
Alla veneranda età di 100 anni il fondatore della principale compagnia di taxi in Giappone, Hajime Kurotsuchi, ha annunciato che è giunto il momento di andare in pensione. Lo ha comunicato lo stesso imprenditore in una conferenza stampa, spiegando che rimarrà comunque legato alla società come consulente.
La storia personale
Nato nelle prefettura occidentale di Oita, Kurotsuchi dovette lasciare la scuola superiore perché chiamato alle armi nella Seconda guerra mondiale, per servire in Cina con l’esercito imperiale giapponese. L’azienda che prende il nome di Daiichi Kotsu Sangyo Co, è stata avviata nel 1960 con appena 5 taxi, per poi espandersi tramite fusioni con altri operatori, fino a diventare leader di mercato con oltre 8.000 vetture.
Nel 2015 Kurotsuchi dovette momentaneamente ritirarsi dal suo ruolo operativo a causa di un incidente sul lavoro, ma tornò due anni dopo con una posizione dirigenziale. Ancora oggi si reca in ufficio quotidianamente, racconta la stampa nipponica, e partecipa tutti i giorni alle riunioni dei Cda che si svolgono online.
La chiave per la giovinezza
Tra i consigli per rimanere in salute, secondo l’arzillo centenario, ci sono quelli di “non mangiare troppo e di non bere troppo, oltre a fare esercizio fisico per almeno 10 minuti al giorno”. Durante la conferenza stampa Kurotsuchi ha raccontato che il giorno in cui ha spento 100 candeline, lo scorso gennaio, si è reso conto “di quanto fosse breve la vita”, e di augurarsi che ognuno possa raggiungere questo traguardo.
Il paese della longevità?
Secondo Rai News, nel 2019 il Giappone era per distacco il paese con la popolazione più anziana del mondo. Considerando che l’età pensionabile è fissata ai 65 anni, gli anziani rappresentano in quest’anno il 28,1% della popolazione. A questa stessa data, il numero di persone di 90 o più anni di età era di 2,31 milioni. Nello stesso anno, per la prima volta, il numero di ultracentenari aveva superato le 70’000 unità, attestandosi a 71’000.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata