
Il cielo sopra Parigi: in occasione della 42/a edizione delle Giornate europee del Patrimonio, riaprono da oggi al pubblico le torri di Notre-Dame de Paris con nuovi spettacolari punti di vista sulla capitale di Francia e sulla sua emblematica cattedrale. Il circuito delle torri, inaugurato oggi dal presidente, Emmanuel Macron, sancisce la definitiva riapertura di tutti gli spazi della Grande Dama di Parigi, dopo il devastante incendio del 15 aprile 2019. Una riapertura, quella di Notre-Dame, che suscita grande fervore, con oltre otto milioni di visitatori da dicembre scorso, il monumento più visitato di Francia. "La riapertura delle torri di Notre-Dame de Paris e l'inaugurazione del nuovo percorso di visita rappresentano un momento forte, profondamente toccante, e una grande gioia", afferma Marie Lavandier, presidente del Centre des Monuments Nationaux (Cmn), che ha curato il nuovo percorso tra terra e cielo. "Questo nuovo circuito mette magnificamente in luce luoghi e punti di vista di grande bellezza che completano ammirevolmente lo spazio interno della cattedrale", riaperto il 7-8 dicembre scorso, gli fa eco il presidente dell'organismo 'Rebatir Notre-Dame de Paris', Philippe Jost.
Esperienza inedita
Il percorso propone un'esperienza inedita nei luoghi normalmente più inaccessibili e vertiginosi di Notre-Dame. L'ascesa alle torri, tra chimere e garguglie, è anche un'esperienza in qualche modo "sportiva" e sono necessarie buone condizioni fisiche per potervi accedere. Viene sconsigliata a persone con problemi cardiaci, a chi soffre di vertigini, alle donne incinte o ai giovanissimi. Il circuito, senza ascensore, punti d'acqua o sanitari, comporta 424 gradini, nonché passaggi particolarmente stretti (45 cm). Il 'viaggio' di circa 50 minuti in uno dei luoghi simbolo dell'Europa ha inizio dalla base della Torre Sud, da cui parte una ripidissima scala elicoidale che conduce ad una primo stanzone a mezz'altezza. L'occasione di riprendere fiato e familiarizzare con la storia di Notre-Dame, sintetizzata in un plastico divulgativo: dalla prima pietra posta nel 1163 fino ai giorni nostri. Esposte in questo stanzone medievale aperto per la prima volta al pubblico anche due chimere originali salvate dall'incendio di sei anni fa.
178 gradini
La salita permette poi di solcare la nuova scala 'a doppia rivoluzione' (178 gradini), ideata dall'architetto Philippe Villeneuve, per migliorare il flusso dei visitatori. Prodigio della tecnica, la scala in legno massiccio conduce agevolmente sulla terrazza della torre meridionale, con vista eccezionale sulla guglia di Notre-Dame e tutto il centro di Parigi srotolato di fronte tra terra e cielo. Un panorama mozzafiato, a 360 gradi, dalla Basilica del Sacro Cuore fino alla Cupola del Pantheon, dall'Ile-Saint-Louis fino alla Torre Eiffel. Ma nella capitale di Francia non c'è fine all'incanto. Dopo il terrazzo, a quasi 70 metri di altitudine, si passa nuovamente all'interno e all'incontro ravvicinato con due gigantesche campane - i cosiddetti 'bourdon' - Emmanuel (da 13,3 tonnellate, scampato alle fusioni della Rivoluzione francese) e Marie (6,2 tonnellate), poi al cortile delle cisterne. Da qui, attraverso un ampio balcone con vista sul sagrato della cattedrale, si può scorgere la celebre 'foresta', il leggendario tetto in legno di Notre-Dame ricostruito ad arte durante i cinque anni di restauri. La fine della visita, una volta all'interno della Torre Nord, viene accompagnata da una creazione sonora della compositrice Valérie Vivancos, il cui obiettivo è 'addolcire' la discesa, "preparando il ritorno del visitatore in città", spiegano gli organizzatori. In Francia, la riapertura delle torri di Notre-Dame è attesa da tempo. Vista la forte richiesta, le prenotazioni sono possibili soltanto online.