Live Crisi in Medio Oriente
"Hamas pronta a dare potere a un comitato palestinese"
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3 giorni fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
3 ore fa
Rinvenuto a Vienna arsenale legato ad Hamas "per colpire in Europa"
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Cinque pistole e dieci caricatori sono stati trovati in una valigia e immediatamente sequestrati. Secondo lo stato attuale delle indagini, i principali obiettivi di questi attacchi erano istituzioni israeliane o ebraiche.

È stato trovato "un deposito di armi in un locale a Vienna", che si ritiene "appartenere alle operazioni estere di Hamas". Si sospetta inoltre che le armi siano state "introdotte in vista di potenziali attacchi terroristici in Europa" contro "istituzioni israeliane o ebraiche". Lo riporta, in una nota, il ministero dell'Interno austriaco. "Cinque pistole e dieci caricatori sono stati trovati in una valigia e immediatamente sequestrati", precisa, sottolineando che le indagini durate diverse settimane su un'organizzazione terroristica globale legata ad Hamas hanno portato anche all'arresto a Londra di un 39enne britannico.

Le indagini

La Direzione per la Sicurezza dello Stato e l'Intelligence (DSN) - si legge nella nota del ministero sul suo sito - "sta conducendo da diverse settimane indagini approfondite e coordinate a livello internazionale su un'organizzazione terroristica attiva a livello globale con legami con Hamas. L'indagine ha portato al sospetto che un gruppo abbia introdotto armi in Austria per accumularle in vista di potenziali attacchi terroristici in Europa. Secondo lo stato attuale degli accertamento , i principali obiettivi di questi attacchi erano istituzioni israeliane o ebraiche in Europa".

8 ore fa
L'esercito israeliano: "Al via i raid contro Hezbollah nel sud del Libano"
Lo ha annunciato l'Idf.

L'Idf ha annunciato di aver avviato una serie di attacchi contro obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Libano, a seguito degli avvisi di evacuazione inviati ai residenti di tre villaggi dell'area. Secondo fonti libanesi, i raid hanno colpito un edificio nel villaggio di Aita al-Jabal e un altro nel villaggio di Tir Debba. Secondo il media libanese L'Orient Le Jour, le Forze di difesa israeliane hanno compiuto un raid aereo anche sulla località di Taybeh. In precedenza l'Idf aveva avvertito i residenti dei tre villaggi di imminenti attacchi contro "le infrastrutture militari terroristiche di Hezbollah" per contrastare i tentativi della milizia libanese di "ricostruire le sue attività nella zona". L'avviso, pubblicato dal portavoce militare in lingua araba e corredato di mappe, invita i residenti degli edifici segnalati "utilizzati da Hezbollah" ad "evacuarli immediatamente e allontanarsi di almeno 500 metri" per evitare rischi alla propria sicurezza.

13 ore fa
Libano, Hezbollah: "Non negoziamo con Israele"
La dichiarazione è arrivata dopo che Israele ha avvertito che potrebbe intensificare le operazioni in Libano contro Hezbollah.

L'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista Hezbollah ha affermato di avere il diritto di difendersi da Israele e ha respinto la prospettiva di qualsiasi negoziato politico tra il Libano e il suo vicino meridionale. La dichiarazione è arrivata dopo che Israele ha avvertito che potrebbe intensificare le operazioni in Libano contro Hezbollah, con il primo ministro Benyamin Netanyahu che lo accusa di riarmo. "Riaffermiamo il nostro legittimo diritto (...) a difenderci da un nemico che impone la guerra al nostro paese e non cessa i suoi attacchi", ha indicato Hezbollah, respingendo "qualsiasi negoziato politico" tra Libano e Israele.

Idf pronto all'offensiva contro Hezbollah

Intanto, stando al canale televisivo israeliano Channel 12 (Keshet 12), Israele si starebbe proprio preparando all'eventualità di essere chiamato a un altro round di scontri contro Hezbollah. L'emittente ricorda che ieri, stando a proprie informazioni, l'esercito (Idf) si stava preparando a un'azione in Libano con l'obiettivo di indebolire l'organizzazione terroristica e indurla, insieme al governo libanese, a firmare un accordo stabile con Israele. L'Idf si sta preparando all'eventualità di entrare presto in combattimento. "Esistono già dei piani", hanno dichiarato alti funzionari israeliani prima della riunione del gabinetto politico di sicurezza prevista oggi alle 18.00, le 17.00 in Svizzera. Sempre secondo la testata israeliana, la nuova mossa è stata elaborata in dialogo e coordinamento con gli Stati Uniti. Gli americani hanno trasmesso un messaggio chiaro ai libanesi: raggiungere un accordo e disarmare Hezbollah. Senza una soluzione del genere, gli Stati Uniti sosterrebbero un'azione militare israeliana. Solo una settimana fa, l'inviato statunitense Tom Barak aveva chiarito: "Il Libano non ha tempo, deve disarmarsi rapidamente".

un giorno fa
Hamas: "Oggi consegneremo il corpo di un altro ostaggio"
Lo hanno annunciato le brigate Ezzedine al-Qassam.

Le brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, "consegneranno il corpo di un prigioniero israeliano trovato nel quartiere di Shujaiya, a est di Gaza City, alle 21:00 ora di Gaza" (le 20:00 in Svizzera). Lo ha annunciato il gruppo. Dei 28 ostaggi deceduti che Hamas ha accettato di consegnare a Israele in base all'accordo, ne sono stati finora restituiti 21.


un giorno fa
Da Berna un sostegno immediato al piano di pace targato USA per il Medio Oriente
© CdT/Archivio
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L'esecutivo federale è stato informato dal Dfae riguardo alle misure adottate per sostenere, a breve termine, il piano di pace statunitense per il Medio Oriente e ha deciso di sostenerlo mettendo a disposizione le sue competenze tecniche nei settori del diritto internazionale umanitario, del disarmo e dello sminamento, così come di potenziare il suo aiuto umanitario a Gaza.

Il Consiglio federale sostiene con misure immediate il piano di pace statunitense in 20 punti per il Medio Oriente. Lo ha deciso nella sua seduta odierna dopo essere stato informato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in merito. La Svizzera mette a disposizione le sue competenze tecniche nei settori del diritto internazionale umanitario, del disarmo e dello sminamento e potenzia il suo aiuto umanitario a Gaza. Berna intende inoltre contribuire a rafforzare l'Autorità palestinese, precisa una nota dell'esecutivo.

I dettagli

Il DFAE stanzia 20 milioni di franchi supplementari per sostenere in modo mirato il processo di stabilizzazione in Medio Oriente. Verranno immediatamente messi a disposizione 10 milioni per l'aiuto umanitario a Gaza sotto forma di contributi all'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e alla Mezzaluna Rossa Palestinese, tramite l'intermediario della Croce Rossa Svizzera. Allo stesso tempo Berna lancia un appello per la riapertura del corridoio umanitario giordano, essenziale per la consegna degli aiuti a Gaza. La Confederazione contribuirà con altri 10 milioni a portare avanti le riforme dell'Autorità palestinese, in particolare nei settori della giustizia, dell'amministrazione e dei diritti politici, con l'obiettivo di gettare basi solide per un futuro Stato palestinese.

Il team di esperti

Inoltre la Svizzera invierà quattro esperti temporaneamente al Civil-Military Coordination Center diretto dagli USA a Kiryat Gat, in Israele. Essi metteranno a disposizione le loro competenze in aiuto e diritto umanitario, disarmo e sminamento. Dal cessate il fuoco del 10 ottobre 2025 si registrano progressi con liberazione di ostaggi e un maggiore afflusso di aiuti, seppur insufficienti, sottolinea la nota.

Il piano Usa

Il piano in 20 punti degli Stati Uniti - ricorda il Consiglio federale - mira a porre fine alla guerra a Gaza e a offrire una prospettiva di pace duratura in Medio Oriente. È complementare alla Dichiarazione di New York, adottata nel settembre del 2025 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e sostenuta dalla Svizzera. Ai sensi di tale dichiarazione, i Paesi sono tenuti ad adoperarsi per mettere fine al conflitto, ripudiare il terrorismo, attuare la soluzione a due Stati e garantire un'integrazione regionale basata sul diritto internazionale.



2 giorni fa
L'esercito israeliano riceve dalla croce rossa il corpo di un ostaggio
Il corpo era stato consegnato al Comitato internazionale della Croce Rossa da Hamas nella città di Gaza.

Le truppe dell'esercito israeliano (IDF) nella Striscia di Gaza hanno ricevuto dal Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) una bara con il corpo di un ostaggio deceduto, che era stata ritirata dal CICR da Hamas nella città di Gaza. Lo riferisce il "Times of Israel". Secondo il giornale israeliano, l'IDF ispezionerà la bara prima di avvolgerla nella bandiera israeliana e tenere una breve cerimonia guidata da un rabbino militare. I resti saranno poi trasportati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione.

2 giorni fa
Idf: "Il corpo di un ostaggio consegnato al CICR"
Lo ha dichiarato l'esercito israeliano.

L'esercito israeliano ha dichiarato che il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha ricevuto i resti di un ostaggio di Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco in corso con Hamas. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, la bara di un ostaggio deceduto è stata trasferita sotto la sua custodia ed è in viaggio verso le truppe dell'IDF nella Striscia di Gaza", ha affermato l'esercito in una dichiarazione.

3 giorni fa
Meno del 5% di Gaza è coltivabile
Lo ha affermato la FAO.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao) ha lanciato l'allarme per una catastrofe umanitaria e agricola senza precedenti nella Striscia di Gaza. Nel suo rapporto annuale, ripreso da Wafa, l'organizzazione ha confermato che meno del 5% dei terreni agricoli rimane coltivabile, dopo che oltre l'80% dei terreni coltivati è stato distrutto dalla guerra israeliana nella Striscia di Gaza.

70% delle zone agricole distrutto

Ha affermato che circa il 70% delle serre agricole è stato completamente distrutto, mentre la maggior parte dei pozzi è stata danneggiata, rendendo l'accesso all'acqua quasi impossibile e portando a un collasso quasi totale del sistema produttivo locale all'interno della Striscia. Il rapporto ha sottolineato che Gaza è diventata completamente dipendente dagli aiuti umanitari per soddisfare il proprio fabbisogno alimentare, avvertendo che le continue restrizioni all'ingresso di forniture agricole e carburante attraverso i valichi porteranno a una carestia diffusa nei prossimi mesi.

90% della popolazione non ha accesso al cibo

L'organizzazione ha aggiunto che il 90% della popolazione di Gaza non ha accesso a cibo sufficiente, osservando che la produzione di ortaggi e cereali è scesa a meno della metà rispetto al suo livello di due anni fa, mentre il settore della pesca ha subito gravi distruzioni e continue restrizioni che ne hanno impedito il normale funzionamento. La Fao ha classificato la Striscia di Gaza come una delle quattro peggiori crisi alimentari al mondo per il 2024-2025, insieme a Sudan, Yemen e Afghanistan, chiedendo una risposta urgente e multisettoriale che comprenda sicurezza alimentare, acqua, salute e supporto psicosociale per evitare un completo collasso umanitario nella Striscia.

3 giorni fa
"Due raid israeliani in serata su Gaza City"
Lo riferisce il corrispondente dell'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Israele ha condotto stasera due raid aerei sulla parte orientale di Gaza City. Lo riferisce il corrispondente dell'agenzia di stampa palestinese Wafa, senza precisare se vi siano vittime. Da domenica sera, afferma l'agenzia, sono in corso bombardamenti aerei e di artiglieria israeliani, in particolare a Khan Younis e Gaza City, "provocando morti e feriti tra i civili".

3 giorni fa
"Hamas pronta a dare potere a un comitato palestinese"
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan.

Hamas è "pronta" a consegnare l'amministrazione di Gaza a "un comitato di palestinesi". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. "Nel nostro incontro abbiamo discusso anche della sicurezza e dell'amministrazione di Gaza, Hamas è pronta a trasferirla a un comitato di palestinesi", ha detto Fidan, durante una conferenza stampa, trasmessa dalla tv di Stato Trt, al termine di una riunione su Gaza a Istanbul con gli omologhi di Giordania, Arabia Saudita, Indonesia e Pakistan, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di Emirati Arabi Uniti e Qatar. Fidan aveva incontrato sabato a Istanbul la leadership di Hamas.

4 giorni fa
La Croce Rossa ha preso possesso delle salme dei tre ostaggi
Lo riferisce l'esercito israeliano attraverso un comunicato.

L'esercito israeliano ha annunciato che Hamas ha consegnato le bare contenenti i corpi di tre ostaggi alla Croce Rossa nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che include lo scambio di salme. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, tre bare di ostaggi deceduti sono state trasferite sotto la loro custodia e sono in viaggio verso le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza", si legge in un comunicato dell'esercito israeliano.

4 giorni fa
Hamas: "Consegneremo stasera i corpi di tre ostaggi"
I cadaveri sono stati rinvenuti oggi lungo il percorso di uno dei tunnel nel sud della Striscia di Gaza.

L'ala armata di Hamas ha dichiarato che restituirà i corpi di tre ostaggi israeliani oggi, nell'ambito dello scambio di prigionieri previsto dal cessate il fuoco con Israele nella Striscia di Gaza. "Le Brigate Ezzedine al-Qassam consegneranno i corpi rinvenuti oggi lungo il percorso di uno dei tunnel nel sud della Striscia di Gaza alle 20 ora locale (19 ora svizzera)", si legge nel canale Telegram del gruppo.

4 giorni fa
Hamas chiede un passaggio sicuro per i suoi militanti nascosti oltre la Linea Gialla
Secondo il portale israeliano Ynet, per ora, i funzionari israeliani si oppongono, affermando che Hamas sta cercando di "evacuare" 200 terroristi.

I mediatori stanno collaborando con Hamas e Israele per garantire un "passaggio sicuro" ai terroristi rimasti nascosti nei tunnel oltre la Linea Gialla. Lo riferisce Al Jazeera poco dopo che fonti di Hamas hanno indicato di aver localizzato tre ostaggi deceduti sul lato israeliano della Linea Gialla. Secondo il portale israeliano Ynet, per ora, i funzionari israeliani si oppongono, affermando che Hamas sta cercando di "evacuare" 200 terroristi dalla zona di Rafah sotto il controllo dell'esercito israeliano (Idf). Il sospetto è che anche l'annuncio del ritrovamento dei corpi fosse pianificato per subordinare il loro ritorno al passaggio sicuro dei terroristi.

4 giorni fa
Gaza, i tre corpi di ostaggi sono stati trovati nell'area controllata dell'Idf
I vertici politici israeliani hanno approvato le ricerche sul lato israeliano per consentire ad Hamas un processo di recupero dei corpi più rapido.

L'area in cui Hamas ha affermato di aver trovato tre corpi di ostaggi si trova sul lato israeliano della Linea Gialla, sotto il controllo delle Idf, nella parte orientale di Khan Yunis. Lo riporta Ynet, ribadendo che i vertici politici israeliani hanno approvato le ricerche sul lato israeliano per consentire ad Hamas un processo di recupero dei corpi più rapido rispetto a quello delle Idf, basato su meno informazioni.

4 giorni fa
Hamas cerca i corpi degli ostaggi anche nella zona controllata dell'Idf
Intanto tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e il movimento islamista palestinese Hamas effettueranno oggi due "pattugliamenti congiunti" per cercare i corpi degli ostaggi israeliani nel territorio di Gaza sotto il controllo dell'esercito dello Stato ebraico (Idf), a Khan Yunis e nel quartiere di Shuja'iya, con l'approvazione ufficiale dei vertici politici. Lo riporta la radiotelevisione pubblica israeliana Kan.

Trovate tre vittime israeliane

Intanto fonti di Hamas hanno riferito alla televisione panarabo-saudita al Arabiya che tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis. Israele si sta preparando alla loro restituzione per questa sera, riferisce sempre Kan.

5 giorni fa
Marco Rubio accusa Hamas: "Ruba gli aiuti alla popolazione di Gaza"
Lo scrive su X il segretario di Stato americano, condividendo un filmato che presumibilmente mostra gli agenti di Hamas prendere il controllo di un camion che trasportava aiuti nel nord di Gaza venerdì.

"Hamas continua a privare la popolazione di Gaza degli aiuti umanitari di cui ha disperatamente bisogno. Questo furto mina gli sforzi internazionali a sostegno del piano in 20 punti del presidente Trump per fornire assistenza essenziale a civili innocenti. Hamas è l'ostacolo. Deve deporre le armi e fermare i saccheggi affinché Gaza possa avere un futuro migliore": lo scrive su X il segretario di Stato americano Marco Rubio, condividendo un filmato - ripreso da un drone diffuso dal Comando Centrale Usa - che presumibilmente mostra gli agenti di Hamas prendere il controllo di un camion che trasportava aiuti nel nord di Gaza venerdì.

5 giorni fa
Hamas: "Israele blocca gli aiuti, entrati il 24% di quelli concordati"
Il governo di Gaza ha condannato "l'ostruzionismo dell'occupazione israeliana", accusandola di essere "pienamente responsabile del peggioramento della crisi umanitaria che colpisce oltre 2,4 milioni di persone" nella Striscia.

L'ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che, dal cessate il fuoco in vigore dal 10 ottobre, la media giornaliera di camion commerciali e di aiuti umanitari entrati nella Striscia è stata di 145, pari al 24% delle 600 unità previste dall'accordo. Lo riporta Al Jazeera.

"Ostruzionismo dell'occupazione israeliana"

Secondo i dati diffusi, tra il 10 e il 31 ottobre sono entrati complessivamente 3'203 camion, di cui 639 commerciali e 2'564 carichi di aiuti, inclusi 84 camion di carburante diesel e 31 di gas da cucina. Il governo di Gaza ha condannato "l'ostruzionismo dell'occupazione israeliana", accusandola di essere "pienamente responsabile del peggioramento della crisi umanitaria che colpisce oltre 2,4 milioni di persone" nella Striscia di Gaza, a causa dell'assedio e delle restrizioni che limitano l'ingresso di beni essenziali.

Chiesto l'intervento di Trump

In una nota citata da Al Jazeera, il governo di Gaza ha inoltre chiesto l'intervento immediato del presidente statunitense Donald Trump, dei Paesi garanti e dei mediatori dell'accordo "per obbligare Israele ad applicare gli impegni sottoscritti, in particolare la clausola che prevede l'ingresso di aiuti umanitari senza condizioni o restrizioni".

9 giorni fa
Israele vieta le visite della Croce Rossa ai detenuti palestinesi
Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz.

Israele ha vietato al Comitato Internazionale della Croce Rossa di visitare i prigionieri palestinesi detenuti in base a una legge che prende di mira i 'combattenti illegali': lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz. "Le opinioni che mi sono state presentate non lasciano dubbi sul fatto che le visite della Croce Rossa ai terroristi nelle carceri danneggerebbero gravemente la sicurezza dello Stato. La sicurezza dello Stato e dei nostri cittadini viene prima di tutto", ha affermato Katz, secondo una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.

9 giorni fa
Hamas, "Almeno 90 uccisi nei raid israeliani"
Lo ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza.

Almeno 90 persone, tra cui 24 bambini, sono state uccise da martedì nei raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza: lo ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas. Fonti mediche nella Striscia di Gaza affermano che gli attacchi hanno preso di mira, tra le altre località, il campo profughi di Bureij nel centro di Gaza, il quartiere Sabra di Gaza City e Khan Yunis.

9 giorni fa
Israele: "Il cessate il fuoco è ripristinato dalle 9"
Lo affermano fonti militari al Times of Israel.

Dopo un'ondata di attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza durante la notte e questa mattina, Israele ritiene nuovamente in vigore il cessate il fuoco a Gaza. Lo affermano fonti militari al Times of Israel. "A seguito di una serie di attacchi, in cui sono stati colpiti decine di obiettivi terroristici in risposta alle violazioni di Hamas, l'Idf ha iniziato a far rispettare nuovamente il cessate il fuoco", ha affermato l'esercito. "Nell'ambito degli attacchi, l'Idf e l'Isa hanno colpito 30 terroristi che ricoprivano posizioni di comando all'interno delle organizzazioni terroristiche che operano nella Striscia di Gaza", ha aggiunto.

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