
"I colloqui indiretti tra Hamas e Israele per un cessate il fuoco a Gaza sono bloccati dalla volontà di Israele di mantenere le truppe nel territorio". Lo hanno riferito all'Afp due fonti palestinesi a conoscenza del dossier. "I negoziati a Doha stanno incontrando una battuta d'arresto e complesse difficoltà a causa dell'insistenza di Israele nel presentare una mappa del ritiro che in realtà è una mappa di redistribuzione e riposizionamento dell'esercito israeliano, piuttosto che un vero e proprio ritiro", ha affermato una fonte. Israele - secondo un'altra fonte - vuole "impedire l'accordo per continuare la guerra di sterminio".
Ancora vittime
Intanto, almeno 16 palestinesi, tra cui diverse donne e bambini, sono stati uccisi e altri feriti in attacchi aerei israeliani che hanno colpito diverse zone della Striscia di Gaza nelle prime ore di oggi, secondo fonti mediche citate dall'agenzia palestinese Wafa. Ieri almeno 30 persone hanno perso la vita nella Striscia, secondo la Difesa civile palestinese, in gran parte nel tentativo di procacciarsi aiuti alimentari.
Idf: "Smantellata una cellula terroristica"
L'esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato di aver smantellato "una cellula terroristica" a Khan Younis nei giorni scorsi, sequestrando armi ed equipaggiamento militare e distruggendo un tunnel lungo circa un chilometro. Ha inoltre annunciato l'uccisione di un leader della Jihad islamica, Fadl Abu al-Ata, a Shujaiya, a est di Gaza City, nonché di un altro combattente del gruppo armato palestinese. Secondo l'esercito, Fadl Abu al-Ata avrebbe coordinato "numerose incursioni" contro le truppe israeliane e partecipato all'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, che ha scatenato la guerra.