
Wall Street ha chiuso con un tonfo ieri sera per effetto dei dazi di Trump, con tutti e tre gli indici principali sotto il 5%. Il Dow Jones ha perso il 5,50% a 38.314,86 punti, il Nasdaq ha ceduto il 5,82% a 15.587,79 punti mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno il 5,97% a 5074,08 punti.
Dati negativi che non si vedevano dai tempi della pandemia
Su Wall Street ha pesato la dura risposta della Cina. Il Dow Jones ha chiuso in correzione, in calo di oltre il 10% rispetto al suo massimo storico di dicembre perdendo oltre duemila punti (come successo solo quattro volte nella storia). È la prima volta che l'indice borsistico newyorkese chiude in correzione dal 7 marzo 2022. Sono le maggiori perdite consecutive da marzo 2020, durante l'inizio della pandemia di Covid-19. Il Nasdaq ha chiuso in bear market, ossia mercato ribassista, per la prima volta dal 2022, in calo di oltre il 20% rispetto al suo massimo storico di dicembre.
5'200 miliardi persi in due giorni
Wall Street si avvia a chiudere la sua peggiore settimana dal marzo del 2020, nel pieno dell'emergenza Covid. Lo S&P 500 ha perso infatti 5.200 miliardi di dollari in due sedute da quando Donald Trump ha annunciato i dazi e dopo che il presidente della Fed ha detto che le tariffe potrebbero avere un impatto persistente sull'inflazione. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Dazi in vigore ufficialmente dalle 6:01 svizzere
Sono entrati in vigore alle 0:01 di sabato ora di Washington (le 6:01 in Svizzera) i dazi aggiuntivi del 10% imposti dall'amministrazione Trump su gran parte dei prodotti che gli Stati Uniti importano dal resto del mondo: uno shock per il commercio globale che si prevede si intensificherà nei prossimi giorni. Questa soglia minima universale del 10%, da cui sono esenti determinati prodotti, si aggiunge ai dazi già esistenti. Gli Stati Uniti hanno intanto abbassato i dazi previsti su due territori francesi d'oltremare.