
Il piano sarà portato al Consiglio dei ministri nei prossimi giorni e, tra le misure, prevede il pattugliamento di squadre miste di polizia e militari nelle zone più caldi dei grandi centri, a cominciare da Bruxelles.
Lo scetticismo all'interno dell'esercito
La proposta ha visto l'appoggio del ministro della Difesa Theo Francken ma non quello dell'esercito. Il sindacato militare Acmp ha sottolineato che non esiste ancora un quadro normativo sui poteri dei militari di pattugliare il proprio Paese. Yves Huwart, del sindacato, ha precisato "che i militari non rifiutano di svolgere questo ruolo, ma esprimono diverse riserve. Se ne parla già da tempo, ma il lavoro preparatorio non è ancora terminato".
Le parole del vice premier
All'interno della coalizione di governo i liberali di Les Engages hanno aperto alla proposta di Quintin. "Ovviamente l'esercito non ha il compito di pattugliare le nostre strade. I nostri soldati sono addestrati per difendere il Paese dalle minacce esterne, non per garantire l'ordine pubblico quotidiano. Ma la situazione in alcuni quartieri è davvero problematica e se questo sostegno temporaneo può essere utile per porre fine al traffico illegale e alla criminalità organizzata, gli Engagés sono pronti a studiare seriamente la questione quando il dossier sarà presentato al Governo", ha spiegato il vice premier e ministro degli Esteri Maxime Prevot.