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Italia, SOS siccità al Nord
Immagine Demaldi
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Redazione
3 anni fa
In alcune zone non piove 110 giorni. Con il Po in secca a rischio fino al 50% della produzione agricola del bacino padano. In Ticino “se la canicola dovesse continuare sarebbe grave”

La situazione di siccità “è in peggioramento”: “in alcuni territori non piove da 110 giorni” e in decine di Comuni di Piemonte e Lombardia “sono già in azione le autobotti per l’approvvigionamento di acqua”.

Sorgenti sparite
“I serbatoi locali afferiscono infatti a sorgenti che non ci sono più“, ha dichiarato all’agenzia di stampa italiana ANSA Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po - Ministero italiano transizione ecologica (AdPo-MiTe), dopo l'allarme già lanciato nei giorni scorsi dall'Osservatorio sulla siccità, che tornerà a riunirsi martedì 21 giugno.

Emergenza siccità: agricoltura a rischio
Con il fiume Po in secca, è ufficialmente crisi idrica, come non si vedeva da 70 anni in Italia. La situazione è drammatica: senza acqua, è a rischio fino al 50% della produzione agricola e zootecnica del Bacino padano, tra i più importanti d'Italia, ma l'emergenza coinvolge anche famiglie e industrie dell'area, con l'ipotesi di razionamenti, compreso il comparto turistico, ora in piena stagione balneare. A lanciare l'allarme ieri è stata Cia - Agricoltori Italiani, secondo cui in tutto il Paese si è a un punto di non ritorno e serve un intervento rapido per realizzare una vera rete di nuovi invasi e laghetti, diffusi sul territorio, per l'accumulo e lo stoccaggio di acqua in caso di siccità.

La situazione in Ticino
“Durante l’inverno e l’inizio della primavera abbiamo avuto grossi problemi – ha spiegato Sem Genini, segretario agricolo dell’Unione Contadini Ticinesi a Radio3i- perché per 4-5 mesi non ci sono state precipitazioni.” “Nelle ultime settimane, continua Genini, abbiamo avuto delle piogge intermittenti non troppo forti che hanno fatto bene al terreno.” “Adesso è arrivata la canicola e se dovesse continuare per un mese sarebbe grave.” “Per il momento, conclude, non ho comunque sentito di grossi problemi legati alla mancanza d’acqua”.

Come si sta sugli alpeggi del nostro Cantone
“Ci sono alpeggi”, dice ancora il segretario agricolo, “che hanno problemi con l’autoapprovvigionamento idrico e in questi casi le autorità preposte stanno valutando cosa fare e stanno dando una mano per trovare delle soluzioni”. “Sono cose già note da alcune settimane e si sta lavorando per trovare delle soluzioni puntuali. Al momento non abbiamo grossi problemi, ma se dovesse continuare così la situazione potrebbe diventare grave”, conclude Genini.

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