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Italia: morto scrittore e giornalista Giampaolo Dossena
Redazione
16 anni fa

Lo scrittore e giornalista Giampaolo Dossena, celebre enigmista, uno tra i massimi esperti di giochi e il primo a rendere popolari i giochi con le parole con le sue rubriche sui maggiori quotidiani italiani, è morto ieri nella sua casa di Cremona dopo una lunga malattia. Aveva 79 anni. Studioso della letteratura italiana, dopo un'intensa attività editoriale per varie case editrici, ha pubblicato numerose opere, tra cui spiccano la "Storia confidenziale della letteratura italiana" (Rizzoli, quattro volumi tra il 1987 e il 1994) e l'imponente "Enciclopedia dei giochi" (Utet, tre volumi, 1999). Definito da Franco Fortini "scrittore vivacissimo", Dossena ha scritto libri di narrazione letteraria con uno stile colto e rigoroso, e al tempo stesso ironico e brillante, come testimoniano "Luoghi letterari. Paesaggi, opere e personaggi" (Sugar 1972 e poi Sylvestre Bonnard, 2004), "Gadda e la Brianza profanata" (Biblioteca Comunale di Milano), "T'odio empia vacca: dileggio e descolarizzazione" (Rizzoli,1994), "Dante" (Longanesi, 1995) e "Mangiare banane" (Il Mulino, 2007). Laureato in lettere all'Università Pavia, gli esordi della carriera pubblicistica di Giampaolo Dossena, che risalgono agli anni cinquanta, avvennero in qualità di studioso di letteratura, italiana e dialettale (nel 1949 pubblicò un saggio sui diari di Vittorio Alfieri, cui dedicò benevola attenzione Benedetto Croce, e scoprì e pubblicò, ad esempio, il diario del concittadino cremonese Giambattista Biffi, letterato settecentesco). Dossena è stato molto attivo nell'editoria presso le maggiori case editrici (Sansoni, Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori, Bompiani), ed ha collaborato con numerosi periodici (Linus, L'Espresso, L'Europeo) e quotidiani (La Stampa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, ecc.), specializzandosi ben presto nella storia dei giochi, sia con le carte che con le parole o altro. Il suo interesse per i giochi è iniziato collaborando con i Wutki sulle pagine di "Linus", e con il "Caffè letterario" e ha avuto la sua massima espressione nella rubrica che tenne su "Tuttolibri", supplemento de "La Stampa", dal 1980 al 1987. Nel 2005 ha donato alla Biblioteca Statale di Cremona 2000 volumi della sua immensa biblioteca, raccolti in oltre cinquant'anni di studi di letteratura e di gioco. Con Mario Spagnol, nel 1959 Dossena curò il volume "Avventure e viaggi di mare. Giornali di bordo, relazioni, memorie" (Feltrinelli). Vastissima la bibliografia sui giochi di Dossena, che nel 1976 si fece apprezzare dal grande pubblico con "Solitari con le carte e altri solitari: per giocare da soli o ben accompagnati (Mondadori), seguito due anni dopo dal libro, scritto con Raffaele Rinaldi, "A che gioco si gioca?" (L'Espresso) e "I giochi dei grandi" (Edizioni L'Europeo). Tra gli altri titoli si ricordano "Giochi da tavolo: dalla tabula ai war games - I 45 giochi più belli e importanti degli ultimi 4000 anni" (Mondadori, 1984), "Giochi di carte internazionali" (Mondadori, 1984), "Giochi di carte italiani" (Mondadori, 1984), "Cento giochi per ragazzi" (Mondadori, 1986), "La zia era assatanata: primi giochi di parole per poeti e folle solitarie" (Theoria, 1998), "Garibaldi fu ferito" (Il Mulino, 1991), "Giochi da soli o in compagnia, in casa o all'aperto" (Mondadori, 1991), "Fai da te: saggi di letteratura, turismo e bricolage" (Rizzoli, 1991), "Abbasso la pedagogia" (Garzanti, 1993), "Dizionario dei giochi con le parole" (Garzanti, 1994) e "Le contrappuntiste nelle aiuole. Giocare con le vocali" (Franco Cosimo Panini, 1994). ATS

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