
Giovedì mattina un raid israeliano ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia nella città di Gaza, sede dell’unica parrocchia cattolica nella Striscia. Sei persone sono rimaste ferite in modo grave. Inizialmente si parlava anche di due morti, ma non ci sono ancora conferme ufficiali in merito. Anche il parroco padre Gabriel Romanelli è rimasto leggermente ferito ad una gamba e avrebbe ricevuto cure mediche presso il nosocomio locale prima di fare ritorno presso la comunità. La struttura della chiesa, nella quale sono ospitate ancora circa 500 persone in fuga dalla guerra, avrebbe subito diversi danni. Israele, riporta l’Ansa citando fonti vicine al Patriarcato, si sarebbe giustificato parlando di "un errore di tiro".
La presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha condannato l’attacco contro la chiesa con toni particolarmente duri: “I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta portando avanti da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”, ha scritto su X.
Anche il ministro degli esteri italiano ha condannato l'attacco. "Gli attacchi dell'esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili", scrive Antonio Tajani. Quello odierno è "un atto grave contro un luogo di culto cristiano", ha scritto su X. "È tempo di fermarsi e trovare la pace", ha aggiunto.