Stretto di Messina
Il corteo parla chiaro: "No Ponte" sullo Stretto!
@Local Team (X)
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Keystone-ats
un anno fa
Da Punta Faro Messina (Sicilia) è giunta una delegazione di residenti per unirsi nella lotta a quanti potrebbero condividere la loro stessa sorte a Cannitello (frazione di Villa San Giovanni). Si tratta delle aree che, sulle due sponde, saranno oggetto di esproprio per far posto ad ancoraggi e piloni. A loro è già arrivata la lettera che annuncia l'avvio della procedure.

C'erano politici, sindaci e sindacalisti, decine di associazioni e tanti, tanti cittadini alla manifestazione indetta a Villa San Giovanni (comune della città metropolitana di Reggio Calabria) per dire no al ponte sullo Stretto di Messina.

Il corteo

E così, in migliaia, hanno dato vita ad un corteo colorato e rumoroso con bandiere, striscioni, tamburi e cartelli che si è mosso costeggiando il lungomare che si affaccia sul braccio di mare dove è stato deciso di realizzare l'infrastruttura stradale e ferroviaria più lunga al mondo "con costi enormi - hanno detto gli ambientalisti - che pagherà il territorio".

Politici presenti

Tra i politici presenti Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs): "A chi mi chiama 'Angelo degli esposti' - ha detto - rispondo che, di fronte a un progetto così vecchio e a una gara fatta 20 anni fa, alla negazione di documenti fondamentali e alle contestazioni tecnico-scientifiche di esperti che sostengono che un ponte a campata unica di 3300 metri è insostenibile, il ricorso all'autorità giudiziaria è inevitabile. Cosa che farò, per la terza volta, la settimana prossima". Presente anche Sandro Ruotolo, ex parlamentare, e oggi candidato al parlamento europeo con il Partito democratico (Pd, centro sinistra), in corsa come l'ex sindaco di Riace (pure comune della città metropolitana di Reggio Calabria) Mimmo Lucano per Avs e Pasquale Tridico per il MoVimento 5 Stelle (M5S).

La lotta dei residenti

Da Punta Faro Messina (Sicilia) è giunta una delegazione di residenti per unirsi nella lotta a quanti potrebbero condividere la loro stessa sorte a Cannitello (frazione di Villa San Giovanni). Si tratta delle aree che, sulle due sponde, saranno oggetto di esproprio per far posto ad ancoraggi e piloni. A loro è già arrivata la lettera che annuncia l'avvio della procedure. Sono stati promessi incentivi e generosi risarcimenti. Ma non si fidano. Temono che il territorio in cui risiedono da sempre possa essere irrimediabilmente devastato dalle ruspe. Intanto, rammentano, nelle prime dichiarazioni ufficiali, molti evidenziano che gli unici soldi per il Ponte siano, al momento, quelli sottratti al Fondo di Coesione di Calabria e Sicilia.

"No Ponte"

Su balconi e ringhiere di molte abitazioni, a corollario del serpentone di gente che ha sfilato senza problemi, sono apparsi cartelli "No ponte", "Difendiamo lo Stretto". Tanti anche gli slogan urlati: "Lo dice il pescespada, lo dice il capodoglio, il ponte sullo Stretto non lo voglio", e ancora "Calabria e Sicilia unite nella lotta. Lo stretto di Messina non si tocca". 

Una lotta intergenerazionale

In chiusura, sul palco sono state ribadite le ragioni che il rappresentante del comitato No ponte Sicilia ha definito di una "lotta intergenerazionale che parla di un territorio e di una prospettiva. Un tratto di mare unico al mondo, narrato e citato fin dall'antichità, dove i vecchi pescatori, davanti alla prospettiva della costruzione del ponte, rispondevano: 'la strada c'è già, ed è il mare'".

Governo: "Il ponte trainerà l'economia del Sud"

Intanto, il sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali Claudio Durigon, commissario regionale della Lega, ha rilanciato a Messina "l'importanza del ponte sullo Stretto come infrastruttura in grado di fare da volano per l'economia di tutto il Sud anche grazie alla realizzazione delle opere connesse". Durigon ha incontrato a Ganzirri (frazione di Messina) i rappresentanti delle associazioni di molluschicoltori e dei pescatori per ascoltare le loro istanze. In conferenza stampa il sottosegretario ha evidenziato come la realizzazione del ponte avrà un forte impatto sull'occupazione e sull'economia in un territorio che finora ha sofferto per la mancanza di infrastrutture. Durigon ha spiegato: "È il ponte per l'Europa, il ponte economico per rilanciare le grandi opere in Sicilia e in Calabria. La vera forza per far crescere le imprese è la creazione di infrastrutture".