Live Crisi in Medio Oriente
Trump: "Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà"
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21 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
21 ore fa
Trump: "Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà"
Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel.

"Stiamo lavorando duramente a Gaza. Gaza è stata un territorio di morte e distruzione", ma gli Stati Uniti interverranno e diventerà una "zona di libertà". Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel. Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che il 7 ottobre è stato "uno dei peggiori giorni nella storia del mondo, non solo in questa regione". "Stiamo affrontando Hamas, l'Iran e gli Houthi e credo che sia stato un grande successo", afferma, riferendosi agli attacchi degli Stati Uniti contro il gruppo yemenita sostenuto dall'Iran.

"Se serve siamo pronti a riprendere l'offensiva contro gli Houthi"

Trump ha anche avvertito che gli Stati Uniti "possono riprendere la loro offensiva" contro gli Houthi nel caso le milizie yemenite riprendessero i loro attacchi. "Ci siamo accordati con gli Houthi e credo che questo sia stato un grande successo. Ma forse domani verrà sferrato un attacco, e in quel caso torneremmo all'offensiva", ha aggiunto.

3 giorni fa
Netanyahu: "Entreremo con forza a Gaza nei prossimi giorni"
Il premier dello Stato ebraico "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra".

L'esercito israeliano entrerà a Gaza "con tutta la sua forza" nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra". "Nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l'operazione e sconfiggere Hamas", ha detto Netanyahu durante un incontro con i riservisti che si è svolto ieri. "Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra. Un cessate il fuoco temporaneo potrebbe verificarsi, ma andremo fino in fondo", ha aggiunto, secondo una nota dell'ufficio del primo ministro.

3 giorni fa
L'Unrwa contro Israele: "Usa la fame come arma di guerra"
Lo ha affermato il numero uno dell'agenzia delle Nazioni Unite in un'intervista alla Bbc.

L'Onu accusa Israele di usare la fame nella Striscia di Gaza palestinese come "un'arma di guerra". A rilanciare la denuncia è il numero uno dell'Unrwa, l'agenzia che assiste profughi e civili palestinesi, intervistato in visita a Londra dalla Bbc. "Non ho più parole per descrivere la miseria e la tragedia della gente di Gaza, che da due mesi non riceve più alcun aiuto", ha detto Philippe Lazzarini. "La fame dilaga, le persone sono allo stremo, possiamo aspettarci che dalle prossime settimane la gente muoia più per la mancanza di cibo che per i bombardamenti", ha aggiunto, evocando uno stop "agli aiuti umanitari usato come arma di guerra".

4 giorni fa
La Croce Rossa ha preso in consegna da Hamas un nuovo ostaggio
Si tratta di un israelo-americano di 21 anni, soldato dell'esercito israeliano.

Hamas ha consegnato agli operatori della Croce Rossa l'ostaggio con cittadinanza americana e israeliana Edan Alexander, 21 anni, a nord della città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. È il primo soldato delle Forze di difesa israeliane (Idf), maschio e in vita, rapito il 7 ottobre 2023, ad essere liberato.

4 giorni fa
Hamas, "rilasciamo l'ostaggio USA Edan Alexander"
L'annuncio è ufficiale e arriva in seguito alle trattative con gli Stati Uniti avvenute nei giorni scorsi.

Hamas ha annunciato ufficialmente che rilascerà il rapito israelo-americano Edan Alexander, in seguito alle trattative con gli Stati Uniti avvenute nei giorni scorsi. L'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff ha informato i genitori del giovane. Il rilascio dell'ultimo rapito ancora in vita con cittadinanza americana sarebbe un omaggio da parte dell'organizzazione terroristica all'arrivo del presidente Donald Trump in Medio Oriente.

4 giorni fa
Netanyahu, "Hamas forse rilascia rapito USA in omaggio a Trump"
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano durante una discussione riservata presso la Commissione degli affari esteri e sicurezza della Knesset.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato in una discussione riservata presso la Commissione affari esteri e sicurezza della Knesset che non si può escludere che Hamas rilasci l'ostaggio israelo-americano Idan Alexander nei prossimi giorni come omaggio al presidente degli Stati Uniti Donald Trump in visita in Medio Oriente.

6 giorni fa
Hamas diffonde un video di due ostaggi israeliani
Si tratterebbe di Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, rapiti in Israele durante l'attacco del 7 ottobre 2023.

L'ala armata di Hamas ha diffuso un video di due ostaggi israeliani a Gaza, in cui uno di loro invoca la fine della guerra nei territori palestinesi. I media israeliani hanno identificato i due uomini nel video, che dura poco più di tre minuti, come Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, rapiti in Israele durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Non è chiara la data in cui il video è stato registrato.

6 giorni fa
"Trump riconoscerà lo Stato della Palestina"
Lo riporta la stampa, aggiungendo che l'annuncio è atteso nei prossimi giorni.

Secondo fonti diplomatiche dei paesi del Golfo persico il presidente americano Donald Trump sarebbe pronto ad annunciare il riconoscimento dello Stato della Palestina. Lo riporta il "Jerusalem Post", ricordando come da giorni circolino le voci di una grande e imminente annuncio da parte del presidente americano atteso nei prossimi giorni in Medio Oriente dove parteciperà anche al summit dei paesi del Golfo ospitato dall'Arabia Saudita. Negli ultimi giorni diversi media statunitensi hanno parlato della frustrazione di Trump per la linea portata avanti dall'alleato israeliano Benyamin Netanyahu, con il quale sarebbe calato il gelo.

"Cambierà l'equilibrio dei poteri"

"Il presidente Trump - affermano le fonti - farà una dichiarazione riguardo allo Stato della Palestina e il riconoscimento da parte dell'America, sottolineando come uno Stato della Palestina si stabilirà senza la presenza di Hamas". La fonte - riporta sempre il "Jerusalem Post" - aggiunge che "se un annuncio del riconoscimento americano dello Stato di Palestina ci sarà, sarà la dichiarazione più importante che cambierà l'equilibrio dei poteri in Medio Oriente".

9 giorni fa
La Svizzera si dice allarmata dagli ultimi sviluppi a Gaza
Lo ha dichiarato il Dfae su X.

La Svizzera è allarmata dagli ultimi sviluppi a Gaza, ha dichiarato oggi su X il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), che chiede il rispetto del diritto internazionale. Il diritto internazionale umanitario vieta l'annessione di territori occupati e lo sfollamento della popolazione, scrive il DFAE, aggiungendo che gli aiuti umanitari devono poter raggiungere la popolazione civile. Il DFAE ribadisce che la Svizzera chiede il "pieno rispetto" del diritto internazionale, l'immediato ritorno al cessate il fuoco e la liberazione di tutti gli ostaggi. Ieri il governo israeliano ha annunciato una nuova campagna militare per "conquistare" la Striscia di Gaza e sfollare massicciamente la popolazione.

10 giorni fa
Il raid in Yemen? "Una risposta all'attacco degli Houthi"
Lo afferma l'esercito israeliano.

L'Idf conferma di aver effettuato attacchi aerei in Yemen poco fa, affermando che si tratta di una risposta all'attacco missilistico degli Houthi di ieri all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e ad altri attacchi precedenti. Secondo l'esercito, gli attacchi condotti dai caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno preso di mira le infrastrutture degli Houthi lungo la costa dello Yemen, tra cui il porto di Hodeida e una fabbrica di cemento nei pressi della vicina città di Bajil, a circa 2.000 chilometri da Israele. L'Idf sottolinea che il porto di Hodeidah viene utilizzato dagli Houthi "per il trasferimento di armi iraniane, equipaggiamento militare e altri scopi terroristici".
La fabbrica di cemento di Bajil "rappresenta un'importante risorsa economica per il regime terroristico degli Houthi ed è utilizzata per costruire tunnel e infrastrutture militari", afferma l'esercito, aggiungendo che gli attacchi "rappresentano un duro colpo per l'economia del regime e per il suo rafforzamento militare". Si tratta del sesto attacco israeliano in Yemen dall'inizio della guerra, e il primo da gennaio. L'Idf aveva smesso di rispondere al fuoco di missili e droni degli Houthi contro Israele perchè gli Stati Uniti da un mese e mezzo hanno lanciato una massiccia campagna aerea contro il gruppo sostenuto dall'Iran.

10 giorni fa
Israele sgancia 50 bombe in Yemen e distrugge il porto di Hodeida
Dall'inizio della guerra in Medio Oriente, è il sesto attacco dell'esercito israeliano in Yemen.

Una fonte della sicurezza israeliana ha riferito ai media locali che i caccia dell'Idf "hanno sganciato 50 bombe, distrutto il porto di Hodeida e gli impianti di produzione di cemento che venivano utilizzati per la produzione di armi. Questo è un attacco molto forte, e non sarà l'ultimo. I giochi sono finiti", ha detto. Nel porto sono arrivate per anni le armi inviate agli Houthi dall'Iran. Dall'inizio della guerra a Gaza e degli attacchi degli Houthi, questo è il sesto attacco dell'Idf in Yemen.

11 giorni fa
"Sono allarmato dal piano israeliano di conquistare Gaza"
È il pensiero di Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu.

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è "allarmato" dal piano israeliano di "conquistare" Gaza. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq. Il segretario generale Onu, ha spiegato il portavoce, "è allarmato da queste notizie sui piani israeliani di espandere le operazioni terrestri e prolungare la sua presenza militare a Gaza. Ciò porterà inevitabilmente a innumerevoli altre morti civili e a ulteriore distruzione nella Striscia". Quindi il portavoce ha ribadito che Gaza è "parte integrante di un futuro Stato palestinese".

11 giorni fa
"Siamo alla vigilia di un'invasione massiccia a Gaza"
Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha pubblicato un nuovo video in cui risponde a domande poste dal suo ufficio stampa in cui fa riferimento alla decisione di non istituire una commissione statale d'inchiesta sul 7 ottobre.  "Dobbiamo farlo, ma alla fine della guerra. Siamo alla vigilia di un'invasione massiccia di Gaza, secondo le raccomandazioni dello Stato maggiore. Poi la esamineremo, e sarà necessario un esame politico, a partire dal primo ministro e dallo staff. Lo esigo. Perché ciò accada, è necessario che si tratti di una commissione accettabile per l'intera opinione pubblica", ha detto. Il primo ministro, nel video pubblicato su X, ha dichiarato che ieri sera il gabinetto è rimasto riunito fino a tardi: "Abbiamo deciso, su consiglio del capo di stato maggiore, un'azione intensa per la sconfitta di Hamas, che ci aiuterà anche nella liberazione degli ostaggi". E ha aggiunto, "la popolazione della Striscia sarà spostata per proteggerla". "Non entreremo nei dettagli, ma abbiamo discusso a lungo su cosa fare per gli ostaggi e per la vittoria. Una cosa è chiara: non ci saranno più ingressi e uscite, non ci saranno più incursioni (di Hamas in Israele)".

11 giorni fa
Gli Houthi annunciano nuovo attacchi contro scali israeliani
I ribelli dello Yemen hanno chiesto alle compagnie aeree di cancellare i voli.

Poche ore dopo che un missile lanciato dal loro territorio ha brevemente interrotto il traffico aereo presso l'aeroporto principale di Israele, gli Houthi hanno fatto sapere che prenderanno "di mira gli aeroporti israeliani", invitando le compagnie aeree a "cancellare i loro voli". "Le forze armate yemenite prenderanno di mira gli aeroporti (israeliani), in particolare quello di Lod, chiamato Ben Gurion", vicino a Tel Aviv, ha dichiarato in una nota il portavoce militare, Yayha Saree, invitando "tutte le compagnie aeree internazionali a prendere in considerazione questa dichiarazione dal momento in cui è stata annunciata e pubblicata, cancellando i loro voli verso gli aeroporti nemici" in Israele.

I bombardamenti USA

Gli Houthi hanno inoltre affermato che una decina di attacchi attribuiti agli Stati Uniti hanno preso di mira la capitale Sana'a e le aree circostanti, in un momento in cui Washington conduce una campagna di bombardamenti quasi quotidiana contro il gruppo armato filoiraniano. Secondo l'agenzia di stampa ribelle Saba, "due attacchi nemici statunitensi hanno preso di mira Arbaeen Street" a Sana'a e "un altro la strada dell'aeroporto". Saba aveva già segnalato due precedenti attacchi attribuiti ad "aggressione americana" e altri sette raid nei pressi della capitale.

12 giorni fa
Missile a Tel Aviv, soppressi i voli Swiss da Zurigo fino a martedì
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La compagnia offre ai propri clienti il completo rimborso del biglietto oppure una nuova prenotazione senza costi aggiuntivi qualora si decida di optare per un futuro collegamento verso la capitale israeliana.

A seguito del missile caduto nei pressi dell'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, la compagnia elvetica Swiss ha deciso di non effettuare più alcun volo verso lo scalo internazionale fino a martedì prossimo. Lo ha annunciato il vettore di bandiera in un comunicato diramato nel primo pomeriggio, precisando che i propri collaboratori presenti nella città israeliana stanno bene.  

Le possibilità

I passeggeri interessati verranno informati e avvisati in caso siano disponibili voli alternativi. Swiss offre ai propri clienti il completo rimborso del biglietto oppure una nuova prenotazione senza costi aggiuntivi qualora si decida di optare per un futuro collegamento verso la capitale israeliana.

Caos dei voli

Ita Airways, Brussels Airlines, Air France e Lufthansa si sono nel frattempo aggiunte alle compagnie aeree che hanno cancellato i voli per Israele. Un aereo della British Airways è rimasto bloccato a terra a Londra per due ore e non è chiaro se il volo sarà garantito. Anche Air Europe ha annunciato la cancellazione di tutti i suoi voli per Israele. Un aereo della compagnia era sulla pista di decollo da Madrid, ma è stato cancellato, mentre un velivolo della Air India diretto in Israele da Nuova Delhi ha fatto ritorno in patria dopo aver sorvolato i cieli della Giordania.

12 giorni fa
Missile dallo Yemen sull'area dell'aeroporto di Tel Aviv, feriti e panico al terminal 3
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I decolli e gli atterraggi sono sospesi e il traffico ferroviario alla stazione dell'aeroporto e sulle linee per Gerusalemme e Modin è stato temporaneamente soppresso. L'attacco è stato rivendicato dagli Houthi.

Un missile balistico lanciato dallo Yemen ha colpito l'area interna al perimetro dell'aeroporto di Tel Aviv. Lo riferisce l'Idf, specificando che la difesa aerea non è riuscita a intercettare il razzo. Sei persone sono rimaste ferite e sono state trasferite in ospedali del centro di Israele. Secondo Magen David Adom, il servizio di emergenza medica israeliano, un uomo sulla cinquantina ha riportato traumi agli arti, mentre due donne, di 54 e 38 anni, sono state colpite dall'onda d'urto. Un uomo 64enne è stato lievemente contuso da un oggetto volato dal punto d'impatto, mentre altre due donne, di 22 e 34 anni, sono rimaste ferite mentre correvano verso un rifugio. Altre due persone sono state curate per attacchi d'ansia.

"Un forte boato"

I testimoni raccontano di un forte boato che ha scatenato scene di panico tra le persone che stavano entrando al terminal 3 dell'aeroporto e che non hanno fatto in tempo a raggiungere le aree protette.  

Chiuso l'aeroporto

L'aeroporto Ben Gurion, riaperto per pochi minuti dopo lo schianto del missile, é stato nuovamente chiuso. I decolli e gli atterraggi sono sospesi, e contemporaneamente le ferrovie hanno comunicato che il traffico ferroviario alla stazione dell'aeroporto e sulle linee per Gerusalemme e Modin è stato temporaneamente soppresso. La polizia chiede di non avvicinarsi all'aeroporto. Non è ancora chiaro se dentro il perimetro sia esploso l'intero razzo balistico o solo una parte.

Voli cancellati

Dopo l'attacco missilistico Air Europe ha annunciato la cancellazione di tutti i suoi voli per Israele. Un aereo della compagnia era sulla pista di decollo da Madrid, ma è stato cancellato. Lo stesso ha fatto Swiss, che ha annullato oggi il suo collegamento da Zurigo per Israele. La portavoce del vettore di bandiera, Meike Fuhlrott, ha confermato la cancellazione del volo all'agenzia Keystone-ATS. Il volo Swiss per Tel Aviv avrebbe dovuto decollare da Zurigo alle 11.50 e atterrare nella città israeliana alle 17 ora locale (16 ora svizzera). Anche Air Europe ha annunciato la cancellazione di tutti i suoi voli per Israele. Un aereo della compagnia era sulla pista di decollo da Madrid, ma è stato cancellato. Un aereo della Air India diretto in Israele da Nuova Delhi ha fatto ritorno in India, dopo aver sorvolato i cieli della Giordania.

La rivendicazione degli Houthi

Un alto funzionario degli Houthi, Muhammad al-Bahiti, ha dichiarato all'emittente qatariota al Araby che "l'attacco all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è la prova della capacità del gruppo di colpire siti importanti all'interno di Israele".





14 giorni fa
"A Gaza gli aiuti umanitari sono sull'orlo del collasso"
Lo afferma la Croce Rossa.

L'intervento umanitario a Gaza è "sull'orlo del collasso totale": lo afferma la Croce Rossa. Le operazioni umanitarie a Gaza sono sull'orlo del collasso, ha ammonito oggi il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr). "Se gli aiuti umanitari non riprenderanno immediatamente, il Comitato Internazionale della Croce Rossa non avrà più cibo, medicine e beni essenziali per continuare molti dei suoi programmi a Gaza", afferma un comunicato del Cicr diffuso oggi da Ginevra. Sei settimane di intense ostilità, unite a due mesi di blocco totale degli aiuti umanitari, hanno privato i civili dei mezzi necessari per sopravvivere, aggiunge la nota.

14 giorni fa
Attacchi israeliani su Gaza, oltre 30 morti
L'ultimo è stato sferrato contro il campo profughi di Bureij.

Salgono ad almeno trentuno le persone uccise a seguito degli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente televisiva Al Jazeera sul suo sito. L'esercito israeliano continua da giorni a portare avanti i suoi attacchi. L'ultimo è stato sferrato contro il campo profughi di Bureij, dove cinque persone sono state uccise. Secondo una fonte medica, i morti sarebbero almeno sette. L'esercito israeliano ha dal canto suo annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. "Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo", ha scritto l'esercito israeliano su Telegram. Questa mattina il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno rilasciato una dichiarazione congiunta confermando che Israele ha attaccato un obiettivo vicino al palazzo presidenziale a Damasco: "Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo alle truppe siriane di spostarsi a sud di Damasco o di rappresentare una minaccia per la comunità drusa".

20 giorni fa
Hamas propone la liberazione di tutti gli ostaggi e 5 anni di tregua
Lo ha detto un alto funzionario della milizia islamica.

Il movimento islamista Hamas al potere a Gaza propone di liberare tutti gli ostaggi israeliani ancora nella Striscia e si dice disposto a cinque anni di tregua in cambio della fine della guerra. Lo ha detto un alto funzionario della milizia islamica all'agenzia di stampa France-Presse (Afp).

20 giorni fa
Trump: "Ho convinto Netanyahu a far passare gli aiuti a Gaza"
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Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, è stato chiesto a Trump se durante la sua telefonata con Netanyahu di questa settimana, fossero emerse preoccupazioni circa l'accesso agli aiuti umanitari. Alla domanda su come abbia risposto Netanyahu, Trump ha risposto: "l'ha presa bene".

Donald Trump ha detto di aver spinto il premier israeliano Benjamin Netanyahu a consentire l'ingresso di cibo e medicine nella devastata Striscia di Gaza, dove nessun aiuto è stato consegnato dal 2 marzo dopo che Israele ha annunciato che non avrebbe consentito l'ingresso di beni e rifornimenti finché Hamas non avesse rilasciato tutti gli ostaggi rimasti. Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, è stato chiesto a Trump se durante la sua telefonata con Netanyahu di questa settimana, fossero emerse preoccupazioni circa l'accesso agli aiuti umanitari. "Si è parlato di Gaza e ho detto: 'Dobbiamo essere buoni con Gaza... Quella gente sta soffrendo'", ha riferito Trump. Alla domanda se avesse sollevato la questione dell'apertura di punti di accesso per gli aiuti a Gaza, Trump ha risposto "lo stiamo facendo". "Ce ne occuperemo. C'è un enorme bisogno di medicine, cibo e medicinali, e ce ne stiamo occupando", ha detto. Alla domanda su come abbia risposto Netanyahu, Trump ha risposto: "l'ha presa bene".

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