. Lo rendono noto le agenzie russe.

14 giorni fa
Kiev: "Svizzera disponibile a ospitare colloqui di pace"
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Lo ha affermato il capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky.

La Svizzera è sempre pronta a ospitare futuri colloqui internazionali per una risoluzione del conflitto in Ucraina. Lo dichiara Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino. Yermak ha affermato di avere avuto sul tema una conversazione con Gabriel Lüchinger, capo della Divisione Sicurezza internazionale del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).

A Roma

Lo scambio segue l'incontro e gli accordi intercorsi tra Zelensky e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, avvenuto domenica scorsa a Roma, in occasione della Messa di inizio pontificato di Leone XIV. Yermak ha informato Lüchinger sui contenuti dei colloqui tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul.

Tre sedi

Recentemente, Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Ucraina sta valutando assieme ai suoi partner la possibilità di un nuovo ciclo di negoziati. Secondo il leader ucraino, sono tre le sedi attualmente prese in considerazione per tale incontro: Istanbul, il Vaticano o la Svizzera.

17 giorni fa
Zelensky: "Pronti a negoziare in Turchia, Vaticano o Svizzera"
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Lo ha scritto sui social il presidente ucraino, aggiungendo che "serve una disponibilità analoga da parte della Russia a impegnarsi in colloqui significativi". Zelensky ha anche sottolineato che l'Ucraina non accetterà di ritirare l'esercito dalle zone sotto il suo controllo.

"L'Ucraina è pronta a negoziare direttamente con la Russia in qualsiasi formato che porti risultati. Turchia, Vaticano, Svizzera: stiamo valutando tutte le sedi possibili". Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky."Non è necessario convincere l'Ucraina ed i nostri rappresentanti sono pronti a prendere decisioni concrete durante i negoziati. Ciò che serve è una disponibilità analoga da parte della Russia a impegnarsi in colloqui significativi", ha aggiunto.

"Nessuno ritirerà le nostre truppe dai nostri territori"

L'Ucraina non accetterà di ritirare il suo esercito dalle zone sotto il suo controllo, ha sottolineato ancora Zelensky. I mediatori di Mosca ai colloqui di Istanbul avevano chiesto a Kiev il ritiro dalle regioni parzialmente occupate dall'esercito russo. "Nessuno ritirerà le nostre truppe dai nostri territori", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti a Kiev, rispondendo alle domande sulle richieste di Mosca all'Ucraina di abbandonare completamente le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, quattro regioni che la Russia afferma di aver annesso ma di cui non ha il pieno controllo.

Verso uno scambio di prigionieri?

I negoziatori ucraini e russi si sono sentiti telefonicamente in merito a un importante scambio di prigionieri concordato durante i colloqui di Istanbul tra Kiev e Mosca la scorsa settimana, ha spiegato infine Zelensky, affermando che il ministro della difesa ucraino Rustem Umerov si è "messo in contatto" con il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, e che i due hanno discusso le date e i dettagli del piano per lo scambio di 1'000 prigionieri di guerra da parte di entrambe le parti.

18 giorni fa
Putin: "Tregua? Solo nell'ambito di negoziati di pace"
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Il presidente russo ha detto di avere "concordato" con quello americano che Mosca proporrà ed è pronta a lavorare a un "memorandum" per un "possibile trattato di pace futuro".

Nel riferire la conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Vladimir Putin ha fatto capire che la Russia non è interessata a un cessate il fuoco immediato. Il presidente russo ha detto di avere "concordato" con quello americano che Mosca proporrà ed è pronta a lavorare a un "memorandum" per un "possibile trattato di pace futuro" che stabilisca tra l'altro "un possibile cessate il fuoco per un certo periodo se i relativi accordi saranno raggiunti", ha chiarito Putin, citato da Ria Novosti. 

Trump: "Ho sentito Zelensky e i leader UE"

"Le trattative fra Russia e Ucraina inizieranno immediatamente", ha dichiarato dal canto suo Trump. "Ho informato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, e il presidente della Finlandia Alexander Stubb. Il Vaticano si è detto interessato a ospitare le trattative", ha aggiunto il tycoon.

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