
Le autorità danesi hanno strappato alla madre groenlandese la sua bambina dopo appena un'ora dalla nascita dopo averla sottoposta a un test di "competenza genitoriale", nonostante una nuova legge vieti l'uso di controverse valutazioni psicometriche su persone di origine groenlandese.
La vicenda
Il Guardian riporta che Nikoline Brønlund, nata a Nuuk da genitori groenlandesi e giocatrice nella squadra di pallamano groenlandese, ha dato alla luce sua figlia, Aviaja-Luuna, l'11 agosto in un ospedale di Hvidovre, vicino a Copenaghen, dove vive con la sua famiglia. Un'ora dopo, il comune locale ha affidato la bambina a una famiglia affidataria. Brønlund, 18 anni, racconta di aver visto sua figlia solo una volta.
Test vietati alle persone di origine groenlandese
I test di "competenza genitoriale" sono stati vietati alle persone di origine groenlandese all'inizio di quest'anno, dopo anni di critiche da parte di attivisti e organizzazioni per i diritti umani, che hanno sostenuto con successo che i test erano razzisti perché culturalmente inadatti alle persone di origine Inuit. Con l'entrata in vigore della legge a maggio, gli attivisti si chiedono perché Brønlund sia stata comunque sottoposta a un test.
Il motivo della misura
La ministra danese degli Affari Sociali, Sophie Hæstorp Andersen, ha dichiarato di essere preoccupata per le segnalazioni e di aver chiesto al comune responsabile della decisione, Høje-Taastrup, di spiegare la gestione del caso. "I test standardizzati non dovrebbero essere utilizzati nei casi di affidamento che coinvolgono famiglie di origine groenlandese. La legge è chiara", ha affermato. Il caso di Brønlund ha scatenato proteste in Groenlandia e ne sono previste altre a Nuuk, Copenaghen, Reykjavík e Belfast.