
Offensiva russa nell’est dell’Ucraina, con la battaglia per il Donbass, e per prendere il pieno controllo di Donetsk e Lugansk, mantenendo un corridoio terrestre con la Crimea occupata, mentre il presidente americano Joe Biden si accinge a sentire nel corso della giornata gli alleati e i partner. Nelle prime ore della notte missili su Kharkiv e Mykolaiv. E bombe erano cadute anche su Leopoli, Dnipro, Kramatorsk e sui distretti di Synelnykiv e Pavlograd, mentre gli ucraini sostengono di aver respinto sette attacchi a Donetsk e Lugansk.
Forze speciali russe cominciano l’assalto alle acciaierie Azovstal a Mariupol all’interno delle quali, secondo le autorità locali, si sarebbero rifugiati anche mille civili, tra cui soprattutto donne con figli piccoli e anziani. L’acciaieria è una delle ultime aree sotto il controllo ucraino, un video su Telegram del Battaglione Azov mostra donne e bambini che si rifugiano nel seminterrato. Il sindaco parla inoltre di 40mila deportati in Russia o in regioni ucraine controllate dai russi. I quali a loro volta sostengono che da febbraio quasi 880mila persone - di cui 164mila bambini - sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate.
Il Pentagono afferma intanto che non c’è indicazione che armi occidentali siano state distrutte nell’attacco russo a Leopoli di ieri. In precedenza, la Russia aveva affermato di aver distrutto un magazzino con aiuti militari statunitensi all’Ucraina nel suo attacco missilistico sulla città. Sul fronte diplomatico, la Casa Bianca ha fatto sapere che oggi pomeriggio (alle 15.45 ora svizzera) il presidente americano Joe Biden terrà una videochiamata sulla crisi ucraina con i suoi alleati e partner.
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