
La grande industria farmaceutica danese Novo Nordisk ha ammesso di aver pagato a suo tempo tangenti al regime di Saddam Hussein nell'ambito del programma dell'Onu "Petrolio contro cibo", in vigore fra il 1996 e il 2003, in modo da far acquistare allo Stato iracheno i propri medicinali. La Novo Nordisk ha concordato la restituzione di 100 milioni di corone danesi (circa 20 milioni di franchi) al dipartimento americano per la giustizia in modo da evitare il procedimento giudiziario che sarebbe seguito all'inchiesta avviata dagli Stati Uniti su questo e tanti altri casi di corruzione che si verificarono all'epoca. In questo scandalo sono coinvolte altre 14 aziende danesi ed un'inchiesta verrà aperta anche in Danimarca. Si prevede che saranno chiamati a risponderne anche l'attuale ministro degli esteri Per Stig Moeller e due dei suoi predecessori, Mogens Lykketoft e Niels Helveg Petersen, che secondo alcune di queste aziende erano a conoscenza dei fatti. Il socialdemocratico Lykketoft ha dichiarato oggi alla radio danese di essere stato del tutto estraneo alla vicenda. ATS
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