Estero
Kennedy: Teddy ad Arlington, riposa vicino ai fratelli
Redazione
16 anni fa

Il funerale di Ted Kennedy si è concluso con una sorpresa: la lettura di stralci della lettera che Papa Benedetto XVI aveva scritto al senatore malato in risposta al messaggio personale consegnato al presidente Barack Obama nell'udienza di luglio in Vaticano. "Scrivo con profonda umiltà per chiederle di pregare per me mentre la mia salute declina", aveva scritto Teddy: "So che sono stato un essere umano imperfetto, ma con l'aiuto della mia fede, ho cercato di correggere il mio sentiero", aveva scritto il senatore infermo al Pontefice cercandone la preghiera. La lettura delle lettere ha sigillato il rito mentre il buio calava su Washington, fulmini che illuminavano il cielo a distanza: Ted Kennedy è sepolto da oggi nel silenzio del 'cimitero degli eroi' ad Arlington, in Virginia, accanto ai fratelli John e Robert, al termine di un lungo abbraccio di tre giorni che ha commosso e ispirato l'America. Arlington: un luogo familiare al senatore e a tutti i Kennedy, eredi di un nome che appartiene alla storia. Teddy da oggi riposa qui, in una fossa scavata stamattina all'alba, a meno di 30 metri dalla croce che reca il nome di Robert, il fratello ucciso nel 1968 mentre correva per la Casa Bianca, e a poche decine di metri dalla fiamma che illumina senza sosta la tomba dell'ex-presidente JFK, assassinato 5 anni prima. Con loro, 320 mila morti al servizio della nazione: tombe bianche immerse in 624 acri di verde La moglie Vicki, la sorella Jean Kennedy Smith, i figli Ted, Patrick e Kara, un'ottantina tra nipoti e pronipoti e il vice-presidente Joe Biden hanno dato a Kennedy l'ultimo saluto al termine di una giornata cominciata all'alba. Una breve cerimonia al tramonto, officiata da McCarrick. A Kennedy sono stati dati gli onori militari. Il feretro coperto dalla bandiera a stelle e strisce, seguito per tutto il giorno dai maggiori network tv, a causa del maltempo era partito con due ore di ritardo da Boston al termine del funerale celebrato nella Basilica del Perpetuo Soccorso. Le spoglie del senatore sono arrivate alla base aerea di Andrews, nei pressi della capitale: di lì è partito il corteo funebre, diretto verso Capitol Hill, la sede del Congresso di Washington, dove Ted aveva servito per 47 anni. Un lungo applauso ha accolto il feretro dell'uomo che ieri Obama aveva definito "il legislatore più grande del nostri tempo":un tributo di ammirazione e di affetto dall'istituzione al cui servizio il clan dei Kennedy si è messo sei decenni fa, prima con John, poi con Bob, infine con Patrick, il figlio del senatore, dopo la cui morte si apre un punto interrogativo: a chi andrà il seggio del Massachusetts al Senato, dal 1952 in mano al clan. L'abbraccio della sua Washington, la capitale della politica americana, ma anche la sua seconda città, è stato forte e commosso. In questo pomeriggio caldo umido di fine estate, lungo il percorso da Capitol Hill ad Arlington passando per il Lincoln Memorial e il Memorial Bridge si erano assiepati a migliaia: americani, turisti, veterani di guerra, persone comuni, moltissimi con bandierine stelle e strisce, qualcuno con un tricolore irlandese tra le mani o la macchina fotografica, molti in surreale silenzio, tutti uniti dalla volontà di essere presenti e accompagnare, con il loro muto affetto, Ted Kennedy nel suo ultimo viaggio. ATS

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