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Il porto di Liverpool non è più patrimonio Unesco
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Keystone-ats
3 anni fa
L’Unesco ha motivato la decisione parlando di un eccessivo sviluppo delle strutture che ne ha inficiato l’autenticità. Tra le cause anche i piani per un nuovo stadio di calcio

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per educazione, scienza e cultura ha ratificato la decisione di rimuovere l’area del porto di Liverpool dalla lista dei siti del patrimonio mondiale. La risoluzione giunge al termine della seduta del comitato. Il risultato della votazione è stato di 13 favorevoli contro 5 contrari, solo uno in più della maggioranza di due terzi richiesta.

La città portuale era stata insignita dell’ambito titolo nel 2004 come riconoscimento del suo impatto storico ed architettonico. L’Unesco aveva valutato la città come importante centro commerciale durante l’impero britannico e i suoi punti di riferimento architettonici. Tuttavia, un rapporto pubblicato a giugno dalla commissione del Patrimonio mondiale ha affermato che gli sviluppi sul porto avrebbero “fatto perdere la sua autenticità” al sito, come riferito dalla BBC. Tra le modifiche a cui si faceva riferimento, il progetto Liverpool Waters e il nuovo stadio dell’Everton in costruzione a Bramley Moore Dock. Oltre trenta personalità politiche, accademiche e sportive avevano firmato una lettera indirizzata al Times in cui esortavano l’Unesco a non privare la città del suo status.

Il sindaco della città ha definito la scelta “incomprensibile”. Lo stesso Steve Rotheram ha inoltre affermato che la decisione é “un passo all’indietro che non riflette quello che sta succedendo sul terreno. Posti come Liverpool non dovrebbero essere confrontati alla scelta binaria tra mantenere uno status ereditario o rigenerare comunità lasciate indietro e i posti di lavoro e le opportunità che ne conseguono”.

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