Estero
“I russi vogliono la soluzione finale“
Redazione
3 anni fa
Sono state queste le parole del presidente ucraino durante un intervento al parlamento israeliano

I russi “stanno utilizzando di nuovo queste parole, ‘la soluzione finale’, in relazione a noi, alla nazione ucraina, è stato detto in un incontro a Mosca“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento alla Knesset, il Parlamento israeliano. Esortando Israele ad aiutare la resistenza del popolo ucraino contro l’esercito russo.

“È una guerra su vasta scala mirata alla distruzione del nostro popolo, alla distruzione dei nostri bambini, famiglie, stato, città, culture e tutto ciò che ci rende ucraini“, ha denunciato Zelensky.

Il presidente ha chiesto nel suo discorso ai deputati della Knesset, trasmesso anche in piazza Habima a Tel Aviv, che Israele “deve fare una scelta“. “Sono sicuro - ha detto - che sentite la nostra pena, ma potete spiegare perchè vi stiamo ancora chiedendo aiuto’?

Poi ha chiesto perchè Israele non abbia ancora fornito armi all’Ucraina e non abbia imposto sanzioni alla Russia.

L’invasione russa come la Shoah

L’invasione della Russia “è diretta a distruggere il popolo dell’Ucraina ed è per questo che assomiglia a quello che i nazisti fecero al popolo ebraico durante la Shoah“, ha proseguito Zelensky in collegamento con i deputati della Knesset nel suo discorso trasmesso in diretta in piazza Habima a Tel Aviv.

Poi ha aggiunto che i russi “usano la terminologia del partito nazista, vogliono distruggere tutto. I nazisti chiamarono questo ‘Soluzione finale’ della questione ebraica“.

“Avete bisogno - ha aggiunto - di dare una risposta a queste domande e conviverci. L’Ucraina 80 anni fa ha deciso ed ha salvato gli ebrei - ha detto ancora dopo aver ricordato i ‘Giusti fra le Nazioni’ ucraini - Il popolo di Israele anche deve fare una scelta“. Zelensky al proposito ha anche evocato il lancio di missili da parte della Russia vicino al Mausoleo della Shoah di Babyn Yar.

Poi ha ammonito - secondo alcuni alludendo alla spola diplomatica del premier Naftali Bennett - che non si può fare “mediazione tra il bene e il male“. Il presidente ucraino - apparso in maglietta color verde militare - era stato introdotto dal capo della Knesset Micky Levy che ha definito “una plateale violazione dell’ordine internazionale“ l’invasione russa dell’Ucraina e ha detto che va fatto di tutto per arrivare “ad un cessate il fuoco e alla fine della guerra“. Secondo quanto si è appreso sono stati oltre 100 su 120 i deputati che si sono collegati da remoto per assistere al discorso.

“Paragone oltraggioso“

A non tutti i deputati israeliani è piaciuto il discorso del presidente ucraino. “Ammiro Zelensky e sostengo il popolo ucraino - ha scritto su twitter il ministro delle comunicazioni Yoaz Hendel - con il cuore e con i fatti ma la terribile storia della Shoah non può essere riscritta. “La guerra è tremenda - ha aggiunto -ma le comparazioni con gli orrori della Shoah e la soluzione finale è oltraggioso“. Secondo media altri ministri hanno definito il paragone “oltraggioso“.

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