
Il comune di Barcellona ritiene che "Israele non dovrebbe poter partecipare a competizioni sportive internazionali" a causa delle azioni militari contro i palestinesi, un criterio applicabile dunque anche per team legati al Paese che possano puntare a partecipare al Tour de France 2026, la cui partenza è prevista proprio nella città catalana a luglio: è quanto detto in un'intervista dal sindaco della città, il socialista Jaume Collboni. "Noi abbiamo espresso la nostra posizione al Tour", ha detto il sindaco ai microfoni di radio Cadena Ser, ricordando che la competizione a tappe francese è gestita da "un'organizzazione di carattere privato". "Ci sono ancora dei mesi prima dell'evento e vediamo come gestiranno la situazione. Ma la nostra posizione non è cambiata e non cambierà", ha sostenuto. Collboni ha anche affermato che "è ovvio" che ciò che sta accadendo a Gaza è "un genocidio" a danno dei palestinesi e ha ricordato che "tre mesi fa" Barcellona "ha dichiarato la rottura di relazioni" con città israeliane e si è "auto-imposta" di non concedere appalti a "aziende di origini israeliane attive in territori occupati".