Estero
Guerra in Ucraina, cos’è successo oggi
Immagine Shutterstock
Immagine Shutterstock
Redazione
3 anni fa
Il tredicesimo giorno di conflitto è stato fatto di bombe e civili in fuga. Biden ha deciso l’embargo su petrolio e gas russo

Oltre un milione di bambini sono scappati dall’Ucraina. Una buia prima volta nella storia. A scriverlo su Twitter è James Elder, portavoce dell’Unicef. Intanto, secondo l’altro commissariato delle nazioni unite per i rifugiati, in due settimane di guerra i profughi hanno sfondato quota due milioni.

A Sumy, cittadina nel nord est ucraino, dopo una notte di attacchi aerei costati la vita a nove civili di cui almeno due bambini, in mattinata sono scattate le operazioni di evacuazione. Quelli che si vedono nelle immagini diffuse dai media internazionali sono i pullman della Croce Rossa pronti a trasportare le persone in fuga a Poltava, a circa 150 chilometri a Sud. Il corridoio umanitario, confermato sia dal governo ucraino che dalla Russia, avrebbe dovuto essere aperto fino alle 21 di questa sera ora di Mosca.

Ma l’evacuazione è stata interrotta nel primo pomeriggio “a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici”. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto sono state rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi. Le forze armate russe invece hanno confermato di aver dichiarato un cessate il fuoco e di aver aperto i corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol a partire dalle 10.00, ora di Mosca. Lo riporta l’agenzia Interfax.

Sul fronte interno un appello alla resa dell’Ucraina è arrivato dall’ex presidente ucraino, il filorusso Viktor januchovich. Secondo i media russi avrebbe chiesto al presidente Zelensky di mettere da parte l’orgoglio e fermare lo spargimento di sangue. Il presidente ucraino ha dichiarato alla ABC di essere pronto al dialogo, ma non alla capitolazione. Per la prima volta, insomma, Zelensky ha aperto ad un compromesso sul futuro di territori come la Crimea e il Donbass. Ma la notizia destinata a guadagnarsi le prime pagine resta l’embargo deciso dal presidente americano su petrolio e gas russo. Uno stop che prescinde da quello che sarà l’atteggiamento degli alleati europei notoriamente divisi sul tema.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata