
Con l'attacco ai siti nucleari iraniani gli USA "hanno varcato la linea rossa": lo ha detto il ministro degli esteri di Teheran, Seyed Abbas Araghchi, in conferenza stampa a Istanbul a margine del summit dell'Organizzazione della conferenza islamica (OIC). "Non importa quanti danni siano stati arrecati. Attaccare una struttura nucleare è di per sé una violazione imperdonabile del diritto internazionale e deve essere condannata", ha detto il ministro degli Esteri iraniano, rispondendo alle domande dei giornalisti.
I colloqui di ieri
"Ieri, ho avuto dei colloqui con alcuni ministri degli esteri della regione, quasi tutti loro sono molto preoccupati e interessati a svolgere un ruolo nel porre fine all'aggressione di Israele. Avevano menzionato un possibile attacco degli Usa, ma ieri si è parlato di come fermare l'aggressione di Israele", ha proseguito. "Certamente, la porta alla diplomazia deve sempre rimanere aperta, ma non è questa la situazione ora. Il mio Paese è sotto attacco, sotto aggressione e dobbiamo rispondere, sulla base del legittimo diritto all'autodifesa e lo faremo fino a quando sarà necessario", ha aggiunto.
Diplomazia "fatta saltare"
Gli Stati Uniti e Israele hanno "deciso di far saltare" la diplomazia lanciando attacchi contro i siti nucleari dell'Iran: ha dichiarato Araghchi. "Stavamo negoziando (sul programma nucleare iraniano, ndr) con gli Stati Uniti quando Israele ha deciso di far saltare questa diplomazia", ha affermato Araghchi, aggiungendo che quando l'Iran stava parlando con i Paesi dell'Ue, "gli Stati Uniti hanno deciso, a loro volta, di far saltare questa diplomazia". Reagendo alle richieste europee affinché l'Iran tornasse al tavolo delle trattative, ha affermato: "Come potrebbe l'Iran tornare a qualcosa che non ha mai abbandonato, per non parlare del fatto che non ha mai distrutto?".
"Rappresaglie senza limiti se colpite Khamenei"
L'Iran è anche pronto a scatenare rappresaglie asimmetriche "senza limiti e senza restrizioni" di sorta laddove gli USA dovessero prendere di mira l'86enne ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Repubblica Islamica. L'avvertimento, dopo gli attacchi americani delle ultime ore contro tre impianti nucleari iraniani, viene da "un alto funzionario" di Teheran citato in forma anonima dal sito della Reuters. Si tratta "della più rossa delle linee rosse", ha ammonito la fonte, aggiungendo che "qualunque mossa contro il supremo leader chiuderebbe la porta a ogni negoziato e innescherebbe una risposta senza limiti e senza restrizioni".