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Giudice canadese autorizza forza contro manifestanti
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
La protesta di autotrasportatori che si oppongono alle norme anti-Covid sta paralizzando il commercio fra Canada e Stati Uniti

Un giudice canadese ha ordinato la rimozione dei blocchi al trasporto al confine fra Canada e Usa. Il giudice Geoffrey Marawetz ha assicurato alla polizia il permesso di rimuovere anche con la forza i manifestanti che bloccano i corridoi commerciali fra i due paesi.

Tutte le opzioni “sono sul tavolo” per mettere fine alla protesta dei camion che ha paralizzato Ottawa e chiuso le principali arterie al confine fra Canada e Stati Uniti, ha affermato ieri sera il premier canadese Justin Trudeau, sottolineando comunque come l’intervento dell’esercito per sbloccare le strade è solo un’ipotesi di ultima istanza. Le proteste vanno avanti da giorni e sono contro le restrizioni imposte per il Covid.

“Ne risentiamo anche noi”
“Le aziende e i lavoratori americani” stanno risentendo “seriamente” degli effetti del blocco dei camion al confine fra Canada e Stati Uniti, ha indicato dal canto suo la Casa Bianca, riferendo della conservazione telefonica fra Trudeau e il presidente Usa Joe Biden. “I due leader si sono detti d’accordo sul fatto che le azioni di singoli individui nel bloccare i trasporti e il commercio fra i due paesi sta avendo un significativo impatto diretto sulle vite dei cittadini”, ha aggiunto la Casa Bianca.

Ancora in centinaia
Qualche ora dopo l’ingiunzione del giudice che ha ordinato ai manifestanti di sgomberare l’Ambassador Bridge tra il Canada e gli Stati Uniti centinaia di persone - tra le quali famiglie con bambini - stavano ancora protestando contro le misure anti-Covid imposte dal governo di Ottawa. Lo scrive il Guardian.

300 milioni al giorno
Trudeau ha assicurato agli Stati Uniti che avrebbe risolto in tempi brevi una crisi che sta costando al commercio tra i due pesi circa 300 milioni di dollari al giorno. Ma nonostante l’ingiunzione sia entrata in vigore alle 19 ore locali, all’1.30 del mattino c’erano ancora manifestanti sul ponte, il principale corridoio di traffico tra Canada e Usa. Molti sventolavano la bandiera canadese, altri hanno sparato fuochi d’artificio. Gli agenti di polizia, dispiegati in un parcheggio vicino all’ingresso dell’Ambassador Bridge, hanno distribuito volantini sulle multe che rischiano dall’entrata in vigore dello stato d’emergenza proclamato in Ontario.

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