
Il Qatar, che svolge il ruolo di mediatore tra lo stato ebraico e il movimento islamista palestinese Hamas, ha condannato gli ultimi attacchi israeliani a Gaza, affermando che minacciano la fragile tregua nel territorio devastato da due anni di guerra. Il Paese del Golfo "condanna fermamente i brutali attacchi condotti dall'occupazione israeliana nella Striscia di Gaza e li considera una pericolosa escalation che minaccia di compromettere l'accordo di cessate il fuoco", ha riferito il ministero degli affari esteri del Qatar in un comunicato. Intanto i bombardamenti israeliani sono proseguiti anche stamani, stando ad Hamas: quattro persone, tra cui una bambina di un anno, sono state uccise nel sud della Striscia.
Accuse reciproche
Israele e Hamas si accusano reciprocamente di aver violato il fragile cessate il fuoco da ieri, dopo che l'esercito ha denunciato colpi "in direzione della zona dove (i suoi) soldati operano a Khan Younis", nel sud del territorio. Le autorità locali di Gaza, controllate da Hamas, hanno riferito di 27 morti negli attacchi israeliani. L'esercito israeliano ha confermato di aver condotto un attacco mirato a "smantellare infrastrutture terroristiche". L'ospedale Nasser di Khan Younis ha confermato il bilancio della protezione civile, precisando che i morti appartenevano tutti alla stessa famiglia e che tra loro c'era anche una bambina di un anno. Stamani il ministero della sanità della Striscia, controllato da Hamas, ripreso dal quotidiano israeliano di orientamento di sinistra Haaretz, ha indicato che almeno 33 palestinesi, tra cui dodici bambini e otto donne, sono rimasti uccisi nelle ultime 24 ore a Gaza negli attacchi dell'esercito israeliano (Idf). Lo stesso ministero riferisce che altre 88 persone sono rimaste ferite nelle stesse circostanze. Alcune vittime degli attacchi si troverebbero ancora sotto macerie, per cui il bilancio riportato potrebbe cambiare, aggiungono le autorità sanitarie di Gaza.

