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Giorno di votazioni in Francia e Italia
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Nei due paesi i cittadini sono chiamati alle urne per esprimersi su elezioni e referendum

Giorno di elezioni in Francia e in Italia quest’oggi. Nella penisola si vota per le amministrative e per il referendum sulla giustizia. I “cugini” voteranno invece per le legislative, che vedranno un testa a testa tra la formazione politica di Macron e la sinistra di Mélenchon.

Il testa a testa e l’entusiasmo della sinistra
In Francia, gli ultimi aggiornamenti parlano di un testa a testa tra la gauche di Nupes, guidata da Jean-Luc Mélenchon, e Ensemble! di Macron. Secondo le ultime proiezioni Ipsos, entrambi si attesterebbero al 25.2% delle preferenze. Nel primo mandato di Macron, il governo - compresi gli alleati centristi del MoDem - godeva di una maggioranza molto larga, 341 seggi.
“Questa sera lancio un appello al popolo, saremo presenti in oltre 500 circoscrizioni nel 2/o turno, riversatevi sulle urne domenica prossima con le vostre schede in mano”: così, un Jean-Luc Mélenchon visibilmente emozionato, ha salutato i risultati del primo turno delle presidenziali. “Il partito presidenziale è stato battuto, è la prima volta che un presidente vince e non riesce a confermare la vittoria dopo 2 mesi alle legislative”, ha detto il leader di Nupes, la coalizione della gauche.

Votazioni ancora in corso nella Penisola
In Italia, le urne rimarranno aperte fino alle 23. Per i risultati delle elezioni, che eleggeranno i sindaci e le amministrazioni di 978 comuni. Si vota anche per il referendum sulla giustizia, che però quasi sicuramente non raggiungerà il quorum richiesto del 50%+1.

Astensionismo record
In entrambi i casi il dato che balza all’occhio è quello che riguarda l’affluenza al voto. Come riportato da Repubblica, il dato per la Francia si attesta alla cifra record (in negativo) del 47%. Dati preoccupanti anche per la Penisola, con una partecipazione al voto che ha toccato poco meno del 40% per le elezioni amministrative e il 13% per il referendum della giustizia. Inoltre, ha fatto discutere l’assenza di numerosi presidenti di sezione a Palermo, che ha causato la mancata apertura dei seggi, ritardando l’inizio della raccolta dei voto nella città siciliana. Il ministro dell’interno Lamorgese ha definito tutto ciò “gravissimo, una assoluta mancanza di rispetto per le istituzioni”.

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