Estero
Johnson si salva dalla sfiducia
Immagine Shutterstock
Immagine Shutterstock
Keystone-ats
3 anni fa
Il premier britannico ha ricevuto 211 voti a favore e 148 contrari. Un risultato che potrebbe tuttavia non bastare a blindarlo nel prossimo futuro

Boris Johnson ha strappato il rinnovo nella consultazione a scrutinio segreto sulla sua leadership in seno al Partito Conservatore, da cui dipende la poltrona di primo ministro britannico, innescata dalla rivolta di una parte del gruppo di maggioranza in seguito allo scandalo Partygate.

Il risultato
Il risultato, reso noto dal presidente del Comitato 1922, l’organismo interno incaricato di sovrintendere le rese dei conti in casa Tory, ha sancito 211 voti a favore di BoJo, ma ben 148 contrari: una spaccatura che lo indebolisce e potrebbe non bastare a blindarlo nel prossimo futuro. La maggioranza richiesta era 180.

L’inizio della fine?
Secondo alcuni commentatori, il risultato ottenuto da BoJo potrebbe infatti rappresentare “l’inizio della fine”, dato che il dissenso espresso è stato in proporzione superiore a quello inflitto nel 2018 a Theresa May, che pure se la cavò ma dovette dimettersi 5 mesi dopo; o a Margaret Thatcher, che nel 1990 - offesa dal tradimento di più franchi tiratori di quanto non si aspettasse - gettò alla fine la spugna nel giro di poche ore.

Perché si è votato
Il voto era divenuto inevitabile, in base allo statuto Tory, dopo il raggiungimento del quorum di almeno 54 lettere di sfiducia (il 15% del totale del gruppo attuale) affidate al Comitato 1922.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata